giovedì 31 gennaio 2019

LE FOIBE

 RAGGRUPPAMENTO NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI R.S.I.
(R.N.C.R. - R.S.I.)
MOVIMENTO POLITICO CULTURALE CONTINUITÀ IDEALE R.S.I


 LE FOIBE

10 febbraio, Giornata del Ricordo delle vittime delle foibe, di quelle migliaia di Italiani
orrendamente massacrati, soltanto perché Italiani, dalla soldataglia di Tito. Una feroce
pulizia etnica, con annesso esodo biblico, passata del tutto impunita tra le maglie, allargate
a dismisura, della giustizia italiana del dopoguerra, ovviamente democratica.
A Torino, a 48 ore dal 10 febbraio, una lapide dedicata ai Martiri delle foibe è stata
fatta letteralmente a pezzi. Il sindaco Piero Fassino (ex comunista doc) ha condannato
l’inaccettabile atto che colpisce i simboli quando si vuole cancellare la verità. Lasciando
perdere che quella verità è stata per decenni ignorata dall’allora comunista in
servizio permanente Fassino, l’attuale sindaco di Torino dovrebbe sapere che la verità
è tale soltanto quando è completa in tutte le sue parti, e su quelle seppellite nell’oblio
più assoluto dal 1945 ad oggi, emerge che a concorrere alla caccia di Italiani da infoibare
si sono prestati partigiani comunisti italiani inglobati nelle bande di Tito e smaniosi
di entrare a far parte della nuova Repubblica popolare jugoslava. Tutto regolare per
il Potere antifascista dal 1945 ad oggi.


Così come vi è stato un silenzio tombale sui soldati della RSI che in Venezia Giulia,
Dalmazia ed Istria si sono fatti massacrare nell’estremo tentativo di fermare gli infoibatori.
Così come non si fa cenno - la verità al macero - sull’aiuto prestato dalla Regia
Aeronautica del Sud a quegli stessi titini martirizzatori di Italiani.
A tutti gli effetti, una verità pelosa quella del sindaco di Torino, alla quale, peraltro, fa
riscontro una verità altrettanto pelosa, anche se dal taglio diverso, di tutte indistintamente
le forze politiche del rinnovato arco costituzionale, ovviamente antifascista.
In questo giorno di memoria e dolore, il Raggruppamento Nazionale Combattenti e
Reduci RSI Continuità Ideale abbruna i Labari nel ricordo di tutti coloro, civili e militari,
che subirono l’estremo oltraggio della teppaglia slava.
Per non dimenticare, mai!

Il Presidente NazionaleGianni Rebaudengo


domenica 27 gennaio 2019

MUSSOLINI GIGIONE

MUSSOLINI GIGIONE


Ogni volta che la televisione trasmette immagini del Duce lo si ritrae in atteggiamenti che francamente ci appaiono gigioneschi, retorici e addirittura caricaturali.
Effettivamente con il metro di valutazione odierno questi atteggiamenti sono esagerati ed innaturali, ma la superficialitá o la malafede degli autori di quei servizi non sa o non vuole tenere conto né del contesto, né del periodo storico di circa 95 anni fa e lo scopo di queste presentazioni è solamente quello denigratorio per sminuire e ridicolizzare l’immagine di un grande uomo che ha saputo annichilire la sinistra imbelle ed ha ricevuto il consenso quasi unanime della gente.
Era quella un’epoca in cui la retorica e l’esibizionismo delle immagini nei discorsi politici era di moda come si desume dai filmati d’epoca dei comizi di ogni colore dei principali rappresentanti politici come Lenin, Stalin, Hitler e molti altri, ma il vero motivo degli applausi al Duce era soprattutto motivato dai FATTI e cioè da quelle riforme che costituiscono ancora oggi la base dello stato sociale e che avevano catturato l’attenzione ed il consenso della quasi totalitá degli Italiani come nemmeno i piú accaniti antifascisti osano contestare..!!
Ed è proprio in base a quel consenso generale che si puó affermare che Mussolini aveva visto giusto e che quegli atteggiamenti, oggi considerati gigioneschi, erano non solo giustificati, ma intelligentemente usati per un risultato politico:
Il popolo allora, voleva vedere certi atteggiamenti istrioneschi ed il darglieli fu una mossa intelligente per averne il consenso che perȯ NON ci sarebbe stato se oltre alla forma, la politica del Duce non avesse avuto anche la sostanza..!!
Il non capire il contesto e le motivazioni contingenti di quegli atteggiamenti ed il limitarsi a presentarle senza comprenderne le ragioni profonde è un limite o una malignitá di coloro che lo fanno e dimostra la malafede, l’ignoranza e la stupiditá che anima l’antifascismo militante quando non l’indifferenza a prendere per i fondelli i propri interlocutori per raggiungere i loro scopi.!

Alessandro Mezzano

giovedì 10 gennaio 2019

L’ETERNO FUGGITIVO

L’ETERNO FUGGITIVO


Non sappiamo perché succeda e non sappiamo come, ma certamente qualche cosa di poco chiaro sta dietro le continue fughe di Cesare Battisti che si sottrare alla cattura ed alla estradizione in Italia dove lo attende una condanna a quattro ergastoli per altrettanti omicidi a scopo di rapina e quindi per reati comuni che nulla hanno a che fare con motivazioni di natura politica.
Ogni volta che si avvicina l’opportunitá di un arresto, i media e le istituzioni cominciano a divulgare la notizia urbi et orbi e con largo anticipo e, naturalmente, Cesare Battisti ha tutto il tempo per programmare e realizzare l’ennesima fuga sottraendosi alla cattura.
Sembra quasi che una segreta organizzazione si premuri di rendere impossibile la cattura di Cesare Battisti, quasi che essa significhi, come conseguenza la rivelazione di segreti rapporti che comprometterebbero la reputazione di personaggi importanti e insospettabili.
Come diceva il divino Giulio Andreotti: “ a pensare male si fa peccato, ma ci si indovina quasi sempre..”
Sará perché è di sinistra e gode per questo di una speciale immunitá che non si consente ad altri, sará per il timore che possa rivelare segreti inconfessabili di personaggi importanti, ma resta il fatto strano e improbabile che ogni volta che lo si sta per catturare scatta il meccanismo che gli permette di sottrarsi alla cattura e questo, se ce lo permettete, non si puó considerare una coincidenza che sarebbe statisticamente impossibile..!!
L’unica altra possibilitá che, data la situazione oggettiva vediamo, è quella che un giorno, stufi di dovere continuamente intervenire per impedirne la cattura, quei signori decidano di risolvere una volta per tutte il problema eliminandolo e cioè ammazzano Cesare Battisti.
A noi starebbe anche bene per fare si che finalmente egli paghi il debito enorme che ha contratto con la societá.

Alessandro Mezzano