“
Nessun sentimento, nessuna relazione è stabile e duratura se non gli
offriamo il nostro amore, il nostro sangue, la nostra passione, i nostri
sacrifici e parte della nostra vita. Il piacere si può acquistare, la
passione e l’amore no.”
Herman Hesse
La Giovane Italia è stata un'associazione studentesca legata al Movimento Sociale Italiano, costituita nel 1954 e confluita nel 1972 nel Fronte della Gioventù.
L'associazione
studentesca Giovane Italia nacque ufficialmente a Roma il 13 e 14
novembre 1954 in occasione del I° convegno nazionale degli studenti medi
del Movimento Sociale Italiano che si tiene nel salone
dell'associazione artistica internazionale di Via Margutta.
Fino a quel momento i
giovani nel Msi cofluivano nel Raggruppamento Giovanile Studenti e
Lavoratori costituito nel 1947 con Roberto Mieville primo segretario.
Come simbolo venne scelta una fiaccola tricolore.
Se il simbolo era
coniato ex novo, il nome della Giovane Italia non costituiva novità, in
quanto l'allora Segretario del Raggruppamento giovanile studenti e
lavoratori missino, Cesco Giulio Baghino, con una circolare aveva
invitato i settori degli studenti medi ad intitolare i propri gruppi,
provinciali o comunali, con il predetto nome.
Scopo dichiarato
dell'allora segretario del Raggruppamento Giovanile Studenti e
Lavoratori del MSI, era quello di entrare con maggiore facilità nelle
scuole, accantonando la siglia di partito, cosi come era stato già fatto
a Palermo (Giovanni Gentile), Bari (Giovani Goliardi), Trieste
(associazione studenti d'Italia), Bolzano (Sorci Verdi).
Nella circolare venivano tracciate le finalità della Giovane Italia e cioè il risvegliare in tutti gli studenti il senso della patria e il promuovere attività culturali, scientifiche, ricreative e sportive.
Nella circolare venivano tracciate le finalità della Giovane Italia e cioè il risvegliare in tutti gli studenti il senso della patria e il promuovere attività culturali, scientifiche, ricreative e sportive.
Al convegno di Roma, che
sancì la fondazione della Giovane Italia quale organismo autonomo
nazionale, seppur agganciato al Movimento Sociale Italiano ed al quale
partecipano oltre 200 giovani in rappresentanza delle associazioni
provinciali, costituite nelle varie regioni, furono eletti Massimo
Anderson, primo Segretario Generale, e Fabio De Felice Presidente.
Il discorso inaugurale fu tenuto dallo studente universitario Angelo Nicosia, che ne diviene presidente dal 1955 al 1957.
Il discorso inaugurale fu tenuto dallo studente universitario Angelo Nicosia, che ne diviene presidente dal 1955 al 1957.
Il primo documento
ufficiale della Giovane Italia fu la "Carta della Gioventù", elaborata
da Julius Evola nel 1951, su cui si basano la dottrina e la finalità
dell'associazione.
Secondo Evola la
concezione di vita fornita era "spiritualistica" e si contrapponeva a
quella "materialista" del marxismo. Nella Carta si definiva un modello
di giovane appartenente dotato di "carattere rivoluzionario",
"militante" e che doveva "possedere una visione spirituale, eroica ed
agonistica della vita".
La Giovane Italia fu
strutturata in associazioni provinciali cui facevano capo tutti i nuclei
studenteschi esistenti nella provincia e nel capoluogo.
Al vertice il Presidente Nazionale, eletto dal congresso nazionale, il Segretario Generale e l'Esecutivo Nazionale.
In seguito
all'allontanamento di De Felice dal MSI, nel 1955 nuovo Presidente
divenne il giovane deputato Angelo Nicosia, che nominò un nuovo
esecutivo composto tra gli altri da Giulio Maceratini.
Nel 1957 Fausto Gianfranceschi sostituisce Nicosia e rinnovò l'esecutivo della Giovane Italia.
L'organizzazione
promosse e guidò manifestazioni studentesche per il miglioramento delle
strutture e dei programmi scolastici, ma anche per l'italianità di
Trieste, a favore della rivolta anticomunista di Budapest, per
l'intangibilità dei confini italiani in Alto Adige e contro la
repressione degli scioperi in Polonia, nel dicembre 1970, culminati con
l'ordine di aprire il fuoco sulla folla dei dimostranti a Danzica che
causò 44 morti e centinaia di feriti.
Rispetto ai fatti di
Polonia, le manifestazioni della Giovane Italia furono caratterizzate da
particolare animosità, tanto da sfociare in uno scontro fisico con
militanti socialisti a Battipaglia, il 20 dicembre 1970, che fu oggetto
di interrogazioni parlamentari, nel quale venne lievemente ferito un
consigliere comunale socialista.
Fu presente anche nel
campo sportivo con società dilettantistiche nei settori dell'atletica
leggera, della pallacanestro e del calcio, affiliate al Centro Nazionale
Sportivo Fiamma.Nella seconda metà degli anni sessanta, in seguito ad
una cattiva gestione dei quadri dirigenti ed al mutato clima sociale,
che vedeva una forte crescita delle organizzazioni studentesche di
sinistra e dei gruppi extraparlamentari la Giovane Italia accusò una
profonda crisi.
ROMA ANNI 60 IL SERVIZIO D' ORDINE DELLA GIOVANE ITALIA
Il fenomeno del '68 colse i vertici dell'associazione completamente
impreparati, mettendo in crisi il mondo giovanile della destra, tagliato fuori
dalle università e dalle
scuole sia per diffidenza degli ambienti di sinistra nei confronti dei giovani di destra sia per riluttanza dei vertici di partito a cavalcare la cosiddetta rivolta "antisistema".
scuole sia per diffidenza degli ambienti di sinistra nei confronti dei giovani di destra sia per riluttanza dei vertici di partito a cavalcare la cosiddetta rivolta "antisistema".
Nel tentativo di superare tale impasse e creare una organizzazione dei
giovani di destra più forte e articolata, all'inizio degli anni settanta
Massimo Anderson e Pietro Cerullo, fecero confluire i principali movimenti
giovanili di destra del tempo, ossia la Giovane Italia e il Raggruppamento
Giovanile degli studenti e lavoratori in un nuovo soggetto politico chiamato
“Fronte della Gioventù”.
L'unione avvenne contestualmente alla nascita del MSI-DN, Movimento
Sociale Italiano Destra Nazionale, il partito che vide l'unione tra il
Movimento Sociale Italiano, da sempre legato
all'esperienza della Repubblica Sociale Italiana, e il Partito Democratico Italiano di Unità Monarchica, che niente aveva a che vedere con la Repubblica di Salò o con il Fascismo.
all'esperienza della Repubblica Sociale Italiana, e il Partito Democratico Italiano di Unità Monarchica, che niente aveva a che vedere con la Repubblica di Salò o con il Fascismo.
Una quota minoritaria degli scritti del PDIUM rifiutò di riconoscersi
in una piattaforma comune con gli eredi del fascismo e si scisse fondando
Alleanza Monarchica.
I rimanenti iscritti del PDIUM confluirono nel nuovo MSI-DN. Tuttavia,
secondo alcuni, vista l'impronta ideologica e la composizione
dell'organizzazione, il Fronte della Gioventù può essere considerato come la
più consistente organizzazione giovanile di carattere neofascista nell'Italia
della Prima Repubblica..
TIMBRO DELLA GIOVANE ITALIA DI BERGAMO, INTITOLATA A GIANNINO ARRIGONI, PILOTA BERGAMASCO DELLA R.S.I. CADUTO IN COMBATTIMENTO
I VOLONTARI NAZIONALI
ROMA OTTOBRE 1962
MANIFESTAZIONE DELLA GIOVANE ITALIA PER L' ALTRO ADIGE
MANIFESTAZIONE IN FAVORE DELLA GRECIA ANTICOMUNISTA
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