domenica 29 giugno 2025

RODOLFO GRAZIANI


 

Rodolfo Graziani

 

Rodolfo Graziani nacque l’11 agosto 1882 a Filettino, paesino situato nella Valle dell’Aniene, ai piedi del Monte Viglio.
Quarto di nove figli, dalla madre Adelia Clementi ricevette un educazione all’insegna del sentimento religioso, del culto del bene, educato verso mete nobili ed elevate.
Indirizzato dal padre Filippo nel seminario di Subiaco, dove osservò “regole” rigide e tempranti, già da allora Rodolfo mostrò amore per l’imprevisto e sete di avventura.
Durante gli anni del liceo, in lui si era sviluppata la tendenza alla carriera militare.

Al sacerdozio non aveva mai pensato se non in qualche periodo di fugace esaltazione; non era molto attratto dalla politica, anche se dal padre era stato educato ai principi monarchici.
Era più interessato alla questione sociale: pensava infatti che un sistema di collaborazione fra capitale e lavoro potesse avvicinare le classi con beneficio reciproco, senza bisogno di ricorrere alla lotta di classe.
A causa delle ristrettezze economiche, non potendo frequentare la scuola militare, si iscrisse al notariato nell’Università di Roma e, contemporaneamente, fece il servizio militare di leva nel plotone allievi ufficiali del 94° Regg. Fanteria in Roma.
Il I° maggio 1904 fu nominato sottotenente e destinato al 92° Fanteria a Viterbo.
Verso il finire del servizio militare si preparò per un concorso pubblico, ma nel momento in cui il suo nome fu chiamato egli non si mosse: era come se una forza superiore lo avesse trattenuto.
Fece così il concorso per ufficiale effettivo, dove presentò un tema:”dimostrare come le Nazioni, pur cadute nella rovina, possano risorgere, sempre che mantengano intatti l’onore e l’amore all’ indipendenza e alla libertà”.
Si realizzò così il suo sogno: Ufficiale nel I° Reggimento Granatieri di Roma, era il 1906.
Nel 1908 fu destinato in Eritrea, dove entrò in contatto con quel deserto che aveva già infiammato la sua fantasia di adolescente, e dove imparò l’arabo e il tigrino, per penetrare nel costume delle popolazioni locali.
Destinato al primo battaglione con sede ad Adi Ugri, vi rimase quattro anni, dove ebbe modo di temprare il suo carattere.

La sua esperienza coloniale terminò alla fine del 1912 a seguito di un morso di un serpente velenoso che per oltre un anno lo vide combattere tra la vita e la morte.
Nel 1913 sposò Ines Chionetti, amica d’infanzia di Subiaco, e sei mesi dopo era già in Cirenaica a combattere per lo scorcio della prima campagna libica; l’unica figlia nacque alla vigilia della partenza, dell’allora Capitano, per la Grande Guerra.
Ne rientrò con l’aureola dell’eroe: più volte ferito, decorato al valore, promosso per meriti di guerra, citato nei bollettini militari e nei diari storici delle varie grandi unità a cui era appartenuto.
Aveva 36 anni: il più giovane colonnello dell’Esercito Italiano! Già un alone di leggenda circondava il suo nome e le sue gesta.
In quel periodo non vi era ancora il Fascismo; e debbono così ricredersi, quanti affermarono ed affermano ancor oggi che la sua carriera fu dovuta a favoritismi da parte di Mussolini e del Regime.
Rientrato in Italia con il 61° Fanteria, che egli comandava in Macedonia, tornò a Parma, sede normale di quel Reggimento, dove prese contatto per la prima volta, suo malgrado, con l’ambiente politico.
Finita la guerra, infatti, cominciò il triste periodo 1919-21, dove vi furono agitazioni politiche, scioperi, rivolte, rappresaglie.

Ci trovavamo in una situazione in cui: la nostra vittoria era misconosciuta all’estero e rinnegata all’interno; il sacrificio dei seicentomila morti e di milioni di mutilati e feriti, vilipeso; fu dato ordine agli ufficiali di uscire disarmati; furono strappati dal petto dei valorosi i contrassegni delle medaglie; furono invase le caserme, distrutte le loro insegne, e i reduci colpiti a morte; furono offese le bandiere della Patria!
A Parma ribolliva più che altrove la lotta delle opposte fazioni, al punto che il Colonnello Graziani venne segretamente condannato a morte dal comitato rivoluzionario, reo di aver assunto un’ atteggiamento risoluto contro gli sbandati, per ricondurli all’ordine.
Graziani in quei frangenti mantenne un’assoluta neutralità fra i partiti, e dopo un anno passato nell’incertezza ” cedetti anch’io alla crisi che colpì allora tanti ufficiali e chiesi di essere collocato in aspettativa per riduzione dei quadri”.
Nell’ottobre del ’21, dopo due anni di distacco, e dopo alcuni tentativi di darsi al commercio con l’oriente, Graziani accettò la proposta, fattagli dall’allora Ministro della Guerra, di andare in Africa.

In quell’anno era ricominciata la conquista della Libia la cui campagna si era dovuta abbandonare nel corso della Guerra italo-austriaca: Graziani, destinato a Zuara, ebbe inizialmente funzioni puramente militari, ma quando le operazioni presero un raggio di grande ampiezza, divenne uno dei migliori esecutori della politica interna.
Attenendosi a fermi principi di giustizia, Graziani, nominato Comandante militare e politico dell’Altopiano del Gebel Occidentale, si conquistò l’immenso ascendente e il prestigio, che continuò a godere per tutta la vita, presso le popolazioni libiche.
Fino al 1929 egli, con il grado di Generale di Brigata, continuò ad esercitare funzioni politico-militari nella progressiva avanzata dapprima verso la Sirtica e poi verso Fezzan, fino ad essere considerato “elemento prezioso” dall’allora Governatore De Bono.
Nominato Vice-Governatore della Cirenaica, dove la politica iniziale del Governatore Badoglio aveva prodotto un vero disastro, tradusse in atto, con mano ferma, le direttive impartitegli, riformando su nuove basi il corpo di truppe coloniali, imprimendo maggior vigore alle operazioni, stroncando ogni connivenza con i ribelli.
Nel marzo 1934 il Generale Graziani consegnò la Cirenaica completamente pacificata ed etnicamente riordinata nella sua essenza al nuovo Governatore Generale Maresciallo Italo Balbo.

Tale operazione gli valse, da parte del Ministro delle Colonie, la citazione quale benemerito della Patria nei due rami del Parlamento.
Nel frattempo, nel ’32, era stato promosso Generale di corpo d’Armata per “meriti speciali”; aveva allora 50 anni, e si trovava nel massimo vigore della mente e del corpo.
Tornato dalla Libia ottenne il comando del Corpo d’Armata di Udine, il più importante sia per estensione territoriale, sia per il numero delle unità.
Alla fine del ’34 il nostro Governo, dopo molte esitazioni, decise di liquidare la situazione etiopica, divenuta sempre più acuta; e nel febbraio dell’anno successivo, Graziani ricevette l’ordine della sua nuova destinazione: Somalia come Governatore e Comandante supremo delle truppe.
Incaricato del comando del fronte Sud con compiti iniziali di difesa, ricevette quasi subito l’ordine, con l’appoggio del Ministro delle Colonie Lessona, di procedere all’offensiva, cosa che fu resa possibile con la motorizzazione delle truppe, effettuata soprattutto con mezzi di trasporto e di manovra acquistati dagli Stati Uniti.
Il 9 maggio del 1936 il Governo italiano proclamava l’annessione dell’Etiopia e la creazione dell’Impero e, quindici giorni dopo, il Maresciallo Badoglio, primo Viceré, rientrava in Italia lasciando la reggenza del Vicereame a Graziani suo successore, che nel contempo veniva nominato Maresciallo d’Italia.

Graziani, contrariamente a quanto si credeva in Italia, venne a trovarsi in una difficile situazione politico e militare.
L’immenso Impero non era occupato che in piccolissima parte e, per giunta, si era nel mese delle pioggie che rendeva quasi impossibile l’affluenza dei rinforzi e dei rifornimenti.
La situazione costituzionale del Viceré non era brillante, poiché egli aveva tutte le responsabilità ma scarso potere.
Con vigorose operazioni affermò saldamente il nostro dominio e fece compiere grandiosi lavori pubblici, che restano a tutt’oggi monumento delle capacità e della volontà civilizzatrice dell’Italia fascista.
Il Viceré continuò a dirigere l’Impero anche quando fu ferito, a seguito di un attentato nel febbraio 1937 in occasione dei festeggiamenti per la nascita del Principe di Napoli da parte di alcuni “Giovani Etiopici” istigati dall’Intelligence Service britannico; nel mese di dicembre fu sostituito dal Duca d’Aosta.
Dopo il suo rimpatrio dall’Etiopia Graziani restò a disposizione del Governo: tenuto piuttosto in disparte, anche a causa della sua grande popolarità che suscitava invidie, gelosie e risentimenti.
Nel frattempo la situazione europea si era andata aggravando, e solo dopo lo scoppio della guerra, il 3 novembre ’39, il Maresciallo apprese dalla radio della sua nomina a Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, a dimostrazione dell’imbarazzante situazione interna.
Il suo potere rimase comunque limitato dal Maresciallo Badoglio in qualità di Capo di S.M. Generale da una parte, e dal Sottosegretario alla Guerra dall’altra.
Nonostante le limitazioni, Graziani si rese subito conto delle manchevolezze che caratterizzavano la nostra situazione militare, di cui parlò apertamente a Mussolini.

Vi erano deficienze in ogni campo: materie prime, produzione ed armamento.
Come è riportato nel suo libro “Ho difeso la Patria”, delle “otto milioni di baionette, ne esistevano solo 1.300.000 e altrettanti fucili e moschetti mod. 1891”; ma le deficienze erano ben altre.
L’Esercito era attraversato da una crisi morale; l’esistenza della Milizia Nazionale, che non era mai stata tollerata, l’intromissione della politica nelle cose militari, l’obbligo del matrimonio e la creazione di numerosi altri Corpi armati, estranei all’Esercito, costituivano elementi che ne logoravano il prestigio e ne aggravavano la debolezza.
Al momento in cui Graziani assunse le funzioni di Capo di S.M. era già in atto la seconda guerra mondiale, anche se ci vedeva ancora non belligeranti, e le nostre Forze Armate si trovavano nelle seguenti condizioni:

– L’Aviazione era scarsa ed invecchiata, anche perché non aveva alle sue spalle un’adeguata industria. Il bilancio era scarno e in risposta alle proposte di Balbo – che l’aveva portata in alto con le sue imprese – ne era stato disposto l’allontanamento con l’invio in Libia;
– La Marina, fiore all’occhiello, aveva molte belle unità, ma era priva di aviazione specializzata e povera di basi logistiche attrezzate;
– L’Esercito era numeroso, ma con un armamento, un equipaggiamento, un addestramento certamente assai inferiori a quelli dell’Esercito che aveva combattuto e vinto la grande guerra del 1915-18.
In tutto questo, infine, la nostra industria bellica era debolissima; le nostre riserve di materie strategiche e di derrate non esistevano quasi più.
Questo deplorevole stato di cose dipendeva formalmente dal Capo del Governo, che per lunghi anni aveva esercitato le funzioni di Ministro delle tre Forze Armate; ma la responsabilità effettiva ricade storicamente sul Capo di Stato Maggiore Generale Maresciallo Badoglio, il quale ricopriva tale incarico fin dal 1926 ed era, per legge, il consigliere militare del Capo del Governo e l’autore dei piani di guerra.
Badoglio, inoltre, era presidente dell’Istituto Nazionale delle Ricerche, creato apposta per scopi bellici, incaricato di sovrintendere alla mobilitazione industriale, tecnica e civile; era membro della commissione suprema per la difesa dello Stato.
A parte l’impreparazione, il Governo seguiva una strana politica militare: noi compravamo dall’America con oro e valute estere le materie grezze e rivendevamo i prodotti lavorati, e cioè armi ed equipaggiamenti all’ estero e soprattutto alla Francia ed alla Romania, mentre le nostre FF.AA. ricevevano ben poco.

E mentre sembrava che l’Italia dovesse seguire una politica di neutralità, i miracolosi successi germanici , che avevano impressionato tutto il mondo e segnato una grandiosa sconfitta della flotta britannica, portarono Mussolini ad orientarsi verso l’intervento.
Il Duce riteneva sicuro ormai che la Germania avrebbe vinto la guerra e riteneva urgente che l’Italia le fosse al fianco, sia per assicurarsi alcuni vantaggi, sia per frenare l’eventuale egemonia tedesca; per suo ordine, tramite il Maresciallo Graziani, comunicò a tutti i generali dell’Esercito che la guerra si sarebbe combattuta non per la Germania, né con la Germania, ma a fianco della Germania.
La politica del Governo, basata su presupposti che non dovevano dimostrarsi reali, ci lanciò così in una lotta mortale, senza adeguata preparazione diplomatica, politica e militare.

LA GUERRA
La guerra venne dichiarata il 10 giugno del ’40 con lo spiegamento iniziale di difensiva assoluta sulle Alpi Occidentali.
Solo dopo dieci giorni si passò da uno schieramento difensivo ad uno offensivo.
Le operazioni durarono tre giorni, ed il 24 giugno i francesi sottoscrissero l’armistizio.
Ultimata la campagna del Fronte Occidentale, Graziani tornò a Roma, e la sera del 28, mentre era nella sua tenuta di Arcinazzo, ricevette una telefonata che gli annunciava la morte del Governatore e Comandante Superiore in Libia, Maresciallo Balbo, avvenuta a Tobruch, e l’ordine di partire subito per assumerne la successione.
Gli ordini erano precisi: invadere l’Egitto! L’obiettivo era Alessandria, base della flotta del Mediterraneo Orientale e chiave del delta del Nilo.

L’occupazione significava il dominio del Mediterraneo centro-orientale e il sicuro dominio del Canale di Suez, con prospettive politiche e militari illimitate.
Conquistare Alessandria sarebbe stata per noi la vittoria; non conquistarla, la sconfitta più o meno lontana, ma sicura.
Per compiere l’impresa, unica nella nostra storia millenaria per diventare realmente una grande potenza mediterranea, avremmo dovuto disporre di 5 o 6 divisioni fra corazzate e motorizzate, mentre il nostro potenziale era di 73 divisioni armate con fucili mod. 1891: un “gregge” di uomini mal armati, destinati al massacro ed al campo di prigionia.
Il nostro organismo militare, preparato da un opaco conservatore come il Maresciallo Badoglio, non rispondeva minimamente alle esigenze della lotta.
Il punto di vista, che Graziani aveva più volte ripetuto in precedenza al Capo del Governo, era sempre quello: poiché nonostante l’evidente impreparazione militare, ci avevano gettati nella lotta, bisognava vincere e cioè compiere uno sforzo concorde e sovraumano per riparare alla situazione di impotenza cui ci aveva condotto una politica militare assurda e retrograda.
L’offensiva prevista per il 15 luglio era impossibile a causa della mancanza dei mezzi più elementari non solo per combattere, ma anche per vivere nel deserto, e così egli ottenne un rinvio; ma il 25 agosto arrivava l’ordine da Mussolini di avanzare in Egitto, motivato da altre ragioni politiche: i tedeschi stavano per sbarcare in Inghilterra, e in vista delle trattative anglo-tedesche noi saremmo rimasti fuori da ogni discussione se non avessimo avuto almeno un combattimento con gli inglesi.
In un’iniziale offensiva nel settembre-ottobre i nostri soldati si spinsero fino a Sollum, poco oltre la frontiera egiziana.
Ma né lo sbarco tedesco in Inghilterra, né le trattative ebbero luogo, e tutte le richieste di automezzi da parte di Graziani furono vanificate; in più dal Gen. Roatta egli venne a sapere che per “ordine superiore” ben 25.000 automezzi erano stati accantonati per una futura campagna contro la Jugoslavia!

La cosa molto strana fu che il nostro Governo rifiutò per ben tre volte (3 settembre, 4 e 28 ottobre 1940) l’aiuto da parte dell’alleato tedesco, che offriva non solo le divisioni corazzate, ma anche autocarri speciali per il deserto.
La sera del 27 ottobre a Cirene, Graziani apprese dalla radio dell’attacco alla Grecia.
Fu allora che comprese che il Governo e lo Stato Maggiore avevano dato sfogo alla loro mania di azione nei Balcani e che contro tutti, anche e specialmente contro la più decisa opposizione dell’alleato, avevano gettato le poche risorse italiane non sul teatro principale, quello del Mar Mediterraneo, ma in direzione eccentrica, ove andavano a cercare gratuitamente nuovi nemici! Da quel momento fu chiaro come la guerra italiana fosse perduta e le truppe d’Africa abbandonate alla loro sorte.
La campagna di Grecia, iniziata e condotta con incredibile leggerezza, si risolse in un disastro militare accompagnato da un disastro politico e morale.
Il 4 dicembre, il Capo di Stato Maggiore Generale, responsabile dell’operazione oltremare, Maresciallo Badoglio, schiacciato dalla sue tremende responsabilità, venne sostituito.
Ma anche in Africa la catastrofe era imminente: un deciso contrattacco inglese, appoggiato da mezzi corazzati e da una forte aviazione, travolse le divisioni italiane riuscendo persino ad invadere la Cirenaica e conquistarla.
Il morale delle nostre truppe, scosse e disorganizzate, scese molto in basso, ma il comando inglese non potè approfittarne per tentare la conquista della Tripolitania; uomini e mezzi dovettero essere trasferiti in Grecia.
Dal principio alla fine gli italiani vennero dominati non perché fossero mediocri soldati, ma perché, anche se fossero stati i migliori di tutti, non avrebbero potuto a lungo resistere alla superiorità di mezzi che gli inglesi potevano mettere in campo.
A causa di questa superiorità le battaglie assunsero il carattere di rese più che di combattimenti.
Mussolini, costatando la gravità in cui si trovavano i nostri soldati, accettò l’offerta d’aiuto di Hitler; un’armata tedesca, totalmente corazzata e meccanizzata, addestrata per la guerra nel deserto, fu inviata in Africa sotto il nome di Afrikakorps, affidata ad un brillante ufficiale: Erwin Rommel.
Nel frattempo Graziani chiese di essere esonerato da ogni incarico e lasciò la Libia l’11 febbraio 1941.

Rimpatriato, il Maresciallo si dedicò alla bonifica agraria della sua tenuta di Casal Biancaneve sugli altipiani di Arcinazzo, schivando ogni contatto con personaggi ufficiali.
Nel novembre del ’41, il Duce, essendo stata ristabilita, per il concorso tedesco, la situazione in Cirenaica, credette giunto il momento di ristabilire anche il prestigio del Comando Supremo, dando la responsabilità della sconfitta al Maresciallo Graziani.
Fu istituita una commissione d’inchiesta presieduta dal Grande Ammiraglio Thaon de Revel; la commissione doveva agire segretamente, senza interrogare nessuno, e tanto meno l’interessato.
Ma il Maresciallo Graziani ne venne comunque a conoscenza e scrisse a Mussolini chiedendo di presentare un memoriale documentato di quanto in realtà era avvenuto.
Mentre la commissione aveva espresso un parere completamente sfavorevole, la presentazione del memoriale troncò ogni ulteriore procedimento; così nel gennaio ’43 il sottosegretario alla guerra, Gen. Scuero, comunicò al Maresciallo che non esisteva più un “caso Graziani”, e che quindi la vertenza era esaurita.
Nel frattempo molti mesi erano passati, e la situazione italiana diventava sempre più difficile sia politicamente che militarmente: Graziani ne seguiva l’andamento con estremo interesse, a tal punto che la caduta del Regime Fascista, il 25 luglio, non lo sorprese più di tanto.
Lo stupì invece l’incredibile scelta fatta dal Re di nominare il Maresciallo Badoglio a Capo del Governo, anzi a dittatore militare!
Proprio Badoglio, principale responsabile non solo della impreparazione delle Forze Armate, ma anche della insensata condotta militare del primo e decisivo periodo della guerra.
Alla fine del Luglio del ’43 vi fu un contatto da parte della Casa Reale, dove fu chiesto al Maresciallo Graziani un suo parere sulla situazione attuale.
Il suo pensiero in sintesi fu:”come il comunicato di Badoglio ha annunciato, la guerra deve continuare, l’onore nazionale ci comanda di tener fede ad un patto solennemente sancito, a meno che non vogliamo essere condannati dai nostri figli per aver trascinato la Patria in guerra senza preparazione ed esserne usciti poi con la taccia di tradimento.
Qualsiasi altro male doversi preferire all’annientamento morale perché le Nazioni possono rialzarsi dalla rovina, non dal disonore.
Meglio perdere tutto, fuorché l’onore! Secondo me, il sovrano deve seguire questa linea, anche se dovesse costargli la perdita della Corona”.
Nel mese di agosto segnali provenienti dalla casa Reale facevano prevedere una sostituzione di Badoglio proprio con Graziani; ma gli avvenimenti che seguirono, cioè la firma dell’armistizio di Cassabile e la fuga del Governo e della famiglia Reale, travolsero ogni progetto.

LA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA
Nel fatale settembre del 1943 cominciò per il Maresciallo Graziani una nuova esistenza che lo vide assumere un compito realmente politico quale mai fino ad allora, direttamente sostenuto.
Dopo la catastrofe dell’8 settembre egli ricevette, sia da Mussolini, che nel frattempo era stato liberato dalla sua prigione a Campo Imperatore , sia da parte del Governo tedesco, rappresentato dall’ambasciatore dott. Rahn, l’invito ad assumere la carica di Ministro della Difesa del nuovo Governo che si stava ricostituendo.
Il 9 settembre si costituirono le Forze Armate Repubblicane con quadri ufficiali e sottufficiali di carriera esclusivamente volontari.
Si stabilì che il trattamento fosse in tutto uguale a quello delle truppe germaniche.
Il 24 dello stesso mese il Duce firmò il decreto di nomina del Maresciallo a Ministro.
Sui motivi che spinsero Graziani a diventare Ministro della Difesa della R.S.I. circolarono e circolano tutt’ora le tesi più assurde e faziose: c’è chi sostenne che il Maresciallo si recò ripetutamente presso l’ambasciata tedesca a Roma per offrire i suoi servigi al tedesco invasore; chi disse che accettò l’incarico perché spinto da sete di potere e da una smodata ambizione; chi infine disse che fu costretto perché intimorito dalle SS che gli puntarono una pistola alla nuca.
Tutte queste versioni false furono frutto di odio scatenato dal nemico al fine di distruggere moralmente coloro che dopo l’8 settembre continuarono a combattere nelle file della R.S.I.
La consacrazione di questo autentico Risorgimento repubblicano per l’Italia avvenne al teatro “Adriano” di Roma il 1° ottobre, quando Graziani, nel suo discorso ad oltre quattromila ufficiali e valorosi combattenti precisò che: “chi vi parla è il Maresciallo d’Italia il quale, durante la sua lunga vita di soldato, ha conosciuto la mala sorte, il sole della gloria e l’ombra della ingratitudine.
Adesso egli è chiamato dal destino a stringere intorno a se gli italiani per cancellare la macchia della vergogna con la quale l’infedeltà e il tradimento hanno deturpato la bandiera d’Italia”.
Tra i veri motivi che portarono Graziani ad accettare l’incarico vi era anche quello di frapporsi fra il popolo italiano incolpevole e l’alleato tedesco reso furioso dal tradimento subito, allo scopo di riscattare l’onore militare degli italiani, che ormai era leso dal tradimento e da una resa incondizionata firmata dal Governo Badoglio.

Il suo atteggiamento fu quindi dettato interamente da sentimenti nazionali e da moventi altamente morali.
Graziani, con la collaborazione del Col. Emilio Canevari, fece approvare da Mussolini un promemoria in cui si sosteneva l’opportunità che l’Esercito da costituire dovesse rimanere ” Esercito Nazionale “, basato non solo sui volontari, ma anche sulla coscrizione, e costituito da grandi unità da addestrare < ex novo> nei campi di addestramento germanici; i quadri avrebbero dovuto essere tutti di ufficiali volontari a domanda e bisognava evitare ad ogni costo la guerra civile perciò le nuove truppe dovevano essere assolutamente tenute fuori dalla politica e mai impiegate in servizi di ordine pubblico.
Sulla base di tali propositi, furono siglati degli accordi con il comando supremo germanico che si concretizzarono il 16 ottobre: i tedeschi si impegnarono ad armare e istruire 4 Divisioni italiane, di cui una alpina, e successivamente altre 4; una nona Divisione corazzata doveva essere composta con personale italiano addestrato alla scuola di motorizzazione tedesca.
Il Comando italiano si impegnava, inoltre, a costituire un’unità di artiglieria da montagna, artiglieria contraerea e Genio, per un totale di 30.000 uomini, che dovevano essere posti immediatamente a disposizione del Maresciallo Kesserling.

Tutta la legislazione che portò alla creazione delle FF.AA. era disgraziatamente apolitica e ben presto dovette cedere il passo ad alcuni ambienti fascisti, che portarono alla creazione della Guardia Nazionale Repubblicana, unità autonoma e con proprio bilancio, che doveva, secondo il progetto iniziale, comprendere semplicemente i Carabinieri rimasti volontari, con integrazioni per raggiungere la cifra di circa 30.000 uomini scelti.
Invece la G.N.R. raggiunse la forza di 150.000 uomini; e in più si vennero a creare nelle varie Province le “Brigate Nere”, nelle quali furono inquadrati tutti gli iscritti al Partito che non erano ancora alle armi.
Sulla base dei principi precedentemente codificati il nucleo dell’Esercito Repubblicano venne costituito con 4 Divisioni di fanteria: Italia, San Marco, Monte Rosa e Littorio; esse vennero armate e perfettamente addestrate e nell’estate del ’44, tornate in Italia fra l’entusiasmo della popolazione, formarono, con alcune Divisioni tedesche, l’Armata Liguria, che si schierò dalla Garfagnana al San Bernardo.
Altre unità vennero costituite, e che compresero i 15.000 soldati italiani che, non avendo deposto le armi all’atto della vergognosa resa badogliana, per 20 mesi costituirono il presidio contro il nemico slavo alla nostra frontiera orientale.
L’Aeronautica si costituì con il poco materiale di volo disponibile; la nostra piccola caccia si fece massacrare per difendere le nostre città dai massicci e indiscriminati bombardamenti nemici e cobelligeranti.
La Marina fu pronta alla ricostruzione intorno alla bandiera tricolore della Decima Flottiglia Mas, che non fu mai ammainata, perché continuò semplicemente la sua azione di guerra senza tener conto della resa e senza aspettare che sorgesse un nuovo governo.
Migliaia di giovani volontari accorsero entusiasti.
L’apporto di valore dato all’Italia da questi marinai e soldati non deve essere dimenticato da nessuno perché, ogni giorno di più, appare evidente che essi si batterono per una causa del tutto nazionale, quale non era certo quella degli aviatori che Badoglio si vantò di aver mandato in aiuto a Tito e che servirono a facilitare la conquista slava della Venezia-Giulia.
Il valore dimostrato dai giovani marinai e soldati Repubblicani al servizio solo della Patria, in una lotta disperata, sotto il motto “Per l’Onore della Bandiera”, fu ed è titolo di gloria ed ampio riconoscimento non solo dall’alleato germanico, ma dal nemico stesso, che cavallerescamente volle manifestarlo.
Il Maresciallo Graziani assunse il comando dell’Armata Liguria il 15 agosto ’44; quanto all’azione militare svolta dalle truppe della Repubblica , si può così sintetizzare: le truppe delle Divisioni Monterosa e Littorio, in unione con le truppe germaniche, si opposero, sui passi alpini occidentali, al tentativo delle truppe golliste francesi ed americane di invadere il Piemonte e la Liguria dopo l’abbandono della Provenza, da parte dei tedeschi.
Alle dipendenze del Maresciallo Kesserling furono posti, oltre alle truppe di artiglieria da montagna e del Genio che si batterono sulle Alpi contro la 92ª Divisione americana e contro le truppe brasiliane, circa 68 battaglioni “costieri” e “territoriali” con circa 80.000 uomini.
Meritano uno speciale riconoscimento i reparti che difesero la frontiera orientale contro le bande slave di Tito, tra cui alcuni battaglioni Bersaglieri volontari: la Legione Tagliamento, composta di reduci dalla Russia e di volontari, in gran parte studenti, che difese fino all’ultimo il Friuli; i reparti della Divisione di Marina Decima.
Nella Venezia-Giulia vi furono anche notevoli reparti della G.N.R. che presidiarono Udine, Gorizia, Trieste, Pola e Fiume, che la difesero fino all’ultimo e che caddero massacrati quasi totalmente.
Ormai le sorti della guerra erano segnate.
Le truppe anglo-americano erano alle porte di Milano e di molte altre città del nord del Paese.
Le truppe italiane si preparavano con dignità alla resa.

martedì 17 giugno 2025

IL NUOVO ORDINE DEI BARBARI!

 UN REGIME MONDIALE DI CRIMINALI!

titolo il nuovo ordine dei barbari

a cura di Action Familiale et Scolaire 1

 


 

nuovo ordine dei barbari

 

Introduzione

 

Per preparare la giornata dell'Action Familiale et Scolaire del 19 novembre 2011, sul tema «Quando il mondialismo aggredirà il nostro vivere quotidiano, cosa faremo»?, pensiamo sia utile far conoscere un riassunto di una conferenza intitolata «The New Order of Barbarians» («Il nuovo Ordine dei barbari»), tenuta nel 1969 da una personalità iniziata al fenomeno mondialista. Uno degli scopi di questo testo è di ricordare che il Nuovo Ordine Mondiale è più di un Governo Mondiale che sopprime le sovranità nazionali. Esso è un nuovo ordine del mondo, un «novus ordo seclorum», nuovo in tutti i campi: sociale, morale, economico, politico, culturale e religioso. Un ordine in corso di realizzazione applicando la formula massonica Ordo ab Chao: non si può arrivare al nuovo ordine se non attraverso un disordine sapientemente organizzato.

 

ordo ab chao

Il simbolo del 33º Grado della Massoneria di Rito Scozzese:

Ordo ab Chao, ossia l'ordine viene dal caos.

 

Origine e contenuto del testo

 

Esso è stato pubblicato dalla Dr.ssa Randy Engel 2 nel bollettino della United States Coalition for Life, l'organizzazione che essa dirige 3. È stato redatto dal Dr. Lawrence Dunegan, un pediatra cattolico americano. Il 20 marzo 1969, in occasione di un incontro della Pittsburg Pediatric Society, il Dr. Dunegan assistette ad una conferenza sul Nuovo Ordine Mondiale. Il conferenziere, intervenuto a questa riunione di pediatri, era il Dr. Richard Day (morto nel 1989), un pediatra della Mount Sinai Medical School di New York, che in precedenza era stato direttore medico del Federal Planning Familial statunitense.

 

Il Dr. Dunegan era stato un alunno del Dr. Day all'Università di Pittsburg; egli lo considerava come un insider (un iniziato) di ciò che definiva «The Order» (l'ordine mondialista). L'obiettivo del Dr. Day nel dare questa conferenza era di iniziare alcuni colleghi pediatri ai cambiamenti che avrebbe introdotto il mondialismo, in modo che potessero adattarvisi più facilmente. Nel 1988, vedendo che ciò che aveva annunciato il Dr. Day era stato parzialmente realizzato, il Dr. Dunegan registrò su due nastri magnetici i suoi ricordi di quella conferenza del 1969. Tre anni dopo, il 10 ottobre 1991, egli registrò su un terzo nastro magnetico un'intervista da lui fatta alla Dr.ssa Randy Engel riguardante la succitata conferenza. Questi tre nastri magnetici sono stati intitolati «Il nuovo sistema mondiale» e registrati su tre CD-ROM 4.

 

randy engel richard day
Randy Engel Richard Day

 

Interesse del testo

 

Quale credito accordare al programma presentato dal Dr. Day nella sua conferenza del 20 maggio 1969? Quarantadue anni più tardi, buona parte del programma è stato realizzato; è logico pensare che il resto del piano sia in via di realizzazione. Abbiamo dunque, con «Il nuovo Ordine dei Barbari», una buona prefigurazione di ciò che introdurrà il mondialismo nella vita quotidiana delle persone 5.

 

I

RIASSUNTO DELLA CONFERENZA

DEL DOTTOR DAY

 

Esiste un potere, una forza o un gruppo di uomini che organizzano e orientano il cambiamento?

 

nuovo sistema mondialeMolte cose sono state scritte o dette da persone che hanno considerato tutti i cambiamenti che si sono prodotti nella società americana in questi ultimi vent'anni 6. Queste persone, dopo aver dato uno sguardo retrospettivo alla storia degli Stati Uniti e ai fatti mondiali, sono giunte alla conclusione che esiste una specie di cospirazione [...] che influenza i principali avvenimenti storici e che li dirige, non solo negli Stati Uniti, ma nel mondo intero. Questa tesi è basata su alcune osservazioni fatte dell'esterno, che portano alla conclusione che esiste una cospirazione visibile anche da chi ne è fuori [...]. Ora, vorrei riportare ciò che ho udito dalla bocca di un conferenziere nel 1969. Questi non ha fatto allusione al passato, ma, piuttosto, ha predetto diversi cambiamenti che avrebbero riguardato il futuro. Egli non guardava dall'esterno dicendo che vedeva una cospirazione, ma parlava come uno che era già penetrato all'interno (della cospirazione). Il Dr. Day rivelò che in verità esiste un potere, una forza, un gruppo di uomini, ben organizzato, abbastanza influente per determinare certi avvenimenti importanti nei principali Paesi del mondo. E ha predetto e descritto i cambiamenti previsti per il resto del XX secolo. Paragonate la situazione degli Stati Uniti nel 1969 alla situazione attuale, esaminate tutti i cambiamenti che si sono prodotti in questi ultimi vent'anni, e penso che rimarrete impressionati vedendo a che punto le misure che erano state pianificate sono state realizzate... Un nuovo sistema su scala mondiale doveva diventare operativo prima della fine del XX è secolo. Il Dr. Day disse: «Progettiamo di entrare nel XXI secolo in pieno slancio».

 

«Tutto è pronto e ora nessuno potrà fermarci»

 

Il Dr. Day spiegò che poteva parlare liberamente perché diceva: «Tutto è pronto e ora nessuno potrà fermarci». Descrivendo al nostro gruppo i cambiamenti che si sarebbero prodotti, Day desiderava renderci agevole l'adattamento a questi cambiamenti: «Ci saranno dei cambiamenti sorprendenti e forse difficili da accettare per certe persone»; e sperava che noi, in qualche modo suoi colleghi, ci saremmo adattati più facilmente se avessimo saputo in anticipo cosa aspettarci.

 

«La gente dovrà abituarsi al cambiamento»

 

Durante la sua introduzione, il Dr. Day proibì la presenza di registratori e che si potessero prendere degli appunti, richieste strane per quel tipo di uditorio. Una delle sue dichiarazioni riguardava il cambiamento: «La gente dovrà abituarsi all'idea di cambiamento; dovranno divenire così abituati che si aspetteranno questo cambiamento. Nulla sarà permanente». Giungeremo ad una società in cui le persone sembreranno non avere né radici, né punti di riferimento, ma accetteranno passivamente i cambiamenti perché sarà tutto ciò che avranno conosciuto.

 

schiavitù nel nuovo ordine mondiale

 

Scopi reali e scopi confessati

 

Il Dr. Day ripeté di tanto in tanto queste parole: «Ogni cosa ha due ragioni di essere: la prima è la ragione ufficiale che rende la cosa accettabile al grande pubblico; la seconda è la vera ragione: facilitare l'instaurazione del nuovo sistema per poterlo realizzare». Egli ripeteva spesso: «Non si può fare diversamente, non si può fare diversamente», soprattutto quando descriveva certi cambiamenti particolarmente scandalosi, come quelli inerenti la droga.

 

La pianificazione della popolazione

 

Egli affermava che la popolazione aumenta troppo rapidamente. Secondo lui, il numero delle persone che vivono sul pianeta dev'essere ridimensionato, altrimenti mancheremo di spazio vitale, il nostro cibo diventerà insufficiente, e, con i nostri rifiuti, creeremo un super-inquinamento del mondo.

 

Il permesso di avere dei figli

 

Le persone non avranno il permesso di avere dei figli con il pretesto che ne desiderano o che sono stati negligenti. La maggior parte delle famiglie sarà limitate a due figli. Certuni dovranno accontentarsi di uno solo e le personalità appartenenti all'élite potranno arrivare fino a tre.

 

bill gates

«Il mondo oggi conta 6,8 miliardi di persone. La cifra va verso i 9 miliardi. Se faremo un buon lavoro con i nuovi vaccini, la sanità e i servizi medico-sanitari riproduttivi (leggi contraccezione e aborto; N.d.T.), potremmo forse ridurre (quei nove miliardi) del 10 o del 15%».

 

- Bill Gates nel corso della conferenza TED2010, tenutasi nel febbraio del 2010.

henry kissinger

«Lo spopolamento dovrebbe essere la massima priorità della politica estera verso il Terzo Mondo, perché l'economia statunitense richiederà grandi e crescenti quantità di minerali dall'estero, soprattutto dai Paesi meno sviluppati».

 

- Henry Kissinger in National Security Memo 200, del 24 aprile 1974.

 

  Nuovo orientamento per le attività sessuali: sesso senza riproduzione e riproduzione senza sesso

 

[...] Le attività sessuali devono essere separate dalla riproduzione. Esse procurano troppo piacere e gli impulsi sono troppo forti perché ci si possa aspettare che le persone vi rinuncino. Non è pratico introdurre dei prodotti chimici nel cibo o nell'acqua potabile per ridurre l'impulso sessuale. Dunque, la strategia non deve consistere nel ridurre l'attività sessuale, ma nell'aumentarla, evitando nel contempo che le persone abbiano dei figli.

 

La contraccezione disponibile per tutti

 

Si incoraggerà fortemente la contraccezione, associandola al sesso così strettamente nello spirito delle persone che esse penseranno automaticamente «contraccezione» quando si prepareranno alle attività sessuali [...]. I contraccettivi saranno distribuiti nelle scuole, in collegamento con l'educazione sessuale.

 

kit contraccezione

Moderno kit per la contraccezione ad uso scolastico.

 

L'educazione sessuale, strumento del Governo Mondiale

 

L'educazione sessuale ha come scopo di risvegliare al più presto l'interesse dei bambini per la sessualità, permettendo loro fin dall'inizio della loro vita di stabilire un legame tra sesso e necessità di contraccezione, e ciò prima ancora che siano attivi in questo campo [...]. L'idea che esista una connessione tra il sesso e la contraccezione, introdotta con forza nelle scuole, incontrerà il pieno consenso tra le persone sposate [...].

 

sex-box

In trenta scuole materne svizzere è previsto entro il 2014 l'arrivo delle Sex-box con peni e vagine di peluche per insegnare ai bambini (di quattro anni) «la masturbazione e il piacere fisico». Un gruppo di genitori ha protestato e raccolto 100.000 firme che ora obbligano il governo a indire un referendum contro «la sessualizzazione negli asili e alle elementari».

 

http://www.tempi.it/svizzera-in-30-scuole-arrivano-le-sex-box-con-peni-di-peluche-per-insegnare-ai-bambini-4-anni-masturbazione-e-piacere-fisico

 

L'aborto gratuito, strumento di controllo della popolazione

 

[...] Nel 1969, quattro anni prima del processo Roe vs Wade 7, il Dr. Day predisse: «L'aborto non sarà più considerato come un crimine». L'aborto sarà ritenuto come normale e gratuito per quelle coppie che non potrebbero permetterselo [...]. Se i corsi di educazione sessuale nelle non riuscissero ad evitare delle gravidanze tra le adolescenti, non c'è di che preoccuparsi. I genitori contrari all'aborto per motivi morali o religiosi cambieranno parere quando la loro figlia rimarrà incinta. Ciò aiuterà a ridurre l'opposizione all'aborto [...].

 

il frutto dell'aborto

L'aborto, un crimine nel 1969, una cosa normale ai nostri giorni...

 

Tutto sarà permesso: l'omosessualità verrà incoraggiata; le mode femminili

 

«Le persone verranno autorizzate ad essere omosessuali». [...] Non dovranno più nasconderlo; tutti avranno il permesso di dedicarsi al proprio orientamento sessuale, qualunque esso sia. Tutto sarà permesso [...]. Le mode in fatto di abbigliamento saranno più stimolanti e provocanti. Ricordatevi che il 1969 fu l'anno della minigonna [...]. Il Dr. Day dichiarò: «Non è solamente la quantità di pelle esposta che rende i vestiti sessualmente più seducenti, ma altri dettagli sono più sottili e spesso più suggestivi. Certe cose come il movimento, il taglio del vestito, il tessuto, gli accessori sull'abito.... Se una donna ha un corpo attraente, perché non dovrebbe metterlo in mostra»? [...].

 

matrimonio gay

Il matrimonio gay, impensabile nel 1969, oggi è una realtà sempre più estesa.

 

Tecnologia

 

Le attività sessuali e la riproduzione saranno separate, spiegò il Dr. Day. Ci sarà sesso senza riproduzione e, grazie alla tecnologia, riproduzione senza sesso. Ciò si farà in laboratorio [...].

 

fecondazione in vitro

Fecondazione in vitro: la riproduzione senza sesso.

 

Diminuire l'importanza della famiglia

 

Si limiterà l'ampiezza delle famiglie. Come abbiamo già indicato, non più di due figli per famiglia. Il divorzio sarà reso più facile e più diffuso. La maggior parte delle persone sposate si risposerà diverse volte. Le persone non-sposate risiederanno negli hotel e vivranno anche in comune. Ciò diventerà un'abitudine. Nessuno si porrà domande a questo riguardo [...]. Molte donne lavoreranno fuori casa. Molti uomini, nel loro lavoro, dovranno cambiare città e viaggiare. Di conseguenza, sarà difficile per le famiglie restare insieme. I matrimoni saranno meno stabili e le persone avranno meno voglia di avere dei figli [...].

 

L'eutanasia

 

Nessuno ha il diritto di vivere al di là di una certa età. I vecchi non sono più utili. Diventano un peso. É necessario che siano pronti ad accettare la morte [...].

 

L'accesso più difficile alla cura medica renderà più agevole l'eliminazione degli anziani: la pillola mortale

 

[...] Le cure mediche saranno in rigoroso rapporto con la professione svolta, ma rese così onerose che, alla fine di un certo periodo, le persone non potranno più procurarsele [...]. Una delle idee sarà quella di spingere la gente a dire: «Basta! Quale peso per i giovani dover sostenere gli anziani»! Allora i giovani potranno ammettere l'idea di aiutare i loro padri e le loro madri a morire, purché la cosa venga fatta umanamente e con dignità. Ad esempio, si potrebbe organizzare una cerimonia di addio molto carina, una vera festa. Papà e mamma hanno fatto un buono lavoro. E quando la festa sarà finita, essi inghiottiranno la pillola mortale (the demise pill) [...]

 

eutanasia degli anziani

La «dolce morte» per gli anziani.

 

La pianificazione della sanità

 

[...] La sanità sarà diretta in modo molto più rigoroso. Le cure mediche saranno in relazione al lavoro. Se non lavorerete o non potrete più lavorare, non avrete accesso alle cure [...].

 

Eliminazione della sanità privata

 

[...] Il medico non sarà più considerato come un professionista al servizio di pazienti individuali. Egli si trasformerà in un tecnico di alto livello. Il suo mestiere cambierà e includerà, ad esempio, le esecuzioni tramite iniezioni mortali [...]. Il medico generico isolato sarà un fenomeno del passato. Alcuni reazionari tenteranno di resistere, ma la maggior parte dei medici verrà utilizzata in qualsiasi istituzione. Essendo degli impiegati, la loro lealtà andrà al loro datore di lavoro piuttosto che ai loro pazienti [...].

 

Malattie mortali, difficili da diagnosticare e incurabili

 

[...] Il Dr. Day annunciò che nuove malattie sarebbero apparse, difficili da diagnosticare e incurabili, almeno per molto tempo. Al momento la cosa non venne capita. Ma quando alcuni anni più tardi apparve l'AIDS, il Dr. Dunegan pensò che questa malattia corrispondesse a ciò che era stato annunciato nel 1969, e che probabilmente essa era stata creata in laboratorio.

 

Sopprimere le guarigioni da cancro è un mezzo per pianificare la popolazione

 

[...] «Attualmente, siamo in grado di guarire quasi tutti i tipi di cancro. Il metodo è stato incluso nei dossier del "Rockfeller Institute". Forse un giorno verrà rivelato. Ma pensate! Se le persone smettono di morire del cancro, la terra sarà velocemente sovrappopolata» [...].

 

Simulare un attacco cardiaco per nascondere un omicidio

 

[...] «Attualmente, disponiamo di tutti mezzi per simulare un attacco cardiaco. Ciò può essere utilizzato come forma di omicidio» (Dr. Day) Solo un patologo molto esperto che sapesse dove cercare al momento dell'autopsia, potrebbe scoprire la frode [...].

 

L'educazione come mezzo per accelerare l'arrivo della pubertà e del cambiamento sociale

 

[...] «Pensiamo che possiamo accelerare l'evoluzione della società nel senso che ci interessa» [...].

 

(Dis)educazione sessuale nelle scuole: le educatrici insegnano ai loro alunni come usare il preservativo.

 

Mescolare tutte le religioni: le vecchie religioni dovranno scomparire

 

«Le grandi religioni di oggi dovranno essere cambiate perché sono incompatibili con i cambiamenti che stanno per venire. Le vecchie religioni dovranno scomparire. Soprattutto il cristianesimo. Una volta eliminato il cattolicesimo romano, sarà facile far subire la stessa sorte alle altre religioni cristiane. Allora una nuova religione potrà essere adottata dal mondo intero. Essa incorporerà degli elementi di tutte le antiche religioni» [...].

 

dialogo interreligioso

Dialogo interreligioso: una tappa necessaria verso la mèta della nuova

religione mondiale, un frullato sincretista di tutte le religioni.

 

Revisione delle parole-chiave della Bibbia

 

[...] Non tutta la Sacra Scrittura ha bisogno di essere riscritta; solo le parole-chiave saranno sostituite da altre parole. Le parole possono avere diversi significati. Ci si servirà di questo fatto per cambiare completamente il senso della Sacra Scrittura e renderla accettabile alla nuova religione. La maggior parte delle persone non ci vedranno alcuna differenza [...]. «Le rare persone che noteranno la differenza non avranno alcuna importanza, vista il loro numero esiguo».

 

Le Chiese ci aiuteranno

 

[...] «Alcuni di voi penseranno probabilmente che le Chiese non accetteranno tutto ciò», e aggiunse: «Le Chiese ci aiuteranno» [...].

 

Un'educazione ristrutturata come mezzo di indottrinamento

 

[...] I testi classici di letteratura verranno modificati [...]. Un lettore medio che leggerà la versione rivista di un testo classico non potrà mai supporre che c'è stata una variazione. I cambiamenti saranno concepiti per rendere più accettabile il nuovo sistema.

 

I bambini passeranno molto più tempo a scuola, ma non apprenderanno nulla

 

Per ciò che riguarda l'educazione, il Dr. Day affermò che i bambini passeranno molto più tempo a scuola, ma, in molti istituti, non apprenderanno nulla [...]. Ci saranno scuole  migliori in certi luoghi [...] in cui i bambini apprenderanno molto seguiti dai migliori professori. Gli studenti dovranno decidere fin dalla loro giovinezza ciò che vogliono studiare. Una volta scelta una specializzazione, sarà più difficile di oggi poterla cambiare [...]. Le persone saranno molto specializzate nel loro campo. Ma saranno incapaci di acquisire un'ampia educazione e di comprendere ciò che accade sul piano generale.

 

Pianificare l'accesso all'informazione

 

[...] Le persone dovranno avere una buona ragione per potere accedere ai computer o ai libri che non sono direttamente collegati alla loro specializzazione. Diversamente, ciò sarà loro vietato.

 

«Certi libri dovranno scomparire dalle biblioteche»

 

[...] Inoltre, non tutti avranno l'autorizzazione di possedere dei libri. E certi libri saranno vietati a tutti.

 

fahrenheit 451

Fahrenheit 451 è un film del 1966. Ambientato in un imprecisato futuro, vi si descrive una società totalitaria in cui leggere o possedere libri è considerato un reato, per contrastare il quale è stato istituito un apposito corpo di vigili del fuoco impegnato a bruciare ogni tipo di volume. I pompieri, infatti, hanno il compito di distruggere i libri, che sono stati proibiti e aboliti in quanto rendono la vita triste: i romanzi fanno credere che le vite immaginarie dei protagonisti possano essere vissute anche dai lettori, causando frustrazione, e solo bruciandoli tutti gli uomini saranno veramente uguali e felici. I libri sono stati sostituiti dalla televisione, che fa sia da sostituto dei libri scolastici, sia da fonte di divertimento... Un film profetico, non c'è che dire!

 

Le scuole, nocciolo della comunità

 

[...] L'educazione durerà per tutta la vita. Gli adulti dovranno andare a scuola perché ci saranno sempre nuovi dati da acquisire per essere aggiornati. Quando essi non potranno più farlo, sarà il segno che sono diventati troppo vecchi. Questo sarà un altro mezzo per far comprendere agli anziani che per loro è venuto il tempo di partire e di prendere la «demise pill» (la pillola mortale) [...].

 

Leggi da cambiare

 

[...] Le leggi che vietano le attività commerciali alla domenica dovranno essere soppresse. La stessa cosa avverrà per le leggi che limitano il gioco d'azzardo; l'obiettivo è di aumentare la clientela di questi giochi [...].

 

Incoraggiare il consumo di droga per creare un'atmosfera da giungla

 

Il consumo di droga verrà aumentato [...]. Le leggi che vietano le droghe saranno rafforzate. Non è una contraddizione [...]. L'accresciuta disponibilità di droga creerà una specie di legge della giungla grazie alla quale le persone più deboli o inadatte verranno eliminate [...].

 

 

L'abuso di alcol

 

La stessa cosa avverrà per gli alcolici. L'abuso di alcol sarà facilitato e frenato al tempo stesso. Le persone più vulnerabili e più deboli sceglieranno la strada più facile; esse consumeranno e abuseranno dell'alcol [...]. Verranno introdotte delle leggi più rigorose sulla guida in stato di ebbrezza, in modo che un numero crescente persone si vedrà ritirare la patente [...]. Ricordiamo l'idea: utilizzare l'abuso di droga e di alcol per eliminare («screen out») una parte delle persone inadatte.

 

 

Restrizioni sui viaggi

 

[...] Non tutti saranno liberi di viaggiare come avviene oggi negli Stati Uniti. Le persone non avranno più bisogno di viaggiare perché ciò sarà un privilegio [...]. Occorreranno dei permessi per viaggiare, e bisognerà fornire una buona ragione per giustificare il viaggio.

 

Ospedali e prigioni

 

Occorreranno sempre più carceri. Gli ospedali potranno servire da prigioni. Alcuni dei nuovi ospedali saranno concepiti in modo da poter essere adattati ad un uso penitenziario.

 

nuovo ordine mondiale - prigione

Il Nuovo Ordine Mondiale: una grande prigione.

 

Non ci sarà più sicurezza

 

Nulla sarà più permanente. Alcune vie saranno dirottate o rinominate. Certi quartieri che non avrete visto per un po' di tempo non saranno più familiari quando li rivedrete. Ciò contribuirà a fare capire agli anziani che è tempo di partire, poiché non riusciranno ad adattarsi ai cambiamenti dei quartieri che erano loro familiari. In certe località, diversi edifici vuoti resteranno tali e si degraderanno; le strade si deterioreranno. L'obiettivo che è di creare una giungla, un'atmosfera depressa per i disadattati [...]. Gli edifici e i ponti saranno concepiti in modo da crollare dopo un certo tempo; inoltre, ci saranno incidenti aerei, ferroviari e automobilistici. Tutto ciò contribuirà a creare un forte senso di insicurezza [...].

 

Il ruolo del crimine nell'organizzazione della società

 

(Nelle città) ci saranno dei quartieri malfamati, creati artificialmente, e delle zone ben tenute [...]. «Pensiamo di poter limitare la criminalità nei quartieri più bassi, ed evitare che si estenda in modo marcato nelle zone migliori», disse il Dr. Day [...]. In queste zone, la sicurezza verrà accresciuta. Bisognerà dunque concentrare in questi luoghi le unità di polizia e coordinare meglio i loro sforzi.

 

Riduzione della superiorità industriale americana

 

Il piano esposto è di instaurare un sistema mondiale unificato in modo che le diverse parti del mondo si vedranno assegnare ruoli diversi nel commercio e nell'industria. La superiorità industriale degli Stati Uniti e la loro relativa indipendenza e autosufficienza dovranno essere cambiate [...]. Per creare una nuova struttura, occorre distruggere prima la vecchia; e il caso dell'industria americana ne è un esempio [...]. La superiorità americana sarà mantenuta nei campi dell'informazione, delle comunicazioni, dell'alta tecnologia, dell'educazione e della cultura [...]. Ma l'industria pesante dovrà emigrare [...].

 

Spostare le popolazioni e gli insiemi economici; distruggere le radici sociali

 

Alcune persone potranno perdere il loro impiego a causa di una ristrutturazione industriale. Esse perderanno ogni possibilità di trovare un nuovo lavoro. Ciò comporterà dei flussi migratori [...]. Nella loro nuova situazione, i migranti perderanno le loro radici; ed è più facile cambiare le tradizioni in un sito che raggruppa un gran numero di individui trapiantati [...]. Innanzi tutto, controlleremo i grandi porti: New York, San Francisco e Seattle. La strategia è che se nei grandi porti imporremo la nostra filosofia e il nostro stile di vita, il resto del Paese dovrà adeguarsi [...]. Rimarranno alcune industrie pesanti, quanto basta per mantenere un vivaio di operai qualificati a cui si potrà attingere nel caso il nostro piano non dovesse funzionare come speravamo [...]. La specializzazione su scala mondiale verrà realizzata: è ciò che ci auguriamo e che ci aspettiamo. Uno dei risultati sarà che l'interdipendenza mondiale tenderà a cancellare le identità nazionali. Ogni zona dipenderà dalle altre per uno o più elementi della sua vita. Diventeremo tutti cittadini del mondo, anziché cittadini di un solo Paese.

 

senza radici

 

Gli sport, strumento di cambiamento sociale

 

Negli Stati Uniti gli sport dovranno cambiare perché sono un mezzo per sminuire l'appartenenza ad una nazione [...]. Il baseball, sport tradizionale americano, perderà la sua importanza e forse sarà eliminato, perché considerato come troppo americano [...]. Un modo di eliminare il baseball sarà di pagare i giocatori con stipendi troppo elevati per creare del malcontento nel pubblico [...].

 

Le autorizzazioni di porto d'armi e la loro regolamentazione

 

Questa regolamentazione giocherà un ruolo importante nei piani mondialisti. Possedere un fucile sarà un privilegio; non tutti potranno possederne uno.

 

Eliminare la femminilità

 

[...] Occorrerà convertire le ragazzine all'atletica. Ciò sostituirà le bambole. Non ne rimarranno che alcune [...]. Non si farà pubblicità ad esse, perché le giovani non dovranno più pensare né ai bambini né alla maternità [...]. Le prestazioni atletiche delle ragazze saranno paragonate a quelle dei ragazzi [...]. Una ragazza che cresce dovrà pensare a diventare un'atleta piuttosto che una madre.

 

niente figli - niente madri

 

Sessualizzare la società mediante i film e gli spettacoli

 

I film saranno sempre più espliciti in ciò che riguarda il sesso e il linguaggio. Dopo tutto, il sesso e il linguaggio volgare sono reali; perché pretendere che non lo siano? [...]. Nei film, si vedranno gli attori fare tutto ciò che potete immaginare [...]. L'obiettivo perseguito, precisò il Dr. Day, è di «mettere in bella mostra il sesso» («to bring sex out in the open») [...].

 

sessualizzazione mediante il cinema

 

La violenza

 

La violenza sarà sempre più rappresentata graficamente nei film e sui giornali («violence would be made more graphic»), per desensibilizzare le persone in questo campo [...].

 

La musica peggiorerà

 

Il Dr. Day affermò esplicitamente che la musica diventerà sempre più degenerata [...]. Le vecchie generazioni si rifiuteranno di ascoltare l'immondizia proposta ai giovani, e i giovani accetteranno questa paccottiglia perché li identificherà con la loro generazione e gli permetterà di distinguersi delle vecchie generazioni.

 

Da sinistra: Rihanna mima la masturbazione; Miley Cyrus cavalca un grosso fallo in gomma;

Katy Perry finge di avere un rapporto sessuale con Ke$ha. Foto inimmaginabili nel lontano 1969...

 

I divertimenti, mezzo per trasformare i giovani

 

La musica veicolerà un messaggio ai giovani senza che questi se ne accorgano 8 [...]. I divertimenti avranno come obiettivo i giovani che sono nei loro anni di formazione, mentre le vecchie generazioni scompariranno [...].

 

messaggio subliminale satanico

 

Regolazione delle risorse alimentari

 

L'approvvigionamento dei viveri sarà rigorosamente regolamentato. Se l'aumento della popolazione non rallenterà, gravi penurie alimentari saranno improvvisamente provocate affinché le persone si rendano conto dei pericoli della sovrappopolazione. Alla fine, al di là del fatto che l'incremento della popolazione si rallenterà o meno, le risorse alimentari saranno messe sotto sorveglianza centralizzata in modo che le persone abbiano cibo a sufficienza per vivere, ma non abbastanza per sostentare un qualsiasi fuggitivo che fosse in fuga dal nuovo sistema.

 

Pianificazione del clima

 

Il Dr. Day affermò: «Presto avremo il controllo del clima». Egli considerava il clima come un'arma da guerra per influenzare la politica degli Stati. Si potrà creare la pioggia o sopprimerla per influenzare certi Paesi e dominarli.

 

scie chimiche

Scie chimiche: sostanze rilasciate nell'atmosfera per controllare i cambiamenti climatici.

 

La politica

 

Poche persone sanno come funzionano veramente i governi. Ciò spiega come i governanti eletti siano influenzati in modo insospettabile e spinti ad applicare dei piani di cui si credono gli autori, mentre in realtà sono stati macchinati da altri. In effetti, essi vengono manipolati in un modo che non comprendono.

 

politici burattini

 

Sapere come reagirà il popolo; fargli fare ciò che si vuole

 

«É possibile prevedere in anticipo come un popolo ragionevole reagirà in presenza di certe circostanze o di certe notizie. Per ottenere da parte del popolo la reazione che si desidera, basta essere in grado di creare i dati o la notizia che gli sono presentati o le circostanze in cui vive. E le persone, essendo ragionevoli, faranno ciò che vogliate che facciano, anche se non comprendono molto bene ciò che fanno, né la ragione per cui lo fanno».

 

controllo mentale tramite la tv

 

Ricerche scientifiche falsificate

 

Il Dr. Day asserì che i risultati di certe ricerche scientifiche saranno falsificate (in effetti, è ciò che è accaduto) per ottenere i risultati desiderati [...]. Affermazione interessante dato che l'oratore e i suoi ascoltatori erano medici, uomini per i quali la scienza è tutto. Parlare, davanti ad un simile uditorio, di falsificare certe ricerche scientifiche, equivale a bestemmiare in chiesa.

 

nuovo ordine mondiale per salvare la terra

Titola questo giornale: «Un "Nuovo Ordine Mondiale" per salvare la Terra».

Ossia la bufala del riscaldamento globale per accelerare i tempi...

 

A proposito della scena politica (e della guerra)

 

[...] Se il Nuovo Sistema non verrà instaurato mediante una cooperazione pacifica di tutti i Paesi (che accetteranno volontariamente di rinunciare alla propria sovranità nazionale), esso verrà realizzato portando le nazioni sull'orlo di una guerra nucleare. Le gente sarebbe spaventata a morte; la possibilità di una guerra di questo tipo scatenerà un isterismo collettivo [...]. Essi accetteranno senza rammarico di rinunciare alla propria sovranità nazionale per ottenere la pace, fatto che permetterà l'introduzione del Nuovo Sistema.

 

Riconosciamo che ci sono state delle cose positive nelle guerre [...]. Pensate alle migliaia di morti dovute alle due Guerre Mondiali; se tutti quegli uomini avessero continuato a vivere e ad avere dei figli, la Terra sarebbe già sovrappopolata. In tal modo, queste due grandi guerre hanno servito un disegno benefico ritardando la sovrappopolazione. Ma ora esistono nuovi mezzi tecnici che permettono agli individui e ai governi di dominare la sovrappopolazione, tanto che ai nostri giorni la guerra è superata. Non se ne sente più il bisogno. Essa è superata per un'altra ragione: le armi nucleari potrebbero distruggere l'intero Universo. La guerra, un tempo dominata, potrebbe sfuggire di mano al nostro controllo.

 

L'uso del terrorismo

 

Il terrorismo su grande scala verrà utilizzato in Europa e in altri Paesi. A quell'epoca (1969), si pensava che questo sistema non sarebbe stato necessario negli Stati Uniti. Avrebbe potuto divenirlo se questo Paese avesse ritardato nell'accettare il Nuovo Sistema [...]. Un po' di terrorismo sarebbe servito per convincere gli americani che in realtà il mondo è un luogo pericoloso, o che potrebbe diventarlo se l'autorità non fosse affidata alle istanze competenti.

 

11 settembre 2001 - osama bin laden

L'attentato alle Torri Gemelle dell'11 settembre 2001:

un'operazione interna organizzata dall'intelligence americana.

 

Il controllo delle operazioni finanziarie

 

[...] Le persone disporranno di denaro liquido solo per i piccoli acquisti [...]. Tutti gli altri acquisti devono essere fatti elettronicamente [...]. Tutti i vostri acquisti verranno registrati su computer [...]. I funzionari che vorranno sapere come spendete il vostro denaro, potranno passare in rassegna tutti i vostri acquisti [...]. I pagamenti elettronici si faranno inizialmente con diversi tipi di carte [...]. In un secondo tempo, le carte saranno sostituite da un impianto sottocutaneo che non potrà essere perso, né contraffatto, né trasferito ad altri; così voi stessi e i vostri conti bancari sarete identificati senza possibilità di errore.

 

chip sottocutaneo

I microchip sottocutanei, fantascienza nel 1969, oggi sono in fase di sperimentazione negli USA.

 

La televisione come mezzo di sorveglianza

 

Verrà il giorno in cui, quando guarderete la vostra televisione, qualcuno, all'altra estremità del sistema, potrà sorvegliarvi, sapere ciò che guardate, conoscere le vostre reazioni. Ciò sarà facilitato dalla televisione via cavo [...]. Il cavo permetterà di trasmettere il messaggio di sorveglianza alla centrale che deve utilizzarlo. Il conferenziere menzionò anche la sorveglianza via audio, nel caso in cui le autorità volessero sentire ciò che accade nei locali dove non c'è la TV. Non importa quale sarà il filo che penetra nella vostra casa: il filo del telefono, ad esempio.

 

 

Non esisteranno più le abitazioni private

 

Le abitazioni private diventeranno superate. Il costo dell'habitat e dei prestiti per il finanziamento per acquistare una casa verranno gradatamente aumentati al punto tale da superare le possibilità della maggior parte delle persone [...]. A poco a poco, una grossa porzione della popolazione sarà costretta a traslocare in piccoli appartamenti dove non potranno alloggiare molti figli. Le residenze private verranno soppresse grazie ad un incremento delle tasse o ad ogni altra disposizione che andrà a scapito del concetto di proprietà privata, e sarà accettato dalla maggioranza della popolazione. Alla fin fine, alle persone verrà assegnata una residenza, e non sarà raro che vengano a vivere con voi degli estranei alla vostra famiglia [...]. Tutto ciò sarà posto sotto la direzione di un'amministrazione centrale dell'alloggio.

 

L'instaurazione del sistema totalitario globale

 

Quando il Nuovo Sistema avrà trionfato, le persone dovranno firmare un giuramento di fedeltà in cui si afferma che non si nutrono riserve a suo riguardo e che non resteranno legati al vecchio sistema. Il Dr. Day ha affermato «Non ci sarà più posto per quelli che non vorranno conformarsi. Non possiamo lasciarci dietro simili persone; le porteremo in centri specializzati» [...]. Ho capito che in questi centri le persone non vivranno molto tempo [...]. «Non ci saranno martiri», ha detto il Dr. Day che ha aggiunto: «Queste persone spariranno, puramente e semplicemente».

 

guantanamo - abu ghraib

Gli orrori consumati nelle carceri americane di Guantanamo e di Abu Ghraib danno

un'idea a quello che succederà a coloro che oseranno opporsi al Nuovo Ordine Mondiale.

 

Conclusione del Dr. Dunegan

 

[...] Considerando tutte queste cose che si riferiscono a diverse attività umane, ricordandosi tutte quelle che sono state realizzate tra il 1969 e il 1988, ed esaminando ciò che è in programma per l'avvenire, non si può negare che ci troviamo di fronte ad una pianificazione di insieme, ad un complotto. Che cosa fare? Prima di tutto porre la nostra fede in Dio, pregarLo, chiederGli ciò che vuole da noi. E poi fare ciò che possiamo per informare altre persone.

 

II

CONCLUSIONE

 

Un testo credibile

 

Due argomenti sono in favore della credibilità del testo «Il Nuovo Ordine dei barbari».

  • Il fatto che sia stato diffuso dalla Dr.ssa Randy Engel, che ha conosciuto l'autore e che peraltro è una persona molto apprezzata negli Stati Uniti per la qualità delle sue ricerche in campi problematici.

  • Il fatto che ciò che è annunciato dal Dr. Day nel 1969 si è realizzato in molti settori nei successivi quarant'anni.

nuovo ordine mondiale - corriere della sera 03.04.2009

 

Le idee del Dr. Day sono state sia parzialmente realizzate, che riprese dalla propaganda mondialista

 

Insistiamo in particolare sui seguenti punti:

  • La necessità di ridurre la popolazione mondiale;

  • La politica di pianificazione delle nascite (famiglie limitate a due figli). Ricordiamo che questa politica è già applicata in Cina fin dagli anni '80 (famiglia limitata generalmente ad un figlio);

  • La separazione tra attività sessuali e riproduttive;

  • La diffusione dei contraccettivi nelle scuole;

  • Lo sviluppo dell'omosessualità con l'appoggio dello Stato;

  • Le nuove tecnologie permettono di realizzare più facilmente un sistema totalitario;

  • La legalizzazione progressiva dell'eutanasia;

  • La comparsa di malattie incurabili, almeno per un tempo periodo, di cui l'AIDS è un esempio;

  • Il progetto di creare un religione mondialista che eliminerà tutte le altre;

  • L'eliminazione progressiva della femminilità;

  • La sessualizzazione della società;

  • L'evoluzione della musica che permetterà di separare le generazioni le une dalle altre;

  • L'uso del terrorismo;

  • La digitalizzazione delle transazioni finanziarie che permetteranno allo Stato di averne una conoscenza completa.

Punti da ricordare

 

Il testo «Il Nuovo Ordine dei barbari» insiste su certi punti che meritano di essere conosciuti più a fondo:

  • Abbiamo a che fare con un autentico complotto, diretto con metodo e coerenza, che dispone di mezzi giganteschi e che sa trarre beneficio dalle nuove tecnologie. Il testo non parla della Massoneria, ma i suoi adepti, che sono sempre stati partigiani del mondialismo (la Repubblica Universale), fanno logicamente parte del complotto per raggiungere questo obiettivo.

  • Il nuovo sistema è essenzialmente materialista. In esso, gli uomini sono considerati come materiale di consumo da eliminare quando non è più in grado di produrre reddito;

  • Il Nuovo Sistema è inaccettabile per un cattolico;

  • Gli oppositori del Sistema verranno eliminati discretamente rendendo loro la vita impossibile;

  • Al nuovo sistema si oppongono principalmente: la famiglia (sul piano naturale) e la Chiesa cattolica (sul piano soprannaturale).

nuovo ordine mondiale - massoneria