martedì 11 agosto 2015

Le conseguenze dell'uscita dell'Italia dall'Eurozona

Le conseguenze dell'uscita dell'Italia dall'Eurozona

presentazione di Ida MagliItalianiLiberi | 08.08.2015

Filippo Abbate:"Le conseguenze dell'uscita dell'Italia dall'Eurozona" - pdf

 Il testo che vi proponiamo è molto interessante ed esaustivo soprattutto perché cerca di rispondere ai vari interrogativi che l'ipotesi di uscire dall'euro suscita di solito. Non è il solo testo esistente: basta fare un giro in internet per scoprire quanto grande sia ormai l'insofferenza degli italiani verso la moneta unica, della quale nessuno riesce più a negare di averci impoverito e reso più deboli tanto economicamente quanto politicamente. Io, però, voglio aggiungere qui due osservazioni che mi sembrano ineluttabili.
La prima è che la moneta unica è fallita perché non poteva non fallire in quanto strumento di un'Europa che non esiste e che non può esistere. L'Ue non è uno Stato, il parlamento europeo è un finto parlamento in quanto rappresenta uno Stato che non esiste e difatti non legifera se non marginalmente. Le decisioni, come è noto, le prende la Banca Centrale europea, il Consiglio o, a piacere, la Merkel insieme a Hollande. Tutto è "finzione" di ciò che è stato costruito sotto il nome di Unione europea, ma la finzione era indispensabile, sia perché unificare politicamente le nazioni più progredite del pianeta era (e rimane) un'idea assurda, sia per soddisfare i politici dei vari Stati i quali possiedono così una miriade di poltrone, di stipendi, di benefici e il gusto della grandeur: Alto Rappresentante, ecc. ecc., non vi fa ridere?
La seconda osservazione è questa: tutti sappiamo tutto, ce lo siamo detto e ridetto e ce lo ripetiamo ogni giorno, ma non c'è nessuna speranza di poter abbandonare l'euro o uscire dall'Europa perché, appunto, ai politici non conviene, non intendono farlo, e hanno anche paura dei poteri massonici di Bruxelles. Non mi sembra che dica esplicitamente di uscire dall'Europa neanche la Lega e comunque non avrebbe la maggioranza per poterlo ottenere. Dei referendum proposti da Grillo è inutile parlare: sono promesse al vento e per giunta in malafede. Non mi sembra che abbiano cambiato la Costituzione che lo vieta in materia di politica estera e fiscale, quindi il referendum non si può fare.
Questa è la situazione. Occorrono idee e proposte fattibili per uscirne.
(Qualche tempo fa alcuni avvocati britannici hanno affermato che la rinuncia da parte di uno Stato alla propria sovranità monetaria, è illegittima e "nulla").


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