Un urlo scuote l'Europa : "Finalmente libera" Ilaria Salis
hanno scritto tutti , con impeto liberatorio, persino sui social. La "martire di Budapest" torna a casa, tra il tripudio di bandiere rosse, centinaia di articoli osannanti della
carta stampata, annunzi e commenti trionfalistici di conduttori radiotelevisivi e, sicuramente, gli applausi scroscianti delle "anime buone" di mezzo occidente che hanno seguito l'amorevole padre nei vari show mediatici messi su dallo inimitabile "soccorso
rosso". Restano, riservatamente più defilati ma sicuramente soddisfatti, il presidente Mattarella ed il bergogliano Francesco che pure hanno offerto il loro "contributo alla causa". Certo, il crudelissimo Orban, "fascista" ad honorem e dittatore conclamato
della sfortunata Ungheria, ha ceduto anche prima del dovuto alla "forza della democrazia" rappresentata dal voto popolare italiano. Che ha fatto (ma questo conta niente) di una pregiudicata "per reati da centro sociale" una eroina del cattocomunismo "democratico
e progressista" e dello ueismo, innalzandola allo scranno di Strasburgo come eurodeputata. Con il concorso (notevole) del governo (di destra) della Meloni secondo il quale, evidentemente, nel sacro nome dello antifascismo costituzionale risulta sacrosanto
(e comprovato) il dogma resistenziale : "uccidere I fascisti non è reato". Figuriamoci solo mandarli in ospedale, magari pure "in trasferta".
Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello
Nessun commento:
Posta un commento