Satira
SPETTACOLI
INTELLIGENTI TELEVISIVI
Gli
americani hanno le “bombe intelligenti” ma noi, per non essere inferiori
alla Grande Mela, abbiamo ideato spettacoli televisivi di una stragrande
intelligenza che denota la grande cultura posseduta dagli italiani.
Le
male lingue criticano spesso a vanvera ed esprimono opinioni a casaccio, tutti
sputa sentenze, ma ciò che ci offrono le varie televisioni Rai e Mediaset:
“Il grande fratello” e “L’Isola dei famosi” sono il non plus ultra che
si possa vedere nel mondo.
Con
quanta ansia si attendono queste meraviglie. Nelle famiglie si fa a gara per
sedersi sulla poltrona più comoda, dolciumi e beveraggi a portata di mano e
ammettiamolo pure un bel pacchetto delle sigarette preferite, alla faccia di chi
vieta il fumo.
Allo
scoccare dell’inizio dello spettacolo silenzio assoluto poiché non si deve
perdere neppure una sillaba di ciò che dicono questi bravi, ottimi personaggi
che tanta gioia danno al nostro cuore e ci fanno vivere i loro momenti.
Prendiamo
ad esempio “Il Grande fratello”: come sono carini, educati, istruiti questo
gruppetto che vive all’unisono una grande avventura. Che felicità devono
provare vivere sempre insieme, mangiare insieme, insomma fare tutto di tutto ciò
che permette la convivenza in una piccola casa. Quando giocano come bambini,
perché sono dei bambinoni, fanno una tenerezza che commuove, sono, veramente,
da invidiare. Anche quando litigano, ma lo fanno per scherzo s’intende, sono
adorabili; se, poi, senza volerlo sfugge una parolina piuttosto osè, non sono
criticabili affatto perché è il nuovo gergo della lingua italiana. A chi non
è mai successo di dire la famosa parolina di Cambronne quando si è un pochino
nervosetti? E quando si lasciano andare a qualche effusione di affetto (non dico
amore perché troppo educati lasciarsi andare a gesti troppo intimi davanti alle
telecamere, se mai lo fanno di notte a telecamere spente) in famiglia si
lasciano andare a gridolini di eccitazione, quasi di invidia.
Davvero
un bello spettacolo questo “Grande fratello” che spero non abbia mai fine
perché il popolo lo vuole, lo adora e guai a chi ha il coraggio di non
ripeterlo ogni anno.
E
la pubblicità che ne deriva per alcuni, in special modo chi vince subito
scritturato per qualche show ed interviste ben pagate, come la mettiamo? Ai
posteri l’ardua sentenza, però meglio dire a coloro che seguono questo
programma.
E
“L’Isola dei famosi” non è forse uno spettacolo da far invidia a tutti ?
Pensare che questi famosi (perché poi famosi non so spiegarlo, ma se
lo dicono lo saranno davvero ) che vivono come Robinson Crosuè su
un’isola deserta, devono procacciarsi il cibo per non morire di fame,
ripararsi dalle piogge sotto le fresche frasche e passare ore ed ore sotto il
sole cocente in succinti bikini, senza trucco alcuno ( e questa è una fregatura
perché al naturale possono dare delusione ) buttarsi in mare per rinfrescarsi
non sono forse degli eroi? Ammettiamolo che un po’ di pena la fanno per i
sacrifici che devono compiere per….tanti, tanti euro. Ecco che pure io sto
diventando una invidiosa dalla lingua biforcuta.
Logico
che, ogni tanto, scappi una litigatina, tipo quella vista al telegiornale: donne
che si accapigliavano, si stazzonavano, volavano sberle, per non dire il
turpiloquio che usciva da quelle belle boccucce, tipo…mi censuro da sola,
altrimenti il mio editore mi elimina.
Però
son certa che al pubblico è piaciuta quella bella litigata che ha dimostrato
quanto noi donne ( chiedo venia al mio sesso, ma è la verità) quando partiamo,
partiamo in tromba e guai a chi ci vuole dividere perché si troverebbe ad
essere il capro espiatorio.
Riflessione:
ma se sull’isola devono vivere da soli come mai vi è una telecamera che li
riprende e ci ha rallegrato non poco nelle baruffe chiozzotte femminili ?
Meglio
non indagare e vivere nell’illusione che tutto ciò che varie televisioni ci
propongono sia oro colato.
Confessione:
sono una gran bugiarda !
La TV ci propone dibattiti dei “ molto
onorevoli asini”, programmi deficienti come “Il Grande Fratello” e
“L’Isola dei famosi”, un connubio di microcefali che parlano
sgrammaticato, dialettale, volgare e vi sono pure degli spettatori che li
seguono e ciò mi addolora non poco e non vorrei passare per una montata, penso
solo ai nostri letterati, al divino Dante che, son certa, oltre a rivoltarsi
nella tomba, sarà felice di non vivere in questa epoca dove la cultura è
divenuta pura utopia !
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