domenica 30 aprile 2017

INVASIONE : ADDIO ALLA CASA

INVASIONE : ADDIO ALLA CASA



Perché i prefetti requisiscono le case vuote per gli immigrati e non per i terremotati?

Forse i lettori ricorderanno una  nota  nella quale prevedevo che, a breve, per dare alloggio agli invasori clandestini, dopo le caserme vuote e i locali non utilizzati si sarebbe passati ad occupare le abitazioni vuote (seconde case).

Nella stessa nota si rilevava che il diritto di proprietà  sarebbe stato superato dal dovere di fornire un tetto a chi arriva. Non è consentito lasciare esseri umani senza un tetto. Che il senso umano cancelli ogni altra legge è nell’ordine delle cose.

Il problema non nasce da criteri etici, umanitari, conseguenti ad un evento catastrofico come il terremoto, ma dalla necessità di fronteggiare “uno stato emergenziale” che per il protrarsi e il moltiplicarsi nel numero e nel tempo diventa realtà quotidiana. Peccato poiche l’ emergenza venga fabbricata apposta, dal momento che orami gli africani vengono prelevati in Africa, per portarli qua per gli interessi ideologici ed economici delle centrali del globalismo  e non è vero che sono “poveri naufraghi che affrontano il mare aperto per sfuggire alle guerre” .

Tutta questa è una commedia strappalacrime anema e core. All’ italiana, appunto.

Si trasforma scientemente lo straordinario in ordinario.  Fino all’ autodistruzione finale in nome del buonismo.

Questo è il nuovo vangelo del buonismo , che impone di strappare di bocca il cibo ai propri figli per sfamare gli stranieri parassiti che vengono importati a valanghe.

Questo è il nuovo vangelo buonista : sovvenzionare l’ invasione della negritudine inetta e islamica, per abbassare i salari sia ai nuovi schiavi che agli italiani, secondo un criterio di concorrenza di forze lavoro al ribasso.

Questo è il nuovo vangelo buonista : creare le premesse di un nuovo sfruttamento fra classi, come nel primo ottocento europeo.

Questo è il nuovo vangelo del buonismo : accogliere gli stranieri con tanto ammore  al punto di farsi mussulmani per loro e non metterli a disagio.

La tv  l’altro giorno ha dato notizia che il Prefetto di una città della  Sicilia, non sapendo come sistemare i clandestini, ha ordinato l’utilizzazione delle case vuote (seconde case o abitazioni non affittate). L’accoglienza prevale sul diritto di proprietà. Si deve essere generosi e ovviamente i proprietari, sudditi disciplinati, dovranno farsi carico di tutte le tasse – non poche- che gravano sull’edilizia privata. Non basta. Anche le utenze dovranno pagarle i proprietari, colpevoli di possedere un seconda casa, molte vuote perché ancora di cerca dell’affittuario. Il “ padrone” spesso è un pensionato con modesto vitalizio che con la seconda casa sperava di integrare il modesto reddito. Non conta. Il clandestino prima di tutto!

Le risorse questo lo hanno ben percepito, sanno di poter avanzare diritti di ogni sorta senza trovare resistenze degne di questo nome : è notizia recente che a Milano hanno okkupato delle case popolari armati di trapani, seghe elettriche ed altri armi occasionali.

Ma,  si è certi che ogni italiano  sia un “babbu leto” (scemo contento)? 

Esaurite le seconde case o case  non abitate e continuando come è certo l’afflusso di clandestini – attualmente quasi  il 10% della popolazione italiana -, si passerà alla coabitazione , imposta  prima a chi dispone di alloggi ampi, per giungere a quanto avvenne nella Russia  nell’era di Stalin? 

La “ kommunalka “ era l’abitazione dove varie famiglie convivevano con una cucina e un cesso in comune. Usavano pentole con lucchetto per difendere il proprio cibo. Si vive in un stato che non difende, non è capace, ma offende e ci riesce. Chi ha disposto in Sicilia  l’occupazione delle  case  libere?  Il Prefetto. Già, i prefetti, rappresentanti dello stato. Governo debole con i potenti, arrogante e prevaricatore con i deboli.

I sudditi sono tali perché deboli : non raccolgono  i sassi e non li scagliano contro chi li opprime. Cercano solo di ottenere , con la corruzione, qualche briciola dal desco imbandito del ceto politico che ci dissangua.

Le prefetture impongono di utilizzare le case non abitate per gli sbarchi ma non per il sisma, questa è la verità : paga molto di più il business dell’ accoglienza fasulla che non la coscienza pulita di avere fatto il proprio dovere come amministratori del popolo italiano. Evidentemente , i politici hanno messo la coscienza in un cassetto, preferendo mettere le mani nella dispensa del popolo italiano…

Il quale, appunto , si accontenta di ottenere qualche briciola di quello che già era suo...

Settima potenza industriale del mondo, addio ! Arrivano i barconi……


Observer
 
                                                                                                                                              

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