politicamente scorretto contro la dittatura del pensiero unico.
AVVOCATO EDOARDO LONGO
TRIBUNALE DI PORDENONE ILLEGALE : lo dice la Corte di Cassazione
Ricordiamo ancora una volta un raro esempio di giustizia giusta lontano dalla corrotta sede giudiziaria di Pordenone :
La Corte di Cassazione, ancora nel lontano 2010, ha dichiarato nulla ed illegittima l' operazione di " pulizia etnica" del tribunale di Pordenone volta a distruggere l' avvocato Edoardo Longo.
E' bene
ricordare un 'altra dura lezione di diritto per le toghe del tribunale
di Pordenone, aduse violare sistematicamente il diritto , giovandosi
della impunità offerta loro dalla mancanza di una adeguata legge che
imponga loro il risarcimento dei danni che infliggono ogni giorno ai
cittadini, da loro considerati meri sudditi.
I magistrati pordenonesi, come molti altri loro colleghi in Italia, conducono i processi con lo stesso grado di lucidità con cui un certo pilota tedesco ha guidato un aeroplano di linea nei giorni scorsi. e l' errore giudiziario e l' esito sempre più frequente dei loro giudizi dissennati.
I magistrati pordenonesi, come molti altri loro colleghi in Italia, conducono i processi con lo stesso grado di lucidità con cui un certo pilota tedesco ha guidato un aeroplano di linea nei giorni scorsi. e l' errore giudiziario e l' esito sempre più frequente dei loro giudizi dissennati.
Nel 2010, dopo l' annullamento immediato da
parte del tribunale della libertà di Trieste, degli arresti illegali
inflitti all' avvocato Edoardo Longo, la stessa Corte di Cassazione
mise la parola " fine " alla aggressione giudiziaria illegale nei
confronti dello scomodo professionista.
In data 10
dicembre 2010, la Quinta sezione penale della Suprema Corte ha accolto
un ricorso presentato personalmente dall' avvocato Edoardo Longo che
chiedeva la declaratoria di nullità del sequestro del proprio Studio Legale avvenuto nella primavera del 2010, e durato un tempo inaudito, fino al 2 agosto successivo .
Ricordiamo i termini della vicenda.
In data 25
maggio 2010 , il pubblico ministero Sorti, comandante onorario della
Base militare USA di Aviano ( PN), faceva irruzione con i suoi
poliziotti migliori ( ? ) nello Studio legale del professionista,
sequestrandolo lo Studio " a scatola chiusa", ed arrestando l'
avvocato.
Il Pm doveva
evidentemente aver fatto confusione fra i suoi ruoli di magistrato della
repubblica italiana e di militare onorario delle forze armate di
occupazione militare, perchè tale procedura era del tutto illegale.
E lo ha detto a chiare lettere anche la Corte di Cassazione, ancora nel dicembre 2010 , annullando tutta la " brillante " operazione di ' pulizia etnica ' del dissenso politico, operata dalle " forze armate " della procura di Pordenone.
La Corte di
Cassazione ha accolto i motivi del ricorso del legale ribadendo con
forza i principi dello stato di legalità : non è ammesso sequestrare un
edificio o uno Studio Legale e demandare la sua perquisizione in tempi
successivi, mentre la perquisizione doveva essere effettuata subito,
senza tenere bloccato uno Studio di ben due professionisti per oltre 70
giorni, con danni enormi ed intuibili. Non è amemesso accedere in detto
studio clandestinamente, come ha fatto la procura, senza la presenza dei
difensori dell' indagato, e non è legale asportare clandestinamente e di soppiatto materiale da detto studio senza relativi verbali e senza la presenza dei Difensori e le altre garanzie di legge alla Difesa.
Inoltre, ha ribadito la Suprema Corte, il sequestro non può essere utilizzato illegalmente,
come ha fatto la procura di Pordenone, non al fine di cercare i
presunti corpi di reato per i quali il sequestro era stato concesso,
ma al fine illegittimo di rovistare fra le carte del legale, per cercare
spunti onde aprire nuovi procedimenti penali a suo carico, e per di più
farlo in modo clandestino, senza la presenza dei Difensori.
La Suprema
Corte ha ribadito la illegittimità di questo modo da operare, da
Anonima Sarda e non da magistratura di uno stato di legalità, ed ha
annullato l' ordinanza del tribunale del riesame di Pordenone, che aveva
ratificato tale cumulo di illegalità, perpetratosi a seguito della
aberrante ordinanza del GIP Binotto che tutto ciò aveva autorizzato
incoscientemente , concendendo " licenza di saccheggio" alle forze (armate) della procura di Pordenone ( o Aviano...? ).
Tale
ordinanza è stata dichiarata nulla ancora nel dicembre 2010 e l'
avvocato Edoardo Longo, unitamente all' avvocato Cisilino contitolare
dello Studio Legale devastato , si accinge a mandare il conto dei danni al " comandante " delle " forze armate" della procura.
Se tale modo di
agire fosse stato avallato, è intuibile che tutte le garanzie
costituzionali di legalità sarebbero state spazzate vie e si sarebbe
aperta una deriva totalitaria della magistratura italiana dagli effetti
inimaginabili, perchè ogni avvocato sarebbe stato a rischio di subire il
medesimo devastante trattamento, con una accusa pretestuosa come
cercare carte che sarebbero mancate da qualche incartamento degli uffici
giudiziari.
Accusa
pretestuosa azionata nei confronti dell' avvocato Longo, tanto
pretestuosa che gli inquirenti hanno utilizzato i 70 giorni di sequestro
per cercare altro ( = spunti per ordire nuove accuse verso lo scomodo
legale ), dal momen to che gli atti che simulavano di cercare lì non c'
erano, come dovettero ammettere anche nel verbale conclusivo di questa
illegale operazione di polizia e che qui riproduciamo :
Desta sconcerto
il comportamento del locale consiglio dell' ordine forense che, in
smaccata violazione dei suoi doveri statutari, ha omesso di denunciare
questo stato di totale arbitrio agli organi di controllo dell'
avvocatura e della magistratura, come era suo dovere per legge. Un tale
comportamento così pesantemente omissivo è un avvallo ad una deriva
totalitaria che finisce con il rendere l' avvocatura un docile vassallo
nelle mani della magistratura più tentata da derive illegali, come anche
il " caso Stolz " insegna.
Ricordiamo che tale stato di sequestro illegale si è protratto per oltre 70 giorni con danni inimmaginabili.
Il tribunale
del riesame che ebbe ad avvallare tale mostruosa operazione di polizia (
politica) era presieduto dal giudice Eugenio Pergola, già rimosso
dalla Corte di Appello da altro processo, a seguito di una accolta ricusazione dell' avvocato Longo, nochè dallo stesso legale più volte deferito disciplinarmente al Consiglio Superiore della Magistratura.
Lo stesso giudice aveva in passato anche denunciato
pretestuosamente il legale, con denuncia archiviata dalla procura di
Bologna. Forse il giudice Pergola non era proprio il magistrato più
adatto ed imparziale ad esprimersi su questa vicenda, ma al tribunale di
Pordenone il concetto di imparzialità e di giudice " terzo " è del
tutto sconosciuto.
L'azione giudiziaria pesantemente cassata dalla Suprema Corte di Cassazione porta la firma dei pubblici ministeri Annita Sorti e di Luigi Delpino, quest' ultimo subito dopo " promosso " a dirigere la procura di Venezia, per meriti che, confessiamo umilmente, ci sono del tutto sconosciuti, ma che sono senz' altro noti al suo sponsor politico, il ( poco ) onorevole senatore Nicola Mancino ( nomen est omen ..). Per chi non lo ricorda, l' Onorevole Mancino è quello delle leggi speciali liberticide e uno dei nomi d' eccellenza coinvolti nella indagine senza esito sulle trattative stato - .mafia. Attualmente, la procura di Venezia ha guadagnato la palma del più sgangherato ed inefficiente ufficio giudiziario del nord - italia, come si potrà vedere anche dall' esempio ricordato a questo link : http://edoardolongo.blogspot.it/2014/02/i-misteri-esoterici-della-giustizia.html
La promozione a
Delpino è giunta nel 2010 poche settimane prima di questa sentenza
della Suprema Corte, destinata a fare giurisprudenza, che non gli ha ,
quindi, " guastato la festa " ... quanto accaduto è , infatti, di una
gravità inaudita, del tutto incompatibile con il nostro ordinamento
costituzionale di legalità. Prosit, dottor Delpino. Tanti auguri .
Ricordiamo che
l' avvocato Longo, vittima di questa operazione vergognosa di macelleria
giudiziaria alla sudamericana, è perfettamente incensurato ed è noto per il suo impegno quale difensore in processi politici ( ricordiamo il " caso Holy War", il " caso Medini " e il processo agli skinheads veneti ), nonchè per la sua intensa attività culturale controcorrente. E' stato anche Vice Pretore onorario di Pordenone per lunghi anni.
Una articolata biografia professionale dell' avvocato Edoardo Longo può essere letta a questo link : http://edoardolongo.blogspot.it/2014/11/biografia-professionale-dell-avvocato.html
Una articolata biografia professionale dell' avvocato Edoardo Longo può essere letta a questo link : http://edoardolongo.blogspot.it/2014/11/biografia-professionale-dell-avvocato.html
Sua la casa editrice Edizioni
della Lanterna e costituita pochi mesi prima di questa vicenda, che
sta per dare alle stampe un primo dossier sulla vicenda.
Altri dettagli sulla vicenda si possono consultare su : http://www.facebook.com/pages/Cronache-da-Forcolandia/120344684694348
COMITATO
DEI SOSTENITORI E DEI COLLABORATORI DEL SITO " DISSONANZE", GIA'
"ANTIZOG", E DEI COLLABORATORI DELLE EDIZIONI DELLA LANTERNA
Questa notizia è stata data anche da Il Messaggero Veneto in data 15 dicembre 2010 : http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2010/12/14/PN_04_PND1.html
BIOGRAFIA PROFESSIONALE DELL' AVVOCATO EDOARDO LONGO
L’ avvocato Edoardo Longo è’ nato
a Sacile (Pordenone) il 12.05.1958 e risiede a Pordenone. Ha conseguito la
maturità classica presso il liceo classico Don Bosco nel 1977 e si è laureato
in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Trieste con una tesi in diritto processuale penale molto critica
verso la legislazione cosiddetta “d’emergenza” degli anni ’70 e ’80 e dal
titolo Il pentimento del reo e i suoi riflessi sulla giustizia penale[1] nonché con una
tesi in diritto penale sul tema de I delitti contro l’integrità della
stirpe .[2]. E' cattolico praticante.
Svolge la professione di avvocato dal 1990 dopo esser stato patrocinatore legale dal 1984 al 1990 e Vice Pretore Onorario presso la Pretura di Pordenone dal 1986 al 1991.[3]
Dal 2003 è iscritto all’Albo
speciale degli avvocati ammessi al patrocinio presso la Corte di cassazione e
presso le giurisdizioni superiori. [4]
Arbitro presso le Camere di
Commercio di Udine, Gorizia, Pordenone, Belluno, Treviso.
Ha sempre svolto con continuità
la professione forense tendendo con gli anni a specializzarsi nel settore
penale.
In questo ambito, ha svolto molteplici difese penali per accuse
politiche formulate in base alle leggi liberticide in vigore e ha sempre difeso
con inattenuazione difensiva molte persone finite nei gangli di processi penali
maturati in ambiti poco puliti e ad opera di lobbies che controllano la magistratura e se
ne servono come strumento di controllo sociale.
Specializzato ormai da anni in
processi politici, ha difeso svariati gruppi di opposizione : da vari gruppi di
destra come il M.F.L., il Fronte Nazionale Sociale, il Movimento Italiano d’
Azione, o il sindacato di destra Cisnal
( poi U.G.L.) ,fino agli
skinheads veneti e friulani, senza
dimenticare tanti ricercatori revisionisti , giungendo poi, in anni recenti, alla
attuale galassia di opposizione al sistema, costituita dai vari
movimenti indipendentisti.
L’ avvocato Longo è attualmente
legale di riferimento di vari di questi gruppi : dal Movimento Trieste Libera,
al Governo Veneto, al Governo nasionae veneto ed altre realtà consimili.
Questa specializzazione professionale in processi
politici e di “ contrasto” è stata la fonte di una serie di pesanti ritorsioni
sull’avvocato da parte di tali lobbies che non amano “intralci” nelle loro
operazioni di politica giudiziaria e repressione del dissenso politico per mano giudiziaria.
Difensore senza attenuazioni
opportunistiche nei processi politici contro il dissidenti politici del sistema
politico dominante , ha riversato la sua
esperienza in materia in alcuni libri e in moltissimi articoli contro le
aberrazioni del sistema giudiziario al servizio delle lobbies plutocratiche
internazionali. Non è mai stato iscritto ad alcun partito politico, per
mantenere la massima libertà nell’ esercizio della professione forense.
Per l’ambito di impegno
professionale e per la intensa attività
pubblicistica non conformista, l’avvocato Edoardo Longo è stato a lungo soggetto
ad una serie di ritorsioni disciplinari e giudiziarie che hanno avuto origine
nella lobby dell’ordine forense controllata dai consiglio dell’ordine forense. Una
lobby poco pulita e al soldo conclamato dei poteri forti e finalizzata a
mantenere il controllo dell’ avvocatura in modo che non sia di ostacolo alla
lobby giustizialista più accanita e non vengano attaccati neanche i santuari
finanziari , politici ed economici della struttura del sistema dominante.
La storia di questo attacco
repressivo liberticida è ripercorsa nel libro di Robin Hood dal titolo Toghe
e Forchette. La giustizia secondo l’ordine forense libro a lungo
introvabile a causa di una trasversale azione del consiglio dell’ordine per
toglierlo dal mercato a causa delle sue esplosive documentazioni.
Innumerevole l’elenco delle
pubblicazioni con cui ha collaborato in anni giovanili ,e che qui ricordiamo
: Diorama Letterario, Margini, Libraria,
L’Altro Regno, Orion, Diesel, Keltic, L’Araldo di Thule, la Rivista del Club Alpino Italiano, la Rivista del club Alpino
Accademico Italiano, Alp, Convivium, Arthos, Algiza. Questo per quanto riguarda
un ambito di pubblicistica letteraria e collegata al mondo dell’ alpinismo, poi
abbandonata col passare degli anni.
In campo più schiettamente politico,
ricordiamo : Sentinella d’Italia,
Giustizia Giusta, Il Courrier du Continent, Ciaoeuropa, Costruire, Il Popolo d’
Italia [5]
Il suo impegno professionale nei
processi politici e la sua attività pubblicistica sul tema della malagiustizia,
hanno attirato col tempo una sorda e rabbiosa reazione repressiva da
parte delle cupole mafiose dell’avvocatura la servizio dei poteri forti
trasversali.
Poichè tali lobbies di malaffare
stentavano a distruggere la vita professionale e lavorativa dello scomodo
avvocato, sul finire degli anni ’90 vennero attivati i gangli giudiziari legati
ai medesimi gruppi di pressione di tipo massonico presenti a piene mani nella
magistratura, ed ebbe inizio un attacco giudiziario senza precedenti e di rara
violenza contro l’ avvocato Edoardo Longo : artefice principale la procura della repubblica di Pordenone,
legata a filo doppio con ambienti massonico – affaristici presenti nel mondo
forense.
Nel corso del 2005 l’ondata
repressiva giudiziaria è andata sgretolandosi e tracce di questa operazione a
regia sono state elaborate in diversi libri dell’ avvocato Longo . A tutt’ oggi
questa violenta forza d’ urto di illegalità è
quasi spenta e l’ avvocato Edoardo Longo è rimasto un cittadino
incensurato a riprova dell’ uso perverso ed illegale dei processi penali contro
di lui intentati a fini politici.
La assoluta infondatezza e strumentalità lobbistica dell' assalto giudiziario patito dall' avvocato Edoardo Longo è certificata dalla circostanza che lo stesso, nonostante la violenta ed illegale aggressione giudiziaria, è perfettamente incensurato. ( vedasi certificato cliccando QUI ).
La assoluta infondatezza e strumentalità lobbistica dell' assalto giudiziario patito dall' avvocato Edoardo Longo è certificata dalla circostanza che lo stesso, nonostante la violenta ed illegale aggressione giudiziaria, è perfettamente incensurato. ( vedasi certificato cliccando QUI ).
Attualmente l’ avvocato Edoardo
Longo è uno dei legali penalisti più accreditati per serietà, esperienza e
determinazione nell’ ambito delle Venezie
. [6]
Trent’ anni di ininterrotta attività forense sono una garanzia di
professionalità indiscussa.
Ne fa fede l’ ampia raccolta di
echi e cronache di stampa pubblicati sia sul sito dello Studio Legale Longo :
che sulla pagina facebook dello
stesso :
Nessun commento:
Posta un commento