venerdì 15 giugno 2018

ITALIA SEMPRE PIU' SERVA

Italia sempre più serva
La Sovranità assasssinata dalle parole del suo garante

di Clemente Mario Pansa
 
L’art. 1 della Costituzione recita:
«L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione»
Questo articolo, importantissimo perché è il «primo» della Carta Costituzionale e sancisce due aspetti fondamentali sui quali si basano i seguenti 138 articoli che la compongono.
Il primo aspetto: L’Italia è una repubblica democratica.
Il secondo: La Sovranità appartiene al popolo.
Dunque, cosa sta succedendo?
Sta succedendo un fatto gravissimo.
Colui il quale è preposto alla tutela ed alla tutela dei dettati costituzionali e che dovrebbe, quindi, garantire che questi principi fondamentali siano rispettati ed applicati, non solo non garantisce il rispetto e l’applicazione dei medesimi, ma è esso stesso il trasgressore.
Prendiamo atto che il Colle ha ciurlato nel manico dopo l’esito della votazione. C’è stata una coalizione vincente che, pur non avendo i numeri per poter da sola formare un governo, non è stata incaricata di tentare almeno di formarlo questo governo… e qui la prima violazione del primo principio sancito dalla Costituzione: L’Italia è una repubblica democratica… tanto democratica che un solo uomo si arroga il diritto di decidere a chi affidare l’incarico della formazione del governo, ignorando le «direttive» dell’elettorato.
Forse perché queste erano disallineate con quelle che arrivavano da Bruxelles e da oltre Oceano?
Forse. Anzi, probabile.
Siamo, tuttavia, consapevoli di essere in una fase molto delicata della nostra storia repubblicana. Si è usciti da una consultazione elettorale già da due mesi abbondanti ed ancora fervono le trattative per la composizione del nuovo governo.
Abbiamo, nel frattempo, corso il serio rischio che ritornassero al governo quei partiti bocciati nelle urne il 4 marzo scorso. Abbiamo corso il rischio che ministri arroganti ed incapaci (alcuni persino semi-analfabeti – ed è un eufemismo) responsabili dello sfacelo attuale, rimettessero piede a Palazzo Chigi, sotto l’ombrello protettivo del Quirinale e, probabilmente, sotto il suo auspicio…
E qui ci avviamo verso la seconda violazione del secondo principio sancito nell’articolo 1 della Carta Costituzionale: La sovranità appartiene al popolo… Infatti appartiene così tanto al popolo che un uomo solo si arroga il diritto di affermare che il nuovo governo non debba legiferare con provvedimenti favorevoli al sovranismo.
Ed ecco, quindi, la seconda, palese, inequivocabile violazione.
E non è finita qui.
Si arroga persino il diritto di esprimere preferenze per i ministri di dicasteri importanti e sensibili (quali ad esempio quello dell’economia e delle Finanze)…
Ora, se nessuno confuta il fatto che due più due faccia quattro, vien lecito e legittimo pensare che la violazione dei due su citati principi, faccia il paio con la facoltà che si è riservata di nominare i «ministri chiave»…
Bruxelles – e non è un mistero – per bocca dell’alcolizzato lussemburghese, fin dall’indomani dell'esito del voto del 4 marzo, aveva «suggerito» alla serva Italiadi nominare un governo tecnico, preoccupato per la vittoria di quei due partiti (Lega e M5S) che nel corso della campagna elettorale avevano chiesto voti per avere meno Europa e più sovranità…
Tramontata, dunque, l’ipotesi del governo tecnico (cui nessuno in Parlamento avrebbe concesso la fiducia) il Quirinale, obtorto collo, ha dovuto ingoiare la possibilità che quei due partiti si mettessero insieme per dare all’Italia il nuovo governo.
Ma…
Questo governo s’ha da fare, ma con l’imposizione di alcune condizioni.
Le abbiamo già indicate e lasciamo al Popolo Italiano la facoltà di fare le proprie osservazioni e di valutare il comportamento dell’Uomo del Colle.
Per quello che ci riguarda, siamo convinti che le spinte verso certe soluzioni non sono arrivate solo da Bruxelles, ma, come già accennato, anche da oltre Oceano.
Non dimentichiamo che l’Italia è una colonia degli USA con la presenza di oltre 100 basi militari statunitensi sparse su tutto il territorio nazionale e parlare di «sovranità» disturba i sonni tranquilli del manovratore americano.
E non dimentichiamo neanche il grande «suggeritore» italiano, presunto appartenente alla loggia massonica Three Eyes(1).
Nel gennaio del 2015, infatti, al Senato, il M5S chiedeva al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di riferire sulla sua affiliazione alla loggia massonica segreta sovranazionale aristocratica reazionaria Three Eyes, denunciata in un libro molto interessante del gran Maestro Gioele Magaldi.
Non ci risulta nessuna riposta da parte dell’interpellato.
Del resto, in Italia, questa è la prassi. Quando si arriva a certi personaggi, di certi livelli elevati, le indagini, neanche tanto misteriosamente, si bloccano e se ci sono prove, di qualsiasi genere, si distruggono.
Si distruggono, naturalmente, su ordine degli interessati.
Hai visto mai che rendendole note, ci scappi qualche rinvio a giudizio da parte di qualche solerte Magistrato che ha l’ardire e la tracotanza di far rispettare la Legge?
Ecco, appunto, ma esistono in Italia solerti Magistrati che abbiano la tracotanza e l’ardire di far rispettare le Leggi?
Lo sapremo nei prossimi giorni se qualcuno aprirà un fascicolo nei confronti del presidente della Repubblica per aver palesemente negato la sovranità della nostra Nazione.
Ma non fatevi illusioni!