IL BATTAGLIONE BARBARIGO

La storia d’Italia fu fermata nel 1943 per essere sostituita da quella delle turlupinature più abiette, da quella delle menzogne più efferate, delle falsità più luride, secondo un piano ben preciso che prevedeva la sepoltura della nostra grande Nazione, nelle loro cloache do viziosamente definite “liberatrici”.
martedì 27 agosto 2024
IL BATTAGLIONE BARBARIGO
giovedì 15 agosto 2024
Trump od Harris .. le corna saltan fuori
Trump od Harris .. le corna saltan fuori
Infuria, non solo negli USA, lo scontro elettorale per la carica di 47° presidente degli Stati Uniti.
Fatto fuori (da BombObama, Pelosi, finanziatori e soci vari) il robot RimbamBiden è stato sostituito con la "amorfa" radicalchic progressista Kamala Harris. Finora tenuta in frigo persino dallo stesso Biden per evitare che potesse dar seguito alle esternazioni manifestate nelle prime uscite ufficiali come vice-presidente. Che la rinuncia alla candidatura sia avvenuta solo dopo il fallito attentato a Trump non sembra un indizio da sottovalutare nelle varie ipotesi formulate sullo episodio, fatto sta che oggi la Harris ha ricevuto la investitura anche dai "coniugi" Obama. Divenendo così la "candidata ufficiale" non solo dello schieramento "democratico" ma pure di quello "stato profondo" che, già nel 2020, aveva privato il presidente uscente di una vittoria (erroneamente, da parte sua) considerata certa.
Non riapriamo vecchie ferite trumpiane, guardiamo ad oggi con la esperienza di ieri.
Ed allora ripropongo la mia personale opinione :
👉 non nego che pure io, all'inizio, mi ero illuso potesse esserci stato un radicale cambiamento con la elezione di Trump, specie in politica estera. Man mano mi sono ricreduto con il perpetuarsi della aggressione alla Siria, la apertura della ambasciata a Gerusalemme ed il ritiro dallo accordo sul nucleare con l'Iran, affamato con le sanzioni. Ma a svelare il suo volto di criminale a tutto il mondo è stato l'assassinio del Generale Soleimani e del Comandante al-Muhandis a Baghdad il 3 gennaio 2020 .. a tradimento e per compiacere i desideri di figlia, genero e Netanyahu. Linea sionista tenuta, con assoluta coerenza, pure nei momenti brutti delle incriminazioni e della caccia ai trumpiani. Ribadita con fermezza nelle tappe della rinascita ed esternata fino ad ieri durante il colloquio con lo stesso Netanyahu, aggiungendo la nuova variante : guerra aperta all'Iran. Evidentemente un piano strategico, mediante un modello già messo in atto più volte pure in tempi non troppo lontani. Dal Vietnam all'Afghanistan, dall'Iraq alla Libia sempre lo stesso ritornello fallito solo in Siria, guarda caso grazie allo intervento della Repubblica Islamica. È l'Iran il pericolo mortale per il "mondo libero" e le relative "democrazie". Per la Harris, probabilmente, in aggiunta a Putin. Per Trump, che guarda alla "grande israele" dei testi sacri ebraici come un fortissimo alleato militare ed alla lobby sionista come una garanzia per il dollaro, "Teheran delenda est", pertanto "deve essere distrutta", quasi un richiamo biblico, una missione.
Tralasciando tutto il resto, malgrado sia di rilevante importanza, a me basta e avanza per riaffermare quanto già pubblicamente (su Radio Irib iraniana ed Accademia della Libertà) detto e scritto : la Guida Suprema Khomeini aveva svelato per tempo la diabolica verità ovvero che i presidenti americani, tutti, altro non sono che emanazioni, quelle del Grande Satana.
Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello
martedì 23 luglio 2024
la Knesset sputa in faccia al mondo
la Knesset sputa in faccia al mondo
Orgogliosamente, dal loro punto di vista, i parlamentari israeliani hanno sancito, con tanto di votazione, che "MAI ci sarà uno stato palestinese" sul territorio nazionale. Dove, con tale indicazione, si dà per scontata la totale scomparsa di ogni "enclave" che non sia sotto diretto controllo giuridico, militare, politico ed economico delle autorità di Gerusalemme. Avendo già gustato la "Città Santa", preda di guerra occupata in spregio al diritto internazionale, come antipasto a quello della Cisgiordania e della Striscia di Gaza nonché, tanto per "allargarsi", il Golan siriano e le "fattorie libanesi". Per arrivare, una volta conclusa la "pulizia etnica" dei Palestinesi, al sogno (mai troppo svelato) della "grande israele" ebraica.
Mi sia pertanto consentito richiamare quanto da me scritto, sempre su Accademia della Libertà, nel novembre 2023 in relazione agli avvenimenti in corso da quelle parti e dalle reazioni suscitate in tutto il mondo con continue "prese di posizione" da parte dei massimi esponenti politici e religiosi dello intero globo.
"Due Stati in Palestina : da Biden a Bergoglio una sola presa per il culo". Per chi volesse leggere tutto, riporto il relativo link https://accademiadellaliberta.blogspot.com/2023/11/due-stati-in-palestina-da-biden_29.html
Sintetizzando per gli altri una considerazione :
TUTTI, pure Putin e Xi, sapevano benissimo di sparare una solenne cazzata "auspicando" quella "unica soluzione". Ed ora ? A fronte di una decisione "irrevocabile", che impegna pure per il futuro l'intero popolo israeliano ad operare affinché sia negata una patria ai Palestinesi, cosa faranno i "potenti del mondo" ? Cosa faranno le cosiddette Nazioni Unite ?
Dubito possano (e vogliano) fare quello che hanno sempre fatto con i "deboli" : sanzionarli prima, affamarli poi, bombardarli ed invaderli alla fine.
Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello
martedì 18 giugno 2024
Un urlo scuote l'Europa : "Finalmente libera" Ilaria Salis
Un urlo scuote l'Europa : "Finalmente libera" Ilaria Salis
hanno scritto tutti , con impeto liberatorio, persino sui social. La "martire di Budapest" torna a casa, tra il tripudio di bandiere rosse, centinaia di articoli osannanti della
carta stampata, annunzi e commenti trionfalistici di conduttori radiotelevisivi e, sicuramente, gli applausi scroscianti delle "anime buone" di mezzo occidente che hanno seguito l'amorevole padre nei vari show mediatici messi su dallo inimitabile "soccorso
rosso". Restano, riservatamente più defilati ma sicuramente soddisfatti, il presidente Mattarella ed il bergogliano Francesco che pure hanno offerto il loro "contributo alla causa". Certo, il crudelissimo Orban, "fascista" ad honorem e dittatore conclamato
della sfortunata Ungheria, ha ceduto anche prima del dovuto alla "forza della democrazia" rappresentata dal voto popolare italiano. Che ha fatto (ma questo conta niente) di una pregiudicata "per reati da centro sociale" una eroina del cattocomunismo "democratico
e progressista" e dello ueismo, innalzandola allo scranno di Strasburgo come eurodeputata. Con il concorso (notevole) del governo (di destra) della Meloni secondo il quale, evidentemente, nel sacro nome dello antifascismo costituzionale risulta sacrosanto
(e comprovato) il dogma resistenziale : "uccidere I fascisti non è reato". Figuriamoci solo mandarli in ospedale, magari pure "in trasferta".
Grazie per l'attenzione
Vincenzo Mannello
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