giovedì 7 aprile 2016

IL POPOLO NON HA PANE ? DATEGLI TALMUD

AVV.EDOARDO LONGO

IL POPOLO NON HA PANE ? DATEGLI TALMUD


Cinque milioni di euro per tradurre il Talmud babilonese : i soldi furono stanziati nel 2011 dal governo Berlusconi ed oggi gongola anche il governo Renzi..... "Tra gli stanziamenti previsti dallo Schema di decreto ministeriale recante ripartizione del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l’anno 2010 (n. 303), approvato il 14 dicembre dalla Commissione Istuzione Pubblica e Beni Culturali del Senato, da segnalare quello straordinario di 5 milioni di euro in 5 anni per la traduzione integrale del Talmud in italiano con il patrocinio della presidenza del Consiglio. Il progetto vede la collaborazione del CNR con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane – Collegio Rabbinico Italiano (UCEI-CRI), per una edizione tradotta con commento e testo originale a fronte. Una squadra di 30 traduttori lavorerà per 5 anni su un testo di circa 6000 pagine, ripartite in 40 volumi."

Ora la Grande Opera è compiuta, per la maggior gloria di Israele....


Ieri, nonostante i mille prevedibili impegni della campagna elettorale, i due candidati più quotati del centro destra romano, Bertolaso, Meloni e i due del centrosinistra, Giachetti e Fassina, hanno trovato il tempo di partecipare alla presentazione della prima traduzione in italiano del Talmud.

Con loro, Mattarella, Grasso e -dicono le cronache- "diversi capigruppo parlamentari", tutti accolti dal capo della comunità ebraica romana, Riccardo Di Segni.

Quanto è costato il Talmud babilonese alle tasche degli Italiani ? CINQUE MILIONI DI EURO !

 Non ci credete ? Pensate forse che la spesuccia per leggersi in vernacolo italiano le bestialità rabbiniche di oltre duemila anni [ il talmud è una sorta di contraffazione e parodia della Bibbia, che risulta indigesta ai Giudei, perché li definisce “ popolo di dura cervice” e li critica molto aspramente in molti passaggi . Fu anche aspramente criticato da Cristo  che lo definì " la lettera che uccide lo spirito" ] se la sia pagata il Gran Rabbino di Roma e i suoi pii giudei ? Poveri illusi…. pensate forse che gli artefici della truffa dell' Ospedale israelitico di Roma, complice Mastrapasqua, che riversavano i loro deficit allo stato italiano, si sarebbero pagati da soli questo " sfizio" ? 

Se avete la memoria corta, leggete allora la storia di questa ennesima , ignobile truffa ai danni del popolo italiano e a favore della lobby più ricca del mondo :


 Paga Pantalone… che pure , questi politici li vota….

Observer
                                                                                                                                                                                                                    

martedì 5 aprile 2016

COERENZA



COERENZA
C’è gente che cambia partito
Così come cambia i calzini
Che pronto hanno il lor benservito                                                      
Per correre ad altri festini
Il loro sol Dio è il denaro
La sola lor voglia è il guadagno
Non sentono il gusto un po’ amaro
Che viene a tradire un compagno
Son pronti a mentire al fratello
Trovando le scuse più strane
E cantano quel ritornello                                                      
Che intonano ognor le puttane
Son gente che valgono poco
Con l’anima nata a servire
Che trattan l’onor come un gioco,
 Tradiscono senza soffrire
Ne abbiamo contati parecchi
In Camera come al Senato
Tra i giovani ed anche tra i vecchi
Che han la casacca cambiato
Tradire è un mestiere che rende
Se non c’è coscienza che prude
Se non c’é un onor che s’offende
Ché l’oro di marcio non pute
C’è stata una bella inflazione
Dai tempi del santo vangelo
La rendita di malazione
Raggiunge le vette del cielo
Sol trenta denari a Iscariota
Per vendere un Dio da tradire
Milioni di Euro è la quota
Un politico stronzo a comprare.                                
Morale di tutta la storia                                
Che qui a raccontar siamo stati
Che i salmi finiscono in gloria
E i porci diventano frati.
E allor serva Italia davvero
Repubblica resistenziale
Nazione del porompompero
Un po’ vile ed un po’ demenziale
Alessandro Mezzano




                                                                                                                                              

sabato 2 aprile 2016

MUOS: LE PARABOLE HANNO MESSO RADICI


                                        NON HANNO LE PALLE PER COMBATTERE DI PERSONA MANDANO
                                                                                              I DRONI!
                                     
                                                                    

La sottostante mia riflessione è del 12 gennaio 2013,regolarmente pubblicata su sito ed affidata ai media :
"Del Muos mi sono occupato poco e tanto meno in prima persona. Ci sono battaglie che è bene combattano forze "fresche" e pure "incensurate". Purtroppo ritengo che il loro sforzo non otterrà assolutamente nulla. L'impianto è addirittura vitale per il sistema di rilevazione e guida satellitare per droni ed affini nel prossimo futuro. Figurati se gli Usa possono permettere che venga modificato un progetto risalente a più di un decennio fa. E che ha già portato la vicina (a Niscemi) Sigonella ad essere la base principale anche dei droni nel Mediterraneo e nel sud-est asiatico. Solo una rivoluzione potrebbe impedire la realizzazione del Muos in Sicilia. Ma, sempre a mio modesto parere, per ora di rivoluzioni non se ne parla. In Sicilia come in Italia ed Occidente".
In aggiunta,il giorno dopo,a fronte della "coraggiosa" iniziativa di Crocetta (Presidente della Regione) nel "bloccare" il Muos,aggiunsi :
"Crocetta chiude ai lavori per la istallazione della antenna. Con il plauso di tutti,pure il mio. Ora,se fa sul serio ed è davvero "autonomista" come dichiara,
APPLICHI l'art. 31 dello Statuto della Regione Siciliana.
Si faccia coraggio,assuma il comando delle forze dell'ordine,pure delle Forze
Armate,e blocchi "manu militari" tutte le operazione Usa e del servo governo
italiano".
Chiedo a quanti trovino interessante il tema di riproporre tutto integralmente...visto che la situazione è in stallo ma "scivola" par pari verso la messa in attività della struttura.
"Non fa male" a persone e cose,oramai gli  "esperti" del Tribunale hanno certificato i (loro) dati...al massimo potrebbe avere un impatto (ambientale ??) sulla "Riserva naturale" in cui è stata collocata.
Ma cosa volete possa essere (per gli ideatori) ??
Da non esperto del settore mi viene difficile credere che,al momento opportuno,i cervelloni militari yankee abbiano sbagliato le coordinate dei 4 siti ove collocare le parabole. A quanto ho letto negli Usa ci sono cittadine abitate a due passi dalle stesse,senza apparenti problemi.
Se i comandi americani hanno avuto "pazienza" nel sopportare proteste (sacrosante) e cause civili e penali è soltanto perché il sistema satellitare non serviva in piena attività in questo decennio.
Oggi la situazione è differente : tra Libia,Egitto,Israele,Siria ed altre amenità il Mediterraneo,con tutto il Medio Oriente, è un vulcano attivo di guai.
Gli Stati Uniti completeranno il Muos e lo renderanno pienamente operativo...non basteranno le proteste delle coraggiose mamme ed i soldi spesi in avvocati vari a fermare l'opera.
Renzi,o chi per lui,accetterà o subirà...ci sono protocolli segreti che hanno fatto dal 1945 dell'Italia una colonia di fatto a stelle e strisce.
Tutte balle,le mie ?? Per il bene della mia terra mi auguro di sbagliare ma lo vedremo prima di altri tre anni....

Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello
                                                                                                                                                                                       

domenica 27 marzo 2016

«Zyklon B» contro i messicani



 
«Zyklon B» contro i messicani

Maurizio Blondet
 
 
 Prodotto dalla ditta tedesca di disinfestazione DEGESCH, il famigerato «Zyklon» (acido cianidrico) era commercializzato in quattro versioni di diversa potenza.
Zyklon E era raccomandato per liberare ambienti da infestanti duri a morire, come gli scarafaggi. Zyklon D era il preparato più largamente usato per liberare ambienti chiusi (stive di navi, edifici in cemento con mobili nelle stanze) da pidocchi, topi e ratti.
A quanto pare, per gli esseri umani bastava la versione meno potente, il Zyklon B.
Ma sull'uomo non fu usato per la prima volta in Germania.
Fu usato dal 1929 negli Stati Uniti, dall'autorità sanitaria (US Public Healt Service) alla frontiera col Messico, per spidocchiare gli immigranti messicani che transitavano da Juarez a El Paso. (1)
In quello stesso 1929 la DEGESCH si divise il mercato mondiale con l'americana Cyanamid, da cui i sanitari americani comprarono il prodotto.
Le basi giuridiche per l'uso della sostanza erano state poste dal presidente Woodrow Wilson, che aveva varato la Immigration Law nel 1917.
Wilson era un «eugenista», influenzato dalla potente lobby degli eugenisti americani, che perseguivano la «sanità razziale» con argomenti medico-sociali.
La lobby riuscì a creare nell'opinione pubblica un tremendo allarmismo sulle possibili  malattie infettive che gli stranieri potevano portare.
Nello stesso 1917, l'allarme fu tradotto in una direttiva: il «Manual for the physical inspection of Aliens» (Manuale per l'ispezione fisica degli alieni).
Esso escludeva dall'immigrazione «imbecilli, idioti, deboli mentali, persone di inferiorità costituzionale psicopatica [categoria che comprendeva gli omosessuali], mendicanti, poligami, anarchici, persone affette da malattie contagiose, prostitute, qualunque alieno analfabeta oltre i 16 anni».
Il sindaco di El Paso, tale Tom Lea, chiese ed ottenne dal governo federale che nella sua città fosse allestito un campo di quarantena dove trattenere gli «alieni» per oltre 14 giorni.
Lo stesso Tom Lea era ossessionato dalla campagna degli eugenisti, al punto che portava mutande e maglie di seta, perché i medici allora dicevano che sulla seta i pidocchi (portatori del tifo) non si attaccavano.
 
Nel solo 1917 gli agenti del Public Health Service spidochiarono 127.123 messicani direttamente sul ponte di Santa Fe, il punto di transito da Juarez.
Non solo gli emigranti: anche gli abitanti di Chihuahuita, il quartiere messicano di El Paso, furono sottoposti al «bagno profilattico»: consistente nella rapatura a zero, nell'incinerazione dei loro vestiti, e nella loro immersione in un bagno di kerosene ed aceto.
Ciò, nonostante l'ispezione di 5 mila case a Chihuahuita avesse portato alla scoperta di due soli casi di tifo, uno di tbc e uno di morbillo.
Nel 1916, un bagno disinfettante del genere ordinato da Lea sui detenuti di El Paso (quasi tutti messicani) era finito in tragedia.
I detenuti avevano avuto l'ordine di denudarsi, e di gettare i loro abiti in una cisterna riempita di una mistura di benzina, creosoto e formaldeide.
Poi, essi stessi furono obbligati a prendere un bagno in una mistura di benzina, aceto e carbone vegetale.
Alle 15.30 del 15 marzo, l'accensione di un fiammifero provocò un incendio nel carcere saturo di benzina.
Il giornale The El Paso Herald contò 50 «detenuti dai cui corpi nudi si levavano fumi»; alcuni erano ancora chiusi nelle loro celle.
Il morti furono 27.
Nel gennaio 1917, 200 donne messicane s'erano ribellate all'orrendo bagno obbligatorio, innescando una rivolta che costrinse a mandare l'esercito ai due lati del confine.
Probabilmente per questi  precedenti, l'adozione del Zyklon B apparve più sicura.
Si tratta, spiegava The El Paso Herald in un articolo del 1920, «di gas cianidrico, il più potente veleno conosciuto, più letale dei gas usati nei campi di battaglia europei (1914-18)».
Unito ad acido solforico, il Zyklon B era usato specificamente per fumigare gli abiti degli immigrati.
Ovviamente, la sostanza è mortale quando messa a contatto della pelle, in concentrazione di 50 parti per milione.
 
Quanti messicani morirono dopo essersi rivestiti?
Non si sa.

David Dorado Romo, lo storico che ha rievocato questa vicenda (2), ammette: «Ho solo racconti orali sugli effetti del trattamento. I parenti e discendenti dei messicani immigrati parlano di morti strane, di nascite difettose, di tumori. Ma nessun documento ufficiale, e ciò è incredibile».
C'è olocausto e olocausto.
C'è «memoria» obbligatoria e smemoratezza coltivata.
Ci sono colpe collettive inestinguibili, e felici auto-assoluzioni.
Eppure, l'esperimento americano in corpore vili ispirò l'uso del Zyklon B nei lager dei Reich.
Un direttore della tedesca DEGESCH, Gerhard Peters, propose l'uso del preparato nelle camere di disinfestazione (Desinfektionskammers) dei campi di concentramento.
Il suo articolo apparve su una rivista specializzata, «Anzeiger fuer Schadlingskunde»: Peters lo illustrò con foto delle camere di fumigazione allestite ad El Paso per volontà del sindaco Lea.
En passant, Peters fu processato a Norimberga e condannato a cinque anni.
Fece ricorso, e nel 1955 fu dichiarato non colpevole.
Il Zyklon B non impedì che nel 1918 una tremenda epidemia si propagasse tra Messico ed USA, ma al contrario.
 
La «spagnola», il cui primo caso fu rilevato nella contea di Haskell in Kansas, raggiunse il Texas e ad El Paso fece strage di messicani, almeno 10 mila.
Gli americani, naturalmente, pensarono che fossero gli immigrati ad importare il male: e intensificarono i «bagni preventivi», con acido solforico e cianidrico.


Maurizio Blondet

Note
1)
 Alexander Cockburn, «Zyklon B on the US border», Counterpunch, 23 giugno 2007.
2) David Dorado Romo,  «Ringside Seat to a Revolution: An underground history of El Paso and Juárez: 1893-1923», Cinco Puntos Press, El Paso.

                                       
E NOI SIAMO I RAZZISTI!

giovedì 24 marzo 2016

PONZIO PILATO

PONZIO PILATO


di Anonimo Pontino.
La figura di Ponzio Pilato nella cultura dominante, nei discorsi che capita spesso di sentire ovunque, è diventata il simbolo di chi si sottrae alle proprie responsabilità, del menefreghismo, della viltà. La cosa che mi rattrista maggiormente è vedere molti cattolici, anche sacerdoti, accogliere con leggerezza queste posizioni.
Ma le cose stanno realmente così?

Ponzio Pilato ha amministrato la Giudea per circa un decennio dal 26 al 36. Gesù ha iniziato il  suo  ministero  pubblico  nel  30  ed  è  stato  condannato  a  morte  nel  33.

All’epoca del processo a Gesù , la Giudea non era provincia romana, bensì  “federata”. Il procuratore Ponzio Pilato aveva quindi giurisdizione politico-militare soltanto sui delitti di infedeltà  a quel “foedus”, mentre,  per  tutti  gli  altri,  e  a  maggior  ragione  quelli  di  sacrilegio  contro  la  legge mosaica, la competenza  esclusiva  era  dell’autorità   locale  ebraica,  e  cioè   del  Sinedrio. 

Inoltre Pilato era stato in un certo senso sconfessato da Tiberio.

Infatti dopo il suo arrivo in Palestina Ponzio Pilato fece appendere  nel  suo  palazzo in Gerusalemme gli scudi d’oro dedicati  a  Tiberio,  muniti  d’iscrizioni  e  privi  di  simboli  che  potevano  essere ritenuti idolatrici (Filone  d’Alessandria,  De  legatione  ad  Cajum,  par.  38,  n.  299-305).  I giudei si rivolsero  a Tiberio chiedendo la rimozione degli scudi, e Pilato dovette cedere (cfr. G. Ricciotti, Vita di Gesù Cristo, cit., II vol., pp. 439 ss.)

Pilato detestava il Sinedrio, ma non aveva più l’appoggio del suo Imperatore. Di fatto il Sinedrio mediante Tiberio aveva in mano Pilato.

Quando Pilato interrogò  accuratamente l’imputato,  la sua sentenza fu: “Io trovo quest’uomo immune da colpa”.

Quando sentì  che il presunto delitto di sedizione politica, a carattere continuativo, sarebbe iniziato in Galilea, Pilato esattamente  applicando  il  rito  vigente,  si dichiarò incompetente  per  territorio  e  rimise  la  causa  al  tetrarca  di  Galilea,  Erode  Antipa. Ebbene – registra  l’evangelista  –  quando  anche  Erode  dichiarò   Gesù   innocente  “da  quel giorno Pilato ed Erode,  che  erano  prima  in  pessimi  rapporti,  divennero  amici”.

Ma il procuratore non si fermò  li. Si impegnò  per salvare Gesù  anche al di là  del proprio dovere istituzionale tanto da compromettere il proprio “cursus honorum”. Pilato sapeva bene che Gesù  era molto popolare (non poteva essergli sfuggita la domenica delle Palme, proprio in Gerusalemme), e sapeva anche che il Sinedrio lo odiava.

Si  illuse  però  che,  ricorrendo  al  popolo,  egli  sarebbe  riuscito  –  senza  violare  la  legge  – a strappare  il  perseguitato  dalle  grinfie  del  suoi  nemici.  Sottovalutava  l’astuzia  o  la perfidia dei vertici ebraici, che, prevedendo la sua mossa, avevano provveduto a far affluire per tempo nella non grande piazza una folta schiera di loro servitori e clienti. Accade contro ogni logica che il risultato della consultazione popolare fosse “libera Barabba!”; sebbene Pilato fosse ricorso anche all’espediente  di far comparire il suo protetto in pubblico conciato in modo da indurre a compassione chiunque.

Pilato,  allora,  costatata  l’impossibilità   di  smuovere la folla obbediente al Sinedrio, grida “io sono innocente del sangue di questo giusto.” Affermazione inconciliabile con l’ipotesi che egli stesso lo avesse condannato poco prima a morte e spiegabile soltanto col fatto che la condanna fosse stata decisa e pronunziata da “altri”.

Arriviamo  alla  famosa  “lavata  di  mani”.

Il gesto di lavarsi le mani non va inteso come un non curarsi di ciò che stava per accadere. Infatti in Giudea  ci  si  lavava  le  mani  se  ci  si  imbatteva  in  un  cadavere per significare di non essere colpevole della sua uccisione (cfr. Deut., XXI, 6). L’atto di Pilato voleva significare ai giudei: “io sono innocente della morte di Gesù” (v. 24). E loro capirono benissimo e risposero: “che il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli” (v. 25), cioè essi presero su di sé come popolo la  responsabilità  della  condanna  a  morte  di  Gesù.

Gesù  stesso  scagiona  Pilato  quando  gli  dice:  “chi  mi  ha  consegnato  a  te  è colpevole di un peccato  gravissimo.  Tu  non  avresti  nessun  potere  su  di  me  se  non  ti  fosse  stato dato dall’alto” (Jo.,  XIX,  11) ( 1) .  Gli  esegeti  interpretano  questo  versetto  nel senso che il Sinedrio  avrebbe fatto ricorso a Tiberio dal quale Pilato aveva ricevuto il potere. Pilato è solo un delegato dell’Imperatore ed il  Sinedrio  che  ha  consegnato  Gesù  a  Pilato  lo  costringe  a  condannarlo  sotto minaccia di ricorrere  all’Imperatore  del  quale  Pilato  è  solo  il  delegato (cfr. M. De Tuya, Biblia Comentada, Evangelios, vol. V, Madrid, 1964, p. 1289).

I  cattolici  greci  venerano  la  moglie  di  Pilato  (Claudia  Procula)  come  santa,  mentre i Copti venerano anche Pilato, la cui conversione non è storicamente testata, ma la tradizione copta vuole  che  Pilato  abbia  terminato  la  sua  vita  nel  pentimento  e  nella  pratica  delle virtù cristiane (F. Spadafora, Pilato, Rovigo, Istituto Padano di Arti Grafiche, 1973).

Al gesto pubblico di Pilato di lavarsi le mani, soprattutto i protestanti hanno attribuito invece il  significato  di disinteressarsi,  di  tirarsi  fuori  vilmente.

Il cinema di Hollywood ha fatto il resto, cambiando  la  realtà  storica  sulla  responsabilità  del  Sinedrio  nella  morte  di  Cristo. Ma Hollywood lo sanno anche i muri che obbedisce alla lobby ebraica.



Secondo i fratelli Lémann (A. e J. Lémann, Valeur de l’assemblée qui prononça la peine de mort contre JésusChrist, ed. Lecoffre,Parigi, 1876) il  Sinedrio  era  risoluto  sin  dall’inizio ed a  priori  a  condannare Gesù,  indipendentemente  dalla  sua  innocenza.  Questi  fatti  sono  le tre decisioni prese dal Sinedrio  nelle  tre  riunioni  anteriori  a  quella  del  Venerdì  Santo:  la  condanna  a  morte  di Gesù, prima ancora che comparisse come accusato.
•          La prima riunione si tenne dal 28 al 30 settembre (Tisri)dell’anno 781 di Roma (32 d. C.). Il Vangelo parla de “l’ultimo giorno della festa dei Tabernacoli” (Io., VII, 37), che in quell’anno cominciava il 22 settembre e terminava il 28. S. Giovanni ci riferisce che Gesù aveva guarito miracolosamente un cieco nato e che “i suoi genitori, temevano i giudei; poiché i giudei avevano congiurato che se qualcuno avesse confessato che Gesù era il Cristo sarebbe stato scomunicato” (Io., IX, 22). Il decreto di scomunica era stato lanciato tra il 28 ed il 30 settembre. Ora tale decreto prova due cose:1°) che vi era stata una riunione solenne del Sinedrio, che solo aveva il potere di lanciare la “scomunica maggiore”; 2°) che in tale riunione si era parlato della morte di Gesù. Infatti l’antica Sinagoga aveva tre tipi di scomunica: la separazione (niddui ); l’esecrazione (choerem) e la morte (schammata).La separazione condannava qualcuno a vivere isolato per trenta giorni. Essa non era riservata al Sinedrio. L’esecrazione comportava una separazione completa dalla società giudaica: si era esclusi dal Tempio e votati al demonio. Solo il Sinedrio di Gerusalemme poteva infliggerla, e la pronunciò contro chiunque asserisse che Gesù era il Messia. La morte era riservata ai falsi profeti. “Ora tutto lascia supporre che il Sinedrio, il quale non esitò a lanciare l’esecrazione contro i seguaci di Gesù, dovette nella medesima riunione, deliberare se pronunciare o no contro Gesù stesso […] la pena di morte. Una vecchia tradizione talmudica dice che fu proprio così” (A. e J. Lémann, Valeur de l’assemblée qui prononça la peine de mort contre Jésus Christ, ed. Lecoffre,Parigi, 1876, pagg. 50-51).
•          La seconda riunione ebbe luogo nel febbraio (adar) del 782 dalla fondazione di Roma (33 d. C.), circa quattro mesi e mezzo dopo la prima. Fu in occasione della resurrezione di Lazzaro. S. Giovanni scrive: “Da quel giorno, risolsero di farlo morire” (Io., XI, 50).
Perciò nella prima riunione la condanna a morte era stata proposta, ma nella seconda la decisione è presa.
•          La terza ebbe luogo 20-25 giorni dopo la seconda, il mercoledì Santo, 12 marzo (nisan) 782 ab Urbe condita. S. Luca scrive: “Allora i Capi e gli Anziani tennero consiglio, per sapere come potersi impadronire di Gesù e farlo morire. E dicevano: non bisogna che sia durante la festa, per paura che scoppi un tumulto” (Lc ., XXIII, 1-3). Questo terzo consiglio non aveva come oggetto la condanna a morte di Gesù, poiché la sua morte eragià stata decretata nel secondo consiglio. Ora si trattava soltanto di stabilire il tempo e il modo della sua uccisione, e si decise di aspettare che fosse passata la festa di Pasqua; ma un avvenimento imprevisto li fece tornare su questa decisione: “Giuda, l’Iscariota, venne dai sommi Sacerdoti per consegnare loro Gesù” (Lc ., XXII, 3-4). Giuda, il traditore, toglie ogni incertezza al Sinedrio, la condanna di Gesù non sarà più rinviata adun giorno indeterminato dopo Pasqua, ma al primo momento favorevole.

Anonimo Pontino





martedì 22 marzo 2016

Lettera ad un ragazzo della classe 2000


Lettera ad un ragazzo della classe 2000


Verona, primavera 2016
 
Caro Giovane,
la mia, tra le generazioni, è probabilmente la prima che lascia a quella che segue un “testimone” economico e morale più povero di quello ricevuto.
Cerco di porvi parziale rimedio con queste quattro chiacchiere perché possano esserti utili in futuro per comprendere il mondo che Ti sta attorno, senza farti abbindolare dalle frescacce, dalla storia falsità quotidianamente diffuse da: stampa, radio e Tv.
Spero tu abbia la fortuna di non avere un soldo in tasca o almeno che tu non cresca “figlio di papà”, ma “figlio con papà”.
Specie qui in Italia, stiamo vivendo una crisi economica (e soprattutto di valori) che si può definire: “Oggi più grave di ieri e meno grave di domani”.
Normalmente le grandi crisi economiche sono accompagnate da guerre, o da catastrofi naturali. Ad oggi nessun cataclisma ha suonato alle nostre porte rendendoci così convinti ad  essere ciecamente fiduciosi del domani.
Ricordati sempre che ognuno di noi non è solo sé stesso, ma è il proprio padre e il padre del proprio padre, così come sarà il proprio figlio e il figlio del proprio figlio. Questa è tradizione, orgoglio della propria stirpe  e di quella che verrà.
Quindi, da subito “caro il mio ragazzo”, iscriviti idealmente al “Circolo degli Apoti” ovvero di coloro che non la bevono.
Crescerai circondato sempre più da un mare di bugie. La bugia è il carburante della democrazia. Adoperati per non  diventare un atleta del pensiero comodo, sappi andare “contro vento e contro tempo”.
La Democrazia è la sifilide dello spirito, è la mancanza di rispetto per chi  è diverso da Te, per chi ha usi, consuetudini e tradizioni diversi dai Tuoi.Democrazia è negare l’onore militare ai vinti, criminalizzare gli sconfitti, mettere le manette alla storia, impedire la nascita della storia verità.
In Italia avevamo centomila volte più libertà di pensiero durante il Fascismo che attualmente con il Regime democratico.
Basti solo pensare alla vivacità dei dibattiti tra gli studenti universitari (i G.U.F., Giovani Universitari Fascisti), nei Littoriali della cultura.
Liberati dalla camicia di Nesso dei dogmi democratici: il profitto unico motore del mondo, il liberal capitalismo unica soluzione ai problemi del mondo.
Ragazzo, prendi la lanterna di Diogene e vai alla ricerca di menti libere, la storia verità ti servirà un domani per il Tuo lavoro quando sarai alla ricerca di vie nuove. Quando cercherai soluzioni italiane a problemi italiani, senza scimmiottare il mondo nord americano.
Aborrisci tanto per cominciare i termini anglofoni. Abbiamo duemila anni di civiltà! Ragazzo parla e scrivi in lingua italiana. Non abbiamo nulla da imparare dal popolo nord americano, l’Europa lo ha generato mandandovi a colonizzarlo con: ladri, puttane e sifilitici.
Una critica per essere credibile deve essere preceduta da una serena autocritica costruttiva.
Spiace doverlo riconoscere ma gli Usa sono attualmente (non durante i fascismi) economicamente (per tenore di vita, non qualità della vita) avanti rispetto all’Italia e all’Europa per una ragione molto semplice: noi europei pretendiamo di essere socialisti con  i diritti (diritto alla casa, allo studio, alla salute etc. etc.) e liberisti per i doveri (lavoro per quel che mi pagano). Mentre negli Usa sono liberisti sia per i diritti (ho la casa se ho i soldi per pagarne l’affitto, mi curano se ho la carta di credito o l’Ass.ne) così come per i doveri (scaduto il contratto di locazione? Niente proroghe e l’inquilino viene sbattuto in mezzo ad una strada).
Il socialismo a sua volta ottiene migliori condizioni di vita rispetto al liberal capitalismo , purchè il socialismo sia accompagnato da eguale dose di nazionalismo. Più socialismo (attenzione verso gli ultimi della fila) comporta più nazionalismo (amore di Patria).  Se siamo italiani socialismo e nazionalismo trovano la loro sintesi nel Fascismo; se siamo tedeschi socialismo e nazionalismo li chiamiamo “Nazional Socialismo”, se siamo cubani (socialismo e nazionalismo) li chiamiamo Castrismo; se venezuelani: Chavismo etc. etc. .
Durante il Fascismo i comunisti sovietici venivano definiti “fascisti impazienti”. Per dire quanto è di “sinistra” il Fascismo,  distante mille miglia dalla “destra” e dal liberal capitalismo.
Nella propria comunità di destino (la Patria), non si ha nessun diritto se prima non si è adempiuto a tutti i propri doveri.
Tanto per darTi un’idea del tenore di vita nella Germania nazional socialista, un operaio specializzato di quel tempo guadagnava 230 Reichsmark al mese. A fine anni 30 un’auto Volkswagen costava 990 Reichsmark, percorreva 10 km con un litro di benzina e trasportava due adulti e tre bambini (la famiglia tipo tedesca del tempo). A fine anni ’30 quindi con meno di 5 mesi di salario l’operaio tedesco acquistava un’auto. Avrebbe potuto (sempre l’operaio tedesco) acquistare la macchina del popolo (Volkswagen) pagandola a rate con detrazioni sul salario settimanale.
Oggi quanti mesi di salario servirebbero ad un operaio italiano per acquistare un’auto paragonabile alla Volkswagen di fine anni  anni ’30? Quando in quegli anni la diffusione dell’auto come mezzo di trasporto non era nemmeno lontanamente paragonabile alla diffusione attuale delle autovetture.
 
Blog di ItaliaSociale. 
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Luigi Bellazzi
                                                                                                                                        

domenica 20 marzo 2016

IL GABINETTO DI VOSTRO ONORE (NOSTRE EDIZIONI)

Blog politicamente scorretto contro la dittatura del pensiero unico, coordinato dall' avvocato Edoardo Longo.

IL GABINETTO DI VOSTRO ONORE



Un nuovo libro dell’ avvocato Edoardo Longo dedicato a episodi di malagiustizia italiana veramente raggelanti.

L’ antologia espone fatti e abusi giudiziari realmente accaduti in questi anni  e sono  esperienza che l’ autore trae dalla sua esperienza professionale di avvocato penalista.

L’ ampia serie di orrori giudiziaria è tratta da processi politici  (  la vergogna di questa Italia democratica e di fatto intollerante verso ogni forma di pensiero politico alternativo alla struttura ideologica del potere ) e da processi ordinari : la prova evidente che aveva ragione Orwell quando scriveva : Comincia con mettere in carcere i fascisti senza processo, e poi il sistema non si fermerà ai  fascisti”….

Sotto la lente dell’ avvocato Longo finiscono i tribunali di Venezia, Roma, Bolzano, Forlì, Bologna e Pordenone, quest’ ultimo definito dall’ autore come il buco nero della giustizia.

Una galleria di abusi giudiziari, orrori, ingiustizie, ipocrisie togate che sono l' abituale modo di procedere dei giudici italiani nei loro " gabinetti".

Una giustizia -letame, osservata da vicino con la salace penna di un avvocato controcorrente. 
Una galleria di abusi giudiziari, orrori, ingiustizie, ipocrisie togate che sono l' abituale modo di procedere dei giudici italiani nei loro " gabinetti".

controcorrente. 
La penna salace dell’ autore si coniuga con una rara chiarezza espositiva degli imbrogli e delle illegalità perpetrate con rara protervia dei magistrati di tutta Italia, nelle loro aule di giustizie e camere di consiglio : i gabinetti di Vostro Onore dove, come nella satirica vignetta di Chard, il lezzo puteolento delle sentenze di questi giudici viene coperto da un uso non proprio legittimo e cristallino delle leggi….

Il sistema giudiziario  in Italia è ormai  collassato da numerosi anni  ed è  allo stato terminale. Impossibile curarlo : si attende un coroner che ne certifichi il decesso.

Anzi : poichè in Italia, terra di Totò e Pulcinella, ogni disgrazia non è disgiunta dalla farsa, si attende qualcuno  che su questo lezzo finalmente  tiri l’ acqua.

Ormai  non se ne può più....



Link ufficiale del libro :

http://www.lulu.com/shop/edoardo-longo/il-gabinetto-di-vostro-onore/paperback/product-22611757.html