martedì 19 dicembre 2017

Scrivere "Bastardi islamici" non è reato

18/12/2017 13:38

Scrivere "Bastardi islamici" non è reato

Assolto il direttore Maurizio Belpietro per questo titolo dopo la strage di Parigi: nessuna offesa alla religione musulmana

Scrivere "Bastardi islamici" non è reato

Nessuna “offesa a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone" nel titolo “bastardi islamici” con cui il quotidiano Libero aprì la prima pagina del 13 novembre di due anni fa.
Lo ha deciso di tribunale di Milano, che ha così assolto <perché il fatto non sussiste> Maurizio Belpietro, all’epoca dei fatto direttore proprio di Libero e ora invece alla guida del quotidiano La Verità.
Quel titolo venne pubblicato in testa alle cronache della strage di Parigi, opera per l’appunto di fondamentalisti islamici, e provocò la solita ridda di proteste da parte della sinistra radical-chic
Il giudice monocratico Anna Calabi ha escluso anche l’aggravante dell’odio razziale a carico di Belpietro. «Non so quale siano le motivazioni con cui sono stato assolto – ha commentato subito dopo la sentenza lo stesso Belpietro. Immagino che il giudice abbia ritenuto che ciò che ho spiegato in aula e che io ho sempre detto è assolutamente fondato, ossia che non c’era alcuna intenzione di offendere e di sostenere che tutti gli islamici sono bastardi».
Per il pm Piero Basilone, quel titolo era invece una «espressione che ha generato grande frustrazione nella comunità musulmana» e così aveva chiesto una multa di 8300 euro a carico di Belpietro.
Nessuna “offesa a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone" nel titolo “bastardi islamici” con cui il quotidiano Libero aprì la prima pagina del 13 novembre di due anni fa.
Lo ha deciso di tribunale di Milano, che ha così assolto <perché il fatto non sussiste> Maurizio Belpietro, all’epoca dei fatto direttore proprio di Libero e ora invece alla guida del quotidiano La Verità.
Quel titolo venne pubblicato in testa alle cronache della strage di Parigi, opera per l’appunto di fondamentalisti islamici, e provocò la solita ridda di proteste da parte della sinistra radical-chic e l’indignazione sui social.
Il giudice monocratico Anna Calabi nell’assolvere il direttore ha escluso anche l’aggravante dell’odio razziale, evocata invece dal pubblico ministero, a carico dello stesso Belpietro. «Non so quale siano le motivazioni con cui sono stato assolto – ha commentato subito dopo la sentenza lo stesso Belpietro. - Immagino che il giudice abbia ritenuto che ciò che ho spiegato in aula e che io ho sempre detto è assolutamente fondato, ossia che non c’era alcuna intenzione di offendere e di sostenere che tutti gli islamici sono bastardi».
Per il pm Piero Basilone, quel titolo era invece una «espressione che ha generato grande frustrazione nella comunità musulmana» e così aveva chiesto una multa di 8300 euro a carico di Belpietro.
“Quando abbiamo fatto quel titolo ‘Bastardi islamici’ per noi era scontato che ci si riferisse ai terroristi, perché ‘islamici’ era aggettivo relazionale del sostantivo ‘bastardi’ e serviva a definire la matrice islamica degli attentati e non ho scritto, infatti, ‘bastardi musulmani’”, ha poi ulteriormente aggiunto Maurizio Belpietro, difeso dal legale Valentina Ramella, una specialista nelle cause che vedono coinvolti giornalisti.
 “La lingua italiana è chiara – aveva ribadito il direttore de La Verità anche davanti al giudice Anna Calabi – basta andare su Google e digitare ‘islamico’ e si può leggere ‘aggettivo’”, definendo le polemiche scatenate dal titolo come “strumentali”, “perché si cerca di far sparire il fatto che c’è qualcuno che ammazza in nome dell’Islam”.
Il Coordinamento delle associazioni islamiche di Milano e Monza, che si era costituito parte civile ed era stato ammesso dal giudice, aveva chiesto un risarcimento di 350mila euro e una provvisionale da 100mila euro. Ovviamente né l’uno né l’altro sono stati accordati dal giudice.

                                                                                                                                         

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