venerdì 2 agosto 2019

Hiroshima e Nagasaki ricordano il terrorismo americano

Hiroshima e Nagasaki ricordano il terrorismo americano

Hiroshima commemora il 72° anniversario del bombardamento atomico americano sulla città. La campana della Pace ha suonato alle 8:15 ora locale, a ricordare quel maledetto giorno di 72 anni fa quando il bombardiere statunitense B-29 “Enola Gay” sganciò la bomba all’uranio sulla città.
Il 6 agosto del 1945, il bombardamento di Hiroshima provocò la morte di 140mila persone. Molti civili sono morti immediatamente, mentre altri sono morti a causa delle ferite riportate o alle malattie legate alle radiazioni. Tre giorni dopo il brutale bombardamento, l’esercito americano ha sganciato una bomba al plutonio sulla città portuale meridionale di Nagasaki, uccidendo più di 70mila persone.
Gli impatti orribili dei bombardamenti effettuati sul Giappone costrinsero il Paese alla resa, ponendo così fine alla seconda guerra mondiale. Gli attacchi atomici hanno segnato anche l’inizio della guerra fredda tra l’Occidente e l’ex Unione Sovietica.
Nel maggio del 2016, Obama visitò Hiroshima senza porgere alcuna scusa per i bombardamenti terroristici effettuati dagli Stati Uniti sul Giappone. Uno dei tanti crimini americani per cui nessuna giustizia è stata mai fatta.
Per molti anni, alti funzionari degli Stati Uniti hanno evitato di andare a Hiroshima a causa delle sensibilità politiche. Molti americani credono ancora a oltre settant’anni di distanza che i bombardamenti atomici nell’agosto del 1945 fossero giustificati e che hanno accelerato la fine della guerra.
Gruppi di superstiti giapponesi hanno condotto per decenni una campagna per portare alti funzionari provenienti dagli Stati Uniti e da altri Stati forniti di armi nucleari, per mostrare le cicatrici di Hiroshima, come parte di un movimento di base per l’abolizione delle armi nucleari.
La maggior parte dei giapponesi, tuttavia, affermano che i bombardamenti non erano giustificati. La storia ha dimostrato che il Giappone era pronto ad arrendersi, che il lancio delle bombe non era necessario e che sono state sganciate più per scoraggiare gli avversari e mostrare un atto di forza, o forse – come suggerisce un cartello esplicativo montato sul muro del Museo di Hiroshima –gli Stati Uniti hanno usato l’arma sulla popolazione giapponese, per giustificare gli enormi costi straordinari nello sviluppo del Progetto Manhattan.



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