mercoledì 28 maggio 2025

I CRIMINI AMERICANI - ARMI CHIMICHE

 

SVILUPPO DI ARMI ATOMICHE

 La prima bomba atomica  fu sperimentata ad Alamogordo (USA) nel 1945, e poche settimane dopo provata macabramente su esseri umani a Hiroshima e Nagasaki.

Il monopolio americano sulla più potente delle armi (a cui nel 1949 se ne affiancò una simile ancora più distruttiva, la bomba H a  fusione di idrogeno) durò però poco. L'URSS realizzò la bomba nel 1949, la Gran Bretagna del 1952, la Francia nel 1960, la Cina nel 1964. Successivamente hanno realizzato la bomba Israele, India, Pakistan, Corea del Nord. Lo scioglimento dell'Unione Sovietica nel 1991 ha poi comportato che, oltre alla Russia, ciascuna delle altre 14 repubbliche indipendenti possiedono armi nucleari.

Mentre da una parte l'idea che alcune potenze possiedano migliaia di testate nucleari capaci tutte insieme di uccidere centinaia di milioni di persone atterrisce l'umanità, dall'altra è proprio l'enorme potenza di queste armi ad assicurare che non verranno usate: chiunque lanciasse un attacco nucleare verrebbe distrutto da un contrattacco di rappresaglia dell'avversario. Ciascuna delle potenze nucleari sono effettivamente motivate dichiara quindi che in nessun caso attaccherebbe per prima.

Ma, a partire dalla fine degli anni il governo americano annuncia al mondo, in più occasioni, di valutare l'ipotesi di lanciare attacchi con armi nucleari. Ne parla prima a proposito della Libia di Gheddafi, che secondo Washington avrebbe una fabbrica di armi chimiche nascosta sotto una montagna, poi a proposito di Bin Laden e dei suoi rifugi nelle caverne dell'Afghanistan.

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SVILUPPO DI ARMI BATTERIOLOGICHE E CHIMICHE

Negli ultimi sessant'anni gli Stati Uniti hanno ripetutamente violato la Convenzione di Ginevra, anche producendo, commercializzando e utilizzando armi proibite.

E' noto che i giapponesi hanno condotto nella Manciuria occupata forme di guerra batteriologica utilizzando bacilli di peste, colera e leptospirosi prodotti nella famigerata Unità 731 diretta dal professore Shiro Ishii, che si serviva dei prigionieri di guerra per i propri esperimenti. Sconfitto il Giappone, l'esercito americano di occupazione catturò Shiro Isii, ma invece di processarlo per crimini di guerra, lo portò Fort Detrick (USA) dove già dal 1940 (come risulta da documenti declassificati recentemente) venivano selezionati, prodotti e stivati in bombe o testate missilistiche germi di peste, morva, tifo petecchiale, carbonchio. Si tratta uno dei progetti meglio custoditi della seconda guerra mondiale e che ha impegnato circa 7.000 scienziati. Gli anni '50 e '60 vedono poi una frenetica corsa per la produzione di microrganismi sempre più micidiali. Attacchi batteriologici da parte degli USA sono documentati nel corso della guerra di Corea e più recentemente contro Cuba.

Anche la produzione di armi chimiche è massiccia in USA. In Vietnam vengono sparse migliaia di tonnellate di agente Orange, un defogliante fortemente tossico anche per le persone, che causa decine di migliaia di nascite di bambini deformi. Il gas C3, fortemente irritante, viene invece usato per costringere i vietcong a uscire dalle gallerie in cui si nascondono per sfuggire al napalm.

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SVILUPPO DI ARMI NON CONVENZIONALI

NAPALM

Utilizzato massicciamente nella guerra di Corea e in Vietnam, il napalm è una miscela incendiaria usata come ingrediente per bombe d'aereo. Produce una grande fiammata che incenerisce chi si trova a breve distanza, mentre le gocce di napalm scagliate intorno in tutte le direzioni aderiscono alle persone continuando a bruciare per 10 minuti e provocando atroci sofferenze.

URANIO IMPOVERITO

I proiettili all'uranio impoverito (residuo della produzione delle armi atomiche, tossico e debolmente radioattivo) sono stati usati in grande quantità contro i mezzi corazzati in Iraq e in Jugoslavia. Per la sua elevata densità l'uranio riesce a perforare corazze molto spesse, e per il calore vaporizza avvelenando gli occupanti del veicolo. Si tratta quindi di un'arma chimica. Questi proiettili, che in gran parte penetrano profondamente nel terreno, inquinano gravemente le falde idriche.

CLUSTER BOMB

Le cluster-bomb (bombe a grappolo) sono grandi involucri che, in prossimità del suolo si aprono scagliando intorno centinaia di piccole mine antiuomo, il cui rivestimento è studiato per frammentarsi in centinaia di lame taglienti. Le submunizioni in parte scoppiano subito, in parte esplodono successivamente in tempi diversi, in parte restano pronte a scoppiare in seguito a vibrazioni o urti. Oltre a causare enormi perdite umane, impediscono i soccorsi e minano il territorio. Le ferite causate sono strazianti e molto difficili da curare. Lo sminamento è difficoltoso.

Armi di questo tipo sono proibite dalle convenzioni internazionali. Gli USA hanno usato su larga scala le cluster-bomb in Vietnam, Jugoslavia, Afghanistan. Gli Stati Uniti si sono rifiutati di aderire alla Convenzione per la messa al bando delle mine anti-uomo, varata dalla Conferenza di Ottawa del dicembre 1997 poiché pretendevano che venissero escluse dal bando le mine sparse dalle bombe a grappolo.

FAE BOMB

Le FAE bomb, in prossimità del suolo, spargono una nuvola di aerosol combustibile (ossido di etilene) che incendiandosi produce un'onda d'urto molto più forte di quella prodotta da esplosivo convenzionale (tritolo).Inoltre riescono a creare un tale risucchio d'aria da uccidere, svuotandone i polmoni, anche le persone che CHE SI TROVANO A RIPARO

si trovano al riparo.

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