giovedì 21 maggio 2020

Gli agricoltori a Conte

Gli agricoltori a Conte: “Chiarezza e controlli su prodotti dall’estero”

La lettera di Realtà Popolare al presidente del consiglio: "Regolarizzare gli arrivi per sostenere l'agricoltura meridionale"

“Mi rivolgo a lei perché, rappresentando tutto il governo, potrà farsi portavoce contemporaneamente presso i dicasteri di competenza per valutare le nostre istanze. In queste ultime settimane ho più volte scritto al ministro Bellanova, la quale, pur tralasciando le differenze di visione politica che non ci accomunano, non ha preso in considerazione le pubbliche istanze della categoria degli agricoltori che istituzionalmente dovrebbe rappresentare”. Inizia così la lettera che Michele Latella, responsabile nazionale per le politiche agricole di Realtà Popolare, ha indirizzato direttamente al presidente del consiglio Giuseppe Conte.
Latella ha scritto: “In questi mesi si è parlato della carenza di farine, questo perché alle navi cargo non conveniva intraprendere un viaggio e restare in quarantena per consegnare il grano al solito prezzo. A quel punto la task force dell’agricoltura avrebbe pensato a statalizzare il prodotto italiano, cosa mai né smentita e né confermata dal ministro Bellanova. Comunque, dopo un lieve rialzo del prezzo del cereale italiano rivelatosi inutile se non per delle scorte che senza conferma genetica sono passate per prodotto locale, l’arrivo di sette navi al porto di Bari sta provocando nuovamente un ribasso del prezzo ai minimi termini, creando panico e tensioni tra gli agricoltori del mezzogiorno”. E ancora: “L’economia del Mezzogiorno, reggendosi principalmente sulla coltivazione del grano, ha spinto gli agricoltori al panico come successe prima della sentenza del 5 marzo 2009 che condanno 26 pastifici per l’uso di farine contaminate. Ora gli agricoltori chiedono ai ministri che dovrebbero tutelare la salubrità dei prodotti alimentari locali e esteri di potere essere messi in condizione di fornire un’alternativa cerealicola locale. Se gli agricoltori non verranno messi in condizione di poter produrre un prodotto locale con costi di produzione e burocratici inferiori ne soffrirà anche il settore della ristorazione che specialmente adesso non vive un florido periodo. Contemporaneamente nessuna piccola e media azienda potrà trovarsi nelle condizioni di regolarizzare la manodopera tantomeno stagionale”.
Infine la richiesta: “Realtà Popolare le chiede di intervenire nel prossimo decreto, congiuntamente al Ministro degli Esteri per regolarizzare gli arrivi e i contratti che vengono fatti, al Ministro della Salute perché vengano fatti i controlli qualità e infine al Ministro delle Politiche Agricole per tutelare sia i cerealicoltori che i consumatori”.

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