giovedì 29 dicembre 2016

Hillary Clinton

Hillary Clinton approvò l’invio di gas Sarin ai ribelli siriani per incastrare Assad

di Matt Agorist

Tutta la verità sulla guerra in Siria e sui suoi retroscena segreti.

Hillary Clinton
Hillary Clinton
Nell’aprile del 2013, la Gran Bretagna e la Francia informarono le Nazioni Unite che c’erano prove credibili che la Siria avesse usato armi chimiche contro le forze ribelli. Solo due mesi più tardi, nel giugno del 2013, gli Stati Uniti conclusero che il governo siriano in effetti aveva usato armi chimiche nella sua lotta contro le forze di opposizione. Il presidente Obama ha subito usato l’attacco chimico di Ghouta, come pretesto per l’invasione e il sostegno militare americano diretto e autorizzato ai ribelli.
Da quando gli Stati Uniti finanziano questi “ribelli moderati”, sono state uccise più di 250.000 persone, più di 7,6 milioni sono state sfollate all’interno dei confini siriani e altri 4 milioni di esseri umani sono stati costretti a scappare dal paese. Tutta questa morte e distruzione, portata da un sadico esercito di ribelli finanziati e armati dal governo degli Stati Uniti, era basata – è quello che ora ci viene detto – su una completa montatura.
Seymour Hersh, giornalista premio Pulitzer noto a livello mondiale, ha rivelato, in una serie di interviste e libri, che l’amministrazione Obama ha falsamente accusato il governo siriano di Bashar al-Assad per l’attacco con gas sarin e che Obama stava cercando di usare questo fatto come scusa per invadere la Siria. Come ha spiegato Eric Zuesse in Strategic Culture, Hersh ha indicato un rapporto dell’intelligence britannica che sosteneva che il sarin non veniva dalle scorte di Assad. Hersh ha anche affermato che nel 2012 era stato raggiunto un accordo segreto tra l’amministrazione Obama e i leader di Turchia, Arabia Saudita e Qatar, per imbastire un attacco con gas sarin e darne la colpa ad Assad, in modo che gli Stati Uniti potessero avere la scusa per invadere e rovesciare Assad.
Libri e varie...
OBIETTIVO SIRIA  - LIBRO
Come la CIA, le bande criminali e le ONG realizzano stragi di massa e distorcono le informazioni per manipolare l'opinione pubblica
di Tony Cartalucci, Nile Bowie

Un libro per colpire i bombardamenti, svelare la Grande Bugia in tempo, per fermare l'ennesima guerra ?umanitaria?. La situazione della Siria è drammatica. Il paese si dibatte in una cruenta guerra civile, oggetto di spietati attacchi da parte di nemici interni ed esterni. La cosiddetta ?rivolta siriana? fa in realtà parte di una cinica strategia statunitense che si serve di provocatori, mercenari, fanatici fondamentalisti e ONG corrotte.
 Essi sono decisi a colpire uno stato arabo indipendente, dove la ricchezza generata dal petrolio viene impiegata per finanziare lo stato sociale, proprio come avveniva in Libia prima che questa fosse annientata con analoghe modalità. I paesi vicini partecipano al massacro, come sciacalli e iene che strisciano ai piedi del leone americano.
 ?Obiettivo Siria? è un ammonimento sul modo di operare dell'onnipotente ?Impero del Dollaro?. La trama americana, finanziata dai ?petrodollari? delle monarchie del Golfo, attiva la tattica delle ?counter-gang?: terroristi ? mercenari e irregolari, la ?legione straniera? della CIA ? che fanno saltare in aria edifici e massacrano gli innocenti, per poi addossare le responsabilità della carneficina al governo preso di mira.
 ONG come NED ? National Endowment for Democracy ? incoraggiano gli ?attivisti?, i cui leader sono ambiziosi sociopatici, intenti ad aggiudicarsi avidamente una parte delle spoglie dello Stato abbattuto. I mezzi d'informazione credono alla Grande Bugia e la celebrano propagandisticamente, creando una realtà falsificata attraverso cui non è possibile farsi una opinione critica, libera e indipendente.
  ?Obiettivo Siria? mostra come queste guerre siano architettate attraverso la strumentalizzazione degli istinti più nobili dell'animo umano, tramite l'inganno di coloro che altrimenti tenderebbero a contrastare l'intervento armato, manipolandoli al servizio dell'assassinio di massa e della dittatura globale del potere economico.
 Anteprima - Obiettivo Siria - Libro di Tony Cartalucci, Nile Bowie Credo che le incaute speranze e gli ancor più incauti entusiasmi per le cosiddette "primavere arabe" si siano ormai volatilizzati, soprattutto in seguito alla vicenda che ha coinvolto Gheddafi in Libia. Gheddafi è stato un tiranno a lungo tollerato e perfino adulato dagli occidentali, finché questi non hanno cominciato ad accorgersi che il decisivo intervento della NATO contro di lui si era concretizzato dal momento in cui egli aveva cominciato a intralciare gli interessi francesi e britannici in Libia, opponendosi contemporaneamente alle speculazioni di alcune multinazionali nei lucrosi campi dell'acqua e della telefonia nel continente africano.
 Quelle "primavere" erano state tacitamente e brutalmente soffocate nei Paesi della penisola arabica, alcuni governi dei quali - e gli organismi mediatici che essi finanziano - sostengono invece decisamente i gruppi fondamentalisti, che hanno animato, se non addirittura egemonizzato, altrove la rivolta.
 Infine - a parte l'iniziale "caso" tunisino, che aveva forse preso in contropiede sia i governi che gli imprenditori occidentali - la rivolta si è invariabilmente indirizzata contro i Paesi musulmani retti da quei regimi che noi, impropriamente, definivamo "laici". Nemmeno uno dei ricchi e feroci tirannelli degli emirati, che il petrolio e il turismo hanno ormai reso arci-opulenti e che sono interlocutori preziosi delle banche e delle lobby occidentali, è stato rovesciato, mentre, fra i regimi arabi "laici", quello dei militari algerini e rimasto indisturbato nonostante il responso negativo delle urne'.
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 Introduzione - Obiettivo Siria - Libro di Tony Cartalucci, Nile Bowie Questi avvenimenti sono stati censurati dai media appartenenti al mainstream, i quali proseguono senza tregua il loro sforzo, finalizzato a indurre l'opinione pubblica di tutto il mondo a credere che gli eventi siriani siano una nuova "rivoluzione del popolo", mentre i fatti dimostrano chiaramente che si tratta di un altro sanguinoso "cambio di regime" incentivato dal Governo americano.
 Questa non dovrebbe essere una sorpresa. La storia ricorda che la CIA ha orchestrato innumerevoli insurrezioni violente in diversi Paesi del mondo, armando bande di mercenari e "squadroni della morte", con l'obiettivo di rovesciare i governi nazionali ed espandere la dominazione americana in ogni angolo del globo.
 Nel 1988, l'allora comandante del locale distaccamento John Stockwell, che portò avanti la guerra segreta in Angola, valutò che la CIA avesse organizzato approssimativamente 3000 operazioni maggiori e 10.000 operazioni minori di questa tipologia, che provocarono la morte di più di 6 milioni di persone.
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 Indice del libro Indice
Nota sull'opera
Prefazione
di Franco Cardini
Il puzzle siriano
Giochi di potere
"Primavera" o disgregazione del mondo arabo?
Introduzione
Le premesse
La cosiddetta "Primavera Araba"
La cronologia: 2008-2010, preparazione del campo di battaglia
2011: l'anno dell'inganno
Rivolta e insurrezione in Siria
L'architettura dell'insorgenza
Gestione della percezione nella guerra psicologica attraverso bugie,
disinformazione, montature e travisamenti
La prospettiva di una guerra regionale
Fasi della guerra non convenzionale
Struttura di un movimento di insorgenza o di resistenza
Giustizia poetica nel Golfo Persico
La Turchia e la questione curda
Israele e la strada verso la Persia
Sanzioni
Invasione
Un fronte unito contro l'Iran
La costruzione delle provocazioni
Rivoluzione colorata finanziata dall'estero
Assistere le rivoluzioni popolari con le forze armate
Terrorismo sponsorizzato dagli Stati Uniti
Mujahedin-e Khalq e l'insorgenza armata
Potenziali alleati etnici
Fomentare un colpo di stato militare
La posizione cino-russa
Conclusioni
Appendice 1 - Siria: la testimonianza di un sacerdote
Appendice 2 - Cos'è Amnesty International?
Il finanziamento di Amnesty International
La leadership di Amnesty International
Amnesty International tradisce la reale promozione dei diritti umani
Appendice 3 ? La cronaca occidentale sulla Siria sta andando in pezzi
Appendice 4 ? La Turchia tenta di provocare la guerra alla Siria...
MASSONI
Società a Responsabilità illimitata. La Scoperta delle Ur-Lodges
di Gioele Magaldi, Laura Maragnani

Da JFK a papa Giovanni, da Margareth Thatcher a Deng Xiao Ping, da Barack Obama a Vladimir Putin, ecco come le segretissime ur-lodges massoniche si contendono il governo del mondo.
 Sedetevi e fate un bel respiro: qui trovate storia, nomi e obiettivi dei massoni al potere in Italia e nel mondo, raccontati da autorevolissimi insider del network massonico internazionale, che per la prima volta aprono gli archivi riservati delle proprie superlogge (Ur-Lodges). Le liste che leggerete sono sconvolgenti. Lo sapevate che Angela Merkel e Vladimir Putin sono stati iniziati alla stessa Ur-Lodge, la Golden Eurasia? E che l’Isis è manipolato da superfratelli assolutamente indifferenti all’Islam?
 Da Barack Obama a Xi Jimping, da Mario Draghi a Giorgio Napolitano, da Christine Lagarde a Pier Carlo Padoan, passando per Gandhi, Reagan, Mandela, Agnelli, Clinton e Blair, ecco i grembiulini che hanno segnato la storia del Novecento e dei primi anni Duemila.
 Tra le Ur-Lodges neoaristocratiche, che vogliono restaurare il potere degli oligarchi, e quelle progressiste, fedeli al motto Liberté Égalité Fraternité, è in corso una guerra feroce. L’ultimo atto è già iniziato, come rivela Magaldi per la prima volta, con la rottura della "pax massonica" stilata nel 1981: il patto "United Freemasons for Globalization".
 Una rilettura esplosiva del Novecento nei suoi momenti più drammatici – la guerra fredda, gli omicidi dei fratelli Kennedy e di M.L. King, gli attentati a Reagan e a Wojtyla – arrivando fino al massacro dell’11 settembre 2001 e all’avanzata dell’Isis in questi giorni. Il primo volume di una trilogia che offre un’inedita radiografia del potere....
ISIS
Mandanti, registi e attori del terrorismo internazionale
di Paolo Sensini

Questo libro fa emergere un quadro sconvolgente, ma allo stesso tempo necessario, per capire e orientarsi nel mare tempestoso in cui ci troviamo a vivere.
 Terrorismo e Isis: da tempo sui mezzi d’informazione non si parla d’altro, anche in seguito agli ultimi attentati in alcune capitali europee. Concetti declinati in tutte le maniere possibili e immaginabili, soprattutto riferendosi alle guerre combattute nel Vicino e Medio Oriente.
 Ma conosciamo tutta la verità? Abbiamo davvero tutte le informazioni per esprimere un giudizio preciso? Quelle che leggiamo sui giornali o ascoltiamo in tv corrispondono alla realtà dei fatti oppure sono menzogne? È possibile che gli uomini di governo dell’occidente stiano sfruttando il terrorismo, che non cessano di calunniare come se fosse l’origine di tutti i mali, per ottenere un potere straordinario nei confronti della società?
 Che cos’è dunque il cosiddetto terrorismo internazionale (Al-Qa’ida, ISIS, Jabhat al-Nusra, Boko Haram, al-Shabaab, etc.)? Ma, soprattutto, chi ne trae beneficio?
 Sono queste le domande fondamentali a cui il libro di Paolo Sensini, dopo aver vagliato un’imponente mole di materiali e documenti originali, risponde per la prima volta in maniera esaustiva e completa. E lo fa mettendo finalmente in luce la totalità degli aspetti che riguardano i mandanti, i registi, gli attori e le pratiche di quella che definisce come strategia del caos.
 In questo scenario anche l’Islam e le sue centrali ideologiche, su cui si sono versati fiumi di parole senza mai toccare il cuore del problema, assumono un significato e dei contorni molto più chiari e definiti....
N.W.O. NEW WORLD ORDER - L'ALTRA FACCIA DI OBAMA
Il fallimento del sogno americano
di Enrica Perucchietti

Con questo saggio scoprirete fino a che punto si spinge il coinvolgimento di Barack Obama nel progetto di costituzione del NWO.
 Presentato come l'incarnazione del Sogno Americano, il Presidente si è rivelato invece un'abile pedina dei poteri mondialisti, disattendendo tutte le promesse elettorali. Insignito del Premio Nobel alla Pace, si è dimostrato un guerrafondaio, continuando la politica estera intrapresa dai successori.
 Documenti alla mano, conoscerete le vere origini del Presidente americano, il mistero del certificato di nascita, il reclutamento dei suoi genitori nella CIA, le ombre del suo passato, la sua affiliazione alla massoneria americana e il coinvolgimento nel Club Bilderberg. Vi sveleremo le tecniche di PNL e di condizionamento mentale che Obama utilizza nei suoi discorsi pubblici; le ambiguità della sua politica estera e il fallimento delle promesse elettorali.
 Un saggio straordinario che svela finalmente i retroscena che si celano dietro la figura del Presidente, tipico esempio di burattino comandato da gruppi occulti. E ancora, i maxi finanziamenti da parte di Wall Street, Multinazionali e uomini corrotti nelle sue campagne elettorali, il benestare alla diffusione degli O.G.M. e all'introduzione di microchip sottocutanei, i veri interessi che si celano dietro la sua riforma sanitaria.
 Un viaggio a ritroso nella vita di Obama per capire quali sono gli obiettivi che la sua amministrazione persegue: la costituzione di un Nuovo Ordine Mondiale....
ISIS S.P.A. - LIBRO
Storia segreta della cospirazione occidentale e del terrore islamico - La verità che nessuno vi racconta
di Daniel Estulin

Attentati in Francia, Germania, Belgio, Inghilterra? Siamo sotto assedio, gli estremisti islamici ci attaccano, tuonano i media. E i governi si affrettano a varare misure straordinarie, i controlli si moltiplicano, le nostre libertà personali diminuiscono in nome della sicurezza collettiva. Eppure, se seguissimo la pista del denaro, verrebbe fuori una realtà ben diversa.
  Chi arma i kamikaze? Chi paga i loro centri di addestramento? Chi ci guadagna da questo costante stato di allerta, e ancora di più dal caos che impedisce al Medio Oriente di diventare un vero interlocutore politico ed economico? 
 La risposta è sotto gli occhi di tutti: da sempre i servizi segreti inglesi e americani hanno alimentato i conflitti degli Stati arabi per impedire che diventassero troppo autonomi. Fomentare le tendenze più radicali è il modo migliore per assicurarsi il controllo delle risorse. È successo in Iran, Iraq, Siria, Afghanistan, proprio quelli che oggi sono i focolai del terrore.
 In questo libro Daniel Estulin documenta la sistematica strategia destabilizzatrice dell'Occidente, ricostruisce gli interessi dietro il Jihad e spiega che ISIS, Al Qaida, talebani e Fratelli musulmani hanno un'unica matrice: le scuole estremiste finanziate attraverso l'Arabia Saudita, il principale alleato degli angloamericani in Oriente. Le stesse scuole che hanno formato i kamikaze attivi in Europa, molti dei quali erano noti da tempo ai servizi segreti. Perché nessuno li ha fermati? 
 
 - Chi forma i jihadisti?
 - I servizi segreti conoscevano i kamikaze, ma non li hanno fermati. Perché?
 - Chi ci guadagna dalle tensioni in Medio Oriente?
  La prima grande inchiesta sugli interessi economici e politici dietro il terrorismo islamico. Che ha radici profonde in Occidente.
 Il mondo è in guerra, non di religione,
ma per il potere e i soldi.
Papa Francesco...
“In base ai termini dell’accordo – i finanziamenti venivano dalla Turchia, e parimenti dall’Arabia Saudita e dal Qatar – la CIA aveva l’incarico di prendere armi dagli arsenali di Gheddafi in Siria”. Zuesse nel suo rapporto spiega che Hersh non ha detto se queste “armi” includevano i precursori chimici per la fabbricazione del sarin che erano immagazzinati in Libia. Ma ci sono stati molteplici rapporti indipendenti che sostengono che la Libia di Gheddafi possedeva tali scorte, e anche che il Consolato degli Stati Uniti a Bengasi, in Libia, controllava una “via di fuga” per le armi confiscate al regime di Gheddafi, verso la Siria, attraverso la Turchia.
Anche se Hersch non ha specificamente detto che la “Clinton ha trasportato il gas”, l’ha implicata direttamente in questa “via di fuga” delle armi, di cui il gas sarin faceva parte. Riguardo al coinvolgimento di Hillary Clinton, Hersh ha parlato anche dell’ambasciatore Christopher Stevens, morto nell’assalto dell’ambasciata a Bengasi, affermando: “L’unica cosa che sappiamo è che la Clinton era molto vicina a Petraeus che era il direttore della CIA in quel periodo… Non è fuori dal giro, lei sa quando ci sono operazioni segrete. Dell’ambasciatore che è stato ucciso, sappiamo che era conosciuto come qualcuno che non sarebbe stato coinvolto con la CIA. Tuttavia, il giorno della missione si stava incontrando con il responsabile locale della CIA e la compagnia di navigazione. Egli era dunque certamente coinvolto, consapevole e a conoscenza di tutto quello che stava succedendo. E non c’è modo che qualcuno in quella posizione così sensibile non stesse parlando col proprio capo, ovvero Hillary Clinton, all’epoca Segretario di Stato, figura che nel governo statunitense ha la responsabilità della politica estera e del corpo consolare, attraverso qualche canale“.
A supportare Hersh nelle sue affermazioni, è il giornalista investigativo Christof Lehmann, che dopo gli attacchi, ha scoperto una pista di prove che riporta al Presidente dello Stato Maggiore Congiunto, Martin Dempsey, al Direttore della CIA John Brennan (subentrato nella guida della CIA l’8 marzo 2013 dopo le dimissioni di Petraeus nel novembre 2012 e il successivo interim di Morell), al capo dell’intelligence saudita principe Bandar, e al Ministero degli Interni dell’Arabia Saudita.
Come ha spiegato Lehmann, i russi e altri esperti hanno più volte affermato che l’arma chimica non avrebbe potuto essere una dotazione standard dell’arsenale chimico siriano e che tutte le prove disponibili – tra cui il fatto che coloro che hanno offerto il primo soccorso alle vittime non sono rimasti lesionati – indicano l’uso di sarin liquido, fatto in casa. Questa informazione è avvalorata dal sequestro di tali sostanze chimiche in Siria e in Turchia.
Anche se non è la prova definitiva, non si deve glissare su questa implicazione. Come il Free Thought Project ha riferito ampiamente in passato, i Clinton hanno legami con i cartelli criminali internazionali che li hanno finanziati per decenni. Quando Hillary Clinton divenne Segretario di Stato nel 2009, la Fondazione William J. Clinton ha accettato di rivelare l’identità dei suoi donatori, su richiesta della Casa Bianca. Secondo un protocollo d’intesa, rivelato da Politifact, la fondazione poteva continuare a raccogliere donazioni provenienti da paesi con i quali aveva rapporti esistenti o che stavano tenendo programmi di finanziamento. Le registrazioni mostrerebbero che dei 25 donatori che hanno contribuito con più di 5 milioni di dollari alla Fondazione Clinton nel corso degli anni, sei sono governi stranieri, e il maggior contribuente è l’Arabia Saudita. L’importanza del ruolo dell’Arabia Saudita nel finanziamento dei Clinton è enorme.

Un po’ di storia

Nel 1949, la CIA pianificò e effettuò il suo primo colpo di stato in Siria. Rovesciò un leader democraticamente eletto, con lo scopo di consentire la costruzione di un oleodotto per il petrolio dei sauditi che doveva passare attraverso la Siria e arrivare al più grande mercato del petrolio: l’Europa. La costruzione del gasdotto iniziò l’anno successivo.
Ma poi ci fu una serie di colpi di stato siriani (innescati dall’interno anziché da potenze straniere, nel 1954, 1963, 1966, e, infine, nel 1970), che si sono conclusi con l’ascesa al potere di Hafez al-Assad, durante il colpo di stato del 1970. Quindi l’oleodotto trans-arabico a lungo pianificato dai Saud non è ancora stato costruito.
Tuttavia, la famiglia reale saudita, che possiede la più grande azienda mondiale di petrolio, l’Aramco, ora non vuole più aspettare. Obama è il primo presidente degli Stati Uniti ad aver seriamente tentato di svolgere il loro tanto desiderato “cambio di regime” in Siria, in modo da consentire la costruzione sul territorio siriano non solo dell’oleodotto trans-arabico dei Saud, ma anche del gasdotto Qatar-Turchia che la famiglia reale Thani (amica dei Saud), che possiede il Qatar, vuole che sia costruita lì.
Gli Stati Uniti sono alleati con la famiglia Saud (e con i loro amici, le famiglie reali del Qatar, Kuwait, Emirati Arabi Uniti, Bahrain e Oman). La Russia è alleata con i leader della Siria, così come in precedenza lo era stata con Mossadegh in Iran, Arbenz in Guatemala, Allende in Cile, Hussein in Iraq, Gheddafi in Libia, e Yanukovich in Ucraina (tutti rovesciati con successo dagli Stati Uniti, ad eccezione del partito Baath in Siria).
Matt Agorist è un veterano congedato con onore del Corpo degli US Marines, ed ex operatore di intelligence, direttamente incaricato dalla NSA. Questa precedente esperienza gli fornisce una visione unica nel mondo della corruzione del governo e dello stato di polizia americano. Agorist è stato un giornalista indipendente per oltre un decennio ed è apparso sulle reti di tutto il mondo.
Articolo di Matt Agorist
Rivisto da Conoscenzealconfine.it
Fonte: http://vocidallestero.it/2016/05/08/giornalista-premio-pulitzer-hillary-approvo-linvio-di-gas-sarin-ai-ribelli-siriani-per-incastrare-assad/
ISIS
Mandanti, registi e attori del terrorismo internazionale
di Paolo Sensini

Questo libro fa emergere un quadro sconvolgente, ma allo stesso tempo necessario, per capire e orientarsi nel mare tempestoso in cui ci troviamo a vivere.
 Terrorismo e Isis: da tempo sui mezzi d’informazione non si parla d’altro, anche in seguito agli ultimi attentati in alcune capitali europee. Concetti declinati in tutte le maniere possibili e immaginabili, soprattutto riferendosi alle guerre combattute nel Vicino e Medio Oriente.
 Ma conosciamo tutta la verità? Abbiamo davvero tutte le informazioni per esprimere un giudizio preciso? Quelle che leggiamo sui giornali o ascoltiamo in tv corrispondono alla realtà dei fatti oppure sono menzogne? È possibile che gli uomini di governo dell’occidente stiano sfruttando il terrorismo, che non cessano di calunniare come se fosse l’origine di tutti i mali, per ottenere un potere straordinario nei confronti della società?
 Che cos’è dunque il cosiddetto terrorismo internazionale (Al-Qa’ida, ISIS, Jabhat al-Nusra, Boko Haram, al-Shabaab, etc.)? Ma, soprattutto, chi ne trae beneficio?
 Sono queste le domande fondamentali a cui il libro di Paolo Sensini, dopo aver vagliato un’imponente mole di materiali e documenti originali, risponde per la prima volta in maniera esaustiva e completa. E lo fa mettendo finalmente in luce la totalità degli aspetti che riguardano i mandanti, i registi, gli attori e le pratiche di quella che definisce come strategia del caos.
 In questo scenario anche l’Islam e le sue centrali ideologiche, su cui si sono versati fiumi di parole senza mai toccare il cuore del problema, assumono un significato e dei contorni molto più chiari e definiti....

Isis

Mandanti, registi e attori del terrorismo internazionale
di Paolo Sensini
Questo libro fa emergere un quadro sconvolgente, ma allo stesso tempo necessario, per capire e orientarsi nel mare tempestoso in cui ci troviamo a vivere.
Terrorismo e Isis: da tempo sui mezzi d’informazione non si parla d’altro, anche in seguito agli ultimi attentati in alcune capitali europee. Concetti declinati in tutte le maniere possibili e immaginabili, soprattutto riferendosi alle guerre combattute nel Vicino e Medio Oriente.
Ma conosciamo tutta la verità? Abbiamo davvero tutte le informazioni per esprimere un giudizio preciso? Quelle che leggiamo sui giornali o ascoltiamo in tv corrispondono alla realtà dei fatti oppure sono menzogne? È possibile che gli uomini di governo dell’occidente stiano sfruttando il terrorismo, che non cessano di calunniare come se fosse l’origine di tutti i mali, per ottenere un potere straordinario nei confronti della società?
Che cos’è dunque il cosiddetto terrorismo internazionale (Al-Qa’ida, ISIS, Jabhat al-Nusra, Boko Haram, al-Shabaab, etc.)? Ma, soprattutto, chi ne trae beneficio?
Sono queste le domande fondamentali a cui il libro di Paolo Sensini, dopo aver vagliato un’imponente mole di materiali e documenti originali, risponde per la prima volta in maniera esaustiva e completa. E lo fa mettendo finalmente in luce la totalità degli aspetti che riguardano i mandanti, i registi, gli attori e le pratiche di quella che definisce come strategia del caos.
In questo scenario anche l’Islam e le sue centrali ideologiche, su cui si sono versati fiumi di parole senza mai toccare il cuore del problema, assumono un significato e dei contorni molto più chiari e definiti.

                                                                                                                                                     

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