PISTOLESI ANGELO, 40° anniversario
Nei prossimi giorni ricorre il 40 °anniversario del sacrificio del
giovane Angelo Pistolesi militante dell'idea nazionale e popolare .
L'omicidio delle bande armate comuniste che operavano indisturbate
nel Paese avveniva nell'ambito delle loro operazioni terroriste su
scala nazionale. In quegli anni violenti la guerriglia causó molte
centinaia di morti e feriti attraverso migliaia di attentati col
fuoco, le bombe e gli assassinati. Le attivitá delittive
beneficiavano della incapacitá delle autoritá di governo che forse
era segretamente sottoposto alla inoperanza . Di fatto il governo
della nazione era tacitamente piegato al programma strategico
della “ destabilizzazione stabilizzante “ impiantato dalla
intelligence USA per mantenere l'Italia nell'ambito del Patto
Atlantico . I terroristi comunisti - di ispirazione trozchista -
all'inizio operavano con assassinati e guerriglia diffusa al fine di
pregiudicare elettoralmente il PCI ( allineato con Mosca ) che
minacciava con, l'aiuto della DC allo sbando, la realizzazione del
progetto del ” compromesso storico”. Una volta superata la fase
elettorale , con il fallimento dell'ingresso del PCI al governo del
Paese, il terrorismo ( ideologicamente trozchista e storicamente
avverso al comunismo sovietico )continuava per altri dieci anni la
sovversione seminando sangue e terrore. La diffusione del pensiero
antifascista costituiva il collante educativo e mobilitante tra i
giovani nelle scuole come nelle Universitá per indurli infine alla
violenza e all'assassinio degli avversari. Si trattava, infatti, di
una intossicazione culturale installata ad arte nelle menti dei piú
giovani che si manifestava come una ubriacatura di massa atta a
produrre terrore , panico , dolore e tragedie nella societá . Gli
ex alleati e consoci di Yalta nel 1945 dopo la spartizione
dell'Europa in zone di dominio politico militare passarono dalla
guerra fredda alla guerra rivoluzionaria . Negli anni settanta del
secolo passato decisero di confrontarsi in Italia attraverso
l'impiego dei propri servizi di intelligenza che manovravano sul
nostro territorio partiti, sindacati, mezzi di informazione, enti
culturali,etc. Con la necessitá della promozione di una coscienza
“ democratica “, tra i partiti contrapposti ( e per fini
elettorali ) capitalisti e comunisti consumarono la loro guerra vile
e assassina provocando innumerevoli e rilevanti danni nel tempo al
popolo italiano.
IN MEMORIA DEI CADUTI PER L'ITALIA
Angelo Pistolesi sará sempre presente nella nostra memoria assieme a
tutti i caduti per l'Italia vittime della follia assassina dei
comunisti. Angelo assieme agli altri sacrificati compartiva il
credo ideale dell'amore per la Patria , la fede nella giustizia
sociale e la speranza nei valori della vita. La sua scomparsa
avveniva a Roma il 28 dicembre del 1977 con armi da fuoco sotto la
sua abitazione alle prime ore dell'alba mentre si recava al lavoro.
Il giovane dirigente della Sezione del MSI-DN del quartiere della
Magliana -Portuense era sposato e padre di due bambine. L'omicidio
veniva rivendicato dai terroristi rossi attraverso chiamate
telefoniche alla stampa ove annunciavano il lascito di messaggi
firmati a Milano come a Roma.
Gli autori di quell'omicidio non vennero mai ricercati dalle autoritá
preposte all'ordine pubblico , mai si ebbe conoscenza della minima
evoluzione delle presunte indagini di polizia criminalistica e
giudiziaria. La morte violenta di un cittadino era cosa di non
rilevante importanza e la non curanza dell'accaduto costituiva una
ulteriore prova di assenza delle forze dell'ordine. La libertá di
azione di cui disponevano i terroristi poteva – pertanto -
permettere di prefigurare all'orizzonte il dramma che stava per
abbattersi nella cittá di Roma , a soli 10 giorni dalla morte di
Pistolesi, sulla societá politica di ispirazione nazionale. Un
eventuale e possibile intervento delle forze di Polizia, a suo tempo,
avrebbe forse potuto scongiurare, frenare la onda assassina che i
terroristi scatenarono con l'eccidio di Via Acca Larentia il 7
gennaio del 1978. Nella circostanza della strage venivano uccisi i
giovani del MSI-DN nella Sezione del Tuscolano : Franco Bigonzetti,
Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni. Il dolore che aveva colpito
la intera Cittá fu la causa di ulteriori sequele nell'ambito delle
famiglie dei giovani sventurati. Mai alcuno degli assassini venne
assicurato alla Giustizia.Il sacrificio dei caduti per la difesa
della libertá costituisce, oggi, un mónito per le nuove
generazioni.
VERITA'. GIUSTIZIA.MEMORIA.