lunedì 23 ottobre 2023

DELENDA CARTAGO

 OLTRE DUEMILA anni fa Roma correva il più grave dei pericoli della sua storia millenaria, premuta dalla potenza degli eserciti Cartaginesi di Annibale che, terminata la conquista della Spagna al di qua dell’Ebro, sfidavano l’Urbe assediando appunto la città di Sagunto, alleata dei Romani, al senato di Roma si discuteva se intervenire o no in aiuto dell’alleata cinta d’assedio.

La discussione si stava protraendo all’infinito sui pro e sui contro, tra decisionisti e prudenti, quando intervenne un senatore (Publio Cornelio Scipione..?) che disse appunto: “..mentre il senato discute, Sagunto brucia!..” riuscendo così a spostare l’attenzione del senato, dalla discussione teorica alla pragmaticità delle decisioni operative.

Iniziava così la seconda guerra Punica che vide alla fine la sconfitta e l’esilio di Annibale e fu il preambolo della distruzione della stessa Cartagine nella terza guerra Punica da cui iniziò il definitivo decollo di Roma, ormai senza più nemici importanti, come potenza imperiale e padrona del mondo al quale portò le sue Leggi, le sue tradizioni, la sua Civiltà.

Mutando le situazioni, stiamo vivendo oggi, in Europa e nel mondo, una condizione analoga perché la nostra civiltà, le nostre tradizioni, i nostri millenari valori spirituali sono alla mercé del liberalcapitalismo e della socialdemocrazia ed a nessuno dei due interessa né promuoverli, né salvarli perché la loro unità di misura è solo il denaro e quanto ne discende, in un contesto generale di materialismo becero ed abbrutente.

Noi dell’area Nazionalpopolare, o meglio i nostri ideali ed il nostro progetto politico, siamo l’antitossina per guarire questa mortale malattia della nostra civiltà, per riportare i nostri popoli a “volare alto”, per ripristinare la priorità dell’Uomo sul denaro e ristabilire il controllo della politica sull’economia.

Il materialismo dei nani di Zurigo e di Wall Street e quello dei discendenti del marxismo internazionale sono la nostra Cartagine che deve essere distrutta e sulle cui ceneri si dovrà spargere il sale per renderla eternamente sterile!

Appunto: “Delenda Cartago”.

E’ vero, siamo in pochi, ma siamo coscienti sia della realtà che ci circonda che della potenzialità innovativa della nostra proposta politica che può contare sulla conquista di quei vasti strati di opinione pubblica che formano, per ora, il partito dello scontento, della sfiducia e del non voto e che raggiungono ormai in Italia più di un terzo della popolazione totale..!

Occorre però fare un primo indispensabile passo, senza il quale tutto sarà inutile e destinato al fallimento, occorre operare per la riunificazione dell’area nazionalpopolare!

Senza passare per questa fase, non saremo credibili né all’interno, né all’esterno del nostro movimento e pertanto qualsiasi azione politica risulterà inutile ed inefficace.

Per questo dobbiamo piantarla di discutere in eterne assemblee, comitati, tavole rotonde e collegi, ma dobbiamo, è imperativo, passare all’azione costruendo dalla base un’unità, che potrà essere federativa, consociativa o comunque si voglia, purché sia UNITA’ di persone, di idee e di azione politica.

Anche per noi è venuta l’ora di dire, come nel senato dell’antica Roma, : ”..mentre il senato discute, Sagunto brucia!..”

E’ giunto il momento di vedere il “bluff” di quei camerati (ma lo sono veramente??) che antepongono i loro protagonismi e le loro misere ambizioni di pennacchi e medaglie agli interessi dell’ideale!

E’ giunto il momento di avere il coraggio di giocarci il nostro futuro e la nostra stessa esistenza politica cercando così di forzare la mano agli eterni indecisi, ai “sor tentenna” in camicia nera, ai pantofolai ed ai rivoluzionari da salotto e da “bar dello sport”!

Se non ci riusciremo, vorrà dire che come realtà politica, credevamo solamente di esistere, ma in pratica siamo morti e sepolti senza saperlo…..ed allora.. De profundis..!!

Alessandro Mezzano


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