sabato 5 aprile 2025
DISLOCAZIONI DELLE FORZE ARMATE DELLA RSI
sabato 1 marzo 2025
ONU Un carrozzone inutile e costoso
ONU- Organizzazione delle Nazioni Unite
ONU Un carrozzone inutile e costoso
Nel 1945, su istanza delle Nazioni vincitrici della Seconda Guerra mondiale, fu deciso di creare l'ONU – Organizzazione delle Nazioni Unite- alla quale aderirono 51 Nazioni oggi diventate 193, la totalità di quelle mondiali.
Aveva l'obiettivo di prevenire futuri conflitti, mantenere la pace e la sicurezza mondiale, favorire lo sviluppo di relazioni amichevoli tra le nazioni e la cooperazione internazionale ed era stata creata in sostituzione della vecchia (e famigerata) Società delle Nazioni, creata nel 1919 sempre per garantire la pace dopo la sanguinosa Prima Guerra Mondiale, pace che però non venne garantita tanto è vero che dopo varie guerre locali si arrivò all'altrettanto sanguinosa Seconda Guerra Mondiale.
Ma se la Società delle Nazioni non era stata in grado di evitare le guerre, anche l'odierna ONU ha dimostrato nei suoi 79 anni di vita tutta la sua incapacità nel prevenire i conflitti e nel mantenere la pace.
Dalla guerra tra gli Israeliani ed i Paesi Arabi del 1948, alla guerra di Corea del 1950, dalla guerra in Congo del 1960-66, a quella del Vietnam del 1961-74, dai massacri di milioni di civili in Cambogia da parte dei Kkmer Rossi del 1975-78, all'invasione russa dell'Afghanistan del 1979-89, dalle guerre etniche nelle regioni della ex Jugoslavia del 1991-95 a quelle in Iraq, Somalia, Nigeria, Etiopia, Sudan, Haiti, Mozambico, Libia, Siria e ancora Afghanistan.
Per arrivare, ai giorni nostri, l'ONU non è stato in grado di impedire l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e assiste impotente al massacro dei civili ucraini da parte delle Forze russe e non è stata in grado di fermare l'invasione di Gaza e del Libano da parte di Israele, con i feroci massacri delle popolazioni civili arabe da parte dei soldati israeliani.
Le ragioni di questa impotenza e incapacità dell'ONU di evitare i conflitti risiede nella composizione del Consiglio di Sicurezza che è il massimo organo direttivo.
Il Consiglio di Sicurezza è infatti composto da 15 Stati membri, 5 permanenti e sono le nazioni vincitrici della Seconda Guerra mondiale (Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia) e 10 non permanenti eletti a rotazione ogni due anni.
Ebbene i 5 membri permanenti hanno il cosiddetto “diritto di veto”, cioè il potere di bloccare qualsiasi risoluzione “sostanziale” che il Consiglio di Sicurezza o l'Assemblea Generale intendano prendere.
Per questo l'ONU non ha potuto approvare una risoluzione “sostanziale” contro l'invasione russa dell'Ucraina a causa del “veto” imposto dalla Russia, così come non ha potuto approvare una risoluzione “sostanziale” contro l'invasione di Gaza e del Libano da parte di Israele a causa del “veto” imposto dagli Stati Uniti, grandi protettori dello Stato di Israele.
E' questa la gigantesca palla al piede che fa dell'ONU un carrozzone inutile e costoso, secondo gli ultimi dati complessivamente le Nazioni partecipanti versano oltre 62 miliardi all'anno per il suo funzionamento.
Anche le varie ipotesi attualmente allo studio per riformare il Consiglio di Sicurezza e la rotazione dei suoi membri sono solo aria fritta, perché l'unica vera riforma, per rendere l'ONU realmente democratica e per darle i poteri effettivi per bloccare le guerre grandi o piccole, è la riforma di cui nessuno parla, cioè quella di abolire il “diritto di veto” che spetta alle cinque Nazioni vincitrici della Seconda Guerra mondiale.
Fino a quando il peso delle cinque Nazioni vincitori, anche singolarmente prese, sarà superiore a quello di tutte le altre Nazioni messe assieme, l'ONU resterà solo un carrozzone inutile e costoso.
venerdì 17 gennaio 2025
La farsa dei Centri per migranti
Albania
La farsa dei Centri per migranti
I due Centri, quello per “l'identificazione dei migranti” a Shengjin e quello per il “trattenimento di richiedenti asilo” a Gjader, finanziati e creati dall'Italia sulle coste dell'Albania, sono una grande idea di Giorgia Meloni.
In realtà la Presidente del Consiglio inizialmente aveva proposto la creazione di un “Centro per i rimpatri” in ciascuna delle 20 Regioni italiane, ma c'era stata la corale protesta di tutti i Presidenti di Regione, a cominciare proprio da quelli del Centrodestra e l'idea era abortita.
A questo punto non restava che tirare fuori dal cilindro la farsa (scusate l'idea) di crearli sulle coste di quell'Albania che ha bisogno dell'appoggio dell'Italia per poter entrare nell'Unione Europea.
Così siamo arrivati alla tragicomica situazione di una nave da guerra italiana che fa la spola tra l'Italia e l'Albania portando ogni volta ben pochi migranti che poi, com'è già avvenuto, devono essere riportati indietro perché, secondo la Magistratura italiana, non vengono rispettate le Convenzioni europee.
Ovviamente il Governo dà la colpa ai Magistrati perché danno un'interpretazione restrittiva delle norme europee, ma intanto, in attesa che la Corte Europea decida chi ha ragione, questo avanti e indietro dei migranti sta facendo lievitare i costi preventivati per la gestione dell'operazione.
Il Centrodestra dice che l'Unione Europea ha apprezzato l'operazione Albania e starebbe pensando di imitarla, ma è solo propaganda, perché l'Europa sta semplicemente osservando gli sviluppi dell'iniziativa e, se saranno negativi, trarrà le sue conclusioni.