giovedì 18 settembre 2014

SENZA VERGOGNA

 In televisione sulla 7 nella nuova trasmissione di “informazione politica” abbiamo sentito un’intervista a Eugenio Scalfari che ci ha nauseato.
Ci ha nauseato non tanto per ciò che diceva, ma perché a dirlo, come se fosse stato un padre nobile, uno spirito immacolato, una persona pulita e coerente era proprio lui con il suo passato di voltagabbana che da giornalista Fascista e razzista è passato a socialista, antifascista, resistenziale.
Ma come si fa a non vergognarsi di pontificare sull’integrità della persone quando si ha alle spalle un passato come il suo?
Certifichiamo quanto andiamo dicendo riportando alcuni stralci degli articoli che Scalfari scriveva nel lontano 1942, quando si proclamava Fascista e fedele sostenitore del Duce..


Un mese più tardi su "Roma Fascista" il successivo
paladino del progressismo internazionalista, Eugenio
Scalfari
, sosteneva, ovviamente non ancora su Repubblica che
avrebbe diretto per un ventennio: "Gli imperi moderni
quali noi li concepiamo sono basati sul cardine razza,
escludendo pertanto l'estensione della cittadinanza da
parte dello stato nucleo alle altre genti" (.)
Ed ancora: Nel luglio del 1942 scriveva su "Roma fascista" cose così: «Ancora oggi è la stessa voce del Capo che ci guida e ci addita le mete da attingere. [...] Oggi mentre sembra che Sua Maestà la Massa (come la definì il Duce in un lontano giorno) mascherata da veli più o meno adeguati tenti di riprendere il suo trono, è necessario riporre l'accento sull'elemento disuguaglianza, che il Fascismo ha posto come cardine della sua dottrina»
Ed ancora: Pochi mesi dopo, nel settembre, sempre sulla stessa rivistina liberal, si spiegava meglio: «Un Impero del genere è tenuto insieme da un fattore principale e necessario: la "volontà di potenza" dello Stato nucleo, che poggia su due pilastri essenziali: il "popolo" quale elemento di costruzione sociale; la razza quale elemento etnico, sintesi di motivi etici e biologici che determina la superiorità storica dello Stato nucleo e giustifica la sua dichiarata "volontà di potenza"».

Alessandro Mezzano
                                                                                                                                                             

Nessun commento:

Posta un commento