mercoledì 29 aprile 2015

USURA, UNA STORIA INFINITA

Riportiamo qui un articolo di alcuni anni fa che ci sembra ancora di grande attualità.

USURA, UNA STORIA INFINITA



Parecchi secoli fa un ometto di indubbio ingegno che si chiamava Aristotele diceva:” nummus nummum parere non potest” che tradotto dal latino, idioma nel quale era riportato, significa: il denaro non può generare denaro.
La stessa Bibbia condanna l’usura nell’Esodo, nel Levitico ed anche nel Deuteronomio.
Anche S.Luca, nel suo vangelo ( 6,34s) dichiara che l’usura è peccato e la chiesa cristiana, nel 1274, nel congresso di Lione, sancisce che è peccato prestare denaro a qualsiasi interesse.
Da qui nasce la legittimazione ad esercitare l’usura per i giudei che iniziano ad esercitarla  anche se questa è espressamente proibita dalla bibbia, ma probabilmente in modo per loro lecito in quanto il Talmud dice che molte cose che se fatte ai giudei sono peccato, non lo sono invece se fatte ai “Goym” e cioè al resto dell’umanità che non ha la stessa dignità umana del “popolo eletto”.
GLI USURAI EBREI NELL' ITALIA MEDIEVALE E RINASCIMENTALENei primi anni del 500 la chiesa cambia idea e si pronuncia con un certo possibilismo in favore dell’usura.
Martin Lutero ( 1483 – 1546 )  condanna l’usura con la stessa risolutezza dei Padri della Chiesa ed afferma che:” il profitto su di un Mutuum, a chiunque fatto, è peccato mortale”
Ma già dopo 20 anni i toni si ammorbidiscono e la condanna è solo per chi applica tassi troppo esosi.
La chiesa Cattolica nel concilio di Trento ( 1545 – 1563 ) deve controbattere la “concorrenza” dottrinale di Lutero e pertanto condanna nuovamente e recisamente l’usura che fa ricadere nel 7° comandamento “ Non rubare”.
Una semplice dichiarazione che affermi la liceità dell’usura è sufficiente per essere dichiarati eretici e scomunicati, così come l’autorizzazione a fondare un “Banco di pegno o di prestito”
Calvino accetta e predica la liceità del prestito ad interesse a cui non pone limiti, ma anzi introduce il concetto che la ricchezza è un dono di Dio a chi è nella sua grazia, al contrario della povertà che è una punizione per coloro che non sono in grazia di Dio …
Questo aberrante e disumano concetto calvinista permea la cultura Americana ( non scordiamo che i “padri pellegrini” tra i fondatori della colonia Americana erano calvinisti ) ed è a tutt’oggi il principio che informa la società USA.

USURAI. LO STROZZINAGGIO BANCARIO IN ITALIANel 1625 Francesco Bacone espone una teoria favorevole all’usura dicendo in sostanza che essendo essa un male inevitabile fosse meglio regolamentarla per legge.
Nel 700, con l’illuminismo e con il capitalismo di Adam Smith, riprende vigore la tesi della liceità dell’usura mentre la posizione ufficiale della chiesa è ancora contraria tanto che a Verona Scipione Maffei, per avare scritto un trattato intitolato “ Dell’impegno del denaro” in cui fa una strenua difesa dell’usura, viene condannato dalla inquisizione della repubblica di Venezia al bando da Verona ed a 4 mesi di confino.
Solo dopo il 1789, quando l’assemblea costituente francese decretò la libertà del  commercio e del credito, anche la chiesa non condannò più l’interesse finanziario in genere, ma si limitò alla condanna dei tassi usurai eccessivi.
Il Corano vieta assolutamente il prestito ad interesse che viene condannato in modo esplicito e senza mezzi termini tanto che ancora oggi le banche islamiche non prestano denaro ricavando profitto diretto dal prestito.
Come si vede i giudizi morali sull’usura sono ondivaghi e contingenti e dipendono molto di più dalla visione del potere e dagli interessi momentanei  che da questioni di principio.
Nel  mondo d’oggi dopo che nella guerra tra il sangue e l’oro vinse l’oro, l’usura è assorta a concetto informatore delle economie moderne sino ad arrivare agli eccessi ingovernabili di un’economia speculativa che ha determinato la recentissima crisi mondiale che ha sconvolto ed disastrato i Paesi di tutto il mondo.
Il profitto è divenuto una divinità alla quale si sacrificano tutti gli altri valori, dalla rettitudine, alla legalità, alla coscienza, al benessere generale del Paese ed alla stessa sopravvivenza del pianeta stante che questo sistema sta spingendo il mondo ben al di fuori del “progresso sostenibile” e che l’inquinamento planetario ed i cambiamenti climatici in atto stanno condannando a morte tutta l’umanità!
L’ingordigia fa aggio sulla ragionevolezza ed ottunde l’intelligenza e come Creso che trasformando tutto ciò che toccava in oro non poté più mangiare alcun cibo, così questa civiltà, tutta tesa al profitto fine a se stesso, finirà di autoeliminarsi a causa dei veleni che l’ingordigia del profitto produce ..!!
Si dovrebbe tornare all’equilibrio degli antichi valori e, semplificando, anteporre l’uomo al profitto facendo del denaro un mezzo anziché un fine, ma temiamo che oramai l’umanità sia così ammalata da risultare inguaribile ..
Va bene che nell’economia dell’universo l’umanità non è nulla, meno di un battito di ciglia ed a Uomo scomparso, l’universo non se ne accorgerà neppure …!!

Alessandro Mezzano



martedì 28 aprile 2015

MORANINO- LA STRAGE Strassera

“Emanuele Strassera” era un agente del governo italiano (e contemporaneamente agente dell’OSS) risiedente allora nel Sud liberato, sbarcato sulla costa ligure da un sommergibile USA all’inizio dell’estate 1944 ed inviato nel Nord Italia dagli angloamericani, con il compito di coordinare la lotta partigiana e riferire della situazione presente.
Strassera arruolò a questo scopo quattro partigiani.
Strassera aveva il compito di consegnare un rapporto agli agenti alleati operanti in Svizzera. Al momento di portare in Svizzera le informazioni chiese aiuto alle formazioni partigiane vicine per essere scortato in Svizzera.
Nel Biellese era forte la Brigata comunista Garibaldi-Biella che comprendeva il 6° distaccamento “Pisacane” comandato da Francesco Moranino, detto “Gemisto” nato a Tollegno nel 1920.
Strassera contattò Moranino per l’aiuto occorrente per arrivare in Svizzera.
L’aiuto tuttavia non arrivò mai (nonostante ci fu un messaggio radio di missione compiuta). I 5 partigiani vennero uccisi il 26 novembre 1944 in località Portula. Le vittime furono: Emanuele Strassera, capo missione; Gennaro Santucci, partigiano; Ezio Campasso, partigiano; Mario Francesconi, partigiano; Giovanni Scimone: partigiano.
Successivamente, il 9 gennaio 1945 vennero uccise le spose di due dei partigiani, Maria Santucci e Maria Francesconi, uccise con un colpo alla testa perché cercavano di scoprire la verità sulla sorte dei loro mariti. Gli assassini cercarono di far ricadere la responsabilità della morte delle due donne sui fascisti ed i loro rastrellamenti.
Il fatto rimase per anni avvolto nel mistero.
Nel dopoguerra i familiari dei 5 partigiani fucilati e delle 2 donne uccise presentarono alle autorità delle prove frutto di loro indagini. A seguito di queste prove furono fatte delle indagini ufficiali che orientarono le responsabilità sul partigiano Moranino, nel frattempo diventato deputato comunista.
Il Moranino fu accusato dell’eccidio dei 5 menbri della “Missione Strassera“, il 26 novembre 1944 in località Portula, attirandoli in un’imboscata e della sorte che il 9 gennaio 1945 toccò a due spose degli uccisi.
Il 27 gennaio 1955 la Camera dei Deputati, con maggioranza di centrodestra, votò l’autorizzazione a procedere nei confronti di Moranino (allora deputato del Pci) su richiesta della Procura di Torino; l’accusa era di omicidio plurimo aggravato e continuato ed occultamento di cadavere, ma Moranino nel frattempo si era rifugiato in Cecoslovacchia.
Il 22 aprile 1956, il processo svoltosi a Firenze si concluse con la condanna da parte della Corte d’Assise all’ergastolo di Moranino per sette omicidi. Si legge nella sentenza:
«Perfino la scelta degli esecutori dell’eccidio venne fatta tra i più delinquenti e sanguinari della formazione. Avvenuta la fucilazione, essi si buttarono sulle vittime depredandole di quanto avevano indosso. Nel percorso di ritorno si fermarono a banchettare in un’osteria e per l’impresa compiuta ricevettero in premio del denaro.»
La sentenza di condanna all’ergastolo fu confermata dalla Corte d’Assiste d’Appello nel 1957.
Nel 1958 alcuni sospetti sullo svolgimento del processo e delle indagini, che per molti avvevano come solo scopo un intento persecutorio contro il comandante partigiano, portarono il presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi a commutare la pena in dieci anni di reclusione (cosa che avrebbe permesso al Moranino di rientrare in Italia).
Il 27 aprile 1965 Francesco Moranino, sempre esule a Praga, venne poi graziato dal presidente della Repubblica Giuseppe Saragat ma rimpatriò solo quando fu ufficialmente riconosciuto che i fatti di cui era accusato erano “atti di guerra” (tra l’altro non da lui ordinati), connessi con la Guerra di Liberazione e quindi giuridicamente legittimi.
Il 19 maggio 1968, Pci e Psiup annunciarono la candidatura nel collegio senatoriale di Vercelli dell’ex deputato condannato all’ergastolo, tuttavia graziato. Il Moranino sarà rieletto con 38.446 voti ed entrerà nella Commissione industria e commercio del Senato. Morì, tre anni dopo, stroncato da un infarto.
Il ‘caso’ Moranino rappresenta un caso tipico.
Il delinquente è dapprima aiutato dal PCI, dai suoi fiancheggiatori e dall’Unità, che cercano di avvalorare prima la tesi del complotto contro la Resistenza, poi quella che i fatti debbano inquadrarsi nella ‘Lotta di Liberazione’. Se occorre aiutando ad espatrare l’imputato nel paradiso sovietico.
Con l’aiuto della stampa compiacente di norma raggiungono lo scopo minimo: far applicare l’amnistia emanata da Togliatti e quindi ridurre la pena a pochissimi anni o annullarla del tutto.

                                                                                                                                                     

domenica 26 aprile 2015

25 APRILE, UNA RETORICA INTERESSATA

25 APRILE, UNA RETORICA INTERESSATA



Non vi è certamente bisogno di rimarcarlo perché tutti hanno visto quanto, quest’anno, la data del 25 Aprile sia stata commemorata a tutti i livelli e come non era accaduto mai negli anni scorsi.
Su quasi tutti i canali TV sono stati trasmessi, ad ogni ora del giorno film sulla resistenza, documentari, cronache di cerimonie, discussioni storiche e commenti politici tutti tesi ad osannare e celebrare la “Liberazione”.
Anche noi, come crediamo molti altri, ci siamo chiesti il perché di tanto inusuale  accanimento mediatico, del perché, proprio ora il potere politico abbia deciso che bisognava dare la stura al circo propagandistico in forme ed intensità inusuali e così platealmente agiografiche.
In fondo sono ‘passati  70 anni ed i protagonisti di quella storia sono quasi tutti morti mentre per giovani la cosa li lascia abbastanza indifferenti.
Ed allora perché..??
Ci abbiamo pensato e siamo giunti ad una spiegazione che ci pare ragionevole e logica, specie per la mentalità di questa nostra indegna classe politica..
Se, come ci ripetono sempre sino alla nausea, il Fascismo era il “male assoluto” e se sotto quel regime divampavano la corruzione, il malcostume, l’inettitudine, il nepotismo, la prevaricazione, ecc. ecc. ecc. allora, una volta abbattuto il Fascismo ed eliminato il “male assoluto” le cose sarebbero dovute andare benissimo ed oggi dovremmo vivere in un’epoca dove non esisterebbe la corruzione a tutti i livelli, pubblici e privati, dove le istituzioni funzionerebbero tanto e bene anziché poco e male, dove la gioventù non sarebbe dedita allo sballo ed alle droghe, dove la mafia non solo non si sarebbe sviluppata oltre modo, ma non avrebbe infettato le istituzioni, la politica e le imprese, dove gli ideali sociali non sarebbero stati sostituiti dagli egoismi privati, dove le famiglie non sarebbero alla disgregazione e dove i “furbi” non avrebbero sostituito gli “onesti”, mentre TUTTO non avrebbe il cartellino del prezzo come invece é..!!
Se uno ha un’appendicite purolenta, dopo che essa gli viene asportata chirurgicamente, egli GUARISCE e vive in buona salute..
Dato che invece, nonostante non ci sia più il “male assoluto” le cose vanno malissimo, come tutti vedono e constatano sulla propria pelle ogni giorno, la pubblica opinione ha un poco meditato sia sulle panzane raccontate dalla Kultura ufficiale per il passato e sia sulle cause del male  per il presente dove le cose vanno peggio che mai.
Risparmiamo la denuncia di come in questi giorni NON si sia parlato degli aspetti negativi della “liberazione”: dei massacri, degli stupri delle truppe di occupazione, delle fucilazione di prigionieri italiani arresi da parte delle truppe del generale Patton e di tutte le stragi che i libri di Pansa hanno recentemente documentato.
In questo quadro, la fiducia della gente verso la politica è, come risaputo, calata paurosamente  come dimostrato anche dal grande calo degli afflussi elettorali  e questi cialtroni, che hanno sempre vissuto di rendita sulla retorica dell’antifascismo senza MAI provare a fare qualche cosa per migliorare la vita dei cittadini, ma hanno sempre agito solamente per riempirsi, spesso illecitamente, le tasche, hanno pensato di dovere correre ai ripari tentando di ricreare quell’atmosfera resistenziale che tanto ha loro giovato in passato per riavere il controllo della pubblica opinione sotto la spinta emotiva delle fanfare e delle celebrazioni…!
Pensiamo che sia oramai troppo tardi e che, a forza di essere bastonati e di subire, i cittadini non sono più disponibili a dare cambiali in bianco a coloro che hanno dimostrato nei fatti di essere indegni e mascalzoni..!!
Basta fare un semplice raffronto tra le riforme e le leggi sociali emanate in soli 20 anni durante il Fascismo e quelle fatte da questa politica in 70 per trarre delle conclusioni che NON vanno certamente a favore di costoro!
Quanto alla libertà, è vero che oggi si può sparlare dei governi, ma la cosa non serve a niente perché il vero potere lo detengono le Mafie politiche e se non si è inquadrati nei partiti, non si ottiene nulla!

Alessandro Mezzano

                                                                                                                                                   

venerdì 24 aprile 2015

- MASSONERIA E VATICANO - - LA LISTA PECORELLI -

IL TRADIMENTO E LA CADUTA

DELLA GRANDE PROSTITUTA -

- MASSONERIA E VATICANO -

- LA LISTA PECORELLI -

     

Il 12 settembre del 1976 all'interno delle mura leonine si aprì un gigantesco vaso di Pandora,

allorché si lesse sulla rivista OP (Osservatore Politico) del giornalista Carmine (“Mino”) Pecorelli (1928-1979)

una lista massoni tra cui figuravano innumerevoli cardinali eminentissimi e altre illustri personalità del mondo ecclesiastico.

Alcuni esempi?

Il Vescovo di Ivrea Luigi Bettazzi,

Mons. Dino Monduzzi alla Prefettura della Casa Pontificia,

il vescovo di Bruxelles Leo Suenens,

l'arcivescovo di Trento Mons. Gottardi,

il vescovo di Albano Mons. Luigi Bonicelli

l'arcivescovo di Ravenna Mons. Baldassarri...

il Cardinal Baggio,

il Cardinal Poletti,

il cardinal Pappalardo,

il Cardinal Jean Villot, Segretario di Stato...

Sotto: MASSONERIA e potere VATICANO... identici simboli:

Da tempo, sia in ambiente massonico che in ambiente cattolico-tradizionalista, correvano insistenti voci su una presunta

"Loggia Vaticana" e il 17 e il 25 agosto di quell'anno l'agenzia di informazione "Euroitalia" aveva diffuso,

con data d'iscrizione, numero di matricola e sigla massonica (monogramma) l'elenco,

alla vigilia dell'imminente conclave, di

113

nominativi di ecclesiastici alcuni dei quali "papabili”.

Il giornalista Mino Pecorelli non precisò mai (anche perché venne subito ucciso) come fosse venuto in possesso di detta lista ma è

noto che egli era persona vicinissima al "venerabile" Licio Gelli della P2.

Il giudice Carlo Alberto Agnoli, il più noto studioso italiano di Massoneria, disse:

"passiamo ad analizzare la questione della attendibilità che va attribuita alla lista di OP (Osservatorio Politico) del 12 settembre 1978 e

a quella a essa precedente, apparsa su "Panorama" del 10 agosto 1976. Esse ci risultano essere le

principali liste di prelati assertamente aderenti alla Massoneria che siano state pubblicate da quando,

nel 1717, è stata fondata questa istituzione.

Giova notare che i nomi che figurano nei due elenchi sono pressoché uguali:

la differenza è che OP omette due nominativi riportati da "Panorama"

e ne aggiunge altri otto che in quest'ultima rivista non figurano.

Le indagini vennero affidate nel 1977 al Comandante dell'Arma Generale Enrico Mino,

ma il 31 ottobre dello stesso anno il Generale precipitò con il suo elicottero, in Calabria sul monte Covello,

trovando la morte in circostanze altamente sospette.

Restano da spiegare delle misteriose telefonate, di cui esistono le intercettazioni,

nel corso delle quali Licio Gelli, Venerabile burattinaio della Loggia P2,

parlava della successione al generale Mino prima ancora che questo morisse nel tragico incidente aereo.

E' verosimile la storia, riferita dal giornalista di "30 GIORNI", che la lista fosse stata compilata sulla base di documenti fotocopiati

presso la sede del Grand'Oriente d'Italia da un giovane impiegato nipote di un frate che,

in presenza dello zio, consegnò tutto a Mons. Giovanni Benelli(1921-1982), allora Sostituto della Segreteria di Stato,

il quale li fece giurare entrambi ‘che non stavano mentendo su un argomento così grave.

Certo si è che un plico di fotocopie di quei documenti, verosimilmente di seconda generazione,

era in possesso del cardinale Dino Staffa(1906-1977).

Anche "30 GIORNI", del 6 giugno 1992, ne riproduce tre.

Nella premessa dell'elenco, terribilmente corredato (a differenza di quello di 'Panorama'),

di tanto di data e numeri delle tessere di iscrizione,

(il che gli conferisce un tono di grande attendibilità),

egli dice, in sintesi, di essere venuto in possesso della lista il 28 agosto precedente.

Invita quindi l'appena eletto

Albino Luciani(1912-1978)

a un rigoroso controllo e conclude con queste parole:

"pubblicando questa lista di ecclesiastici forse affiliati alla Massoneria riteniamo di offrire un piccolo contributo

(alla chiarezza nella Chiesa cattolica n.p.c.), seguirà orse UNA PIOGGIA DI SMENTITE O, NEL SILENZIO, L'EPURAZIONE".

La pioggia di smentite non arrivò mai e neppure l' epurazione.

Anche perché di lì a pochi giorni (28 settembre 1978)

Giovanni Paolo I venne trovato morto...

Nessuna autopsia venne autorizzata dal Vaticano.

Luciani apeva apertamente manifestato l'intenzione di metter mano alla questione dello IOR e

di far chiarezza in merito alla lista dei presunti prelati iscritti alla Massoneria.

"la persona del papa é troppo lodata, si rischia di cadere nel CULTO DELLA PERSONA..."

Albino Luciani

TUTTE LE PERSONE INDICATE COME "MASSONI",

CONTENUTE NELLA LISTA PECORELLI,

FURONO PIENAMENTE CONFERMATE DALLA

POP STAR KAROL WOJTYLA,

il grande prescelto delle MASSONERIA MONDIALE:

- I GRANDI BUGIARDI -

(questa lista non é minimamente esaustiva...)

Con il passare del tempo la la lista Pecorelli continuò a trovare nuove conferme,

sopratutto quando scoppiò clamorosamente il caso della Loggia P2.

In quella circostanza non solo venne alla luce la strettissima collaborazione con la Massoneria di un personaggio assai importante,

il Vescovo Paul Casimir Marcinkus (1922-2006), presidente dello IOR, elencato nella lista,

ma si riportò la traumatica certezza che il Vaticano fosse largamente implicato nell'oscura vicenda.

- FIORENZO ANGELINI -

Compare sulla lista Pecorelli.

Fiorenzo Angelini, nominato Cardinale da Giovanni Paolo II,

figura nell'elenco di OP come entrato in Loggia fin dal lontano 14 ottobre 1957.

Fin dal 1985 riveste la carica di presidente del Pontifìcio Consiglio Pastorale degli Operatori Sanitari,

creato proprio in quell'anno dal medesimo Giovanni Paolo II.

Sono recentemente venuti alla luce gli stretti contatti col famigerato Duilio Poggiolini,

direttore generale del Servizio Farmaceutico Nazionale.

Poggiolini è, come Calvi e Sindona, membro della LOGGIA P2.

A questo riguardo, la giornalista Laura Maragnani scrive:

"Naturalmente è un chiacchierato.

Tutti sanno che è protetto dal Cardinale Fiorenzo Angelini. E tutti sanno che è un massone,

anzi, un piduista, codice E 18.91, tessera 2247. Altrettanto noto è il fatto

che intrattenesse ottimi rapporti con le industrie farmaceutiche guidate da massoni".

- MANFRINI ENRICO -

Compare sulla lista Pecorelli.

L'anello piscatorio che è stato scelto da papa Francesco, JORGE BERGOGLIO, è opera sua.

Lo "scultore dei papi"era molto vicino a Paolo VI e al suo segretario.

 

- AGOSTINO CASAROLI -

Compare sulla lista Pecorelli.

Uno dei personaggi più altolocati indicati nella lista di OP è certamente il Cardinale Agostino Casaroli,

che ricoprì poi per diversi anni la carica di Segretario di Stato, e cioè la più prestigiosa, nella Chiesa, dopo quella del Papa.

Padre paolino Rosario Esposito in un suo libro recante il programmatico titolo Le Grandi Concordanze tra Chiesa e Massoneria,

pubblicato nel 1987 presso la massonica casa editrice Nardini di Firenze, riferisce che il Casaroli, in data 20 ottobre 1985,

in occasione delle celebrazioni del quarantesimo anniversario dell' ONU, tenne, nella chiesa di San Patrizio, a New York,

«un'omelia di vasto respiro» i cui contenuti, sui quali non è qui il luogo di soffermarsi,

"attestano che le concordanze fra Chiesa e Massoneria possono essere considerate di fatto acquisite"

Sotto: MASSONERIA e VATICANO, identici simboli:

- Cardinale LEO JOSE SUENENS -

Compare sulla lista Pecorelli.

Uno dei personaggi più in vista della lista di OP è certamente il cardinale Leo Suenens, Primate del Belgio.

Il 24 settembre 1970, questo prelato, fatto senza precedenti negli annali della Chiesa belga,

tenne una importante conferenza in una riunione massonica organizzata dall'alta Massoneria ebraica del B'nai B'rith.

Mons. Suenens è autorevolissimo esponente di Pax Christi , un'organizzazione in cui l'impegno politico-sociale soverchia

quello propriamente religioso fino a farlo scomparire.

Ciò risulta evidente ai più sprovveduti dalla lettura del suo manifesto sul disarmo del maggio 1982, dove Dio e Gesùnon sono neppure

nominati e tutto il discorso è incentrato, in buona sostanza, sulla prospettiva di quel Governo Mondiale o Repubblica Universale

cui la Massoneria aspira fin dai suoi primordi.

- Cardinal MICHELE PELLEGRINO -

Compare sulla lista Pecorelli.

- Mons. BUGNINI -

Compare sulla lista Pecorelli.

- Mons. ALESSANDRO MARIA GOTTARDI -

Compare sulla lista Pecorelli.

- PADRE ERNESTO BALDUCCI -

Compare sulla lista Pecorelli.

E' sufficiente una conoscenza superficiale dell'opera di questo frate per rendersi conto che abbiamo a che fare con

un uomo completamente permeato dagli insegnamenti della Loggia.

L'appartenenza di BALDUCCI alla MASSONERIA era esplicita, talvolta quasi esibita.

Alcune citazionidal suo libro L'Uomo Planetario :

"Chi ancora si professa ateo, o marxista, o laico, e ha bisogno di un cristiano per completare la

serie delle rappresentanze sul proscenio della cultura, non mi cerchi.

Io non sono che un uomo"

Commentando l'incontro «ecumenico» di Assisi del 27 ottobre 1986, così si esprime:

«Siamo così alla resa dei conti. E in questa resa dei conti le religioni sono costrette a rivelarsi per quel che sono:

produzioni simboliche di gruppi umani , sistemi ideologici in veste sacra [...]. Timor fecit deos"

Balducci

"Nella generale eclissi delle identità, il nostro primo dovere è di restare fedeli a quella che abbiamo costruito,

con una variante però, che essa va ritenuta non come il tutto ma come un frammento del tutto,

di un tutto ancora nascosto nel futuro [...]. Come il vero Dio, così anche il vero uomo è absconditus»

Balducci

- SEBASTIANO BAGGIO -

Il nome di SEBASTIANO BAGGIO (sotto) compare sulla lista Pecorelli.

- PAUL MARCKCINKUS -

Il nome di PAUL MARCINKUS (sotto) compare sulla lista Pecorelli.

- JEAN VILLOT -

Il CARDINALE VILLOT aveva

giurato diverse volte non sapere nulla di MASSONERIA ma dopo la sua morte fra

le sue cose fu trovato un libro intitolato

"Vie et perspectives de la franc-maçonnerie traditionnelle"

(«Vita e prospettive della Massoneria Tradizionale»), di Jean Tourniac ,

Grande Oratore della Gran Loggia Nazionale di Francia.

Sul frontespizio di detto libro figuravano due dediche manoscritte al medesimo Villot,

una dello stesso autore, e l'altra del Gran Maestro della medesima Loggia:

Il nome di VILLOT compare sulla lista Pecorelli.

Di fronte a questo documento la «formale» assicurazione del porporato di non aver mai avuto

«in alcun momento della sua vita il minimo rapporto con la Massoneria»,

appare, francamente, poco credibile.

Sotto: VILLOT:

- CARDINALE SALVATORE PAPPALARDO -

Compare sulla lista Pecorelli.

- CARDINALE UGO POLETTI -

Compare sulla lista Pecorelli.

- FRANZ KOENIG -

Esistono gravissimi indizi di affiliazione massonica sul Cardinale Franz Koenig (1905-2004),

autorevole Arcivescovo di Vienna, che fu, col Cardinal Suenens e altri,

uno dei principali promotori delle innovazioni conciliari.

Il Koenig è stato il grande elettore di Giovanni Paolo II.

Koenig viene indicato da Aldo Mola, storico ufficiale della Massoneria italiana,

sulla base delle informazioni di un «altissimo e ottimamente informato dignitario giustinianeo» ,

come membro di una Loggia coperta romana, di cui facevano parte,

Cesare Merzagora, Marcello Saccucci, Giuseppe Caradonna,

Luigi Preti, Eugenio Cefis, Guido Carli, Enrico Cuccia, Michele Sindona,

insieme con altri personaggi celebri e celeberrimi .

Anche la rivista italiana Il Borghese, del 15 agosto 1976, parlò di una sua presunta affiliazione alla Massoneria.

Un'ulteriore gravissima prova a carico di Koenig è data dal fatto che egli, insieme col Gran Maestro Delegato della Massoneria austriaca,

Dottor Kurt Baresch, fu il promotore della commissione che approvò, in gran segreto,

la «Dichiarazione» di Lichtenau, del 5 luglio 1970, messa per iscritto da Rolf Appel, membro del Senato delle Grandi

Logge Riunite della Massoneria tedesca.

Sotto: il Cardinale Franz Koenig (a sinistra), Arcivescovo di Vienna, a colloquio con Kurt Baresch (a destra),
Gran Maestro Delegato della Massoneria austriaca:

- CARDINALE AVELAR BRANDAO VILEA -

Sotto: il Cardinale Avelar Brandào Vilela (al centro), Arcivescovo di San Salvador di Bahia,
si reca nella Loggia brasiliana Libertade per ricevere dal Gran Maestro Florival Ferreira (a destra) il titolo di " Gran Benefattore":

- PAPATO MASSONICO -

Con tali premesse (e ne sono state elencate pochissime...) bisogna certo essere CIECHI, SORDI

o completamente sciocchi per credere che il Vaticano OGGI non sia un'istituzione ormai

COMPLETAMENTE MARCIA, PIENAMENTE MASSONICA,

adoperata in tutto e per tutto al completamento,

(auspicato, ormai anche PUBBLICAMENTE da papi come

KAROL WOJTYLA, JOSEPH RATZINGER...) del

"NUOVO ORDINE MONDIALE" massonico.

La PROSTITUZIONE é ormai totale, il tradimento completo.

- I PAPI DELLA MASSONERIA -

Il coinvolgimento massonico di personaggi come PAOLO VI, GIOVANNI XXIII

GIOVANNI PAOLO II, BENEDETTO XVI, FRANCESCO... non potrebbe oggi essere più esplicito ed evidente,

nonostante tutto questo milioni di "fedeli" nel mondo, continuano ciecamente a seguire questi

LUPI TRAVESTITI DA AGNELLI, nel più completo rinnegamento della Parola di Dio,

L'UNICO PADRE SANTO, e del Suo Agnello,

L'UNICO MAESTRO E MEDIATORE.

"USCITE DA BABILONIA, POPOLO MIO"

Sotto: Il 22 marzo 1984, Giovanni Paolo II ha concesso un'udienza in Vaticno ad una delegazione della
Massoneria ebraica del B'nai B'rith:
Sotto: la MANO NASCOSTA del gesuita JORGE BERGOGLIO:
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Pecorelli morì assassinato a colpi di pistola il 20 marzo 1979.

L'assassinio è rimasto a tutt'oggi impunito.

                                                                                                                                                        

Vedi anche:

BERGOGLIO e MASSONERIA

KAROL WOJTYLA e la MASSONERIA

 

mercoledì 22 aprile 2015

IPOCRISIA E PARACULAGGINE DEI MEDIA

IPOCRISIA E PARACULAGGINE DEI MEDIA





A sentire le interviste che le TV fanno in questi giorni pare che TUTTI siano assolutamente favorevoli all’accoglienza dei migranti, clandestini e non.
Ma se uno parla in giro con la gente, la musica cambia radicalmente e le persone, quale che ne sia la motivazione, non sono così “accoglienti” come le TV vogliono mostrare.
Al solito i media, che sono al servizio servile della politica, cercano di influenzare la pubblica opinione facendo vedere che la maggior parte della gente la pensa come la politica vorrebbe che pensasse per scopi ed interessi spesso non troppo trasparenti e mostrando solo quelle interviste che provano la loro tesi, nascondendo quelle che dicono il contrario..!!
Manipolazione, paraculaggine ed ipocrisia sono la chiave di lettura di quello che dovrebbe essere un servizio ( l’informazione ) e che invece, anche usando i soldi pubblici elargiti per svolgerlo, diventa una servitù verso il potere e una presa per i fondelli per i cittadini.
Lo si è visto spesso sia nelle cronache cittadine che nelle corrispondenze dall’estero o nei commenti di avvenimenti politici quando illuminando alcuni aspetti ed oscurandone altri veniva data un’interpretazione dei fatti lontana dalla verità..!
Così come in passato le religioni, oggi anche l’informazione è diventata “Strumentum regni” e serve al potere per mantenersi tale.
Non è certamente un caso che gruppi industriali e finanziari, abituati ad agire solo per il profitto, si affannino a comperare testate giornalistiche e TV che di per se hanno sempre bilanci passivi.
Evidentemente il tornaconto non deriva direttamente dalla gestione aziendale dei media, ma bensì dalla loro capacità di condurre la pubblica opinione là dove la si vuole condurre per interessi privati…!!

Alessandro Mezzano


                                                                                                                                                                            

domenica 19 aprile 2015

25 aprile, cosa c’è da festeggiare?


25 aprile, cosa c’è da festeggiare?

La logica partigiana del 25 Aprile fu:" o sei con me oppure ti accoppo" ( e magari mi diverto a farlo con un po' di trucido sadismo..)
Cosa cavolo si debba festeggiare in tale contesto non si capisce e fa specie ogni anno di sentire parlare di "unità della Nazione" e di "Valori condivisi".
Cosa si dovrebbe condividere?
L'aver abbandonato l'alleato di ieri per mettersi con il nemico, quegli "Alleati" che distruggevano le città italiane con bombardamenti terroristici, che mitragliavano civili innocenti, che in Sicilia fucilavano i nostri soldati che si erano arresi, che consideravano obiettivi militari pericolosi le scuole come quella di Gorla, oppure l'avere innescato una guerra civile contro i fratelli con una mattanza che é durata ancora per mesi e mesi dopo la fine della guerra?
E il tutto, nella parte comunista della resistenza, che era preponderante, non per dare agli italiani la libertà dalla dittatura fascista, ma per sostituirla con quella di Stalin?
NON abbiamo NULLA da condividere con costoro.
Siamo un'altra razza, un'altra specie, un'altra umanità.
Al diavolo e non ci rompano..!!

venerdì 17 aprile 2015

I pellerossa che difesero l' Europa

I pellerossa che difesero l' Europa

 
Come si dice, le sorprese non finiscono mai! 
E anche la storia che ci viene raccontata, ormai lo sappiamo, dimentica e omette eventi storici in evidente contrasto con la “verità ufficiale” che corrisponde più spesso con la verità ideologica che con la realtà dei fatti. 
Guai ai vinti dunque, visto che sono loro le vittime di questo occultamento della memoria…e che questa triste affermazione si ripercuota anche in periodo di pace, in modo che le sentinelle della memoria difendano l’unica versione da raccontare. Ricordate gli Indiani d’America, comunemente chiamati pellerossa? Da alcuni documenti, resi noti all’inizio di questo anno(2008), sembrerebbe che durante il secondo conflitto mondiale alcuni nativi indiani d’America avrebbero costituito un reparto di Waffen SS denominato “Aufklarung Reiter Kompanie” “Chief Sitting Bull”. Da questi documenti si apprende che, all’inizio del conflitto, gli indiani erano stati arruolati forzatamente nell’U.S Army e che, durante la battaglie di Kasserine (Africa settentrionale), Monte Cassino e Normandia, erano stati catturati dalla Wehrmacht. I prigionieri non esitarono a schierarsi dalla parte di chi combatteva per la civiltà contro le plutocrazie mondiali e con il sogno di costituire una nazione autonoma di indiani d’america decisero di arruolarsi nelle SS. Il loro capo era Cherokee Standing Bull, un nipote diretto di Toro seduto, che ebbe un incontro direttamente con Himmler e da tale colloquio nacque il reparto di cavalleria da esplorazione di guerrieri pellerossa e Chief Standing Bull fu nominato Braves-Sturmbannfuhrer (maggiore nei gradi militari) da Himmler in persona. Questa unità venne impiegata nei combattimenti nell’offensiva dell’Ardenne e nell’ultima battaglia per la difesa dell’Europa contro i sovietici. Attorno al bunker tra gli europei che si batterono con altissimo valore troviamo gli ultimi uomini della divisione dei “pellerossa”. A guerra finita solo trenta di loro rimasero vivi, incluso il loro capo che fu invitato alle nozze tra Eva Braun e Hitler. I sovietici catturarono i superstiti della divisione indiana e il presidente americano Truman li richiese cosicché nel 1947 furono rimpatriati negli Stati Uniti e processati da una corte marziale militare per alto tradimento. Insomma sappiamo che i reparti delle Waffen SS erano costituiti anche da divisioni bosniache di religione musulmana, ora scopriamo perfino una divisione di Indiani d’America. Ma come mai i discendenti di Toro seduto si sono arruolati dalla parte “sbagliata”, dei massacratori e dei razzist i? Come è possibile, viste le teorie sulla superiorità razziale che ci hanno sempre raccontato e con le quali ci hanno bombardato? Vorremo proprio sapere cosa risponderebbero i professori, gli storici e le sentinelle della storia a senso unico. Le favole iniziano con un c’era una volta e troppo spesso anche i libri di storia. Forse sarebbe ora di imparare a fare un po’ di distinzione.
D' altronde se se non si crede alle boiate che ci raccontano adesso ( Iraq, Siria, Libia, Serbia, Romania, Afghanistan, Vietnam, Korea, Cuba, Iran ) gli ''esportatori di democrazia'' non vedo perchè si debba credere alle boiate che ci hanno raccontato sulla seconda guerra mondiale. 
Sono meglio e più credibili come boiate perchè stagionate? 
Ma per favore........