lunedì 30 dicembre 2013

QUELLO CHE PENSANO GLI EXTRACOMUNITARI






QUELLO CHE PENSANO GLI EXTRACOMUNITARI

“BELLO PAESE ITALIA: CASA GRATIS, AIUTI DA SINDACI E PRETI STRONZI.           QUESTO PAESE GIUSTO PER CRESCERE MIEI 28 FIGLI CHE IO FARE CON FEMMINA ITALIANA” . IO CHIAMATO MIO CUGINO MOHAMED: ANCHE LUI VENIRE ITALIA CLANDESTINO E STARE CON NOI! IO VENUTO ITALIA PER VENDERE DROGA A STUPIDI ITALIANI, ORA IO RICCO LORO TOSSICI! ITALIA PIU’ BELLO E FESSO PAESE DEL MONDO: SE IO RUBO CASA DI ITALIANO COLPA NON MIA MA DI ITALIANO!

QUANDO IO ARRIVATO ITALIA IO POVERO, ORA APERTO 10 NEGOZI KEBAB E 5 TAPPETI E ITALIANI CHIUDERE PERCHE’ MOLTE STUPIDE FEMMINE ITALIANE VENIRE COMPRARE DA ME! “PRIMA IO ERA SOLO: ADESSO ARRIVARE SEMPRE TANTI FRATELLI AFRICANI. “FRA POCHI ANNI ITALIANI SCEMI ESSERE MINORANZA E NOI COMANDARE, ADESSO NOI AVERE GIA’ 2  IN PARLAMENTO ITALIANO. CENTRO SINITRA BRAVA, ANCHE CENTRO DESTRA BRAVA! DARE A NOI AIUTO MENTRE A ITALIANI VECCHI NIENTE”, IO “CLANDESTINO” RUBARE IN CASE E FEMMINE ITALIANE FARE VIOLENTARE DA ME PER “SOLIDARIETA’ SE NO’ LORO ESSERE RASSISTE! SE POLISIA ITALIANA TOCCARE ME ESSERE RASSISTA, E GIUDICE SINISTRO E PRETI FARE USCIRE ME! ITALIANI FESSI FARE MOSCHEA . NON VERO CHE NOI SOLO RUBARE, ANCHE SPACCIARE”.                         –POLITICI COGLIONI ITALIOTI DETTO CHE NOI VOTARE COSI’ NOI FARE NOSTRO PARTITO ISLAM E PRENDERE GOVERNO, FARE ITALIA ISLAM. “NOI TOCCARE FEMMINE ITALIANE, MA ITALIANI NON POTERE TOCCARE NOI, SE NO ARRESTATI COME RASSISTI.

NOI TUTELATI DA “GOVERNO(?) ITALIANO MA ITALIANI NON TUTELATI NEMMENO DA UN GOVERNO AFRICANO!!                                                                     


CHE BELLO ITALIA!
POPOLO DI PECORONI SVEGLIA!!!!!!!!
                                                                                                

giovedì 26 dicembre 2013

IL PAPA BENEDICE I FORCONI...CON FERRO SENZA FUOCO


È arrivata ,all'Angelus,la benedizione di Francesco ai Forconi. Dialogo "respingendo le tentazioni dello scontro e della violenza",questo l'invito alla delegazione presente in piazza S. Pietro con bandiere e striscione.
Che Sua Santità abbia letto la scritta dall'alto e,conseguentemente si sia pronunciato,mi sembra davvero improbabile. Certo,lui ha tante risorse ma dall'alto come faceva ?
Piú realistico pensare che fosse tutto organizzato. I Forconi avendo avvisato che "i poveri non possono aspettare" hanno permesso al Pontefice di dire la sua sull'argomento.
Oddio,sono decenni che persone ed associazioni di buona volontà sostengono e portano avanti questo assioma.
Alcuni hanno avuto fortuna ed hanno trovato spazio tra le istituzioni (Boldrini,per tutti). Altri non se li è filati proprio nessuno,anzi sono stati pure tacciati di sedizione.
Fatto sta che poveri ed affini aspettano da sempre,chi e cosa non è chiaro neppure a me.
Però Francesco,grande comunicatore ed interprete degli stati d'animo della gente,si è reso conto che pure in Italia tira una brutta aria. Gli ultimi vedono sempre piú vicini i penultimi (proprio così,non è un errore di prospettiva),mentre primi e secondi sono spariti dalla vista della gente comune.
Lo spettro della miseria è reale,Bergoglio lo ha ben conosciuto in Argentina (figurativamente,non che abbia patito la fame).
Un Papa che deve dire ?
Gli ultimi saranno i primi,secondo dottrina. Ma questo nell'aldilà,in terra nessuno ci sta a crepare di fame,specie in Italia. Ecco quindi opportuno riconoscimento ai Forconi. I quali,malgrado lo strumento che richiama Belzebù,sono più pacifici di una guardia svizzera.
Vediamo così saldarsi,senza voler offendere nessuno,l'asse Bergoglio-Forconi.
Protestare e dialogare senza violenza.
Ricordando,lo faccio io,che lui (Bergoglio) "non è di destra" e,conseguentemente,
tantomeno lo possono essere i Forconi.
Eh,già...Mariano Ferro ha da tempo preso le distanze da quanti "di destra" portano avanti le stesse tematiche da sempre.
Peraltro lui,legato in altri periodi al democristiano Lombardo,in effetti cosa può sapere di quella che,impropriamente,definisce "destra" ?
Sostengo tutt'ora che,alla nascita di fenomeni popolari di protesta,sia un bene non offrire al governo in carica la scusa della presenza di "fascisti" conclamati.
Già bastano i presunti "mafiosi" per gridare al lupo.
Ma dubito fortemente di quanti,senza specifica preparazione in materia e strutturalmente formati per il compromesso,possano riuscire a "mandare a casa" i politici che hanno rovinato l'Italia.
Presumo stiano,litigando tra di loro,cercando proprio un "posticino al sole" della repubblica.
Ovviamente democratica ed antifascista.
Ferro....senza fuoco,questo ha voluto certificare Bergoglio.
La rivoluzione sarà per un'altra volta.

Grazie per l'attenzione e buone feste a tutti.
Vincenzo Mannello
                                                                                                                                     

venerdì 20 dicembre 2013

IL GIRO DELLE FINZIONI - di Ida Magli - (da Italianiliberi)





Il giro delle finzioni
di Ida Magli
Italianiliberi | 17.12.2013

  Tutti i politici di uno Stato che pretende di far parte della società democratica dell’Occidente avrebbero dovuto dimettersi immediatamente all’annuncio  dell’incostituzionalità della legge in base alla quale erano stati eletti. Il capo del governo a sua volta, subito dopo le dimissioni, avrebbe dovuto dichiarare che sarebbe rimasto in carica per indire immediate elezioni e per gli affari urgenti. La finzione con la quale invece gli organi istituzionali hanno deciso di ignorare la delibera della Consulta continuando a fare decreti e progetti a lungo termine ha dato il colpo di grazia ad uno Stato che viveva già da anni al di fuori delle regole costituzionali assecondando le iniziative in tal senso del Presidente della Repubblica. Per gli italiani questo ha significato perdere ogni fiducia e ogni stima non soltanto verso i rappresentanti, ma verso gli uomini che avrebbero dovuto incarnarli. Qui non si tratta di ruberie, di favoritismi, di sprechi cui si è ormai rassegnati: l’annuncio dell’incostituzionalità e quindi dell’invalidità di tutto il meccanismo istituzionale su cui si regge la Repubblica è stato una bomba che ha suscitato un senso di vero e proprio sgomento. Tutti si sono chiesti come ciò sia potuto avvenire. Come sia stato possibile malgrado gli innumerevoli controlli di costituzionalità che ogni legge subisce passando attraverso le Commissioni addette a questa verifica sia alla Camera che al Senato fino alla firma del Presidente della Repubblica. Tutti si sono chiesti come mai non se ne siano accorti i numerosi avvocati e magistrati presenti in Parlamento del calibro di Violante, Di Pietro,  Grasso i quali ovviamente la Costituzione la conoscono a memoria; come mai non se ne sia accorto il foltissimo gruppo di esperti che al Quirinale assiste il Capo dello Stato in tutto quello che firma proprio perché è la sua firma che ne garantisce la costituzionalità. Tutte persone retribuite dagli italiani che hanno mancato al loro compito e che non hanno fatto neanche il gesto di dimettersi.

 Non ci si meravigli delle condizioni di asfissia politica, sociale, economica in cui viviamo: qui si tratta di un Palazzo privo di fondamenta, che fa parte di tutto un insieme privo di fondamenta e che si regge sulla finzione. Anche l’Unione europea infatti è un palazzo privo di fondamenta; un castello di carte, un “bluff”, come l’ha definito  con assoluta precisione il Prof. Lucio Caracciolo e la crisi dell’euro ne è soltanto la conseguenza più visibile. È stato con un’ enorme truffa verso gli italiani che sono stati firmati i trattati di adesione all’Ue servendosi dell’articolo 11 della Costituzione. Questi trattati sono invalidi sia perché l’articolo 11 è stato formulato (su suggerimento del banchiere Luigi Einaudi) appositamente per poter scippare i cittadini dell’indipendenza e della sovranità monetaria senza chiedere il loro parere, sia perché la rinuncia alla sovranità e all’indipendenza non è questione di normale politica estera: uno Stato vi si piega soltanto se costretto dal vincitore di una tragica guerra. Tutte le istituzioni dell’Ue sono finte, o meglio sono truffaldine. Non essendo uno Stato, l’Ue non ha il potere per dare la “cittadinanza”: la tanto vantata cittadinanza europea è quindi invalida, un orpello, un vetro di bigiotteria. Né si creda che i politici non sappiano che lo Stato europeo non esiste: per questo la Bce è una banca privata, non dipende dall’Ue. Lo stesso discorso vale per il “parlamento europeo”: il nome è una finzione; non è un parlamento perché non fa le leggi e non fa le leggi perché l’Ue non è uno Stato. Bisogna quindi dichiarare invalidi tutti i trattati europei e rifiutarsi di votare per un falso parlamento, non permettendo, come i politici hanno furbescamente intenzione di fare, che queste elezioni vengano indette insieme alle elezioni nazionali. Si vada al voto subito: questa è l’unica cosa che può forse rimettere in piedi uno Stato che possa ancora definirsi uno Stato.

Ida Magli
Roma, 16 dicembre 2013 
                                                                                                                                   

martedì 17 dicembre 2013

A difesa del proprio status quo -- di Marco Cedolin (ITALIA SOCIALE


 
 
ALZO ZERO 2013

A difesa del proprio status quo
 
di Marco Cedolin
 
In questi giorni di blocchi e proteste, portati avanti da gruppi di cittadini, poco avvezzi ad occupare le strade, ma molto esasperati dalla mancanza della materia prima con cui imbandire il desco, mi è capitato di ascoltare una vera e propria ridda d'improbabili grida d'allarme provenire da un po' tutte le parti. Chi paventa il pericolo di un golpe militare, dimenticando di trovarsi nell'anno del Signore 2013 e non a metà del secolo scorso, nelle mani di banchieri assai più feroci di quanto i militari potrebbero mai immaginare di essere. Chi bolla come squadrista fascista chiunque partecipi ai blocchi, finendo per scontrarsi con il numero dei manifestanti, davvero troppo cospicuo per specchiarsi in movimenti dello zero virgola. Chi è indispettito dal basso livello culturale dei manifestanti, "tutta gente ignorante che fino a ieri dov'era?" Chi vaticina intorno ad improbabili sodalizi fra poliziotti e rivoluzionari, intravvedendo una futura dittatura assai meno tangibile di quella attualmente in essere targata Bruxelles e così via....
 
Ma il meglio del meglio è offerto dai mestieranti della trimurti sindacale, targata CGIL, CISL e UIL (l’UGL tace e acconsente), quelli degli accordi contro i lavoratori firmati senza fiatare, degli scioperi di un'ora che non diano fastidio a nessuno, dell'amore viscerale verso le banche ed il capitale, della genuflessione nei confronti della controparte, elevata a regola di vita. Quelli che proprio a Torino, dove stamani la protesta dilaga costringendo alla chiusura la maggior parte dei centri commerciali, non hanno più il coraggio di presentarsi davanti ai cancelli della FIAT, temendo di venire presi a calci dagli operai di cui avrebbero dovuto tutelare gli interessi.
 
Proprio CGIL, CISL e UIL, associazioni miliardarie parassitarie, interessate unicamente alla tutela del proprio status quo, hanno dichiarato di voler respingere e contrastare le manifestazioni dei cittadini, bollandoli come qualunquisti, evasori fiscali, mafiosi e via discorrendo. Il tutto nell'estremo tentativo d'innescare una guerra fra poveri, o meglio fra cittadini (partite iva, operai, impiegati) resi poveri da Bruxelles e dai suoi servi di cui la trimurti fa orgogliosamente parte.
 
Con un poco di pazienza si possono anche sopportare le grida d’allarme lanciate dai cittadini spaventati che ancora sanno come imbandire il desco, ma ascoltare lezioni di "democrazia" da parte della trimurti sindacale che insulta i cittadini per tutelare il proprio patrimonio, questo no, mi sembra davvero troppo.


domenica 15 dicembre 2013

ALLEANZA NAZIONALE: MERCATINO DELL'USATO (IN)SICURO

4% del mercato elettorale. Tanto è quotato il simbolo di Alleanza Nazionale (comprensivo di quello del vecchio Msi) dagli esperti del settore. Per questo,anche  dopo quanto avvenuto con Forza Italia,ne viene consigliato il ripristino sulle schede. Per "tirare voti",senza badare troppo ai contenuti ed indipendentemente dalle presenze fisiche.
Così ritrovo oggi su il Giornale un paginone che annuncia la prima assemblea della relativa "fondazione".
Beh,con tutti i soldi che si ritrova in cassa,trovo strano si sia ancora alla assise iniziale. Ma tant'è...,mi incuriosisce (poco) capirne il senso. Rileggo pertanto l'intervista ad Ignazio La Russa con cui lo stesso "apre" le porte della scalata al parlamento prossimo venturo sotto il simbolo scongelato di Alleanza Nazionale.
Storace quindi si faccia avanti. Ma pure,in fondo,Gasparri e Matteoli. E,presumo,senza lasciar fuori Alemanno.
Sottintende La Russa : accordiamoci sul simbolo (anche sul patrimonio,aggiungo io malevolmente) con cui presentarci alle prossime elezioni (europee) e ci ritroveremo automaticamente eletti.
Cosa dire e cosa fare,lo decideremo dopo.
Oh,il ragionamento non fa una grinza.
Visto che il logo di un partito garantisce da solo il superamento dello "sbarramento" elettorale perché non servirsene per mantenere i vecchi privilegi acquisiti ?
Non importa che sotto quel simbolo si sia svenduto quello precedente (il Msi) rinnegandone radici e caduti.
Tantomeno è rilevante il fatto di aver assistito Fini nella eutanasia di An. Dettagli insignificanti.
Trovato l'accordo sui soldi,seguirà quello sul simbolo,sono certo lo rivedremo sulle schede.
Visti i precedenti risultati ottenuti dai vari La Russa,Storace,Alemanno e soci consiglio loro una ragionevole proposta :
presentino il simbolo senza candidature.
Otterranno ben più del 4% ed eviteranno a chi lo voterà guai ancora maggiori di quelli già provocati con la loro passata presenza.

N.b. quanti hanno la bontà di pubblicare e leggere quanto sopra pur fregandosene di An e La Russa, sono invitati ad una riflessione ulteriore. La questione potrebbe interessare altri personaggi ed altri loghi. Pensate se la fondazione di D'Alema riesumasse il simbolo del vecchio Pci,magari con Civati capolista.
O se Casini riacquistasse la disponibilità dello scudo crociato. Insomma,per chi decida di voler votare si apre la stagione del revival e,come al solito, Berlusconi ha anticipato tutti.

Grazie per l'attenzione.
Vincenzo Mannello

venerdì 13 dicembre 2013

GRILLINI, CHI SONO? LA CORTE DEI MIRACOLI - Ercolina milanesi -

Grillini, chi sono? La corte dei miracoli

Piano, non illudetevi di come vi ho qualificati. Prima andate a cercare sui testi di storia cosa fosse “La Corte dei miracoli” e solo dopo aver appreso per benino potete trarre giuste considerazioni.
Ovvio che non sapete dare risposta….occorre aver studiato, conoscere bene la storia non solo dell’Italia e cari grillini voi siete la negazione della cultura.
Sapete perché ho voluto scrivere questo appunto?
La sera della destituzione da senatore di Berlusconi voi, cari grillini, avete offerto agli spettatori televisivi un grande spettacolo, da vera Corte dei Miracoli.
Vi chiederete ma come, che abbiamo fatto per essere così importanti?
Come vostra abitudine ci siete apparsi come degli homeless, malvestiti, sporchi, disordinati, vagavate per la strada come ubriachi, un grillino è uscito con una battuta degna di un Nobel: “ Avete visto quelli di Forza Italia con le bandiere nel corteo? Poveracci fanno pena , non hanno la nostra cultura, noi sì che siamo intelligenti ed istruiti e difatti al governo ci siamo noi”.
E ci mancherebbe una disgrazia simile. Va già tanto male in Italia che ci vorreste voi al governo. Lo vediamo che fate alla Camera: stravaccati (esatta parola che esprime la posizione), abbracciati, chi legge con le gambe stese su altra poltrona, donne che si pettinano, insomma la vera summa della cattiva educazione.
Chi possiede un titolo di studio (credo che si possano contare sulle dita della mano, tanto è l’esubero….) ogni tanto ha la parola dal Presidente ma …farebbe meglio a tacere, tali sono le frasi nonsense che dice.
Siete in molti, difatti il vostro partito è uno dei primi, ma da dove siete saltati fuori solo Dio lo sa.
Non siete politici, non siete laureati per insegnare, non siete proprietari di industrie o grandi imprenditori, i vostri nomi sono sconosciuti, venite dalla strada, casalinghe, commesse, operai, disoccupati, voglia di far niente (anche di questi vi è esubero…). La vostra fortuna è aver trovato Grillo, pazzo furioso ed isterico specie quando tiene concioni sulle pubbliche piazze ( ecco che salta fuori La Corte dei Miracoli, ove finti giullari o parlatori occasionali alleggerivano del portafoglio gli ascoltatori) ma, essendo furbo e scaltro, è riuscito a raggruppare una grande massa per fondare il suo partito.
Al principio tutti santi e indifferenti al dio denaro e relativo stipendio poi, poco alla volta, incominciarono le recriminazioni sulle somme elargite a ministri e senatori.
Vi siete lamentati che per vivere a Roma occorrono parecchi euro….ma non lo sapevate prima? Indi aumenti richiesti per il lavoro immane che dovete sostenere!
Grillini, non dite più stupidate, non cercate di farvi passare per politici, per geni incompresi, siete solo degli insetti che appartenete all’ordine degli insetti ortotteri ensiferi. Corpo robusto e tozzo con una grossa testa (sperando che il cervello non sia microscopico), lunghe antenne o tegmine e ali posteriori variamente sviluppate , le zampe, ossia le gambe posteriori robuste e adatte al salto, magari per fare un fugone se qualcuno vi vuole menare….sono insetti onnivori che scavano, nei terreni arabili buche e gallerie nelle quali vivono.
Ora con i soldi che prendete dal Parlamento potete abitare dove volete, non dovete fare più sacrifici, comperare quello che desiderate e potete urlare improperi a tutti i politici a voi antipatici e che non sono del vostro partito. Ma di quale area siete, grillini che, con il vostro capataz che urla sempre (una volta o l’altra ci rimane secco per infarto…) non si riesce a capire un tubo?
Qualificarsi di destra, di centro o di sinistra è uno dei modi che un uomo ha per proclamarsi imbecille!
Cogitate, grillini, cogitate!
La Corte dei Miracoli chiude i battenti!

ERCOLINA MILANESI 


                                                                                                                                                                                      

domenica 8 dicembre 2013

FRECCIAROSSA SENZA COCCOLE...FELTRI SI ARRABBIA

 FRECCIAROSSA SENZA COCCOLE...FELTRI SI ARRABBIA
------------------------------------------------------------
Già,su il Giornale di ieri,ha picchiato duro Vittorio Feltri sul grave disservizio riscontrato a bordo di un Frecciarossa da Milano a Roma. Niente giornale,niente aperitivo e,soprattutto,nessun pranzo ! Incredibile! Da esperto giornalista liberal capitalista ha chiarito ai lettori berlusconiani il grave significato dell'accaduto. Raccontando così di come il vanto di Trenitalia avesse acquisito sul competitore privato Italo (che,per chi non lo sapesse, non è un qualche nostro parente bensì il Tav superveloce di Luca Cordero di Montezemolo) un grande vantaggio. Non di velocità (in fin dei conti il bel Luca si fa battere solo dalla Red Bull),ma di coccole a bordo. Giornale,aperitivo e stuzzichini seguiti da un ottimo pranzo sul Frecciarossa. Niente di niente, con in più un pizzico di maleducazione da parte del personale, su Italo.
Secondo le buone abitudini repubblicane vigenti tra le persone che contano,il nostro (Feltri) si era attaccato al telefono per protestare energicamente con il papà di Italo contro quella intollerabile prova di inferiorità offerta dal privato rispetto al pubblico. Montezemolo,stando sempre al racconto di Feltri,se ne fregò altamente. Niente giornali,aperitivi e succulenti pranzi. In compenso scomparsi anche dal Frecciarossa. Potenza dell'adeguamento al ribasso richiesto dal mercato (nonché dall'Europa).
Non so se Brunetta presenterà una interrogazione sull'argomento. Certamente il fatto è grave. Come faranno in futuro i giornalisti come Feltri a viaggiare senza le coccole e comprensive di lauto pranzo ? Concetto esteso anche a tutto l'ambiente bene e snob cui l'ex direttore si rivolge. Sottintendendo che,sia Trenitalia come pure Montezemolo,rischiano di trasformare la Tav in un calvario senza prosecco,olivette,e rollè vari.
Non sia mai che il più britannico dei giornalisti italiani si riduca a viaggiare come i cittadini del Sud in carri bestiame per recarsi fino a Roma. O come gli stessi pendolari del centro-nord per andare al lavoro. Sarebbe intollerabile e,forse,vedremmo Feltri inneggiare alla rivoluzione.

Grazie per l'attenzione.
Vincenzo Mannello
                                                                                                                                           

venerdì 6 dicembre 2013

LA FACCIA COME IL CULO


LA FACCIA COME IL CULO

Oggi Berlusconi, alla presentazione del libro di Bruno Vespa ( che gli fa servilmente da sponda ad ogni occasione ) ha avuto la sfacciataggine, riferendosi a “mani pulite”, di dire che la magistratura rossa è responsabile della distruzione dei 5 partiti che rappresentavano la politica italiana come se quella fosse stata un sovvertimento, una rivoluzione un ribaltamento della legalità democratica!.
Ha omesso un particolare e cioè che quei partiti RUBAVANO ED ERANO CORROTTI cosi come ha omesso di ricordare che a quella corruzione egli ha partecipato dando miliardi di lire al corrotto Craxi in cambio di leggi a lui favorevoli sulle concessioni televisive..!!
Evidentemente per Berlusconi il fatto che quei partiti e quei politici RUBASSETRO E FOSSERO CORROTTI è irrilevante e ciò dimostra che per lui, come emerso dalle sue condanne tra cui una definitiva, rubare e corrompere è normale comportamento..!!
Stupisce la stupidità di tanti che ancora gli credono in contrasto con i fatti, con la storia e con un minimo di logica e di verità ..!!
Mala tempora….

Alessandro Mezzano
                                                                                                                        

mercoledì 4 dicembre 2013

Napolitano e il governo liberista scoprono la disoccupazione


ECONOMIA 2013

Napolitano e il governo liberista scoprono la disoccupazione
 
di Federico Dal Cortivo

Dopo aver distrutto quel poco di Stato sociale che i precedenti governi di centro sinistra e centro destra aveva già ampiamente logorato, dopo aver sopportato l’insopportabile e spocchioso Monti e la sua cricca bancaria, ora il governo Goldman Sachs–Bilderberg di Enrico Letta si accorge che in Italia manca il lavoro e crescono la disoccupazione e il disagio sociale. Ma il quadro comico e angosciante al tempo stesso non sarebbe completo senza l’intervento di quel Giorgio Napolitano, reo del golpe di Mr.Monti, che senza vergogna si allinea alle grida finte dei plutocrati governativi. Si proprio lui che favorì ampiamente quel governo di banchieri, che aveva nella Fornero la sua punta di lancia contro il lavoro.

Accanto a Letta si è schierato anche il cardinale Bagnasco, presidente della CEI, rappresentante di quella Chiesa che se con il nuovo Papa sembrerebbe aver ritrovato un certo spirito francescano…, con Bagnasco invece ne è il peggior esempio, ancorata al suo ruolo di Stato straniero in Italia, da sempre contro gli interessi nazionali e quelli del nostro popolo. E proprio per bocca di questo cardinale che vive beatamente la sua condizione di privilegiato (lui certamente non conosce la cassa integrazione), escono parole di elogio per Napolitano, il governo Letta e un attacco al cosiddetto “populismo” (leggasi socialismo e interessi nazionali), termine che la manipolazione mediatica ha sapientemente caricato di un aspetto negativo e utilizzato a dovere per demonizzare ogni movimento che volesse promuovere politiche autenticamente nazionali e socialiste.

É dai tempi della Legge Treu, passando poi per quella Biagi, fino ad arrivare alla Fornero, che in Italia è in atto l’assalto al cosiddetto “posto fisso”, visto dai neoliberisti come un intralcio, un problema, allo sviluppo, alla produzione, al capitale, al mercato. Un qualcosa di obsoleto da sradicare e al suo posto sostituirlo con tutta una serie di contratti, da quelli a tempo determinato a quelli interinali, che in pochi anni hanno precarizzato e reso sempre più insicuro il futuro di tanti giovani e meno giovani.

Si è voluto fare tabula rasa in poco tempo delle grandi conquiste sociali che ponevano l’Italia già all’avanguardia nel primo dopoguerra con le leggi fasciste sul lavoro e previdenza, per arrivare poi al 1970 con la Legge 300 meglio nota come “Statuto dei Lavoratori”. Lo volevano i cosiddetti “mercati”, lo vuole l’Europa, che altro non sono che le potenti lobby finanziare legate alla City e a Wall Street, e alle quali ubbidisce l’attuale governo, Napolitano e la gran parte del Parlamento italiano, tutti insieme tradendo il loro mandato si sono posti al servizio d’interessi antinazionali, pagine già viste purtroppo in Italia dove la “dignità nazionale” è una parola sconosciuta ai più.

In nome di un’Europa fasulla e in mano alla BCE di Draghi, altro campione del gotha usuraio mondialista, si stanno giustificando i tagli alle pensioni, alla scuola pubblica, alla sanità, alla ricerca, alla cultura, alla sicurezza dei cittadini, mentre tasse e balzelli di ogni genere intaccano sempre di più la sicurezza delle famiglie.

Ora il neo Ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, si appresterebbe, dopo aver raccolto dati (chissà dove ha vissuto fino ad oggi giacché era presidente dell’Istat, però sappiamo che è stato membro dell’OCSE nel settore statistico, organismo che - al pari del FMI e della Banca Mondiale - promuove lo sviluppo di politiche liberiste) a proporre una serie di misure tese a contrastare la disoccupazione.
In sintesi, le iniziative rivoluzionarie del neo ministro comprenderebbero un’aggiustata ai “contratti a tempo determinato”, portando l’intervallo obbligatorio tra un contratto a termine e l’altro dai sessanta giorni voluti dalla Fornero per quelli fino a sei mesi e novanta giorni per quelli più lunghi, ai rispettivamente venti e trenta giorni, per poi introdurre una sospensione di un anno del contributo aggiuntivo che un’azienda deve pagare sui contratti flessibili, mentre intatti resterebbero gli sgravi fiscali.

Per passare poi alla “staffetta generazionale”, illuminante idea per sostituire i lavoratori anziani con i giovani. In pratica il sistema, se andrà in porto, dovrebbe funzionare basandosi su due modelli:
Il primo utilizzerà i contratti a tempo parziale, dove il lavoratore vicino alla pensione accetterà un lavoro con meno ore e ovviamente uno stipendio più basso fino alla fine della carriera, ma a parità di contributi del tempo pieno, e in cambio saranno assunti due giovani con un contratto a termine oppure uno con il tempo indeterminato. L’altra tipologia prevede al posto del tempo parziale, il pensionamento prima della scadenza, ma con una penalizzazione.

Tutto questo, che sa solo di presa per i fondelli, a fronte di una situazione quasi esplosiva, fatta di suicidi d’imprenditori e lavoratori con un tasso di disoccupazione dell’11,5% , di cui il 38,4% tra i giovani e il fatturato dell’industria che è calato del 7,9% su base annua, mentre secondo i dati elaborati dalla CGIA di Mestre dal 2008 al 31 marzo 2013 si sono perse ben 85.000 unità imprenditoriali formate da artigiani e da piccoli commerciati, di queste 77.670 sono imprese artigiane.
 
E intanto Marchionne, dopo aver strappato al sindacato accordi capestro, si appresta a liquidare la parte italiana di Fiat un pezzo alla volta.

Fiat Industrial, che controlla IVECO, si prepara a planare a Wall Street con la nuova società olandese che nascerà dalla fusione con Cnh-Fi Cbm Holdings Nv; l’obiettivo è anche quello di trasferire la sede fiscale in Gran Bretagna e tutto questo dopo aver succhiato per decenni soldi pubblici elargiti dai vari governi a piene mani agli Agnelli, capitalisti servo assistiti dallo Stato, che hanno sempre scaricato sulla collettività le passività del gruppo torinese, incapace dopo Ghidella di competere con i propri modelli con gli altri marchi stranieri, e fatto propri gli utili. Ora la Fiat incassa, saluta e lascia l’Italia e a nulla serviranno le sceneggiate del Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, è tutto già scritto.

Dati e fatti che farebbero vergognare ogni governo, ma non quello attuale, forte dell’appoggio dei bankester e con la stragrande maggioranza dei media schierati e asserviti al suo fianco (del resto sono i padroni dei grandi giornali a dettare la linea editoriale e non i pennivendoli che vi lavorano, idem per le tv e radio maggiori).

Il tutto, stiamone certi, si risolverà in un nulla di fatto come già visto in precedenza. Queste misure sono solo palliativi, che servono a stendere una cortina fumogena attorno all’operato del nuovo governo diretta emanazione del potere bancario, che non potrà che continuare nell’operazione di totale distruzione di ogni sicurezza sociale e lavorativa, quest’ultima infranta da quando è stata messa in discussione l’esistenza stessa e la sua ragione d’essere dei contratti a tempo indeterminato, seguiti poi dall’art. 18, dal Contratto Collettivo Nazionale, depotenziato a favore degli accordi di secondo livello e del sistema delle pensioni.

Dal 1997 con Tiziano Treu Ministro del Lavoro (governo Dini e Prodi), si spalancò in Italia la porta al precariato con il lavoro interinale; da allora la deregolamentazione legislativa non ha avuto più freni trovando poi un’ulteriore spinta liberista con la successiva Legge Biagi del 14 febbraio 2003, che introdusse nuove e inutili tipologie di lavoro (intermittente-a progetto-occasionale ecc.), che a nulla sono valse per i giovani in cerca di una nuova e stabile occupazione, ma sono solo servite a creare nuove forme di precariato e rendere il cosiddetto “mercato del lavoro” (termine improprio utilizzato oggi) una giungla senza certezze, se non quella di avere poche prospettive di un lavoro fisso e duraturo nel tempo, con tutte le numerose ricadute sociali.

“La moltiplicazione dei lavori flessibili tende a erodere la maggior parte delle forme di sicurezza che l’Organizzazione internazionale del lavoro ha proposto tempo addietro per definire il cosiddetto lavoro decente o dignitoso. Nel 1999 si svolse a Ginevra l’assemblea annuale dell’Organizzazione e il rapporto del direttore generale s’intitolava appunto ‘Pour un travail décent’. Erano indicate sette forme base di sicurezza: sicurezza dell’occupazione-sicurezza professionale-sicurezza sui luoghi di lavoro-sicurezza del reddito-sicurezza di rappresentanza-sicurezza previdenziale”.
(1)
 
Oggi si va esattamente verso l’opposto di tutto questo con la complicità delle maggiori Organizzazioni sindacali italiane, che da anni hanno oramai accettato e firmato contratti a perdere e leggi che rendono spesso impossibile tutelare i lavoratori all’interno delle imprese.

I risultati alla fine sono stati nulli sul piano dell’occupazione, che non è certo cresciuta, o se è aumentata lo è stato solo conteggiando precari e non precari alterando così le cifre, mentre ora in fase recessiva si prosegue sugli stessi binari incuranti dei danni sociali già prodotti.
 
Sono i medesimi creatori della recessione, del mito del “debito pubblico” a volere questo, per loro l’unico obiettivo è arrivare ad avere masse docili di precari sottopagati, facilmente ricattabili anche dall’uso sconsiderato della manovalanza straniera, da utilizzare in cicli continui di lavoro, con pochi diritti e tanti doveri nei siti industriali, nei centri commerciali, nei servizi in mano alle grandi multinazionali straniere cui questi ultimi governi hanno in modo connivente spalancato le porte privatizzando e svendendo i settori strategici e non, e affossando la piccola e media impresa.

Europeanphoenix.it

(1) Il Lavoro non è una merce, contro la flessibilità. Ed Laterza


                                                                                                                          

martedì 3 dicembre 2013

GRILLINI, CHI SONO? LA CORTE DEI MIRACOLI (Ercolina Milanesi)



Grillini, chi sono? La corte dei miracoli

Piano, non illudetevi di come vi ho qualificati. Prima andate a cercare sui testi di storia cosa fosse “La Corte dei miracoli” e solo dopo aver appreso per benino potete trarre giuste considerazioni.
Ovvio che non sapete dare risposta….occorre aver studiato, conoscere bene la storia non solo dell’Italia e cari grillini voi siete la negazione della cultura.
Sapete perché ho voluto scrivere questo appunto?
La sera della destituzione da senatore di Berlusconi voi, cari grillini, avete offerto agli spettatori televisivi un grande spettacolo, da vera Corte dei Miracoli.
Vi chiederete ma come, che abbiamo fatto per essere così importanti?
Come vostra abitudine ci siete apparsi come degli homeless, malvestiti, sporchi, disordinati, vagavate per la strada come ubriachi, un grillino è uscito con una battuta degna di un Nobel: “ Avete visto quelli di Forza Italia con le bandiere nel corteo? Poveracci fanno pena , non hanno la nostra cultura, noi sì che siamo intelligenti ed istruiti e difatti al governo ci siamo noi”.
E ci mancherebbe una disgrazia simile. Va già tanto male in Italia che ci vorreste voi al governo. Lo vediamo che fate alla Camera: stravaccati (esatta parola che esprime la posizione), abbracciati, chi legge con le gambe stese su altra poltrona, donne che si pettinano, insomma la vera summa della cattiva educazione.
Chi possiede un titolo di studio (credo che si possano contare sulle dita della mano, tanto è l’esubero….) ogni tanto ha la parola dal Presidente ma …farebbe meglio a tacere, tali sono le frasi nonsense che dice.
Siete in molti, difatti il vostro partito è uno dei primi, ma da dove siete saltati fuori solo Dio lo sa.
Non siete politici, non siete laureati per insegnare, non siete proprietari di industrie o grandi imprenditori, i vostri nomi sono sconosciuti, venite dalla strada, casalinghe, commesse, operai, disoccupati, voglia di far niente (anche di questi vi è esubero…). La vostra fortuna è aver trovato Grillo, pazzo furioso ed isterico specie quando tiene concioni sulle pubbliche piazze ( ecco che salta fuori La Corte dei Miracoli, ove finti giullari o parlatori occasionali alleggerivano del portafoglio gli ascoltatori) ma, essendo furbo e scaltro, è riuscito a raggruppare una grande massa per fondare il suo partito.
Al principio tutti santi e indifferenti al dio denaro e relativo stipendio poi, poco alla volta, incominciarono le recriminazioni sulle somme elargite a ministri e senatori.
Vi siete lamentati che per vivere a Roma occorrono parecchi euro….ma non lo sapevate prima? Indi aumenti richiesti per il lavoro immane che dovete sostenere!
Grillini, non dite più stupidate, non cercate di farvi passare per politici, per geni incompresi, siete solo degli insetti che appartenete all’ordine degli insetti ortotteri ensiferi. Corpo robusto e tozzo con una grossa testa (sperando che il cervello non sia microscopico), lunghe antenne o tegmine e ali posteriori variamente sviluppate , le zampe, ossia le gambe posteriori robuste e adatte al salto, magari per fare un fugone se qualcuno vi vuole menare….sono insetti onnivori che scavano, nei terreni arabili buche e gallerie nelle quali vivono.
Ora con i soldi che prendete dal Parlamento potete abitare dove volete, non dovete fare più sacrifici, comperare quello che desiderate e potete urlare improperi a tutti i politici a voi antipatici e che non sono del vostro partito. Ma di quale area siete, grillini che, con il vostro capataz che urla sempre (una volta o l’altra ci rimane secco per infarto…) non si riesce a capire un tubo?
Qualificarsi di destra, di centro o di sinistra è uno dei modi che un uomo ha per proclamarsi imbecille!
Cogitate, grillini, cogitate!
La Corte dei Miracoli chiude i battenti!

ERCOLINA MILANESI

                                                                                                                                                                     

lunedì 2 dicembre 2013

LA REVISIONE DELLA SPESA GERIATRICA

   la revisione della spesa geriatrica

"La malnutrizione (degli anziani) deve essere evitata ad ogni costo perché aumenta del 25% il rischio di ricoveri ed accresce la mortalità".
Bene,a me ed ai tanti che non sono medici questo allarme imperativo, lanciato da geriatri e gerontologi durante un congresso a Torino e riguardante la salute degli anziani dai 65 anni in poi, non può che fare piacere. Dato che tra poco entrerò in graduatoria leggo quindi, con interesse,l'articolo su La Sicilia.
Segue una distinzione tra fasce d'età con proporzione di consumo calorico necessario per non essere malnutriti : 65-74,75-80 ed ultraottantenni.
Tutto chiaro,le preziose calorie  necessarie calano con il trascorrere inesorabile del tempo.
Ed allora,dove trovo la sorpresa ?
Per i medici,stando all'articolo,si può mangiare bene spendendo da un minimo di euro 1,62 (avete letto bene,uneuroesessantaduecentesimi) della fascia piú vicina al trapasso al massimo di 5,20 necessaria ai piú giovani sessantacinquenni.
E giù un "preventivo" di colazione a base di latte e fette biscottate o yogurt e pane bianco al prezzo stracciato di 30-50 centesimi al massimo. Passando poi al pranzo ,ci si può nutrire a sufficienza con pasta,pomodoro ed un uovo. Al costo di 60 centesimi sessanta. Volendo scialacquare ,con 2,60 euro si può trovare un minestrone ed una fettina di manzo.
Per la cena a base di verdura,uova e banana (!) possono essere sufficienti 70 centesimi. A voler eccedere,con tonno ed una mela,si arriva a 2,40.
In sintesi gli studiosi concludono che,dai 65 anni in poi, ci si può nutrire sufficientemente con 150 euro mensili per i più giovani a finire con i 50 dei matusalemme nostrali.
Se non fosse che sono (da siciliano) "malupensanti" avrei tratto la considerazione che è meraviglioso trovare professionisti di tale capacità.
Unire la sapienza medica alla conoscenza (??) dei prezzi di hard discount e mercatini rionali (visti le cifre citate) non è da tutti.
Ma,passato il senso di colpa per il mio personale "spreco" di calorie ed euro in eccesso,ho trovato strana la coincidenza tra questo studio e la situazione sempre piú pesante in cui versano anziani e vecchi (per la verità non solo loro,ma ai giovani penseranno dopo) per il taglio di pensioni e servizi vari.
Volutamente o meno lo studio dei geriatri-economisti suona come aiuto alle politiche europee del rigore sempre piú stretto.
Invece di richiedere un innalzamento del tenore di vita (almeno alimentare) e della capacità di spesa di una fascia di popolazione sempre piú numerosa,propone una inverosimile tabella. Non di calorie,quelle non oso contestarle,ma dei prezzi degli alimenti.
Davvero questi professionisti ritengono che ci si possa nutrire,in Italia non in alcuni paesi africani,con 50-150 euro al mese ?
Hanno esempi in famiglia ?
Oppure il loro scopo è di far risparmiare il governo sui ricoveri ospedalieri e sulle pensioni ?
Si rendono conto che sono tesi e discorsi da economia di guerra ?
Credo proprio di si,sono gli scienziati della revisione della spesa.

Grazie per l'attenzione.
Vincenzo Mannello