Scandalo
immigrazione
Non siamo razzisti, ma neppure
scemi
E' lo slogan che gira nella rete, postato da qualcuno della
nostra Area, sulle squallide vicende di "mafia capitale" scoperchiate
dal nuovo Procuratore di Roma e che confermano che questo continuo arrivo con
successiva accoglienza di massa e senza alcuna regola di immigrati non ha nulla
a che fare con l'aspetto umanitario, ma è un'immensa fonte di lucro per molti.
Tra gli indagati il voltagabbana Gianni Alemanno, ex sindaco
di Roma, eletto col voto di molti che si considerano fascisti, ai quali ha
subito voltato le spalle per fraternizzare con la sinistra resistenziale e la
comunità ebraica romana.
L'inchiesta in corso sta confermando che a lucrare
sull'arrivo in massa dei migranti, spesso tutt'altro che disperati, siano non
solo la banda di Carminati, ma anche tutta una costellazione di associazioni
apparentemente "no profit", molte delle quali legate ad ambienti
cattolici che, con i soldi degli italiani e grazie agli immigrati vanno a
nozze, eccome, senza peraltro investire nulla perché
le sedi di accoglienza le fornisce lo Stato italiano (vedi a Verbania la ex
caserma della Polizia Stradale -ndr) mentre
nessuno si sogna di dare loro ospitalità nei tanti seminari o
monasteri molti oramai irrimediabilmente vuoti.
Poco importa ai politici e tanto meno alla Chiesa se il
nostro Paese si stia inesorabilmente trasformando in un paese da terzo mondo,
una torre di babele che solo l'euro riesce ancora a tenere ancorata all'Europa
e di questo non si preoccupa neppure il gregge.
Comincia qualche squillo di rivolta nelle periferie, vedi Tor
di Quinto a Roma, contro i nuovi arrivati che hanno manifestato tutto il loro
disprezzo per chi ha avuto l'estrema dabbenaggine di accoglierli, anche se il
monopolio mediatico Rai-Mediaset ovatta tutte queste vicende ma, forse, quando per
mantenere i "disperati" mancheranno risorse per stipendi e pensioni
agli italiani, il gregge si sveglierà.
Tutte felici queste Associazioni benefiche mascherate in
Cooperative di accoglienza di migranti che non lavorano e sono mantenuti e
spesso approfittano delle leggi buoniste di questo Stato per fare cose che nei
loro paesi d'origine, dove non esiste il buonismo catto-comunista ma esiste una
giustizia implacabile, non si sognerebbero mai di fare.
Noi non siamo razzisti, il razzismo è l'alibi inventato dal
regime e dai media asserviti per tappare la bocca a chi vuol dire le proprie
sacrosante ragioni, noi siamo realisti e da sempre affermiamo che non si può
continuare a perdere giovani italiani laureati o diplomati che loro si,
disperati e senza lavoro, se ne vanno all'estero a farsi una vita decorosa
grazie alle capacità e ai meriti che la loro madre Patria non gli riconosce,
mentre invece dall'altra parte si continua a dare accoglienza ad una massa di
gente da mantenere, nella migliore delle ipotesi senza arte ne parte.
Di questo passo non potremo che continuare a precipitare
nella recessione, altroché la ripresa sbandierata dai politici che ci irridono
e da corrotti quali sono ci mentono.
Uno
nessuno e centomila
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