LA QUESTIONE EBRAICA NEGLI SCRITTI DELLA CIVILTA' CATTOLICA
Ristampati
per la prima volta ed integralmente i saggi antigiudaici pubblicati
sulla prestigiosa rivista di studi teologici e religiosi Civiltà
Cattolica dal 1896 al 1938.Una raccolta di studi messi all' indice dall'
onnipervasiva censura ebraica e dalle sue continue minacce al mondo
cattolico con l' accusa di antisemitismo. Una articolata serie di
analisi e riflessioni fra la teologia e la storia che disamina i veri
rapporti secolari fra giudaismo e mondo cristiano. La storia censurata
delle plurisecolare continua aggressione giudaica nei confronti del
cristianesimo e delle radici delle società cristiane. Gli scritti più
odiati in assoluto dalla lobby ebraica.
Questa
antologia rappresenta un vero evento editoriale : per la prima volta,
infatti, vengono ripubblicati integralmente gli scritti antigiudaici
pubblicati sulla prestigiosa rivista La Civiltà Cattolica dal 1896 in
poi.
Questi
scritti, mai ristampati dalla data delle loro finora unica
pubblicazione, sono sempre evocati dalla onnipresente lobby ebraica per
cercare di mettere in stato di accusa di “ antisemitismo” la Chiesa
Cattolica per poterla ricattare e poterle imporre tutte le “ novità
teologiche” di cui la stessa è spesso succube in questi ultimi anni.
Naturalmente,
la lobby ebraica si guarda bene dal riportare i contenuti di questi
articoli e studi, perché chiunque, leggendoli, si renderebbe conto che
non hanno nulla di razzista, ma sono semplicemente una analisi obiettiva
del ruolo del mondo ebraico in questi ultimi duemila anni di era
cristiana. Il senso storico di questi secoli viene letto in questi saggi
alla luce della verità evangelica .
Il
tentativo di parte ebraica di ricattare il mondo cattolico con l’ accusa
di antisemitismo per la pubblicazione lungo quasi un secolo di questi
studi, cella nelle sue profondità più oscure, il tentativo di voler
censurare il Vangelo e di rimuoverlo dalla storia.
Ripubblicare
quindi i tanti vituperati scritti antiebraica della Civiltà Cattolica è
quindi un atto editoriale rilevante, per molte ed intuitive ragioni :
un atto di coraggio ed anticonformismo, in nome di quella libertà di
pensiero e di ricerca culturale che rappresenta la identità profonda
della civiltà occidentale, di contro alla barbarie dei censori
circoncisi del Pensiero Unico totalitario ; è un atto che contribuisce
alla obiettiva ricerca storica, in quanto evidenzia fonti censurate
della reale dinamica dei rapporti fra Giudaismo e Cristianesimo, ed è
anche un contributo teologico per non cancellare riflessioni teologiche
sgradite alla dittatura del pensiero unico.
Infatti,
leggendo questo libro, colpiscono analisi teologiche vivissime e
profonde, oggi del tutto cancellate dal comune sentire del mondo
cattolico : si apprende che le fonti religiose del Giudaismo non sono
più da duemila anni le pagine della Bibbia, ma le sue contraffazioni
razzistiche e disumane del pensiero rabbinico giudaico, intriso di
supremazionismo religioso e di odio verso ogni identità umana o
religiosa non giudaica.
Si apprende
come la fede in Dio del giudaismo non sia più di fatto e teologicamente
rivolta al Dio della Bibbia, ma a una divinità che non appare essere la
stessa. Si apprende come il Giudaismo talmudico ( e non più biblico )
sia la diretta discendenza del fariseismo, la corrente supremazionista e
proto sionista che fu la prima persecutrice di Cristo, che distingueva
fra ebrei ( esseri umani di razza superiore) e non ebrei, considerati gojim , cioè " animali". Non per nulla di costoro Cristo disse nel Vangelo che " anno per padre diavolo e ambiscono a fare la volontà del padre loro".
Interessantissime
e degne di nota le “ intersezioni “ fra analisi storica e teologica,
come il punto in cui si evidenzia come il progressivo allontanamento
degli Ebrei dalla fede nel Dio della Bibbia per andare ad abbracciare l’
idea di divinità che emerge dal talmudismo rabbinico, ha portato la
discredito progressivo e profondo degli Ebrei presso i popoli che nei
secoli li hanno ospitati : l’ originario rispetto e stima si venne
mutando in disprezzo e ostilità . L’ allontanamento da Dio come origine
di ogni male patito, per aver abbracciato dottrine false e sovente
inumane, come il rabbinismo talmudico. Una lettura dell’ antisemitismo
che oggi viene inibita delle centrali ebraiche del Pensiero Unico, che
hanno infatti ferocemente demonizzato i testi che qui vengono riproposti
al lettore.
La causa di
questo sordo ostracismo è presto evidente : essa avrebbe imposto al
mondo ebraico una profonda autocritica storica, che non vuole
affrontare, perché ciò comporterebbe la caduta dal trono del
supremazionismo ebraico su cui si è issato nei secoli e che è contraria
alla volontà di Dio.
Si apprende
come l’ odio anticristiano dei Giudei, già presente nelle pagine del
Nuovo Testamento , avesse una radicalità tale da non poter certo essere
ispirato da Dio , tant’è che nel perseguitare i Cristiani i Giudei nei
secoli si associarono anche a religioni politeiste ( cosa che avrebbe
fatto inorridire gli antichi padri, come Mosè, che distrussero il
Vitello d’ Oro e gli idoli di Baal, come fece Elia ) , fino a suscitare e
governare la Setta per eccellenza : la Massoneria.
Si apprende
come i Cristiani sempre concessero libertà di culto e di auto
organizzazione ai Giudei e sempre cercarono di frenare le violenze che
gli Ebrei suscitavano verso se stessi per il loro atteggiamento da “
razza eletta” e per il loro disprezzo verso i non ebrei.
Si apprende
una Storia diversa da quella che vi viene inculcata e si apprende una
teologia il cui afflato profondo viene oggi cancellato.
Si
apprendono molte cose da queste lettore e il solo fatto di renderle di
nuovo disponibile per i Lettori di oggi e in sé , riteniamo, un atto
culturalmente meritorio, anche se non ci nascondiamo che, come Prometeo
che rubò il fuoco agli dei ( oggi gli ebrei si ritengono non molto
inferiori a divinità..) , anche noi ricercatori contro corrente possiamo
attenderci dei rischi e delle vendette…
Alcune considerazioni finali, di carattere editoriale e bibliografico .
Il libro diviso in tre sezioni, unite ciascuna da un comune filo conduttore di ricerca.
Un certo
impegno lo ha richiesto un lavoro di adattamento semantico –
grammaticale dei testi più lontani nel tempo : infatti, è stato
necessario adattare lievemente sia il lessico che la impostazione
grammaticale di diversi passaggi che risentivano troppo di arcaismi e di
costruzioni lessicali desueti.
Il lavoro
di adattamento è stato contenuto nel minimo indispensabile e nessuna
modificazione è stata effettuata a livello concettuale : il testo può
quindi definirsi integrale.
Molti
riferimento bibliografici presenti nel testo originario sono stati
mutati in note bibliografiche in calce al testo, proprio per rendere più
scorrevole la lettura.
L’ apparato
bibliografico finale è impressionante : quasi cento riferimenti
bibliografici, spesso a testi oggi introvabili, il che rende questa
edizione un forte contributo culturale e di studio con accesso a fonti
altrimenti sconosciute.
L’ intiero
tempo del Giudaismo, da allora, è rimasto fermo su questa immagine e
rende l’ idea di cosa sia in realtà il Giudaismo oggi : lo stesso di
quell’ atroce Venerdì Santo.
Per l’
immagine della IV di copertina ho scelto l’ immagine di una vetrata
gotica della piccola Chiesa di Pontafel, il paese sul confine dell’
Austria da cui è originaria la mia famiglia.
E’ una
immagine allegorica e poetica di come fosse la teologia della tradizione
cattolica, in cui le linee della Verità si stagliano nette anche nel
buio delle tenebre che non può mai prevalere.
E queste linee di luce e di verità ho cercato di riportare alla vostra visione e lettura.
“ La luce venne nel mondo, ma le tenebre non la accolsero” – dice il Vangelo. Ma dice anche : “ le tenebre non prevarranno”. Ne abbiamo fede.
Pordenone, 15 giugno, 2018, Solennità del Sacro Cuore di Gesù.
L’ Editore
LINK UFFICIALE DEL LIBRO :
http://www.lulu.com/shop/civilt%C3%A0-cattolica/la-questione-ebraica/paperback/product-23684528.html
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