mercoledì 2 maggio 2018

Hawo Tako, l’eroina somala

Hawo Tako, l’eroina somala che morì per gli italiani

“1948, Mogadiscio. La Somalia è sotto l’amministrazione militare inglese da ormai 7 anni. La Somalia non era più “italiana” dal 1941, persa durante la seconda guerra mondiale, insieme a tutta l’Africa Orientale.
La Somalia post-coloniale era in attesa di una nuova amministrazione e una commissione delle Nazioni Unite doveva stabilire se affidare il protettorato dell’ex colonia italiana alla nuova Repubblica italiana, tramite una amministrazione fiduciaria, per prepararla e condurla all’indipendenza nel giro di pochi anni. Era un’amministrazione contesa tra inglesi e italiani. Il 21 novembre 1949 l’Assemblea generale dell’ONU approvò, a favore dell’Italia, la Risoluzione 289 con la quale assegnò definitivamente il territorio della Somalia all’AFIS “Amministrazione Fiduciaria italiana della Somalia”.
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Hawo Tako_Mogadiscio

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Gli inglesi non erano d’accordo e cercarono di boicottare le manifestazioni filo-italiane. Nel gennaio 1948 l’Inghilterra organizzò e orchestrò quello che è ricordato come l’eccidio di Mogadiscio importando dal Somaliland e dal Kenia gruppi di somali della Syl “Somali Youth League” (Lega dei Giovani Somali, un club nato a Mogadiscio nel 1943 con l’appoggio e il sostegno delle autorità britanniche), oltre che neozelandesi e indiani. Vennero infiltrati in una manifestazione programmata per l’11 gennaio, con il chiaro intento di dimostrare che gli italiani non erano graditi.
La giornata si concluse con 54 italiani e 14 somali uccisi. Tra questi somali a Mogadiscio vi era Hawo Tako, sposata con un autotrasportatore italiano, che perse la vita nell’intento di fermare l’eccidio e proteggere gli italiani, così come gli altri somali che persero la vita.
Per avere qualche dettaglio su quel tragico giorno ho intervistato il dott. Abdullahi Elmi Shurie che ci chiarisce la situazione: “Quello che si sa per certo è che quel barbaro eccidio fu voluto dagli inglesi che usarono delle persone fatte venire dal Somaliland per mostrare che i somali odiavano gli italiani. Cosa non vera perché quel giorno molti somali, domestiche, guardiani, operai, autisti ecc morirono per difendere gli italiani di Mogadiscio, anche se nessuno si è mai ricordato di loro”.
eccidio-Mogadiscio_Gennaio-1948_Chiesa Perenne Suffragio_ RomaA Hawo Tako a Mogadiscio nel 1970 venne dedicato un monumento per rappresentare il nazionalismo della Somalia per l’indipendenza. “La donna raffigurata – prosegue il dott. Shurie – è trafitta da una freccia e come si sa quel giorno molti dei somali che uccidevano gli italiani erano armati di archi e frecce”.
Un capitolo amaro e poco noto della storia della Somalia e dell’Italia ma che testimonia il forte legame che c’era tra i nostri due popoli.
“Quella statua oggi non c’è più. In tanti anni non si è mai voluto affrontare quella pagina dolorosa della nostra storia ne da parte italiana ne da parte somala – conclude il suo racconto – Un messaggio che noi somali dobbiamo capire per ricordare quanto i nostri popoli siano vicini. Tanti italiani e somali sono morti fianco a fianco. Di questo non sanno nulla molti somali e anche molti italiani di oggi che nulla sanno della nostra storia. I politici italiani di oggi considerano i somali al pari di tanti altri immigrati che vengono dal mare, ma noi abbiamo sempre considerato l’Italia il nostro secondo paese. Un somalo che si vede costretto a lasciare il suo paese non va in Francia o in un paese arabo, perché non si sente arabo o francese ma italiano”.
A ricordo dei 14 somali caduti per difendere gli italiani in quel tragico giorno del gennaio 1948, è stata posta dell’associazione Amisom una lapide nella Chiesa del Perenne Suffragio di Piazza Salerno a Roma.
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di © Alberto Alpozzi 
                                                                                                                                                   

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