INEQUIVOCABILMENTE
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Per cui le prossime elezioni, che comunque ci saranno o ad autunno o al massimo in primavera, non porteranno nulla di buono agli italiani che nel frattempo verranno stritolati ancor di piu’ sul piano sociale ed economico dalla piovra eurocratica attraverso misure coercitive non opponibili da parte di mezze calzette come i Di Maio, i Di Battista, i Salvini, i Gentiloni o Zingaretti di turno.
E l’Italia resterà sempre il maggior porto d’approdo dell’infinita mare umana che – é stato deciso da chi ha in mano le leve generali da sempre salvo una parentesi di qualche decennio del secolo scorso – dal continente africano deve invadere il continente europeo
Ragioni sufficienti che ci portano a dichiarare sin da adesso la nostra prosecuzione coerente di volontà astensionistica ai ludi cartacei quale azione di lotta. Rimaniamo coerenti con la nostra impostazione di rappresentare la continuità ideale con i principi fondativi socialisti nazionali propri dell’esperienza statuale di quella Repubblica Sociale Italiana che, unica, aveva in sé i punti programmatici fondamentali per preservare la Comunità di Stirpe nel benessere sociale e nella fecondità del Lavoro.
Le uniche elezioni utili e necessarie ed urgenti dovrebbero essere solo quelle relative alla indizione di una rinnovata Assemblea Costituente a totale rappresentanza del popolo italiano che promulghi una nuova Carta della Comunità e da lì procedere alla revisione di ogni trattato internazionale emesso in contrasto con gli interessi nazionali e sotto ricatto di paesi terzi.
Senza recuperare l’originaria forza di comunione di sangue e suolo quello che ci prospettano gli arlecchini di turno sono solo baggianate e fumisterie, al di là di certi effetti speciali magari finanziati da terzi, e Noi in quanto Uomini Liberi, Sociali e Nazionali abbiamo altri orizzonti da perseguire ed altri modelli di virtu’ a cui volgere il pensiero.
Siamo sempre piu’ certi che lungo questo stretto sentiero troveremo sempre maggiormente altri patrioti a marciare spalla a spalla, ognuno con le proprie insegne ma nel garrire inequivocabile di una unica bandiera che porta scritto Onore e Fedeltà.
Maurizio Canosci
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