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ALZO ZERO 2013
A difesa
del proprio status quo
di
Marco Cedolin
In
questi giorni di blocchi e proteste, portati avanti da gruppi di cittadini,
poco avvezzi ad occupare le strade, ma molto esasperati dalla mancanza della
materia prima con cui imbandire il desco, mi è capitato di ascoltare una
vera e propria ridda d'improbabili grida d'allarme provenire da un po' tutte
le parti. Chi paventa il pericolo di un golpe militare, dimenticando di
trovarsi nell'anno del Signore 2013 e non a metà del secolo scorso, nelle
mani di banchieri assai più feroci di quanto i militari potrebbero mai
immaginare di essere. Chi bolla come squadrista fascista chiunque partecipi
ai blocchi, finendo per scontrarsi con il numero dei manifestanti, davvero
troppo cospicuo per specchiarsi in movimenti dello zero virgola. Chi è
indispettito dal basso livello culturale dei manifestanti, "tutta gente
ignorante che fino a ieri dov'era?" Chi vaticina intorno ad improbabili
sodalizi fra poliziotti e rivoluzionari, intravvedendo una futura dittatura
assai meno tangibile di quella attualmente in essere targata Bruxelles e
così via....
Ma
il meglio del meglio è offerto dai mestieranti della trimurti sindacale,
targata CGIL, CISL e UIL (l’UGL tace e acconsente), quelli degli accordi
contro i lavoratori firmati senza fiatare, degli scioperi di un'ora che non
diano fastidio a nessuno, dell'amore viscerale verso le banche ed il
capitale, della genuflessione nei confronti della controparte, elevata a
regola di vita. Quelli che proprio a Torino, dove stamani la protesta dilaga
costringendo alla chiusura la maggior parte dei centri commerciali, non
hanno più il coraggio di presentarsi davanti ai cancelli della FIAT, temendo
di venire presi a calci dagli operai di cui avrebbero dovuto tutelare gli
interessi.
Proprio
CGIL, CISL e UIL, associazioni miliardarie parassitarie, interessate
unicamente alla tutela del proprio status quo, hanno dichiarato di voler
respingere e contrastare le manifestazioni dei cittadini, bollandoli come
qualunquisti, evasori fiscali, mafiosi e via discorrendo. Il tutto
nell'estremo tentativo d'innescare una guerra fra poveri, o meglio fra
cittadini (partite iva, operai, impiegati) resi poveri da Bruxelles e dai
suoi servi di cui la trimurti fa orgogliosamente parte.
Con un poco
di pazienza si possono anche sopportare le grida d’allarme lanciate dai
cittadini spaventati che ancora sanno come imbandire il desco, ma ascoltare
lezioni di "democrazia" da parte della trimurti sindacale che insulta i
cittadini per tutelare il proprio patrimonio, questo no, mi sembra davvero
troppo.
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