mercoledì 28 giugno 2017

GIUDAISMO, MARXISMO E BOLSCEVISMO

GIUDAISMO, MARXISMO E BOLSCEVISMO

(dal sito http://dagobertobellucci.wordpress.com – 28 marzo 2012)
di Dagoberto Bellucci

“Il bolscevismo non è né più né meno che la realizzazione del programma internazionale contenuto nei Protocolli sionisti, così come secondo gli stessi Protocolli dovrebbe realizzarsi in tutti gli altri paesi ad opera di una minoranza rivoluzionaria”
(Henry Ford – “La U.R.S.S. è un prodotto del pangiudaismo” – da “L’Ebreo Internazionale” Ediz. di “Ar” – Padova 1971).
“Circonderemo il nostro governo di economisti. Questo è il motivo per cui agli Ebrei si insegna principalmente la scienza dell’economia. Saremo circondati da migliaia di banchieri, di commercianti e, cosa ancora più importanti, di milionari, perché in realtà ogni cosa sarà decisa dal denaro”
 (“L’Internazionale Ebraica – I Protocolli dei Savi Anziani di Sion” – Protocollo nr. 8).
Il marxismo fin dalla sua nascita come concezione filosofica e progressivamente nella sua prassi criminale  rappresenterà il più virulento attacco contro tutte quelle forze che avevano rappresentato la Tradizione.
Per comprendere esattamente la pratica sovversiva – insieme ideologica e politica, sociale ed economica – che una simile teoria (ammantatasi di “scientificità” e di una indubbia efficacia dialettica che rovescia i termini della questione sociale facendo esclusivamente leva sugli istinti primordiali più bassi dell’individuo, in particolar modo attraverso l’invidia, il risentimento, la rabbia e l’odio materialistico)  avrebbe instillato nelle società europee a partire dalla seconda metà del XIXmo secolo – raggiungendo il culmine degenerativo attraverso il golpe ebraico di Lenin che porterà alla nascita di uno Stato ateo e “rivoluzionario”, una centrale d’odio e di vendetta utilizzata come caposaldo per tutte le fiammate insurrezionali del Novecento che troveranno nei dirigenti del Cremlino complici interessati – occorre ripercorrere la storia della guerra occulta, sotterranea, che si svolse a partire dalla Rivoluzione Francese sul continente europeo e che vedrà contrapposti da un lato i simboli, le autorità, le forze tradizionali del Vecchio Continente; dall’altro lato tutti quei fenomeni ed ideologie funzionali alla loro disintegrazione secondo un piano di progressiva erosione del potere temporale e spirituale della Chiesa e delle antiche monarchie attraverso un complotto che si sarebbe servito di volta in volta delle diverse forme assunte dall’Anti-Tradizione (il nazionalismo “risorgimentale” d’ispirazione liberale, il socialismo, l’imperialismo colonialista, l’estremismo anarchico, il bolscevismo unitamente a quelle ideologie moderniste che favorirono il darwinismo, lo sviluppo della tecnica esasperato in un progressismo dai tratti messianici, fino all’evoluzione delle scienze psicoanalitiche  che tanta parte avrebbero avuto nelle società moderne di massa e all’avvento dell’industrializzazione in senso capitalistico dell’ intero mondo occidentale con le sue conseguenze sociali attraverso l’urbanizzazione selvaggia e quella che è stata definita come la nazionalizzazione delle masse da autorevoli storici).
Tale cospirazione occulta era stata preparata minuziosamente per tutto il Settecento nel segreto delle logge massoniche spuntate come funghi su tutto il continente europeo dopo la costituzione della Gran Loggia Madre inglese nel 1717.
L’attività di erosione svolta dall’interno dagli agenti della setta segreta sarebbe proseguita imperterrita attraverso l’opera di proselitismo e affiliazione di numerosi esponenti dell’aristocrazia dell’epoca stoltamente postisi al servizio del nemico.
La Rivoluzione francese al di là di  celebrare i suoi immortali principi di uguaglianza, fraternità e libertà schiuderà i ghetti ebraici assicurando all’elemento ebreo una parità di diritti civili che, di fatto, avrebbero reso l’ebreo progressivamente il principale elemento di dissoluzione di tutte le strutture dell’antico ordinamento dei diversi Stati del vecchio continente.
Il 27 settembre 1791 i cinquantamila ebrei francesi si videro riconosciuto il diritto di cittadinanza.
La partecipazione ebraica agli avvenimenti rivoluzionari francesi rimase sostanzialmente relativa anche se non mancarono esponenti di primo piano del nuovo Stato sorto dalle idee illuministe e rappresentanti del nuovo ceto borghese che rapidamente prese d’assalto il potere dichiarando decaduti i privilegi secolari aristocratici e l’autorità ecclesiastica.
“Il nome più illustre sembra esser stato quello di Marat, un sefardita la cui famiglia era giunta in Francia attraverso la Sardegna e la Svizzera; complice inseparabile di Marat inoltre era l’ebreo Pereyra. Nel complesso però, l’intervento diretto degli ebrei negli eventi della rivoluzione non è molto manifesto; è soprattutto il carattere di questa rivoluzione che fa pensare a una loro partecipazione. E le mura dei ghetti furono abbattuti in tutti i paesi in cui gli “immortali” principi vennero imposti dalle armate di Napoleone Bonaparte; il quale, come primo console, aveva stipulato un concordato col Sinedrio ebraico. Il Messia della Rivoluzione venne sconfitto e relegato a Sant’Elena ma ciò non impedì all’ebraismo europeo di proseguire la sua opera silenziosa. I Rothschild, proprietari di banche nelle maggiori capitali europee, erano in grado di ricattare i governi, negando loro i prestiti o concedendoli, a seconda dell’atteggiamento che essi assumevano nei confronti del popolo ebraico. La guerra tra la Banca e le Monarchie europee si riaccese nel 1830 con una rivoluzione che segnò l’insuccesso storico della Santa Alleanza. Rothschild fu il vero primo ministro di un sovrano che aveva rinunciato alla formula “per grazia di Dio”, in un regno che sostituì la bandiera dei gigli d’oro con il vessillo tricolore. Una delle prime misure del nuovo regno fu di mettere a carico dello Stato le spese del culto giudaico e per diciotto anni gli ebrei furono veramente les rois de l’epoque per citare il titolo del libro di Toussenel sul regime orleanista. La rivoluzione del 1848 spazzò via la monarchia, ma restarono gli ebrei; è nota la frase di Proudhon: “la France n’a fait que changer de Juifs”; analoga all’affermazione di Drumont secondo cui “come i bari non si siedono mai al tavolo da giuoco senza un re o due di scorta nella tasca del panciotto, così i Rothschild non si mettono mai al giuoco senza due o tre statisti ebrei nella manica.” I nuovi assi nella manica del Banchiere si chiamavano Cremieux e Goudchaux: il primo divenne membro del governo provvisorio e ministro della giustizia; il secondo ebbe il ministero delle finanze”  (Claudio Mutti – “Ebraicità ed ebraismo” – introduzione a “L’Internazionale Ebraica – I Protocolli dei Savi Anziani di Sion” – Ediz. di “Ar” – Padova 1976).
Il motore immobile, occulto, della rivoluzione messo in moto dalle potenti logge massoniche britanniche avrebbe da allora in avanti attinto sempre più forza e, di volta in volta a seconda delle prospettive, ottenuto revisioni e cambi di rotta strategici dall’officina ebraica che si sarebbe dimostrata particolarmente attenta soprattutto a concentrare i suoi sforzi sovversivi contro la Russia zarista e l’impero asburgico d’Austria-Ungheria ultimi baluardi della Tradizione europea.
Le rivoluzioni liberali della metà dell’Ottocento vedranno una partecipazione diretta dell’elemento ebraico:
“questa volta gli ebrei entrarono nell’arena politica direttamente, e ben presto assunsero un ruolo dominante, in particolare nei movimenti liberali. (…) La rivoluzione del 1848 finì per identificarsi con l’emancipazione ebraica” (Abba Eban – “Storia del popolo ebraico” –  Ediz. “Mondadori” – Milano 1973).
Nel 1844 , cioè quattro anni prima delle insurrezioni liberali che avrebbero sconvolto l’impero austro-ungarico e la confederazione tedesca portando alla luce i nuovi nazionalismi d’Ungheria, d’Italia e di Germania, l’ebreo Benjamin Disraeli, primo ministro della Corona d’Inghilterra ed elemento di spicco dell’Internazionale occulta ebraica, faceva dire a Sidonia, personaggio del suo romanzo “Coningsby”:
“Quella possente rivoluzione che si prepara in Germania si sviluppa sotto l’egida degli Ebrei, che cominciano a monopolizzare le cattedre professionali”.
Disraeli si riferiva certamente all’azione insurrezionale di gruppi liberali e repubblicani quali la “Giovane Germania” nata sul modello della mazziniana “Giovane Italia”.
Anche nel ventiquattresimo capitolo del romanzo “Vita di Lord George Bentinek” lo stesso Disraeli poteva osservare:
“Se il lettore getta gli occhi sui governi provvisori di Germania, d’Italia e perfino di Francia formati in questo periodo, egli riconoscerà in tutti l’elemento ebreo…L’abolizione della proprietà è proclamata dalle società segrete che formano i governi provvisori…Alla testa di ciascuna di esse vi sono uomini Ebrei..gli Ebrei vogliono distruggere questa ingrata cristianità di cui non possono più sopportare la tirannia”.
Conquistate posizioni di rilievo attraverso i nuovi strumenti dell’informazione – sarà soprattutto tramite la stampa che gli Ebrei domineranno l’opinione pubblica dei neocostituiti Stati nazionali d’Italia e Germania – e all’interno dell’amministrazione pubblica l’Internazionale Ebraica, coadiuvata dalla massoneria, non perderà tempo per sferrare i suoi attacchi contro l’apparato ecclesiastico e contro gli ultimi residui del potere aristocratico, largamente corrotto e di fatto sostanzialmente impotente di fronte ad un processo di trasformazione in senso capitalistico che avrebbe prodotto in pochi decenni il passaggio definitivo di consegne dall’antica “aristocrazia del sangue” alla nuova “aristocrazia dell’oro” dei capitani d’industria, dei banchieri e del mondo della finanza usurocratica.
Il periodo determinante per la conquista di posizioni privilegiate da parte della nuova casta usuraia sarà la seconda parte dell’Ottocento momento storico cruciale che da un lato avvierà i processi d’espansione dei diversi imperialismi europei attraverso l’esperienza delle avventure coloniali in Africa e Asia mentre dall’altro lato favorirà l’emersione della cosiddetta “questione sociale” con l’affermazione del marxismo quale novella utopia messianica, sorta di religione dell’invidia e dell’odio alimentata in nome del proletariato contro tutte le forme di autorità.
L’esperienza della Comune di Parigi sarà un momento fondamentale di questa nuova dinamica sociale e di questa realtà storica.
Non irrilevante sottolineare in proposito come la cosiddetta “rivoluzione” del proletariato parigino del 1870 risparmierà scrupolosamente di interferire con gli affari e  salverà dalla furia popolare le proprietà immobiliari, all’epoca se ne contavano oltre 450 nella sola capitale francese, della famiglia dei Rothschild.
Uno storico di eletta ascendenza come Bernard Lazare riconoscerà:
“E’ Marx che dette l’impulso all’Internazionale col Manifesto del 1847, redatto da lui e da Engels; non che si possa dire ch’egli abbia fondato l’Internazionale come una società segreta di cui gli Ebrei furono i capi, perché parecchie cause determinarono la costituzione dell’Internazionale; tuttavia Marx fu l’ispiratore del meeting operaio tenuto a Londra nel 1864, donde uscì l’associazione. Gli Ebrei vi furono numerosi e solo nel consiglio generale si trova Karl Marx, segretario per la Germania e per la Russia, e James Cohen, segretario per la Danimarca. Molti Ebrei affiliati all’Internazionale ebbero la loro parte durante la Comune, ove trovarono altri correligionari. – (In nota): Neumayer, Fribourg, Loeb, Haltmayer, Lazare, Armando Levi, Franke, altro Cohen, Ph. Cohen – Quanto l’organizzazione del partito socialista, gli Ebrei vi contribuirono potentemente: Marx e Lassalle in Germania, Aaron Libermann e Adler in Austria, Dobrojanu-Gherea in Romania, Gompers, Kahn e de Lion negli Stati Uniti d’America, ne furono o ne sono ancora gli iniziatori. Gli Ebrei russi debbono occupare un posto a parte in questo breve riassunto. I giovani studenti, appena evasi dal ghetto, parteciparono all’agitazione nichilista; qualcuno, tra i quali donne, sacrificò la vita alla causa emancipatrice; accanto a questi medici e avvocati ebrei bisogna porre la massa considerevole dei rifugiati artigiani che hanno fondato a Londra e a New York importanti agglomerati operai, centri di propaganda socialista e anche comunista, anarchica (…) In generale gli Ebrei, anche rivoluzionari, hanno conservato lo spirito ebraico, e se hanno abbandonato ogni religione e ogni fede, hanno però subito, atavicamente e per via dell’educazione, l’influenza della morale ebraica. (…) Marx , questo discendente di una serie di rabbini e di dottori, ereditò tutta la forza logica dei suoi avi; fu un talmudista lucido e chiaro, che non fu imbarazzato dalle minuzie sciocche della pratica, un talmudista che fece della sociologia e applicò le sue naturali qualità di esegeta alla critica dell’economia politica. Fu animato da quel vecchio materialismo ebraico che sognò perpetuamente di un paradiso realizzato sulla terra e respinse sempre la lontana e problematica speranza d’un eden dopo la morte; ma non fu solo un logico, fu un ribelle, un agitatore, un aspro polemista e prese il suo dono di sarcasmo e di invettiva là ove l’aveva preso Heine: alle sorgenti ebraiche” (Bernard Lazare – “L’Antisèmitisme” – Paris 1934).
Il socialismo, nella sua versione marxista cioè internazionalista e materialista, si diffonderà in tutta Europa come un’utopia millenarista e un nuovo messianismo capace di attrarre tutti i diseredati attorno al grido di rivolta – “Lavoratori di tutto il mondo unitevi!” – lanciato dal messia ebreo di Treviri, sorta di novello Spartaco, alias Karl (Mordechai) Marx. Chi era realmente Karl Marx che la storiografia ufficiale comunista ha sempre disegnato come “padre del comunismo”, difensore dei diritti dei lavoratori – particolarmente degli operai – e grande economista del XIXmo secolo? Riportiamo in proposito un interessante articolo di Giovanni Preziosi il quale – citando un articolo apparso su “L’osservatore Romano” a firma di un professore dell’Accademia Ecclesiastica di Pietrogrado, mons. Stanislao Trzeciak, storico ed esperto di questione ebraica – scrive: “Carlo Mordechai, che poi si fece chiamare Carlo Marx, era figlio di un avvocato ebreo originario di Treviri (Germania renana), nacque nel 1818. Nel 1843 si stabilì a Parigi per studiare economia politica, ma la sua attività rivoluzionaria lo fece ben presto cacciare da questa città; e nel 1845 si stabilì a Bruxelles dove, in collaborazione con Engels, riorganizzò la Lega Comunista e pubblicò il famoso “Manifesto comunista” che è restato il vangelo della dottrina del partito. Tornato in Germania prese una parte attiva nella rivoluzione del 1848 e fondò a Berlino una società segreta comunista, sui membri della quale egli aveva diritto di vita e di morte. Per la misteriosa sparizione di diversi di questi appartenenti alla società, Karl Marx fu condannato a morte dal Tribunale tedesco ma, aiutato dalla Mano Nascosta, egli riuscì ad evadere in Inghilterra ove rimase fino alla morte. A Londra redasse il suo libro fondamentale: “Il Capitale”,  sull’interpretazione del quale anche i suoi seguaci non sono d’accordo: libro pedante, basato su equivoci pregiudiziali in fatto di diritti e doveri, valori ecc. Privo di ogni originalità di pensiero, Marx, può ben definirsi un racimolatore dell’iniziativa altrui. E’ evidente come abbia tratto parte delle sue idee dal Vidal e dal Pecquere (circa la socializzazione delle miniere e dei trasporti). Il suo comunismo è quello di Babeuf (contemporaneo di Robespierre) e di Louis Blanc. I suoi principi internazionali, quelli di Weishaupt, fondatore dell’illuminismo demagogico alla fine del settecento (abolizione dell’eredità, matrimonio comunista, adozione di neonati da parte dello Stato).  Anche la teoria sul “superfluo del valore” non è di Marx, perché sette anni prima che egli la pubblicasse, era già stata espressa, se pur con minore chiarezza, da Owen, demagogo inglese. Esagerato è quindi l’appellativo che gli è stato donato , soprattutto dai “non iniziati”, di “padre del comunismo”. Egli imitava, plagiava e colpiva col più profondo disprezzo colui del quale si era servito. Bakounin, il noto capo anarchico russo, che lo conosceva bene, disse in una lettera ai “Fratelli dell’Alleanza” di Spagna nel 1873 (vedi biografia di Bakounin di Marx Nettlau): “La sua vanità non conosce nessun limite, una vera vanità da ebreo. Questa vanità, oggi già molto forte, fu grandemente ingrandita dai suoi ammiratori e discepoli. Molto personale, molto geloso, molto suscettibile e non meno vendicativo, al pari di Jehova, il dio della sua razza. Marx non ammette che si riconosca un altro Dio al di fuori di lui stesso…Proudhon, che non si è mai creduto un dio, ma che indubbiamente era un grande pensatore rivoluzionario, e che ha reso incalcolabili servizi alla causa e allo sviluppo delle idee socialiste, era diventato appunto per questo la bestia nera di Karl Marx. (…) Più tardi fu il Marx stesso a fornire a Bakounin una prova diretta delle menzogne odiose e perfide delle quali era capace allorché scriveva nella “Neue Zeitung”: “…Per quanto riguarda la propaganda slava, ci è stato assicurato che George Sand è in possesso di carte e documenti che compromettono grandemente Michele Bakounin, il proscritto russo, e che provano che egli altro non è che uno strumento della Russia, oppure un agente entrato di recente al suo servizio…” In seguito a tali accuse eccezionalmente gravi, esplicite e pubbliche, gli amici di Bakounin si rivolsero direttamente a George Sand, ed ottennero una formale smentita. Marx fu costretto a pubblicarla nel suo stesso giornale.  E’ probabile che Marx odiasse Proudhon non soltanto perché ne era geloso, ma perché Proudhon aveva visto giusto ed aveva fatto notare che il capitalismo era una montatura kahalica, che doveva essere combattuta come tale.  Anche Proudhon quindi aveva intravisto il “messianismo” ebraico nell’opera di Marx.  Quanto all’Internazionale Rossa proclamata figlia di Marx, leggiamo queste righe di James Guillaume, socialista svizzero: “Non è vero che l’internazionale sia stata una creazione di Marx,  perché egli rimase completamente fuori dal lavoro preparatorio che si svolse dal 1862 al 1864.  Quando egli entrò nell’Internazionale, questa era stata già creata dagli operai francesi ed inglesi.”.  Il piano di Marx fu sempre di fare dell’organizzazione operaia lo strumento delle sue vedute personali, che poi erano quelle kahaliche. Il 9 ottobre 1866 Marx scriveva a Rugelmann (vedi “L’Internationale et le Pangermanisme” di Laskine): “Gli operai, particolarmente quelli di Parigi che appartengono ad una classe di operai di lusso e sono attaccati alle vecchie porcherie, sono ignoranti e chiacchieroni, pieni di sé e stavano per guastare ogni cosa al Congresso (comunista). Tutto Marx è in questa lettera che dimostra l’intimo disprezzo per quella classe alla quale pretendeva comandare. Del reso Marx non amava gli operai e non amava neppure la sua famiglia da lui resa infelice (una delle sue figlie si suicidò). Egli non amava nessuno all’infuori di sé stesso.  I suoi piani rivoluzionari non erano dettati dall’amore per il prossimo, ma da un basso spirito egocentristico:  erano il mezzo per dominare.  Tale fu Mordechai detto Marx, diventato – grazie al bluff dell’ebraismo internazionale demagogico – il bandierone rosso sventolato oggi dai vari capi che…se lo danno fraternamente in testa in tutte le Internazionali.  Ironia della sorte: il bandierone mordechaico in mano di Stalin ha servito a rompere la testa a quell’altro egocentrista kahalico che è Trotzki. Anche questo è “messianismo” (Giovanni Preziosi – Articolo “Marx, ovverosia Mordechai: il Santone Messianico” – da “La Vita Italiana” del 15 Agosto 1934 ripubblicato nella raccolta “Come il giudaismo ha preparato la guerra” Ediz. “Tumminelli” – Roma 1939).
Le idee di Marx – o per essere esatti le tante idee rubate a destra e a manca dal Marx nel corso della sua vita – ,  unitamente all’oro della grande banca ebraica americana, saranno le armi attraverso le quali l’oligarchia usurai internazionale abbatterà l’impero russo,  l’autocrazia dello zar.
La rivoluzione che si andrà preparando, portata avanti alla fine dell’Ottocento dai gruppuscoli socialrivoluzionari, anarchici e nichilisti “russi” – direttamente controllati da agenti della sinagoga ebraica – che sfoceranno nel tentativo insurrezionale/costituzionale del 1905 e successivamente nel golpe ebraico leninista del 1917, sarà perciò essenzialmente un colpo di stato attuato dall’intellighenzia giudaica contro l’aristocrazia zarista russa.
Le attività dei rivoluzionari socialisti in Russia minarono qualsiasi tentativo di riforma costituzionale intrapreso dai vertici monarchici.
La “questione sociale” nella Russia zarista andò sempre più sommandosi a quella ebraica: furono soprattutto le organizzazioni ebraiche occidentali, a cominciare dall’Alleanza Israelitica Universale del massone ebreo Cremieux fino all’attività d’interferenza del B’nai B’rith,  a sospingere i loro correligionari russi verso l’attività estremista nelle organizzazioni d’ispirazione socialista che diventeranno rapidamente ricettacoli per tutta l’attività sovversiva e terroristica anti-zarista di turbe di Ebrei accomunati dall’odio contro l’autorità centrale.
Nella sua opera sulla “Storia dell’Antisemitismo” ecco come lo storico ebreo Leon Poliakov descrive la situazione russa nella seconda metà dell’Ottocento:
“Fin dal 1862 l’ideologo slavofilo Ivan Aksakov si era levato contro l’emancipazione degli Ebrei, e nel 1867 tornava alla carica parafrasando (è un particolare degno di nota) la famosa formula di Marx: “Qui non si tratta” scriveva “di emancipare gli Ebrei, ma di emancipare la popolazione russa dagli Ebrei, di liberare dal giogo ebraico gli uomini russi del sud-ovest.”.  Poco dopo Aksakov trovava un valido alleato nella persona di Jacob Brafman. Questo convertito, professore di ebraico presso il seminario ortodosso di Minsk, era l’esperto del Santo Sinodo per i problemi della missione tra gli Ebrei. Dal 1867 aveva cominciato a pubblicare sul “Corriere di Vilna” articoli sulla vita e i costumi delle comunità ebraiche che gli avrebbero fornito in seguito materia per i due grossi volumi, con relative fonti documentarie: “Il libro del Kahal” e “Le confraternite ebraiche locali e universali”,  usciti nel 1869. (…)  Nel “Libro del Kahal” egli pretendeva di rivelare “i procedimenti e i mezzi di cui si servono gli Ebrei, malgrado le leggi che limitano i loro diritti civili nei paesi in cui risiedono, per allontanare gli individui delle altre religioni dal commercio e dall’industria e concentrare nelle loro mani tutti i capitali e tutti gli immobili”. (…) Rivelazioni ancora più sorprendenti faceva Brafman ne “Le confraternite ebraiche locali e universali”. “Le confraternite” – annunciava – “sono per così dire le arterie della società ebraica (…) esse uniscono tutti gli Ebrei dispersi sulla terra in un unico corpo potente e invincibile”. I “Kahals” di tutto il mondo erano a loro volta sottoposti a una direzione centrale: questa direzione installata in Francia, terra della rivoluzione, non era altro che l’Alleanza Israelita Universale (secondo un emulo di Brafman, questa alleanza “vecchia quanto il mondo”, fu il “vero motore del cataclisma del 1789”).  Dal 1871 il governatore generale di Kiev, il principe Dondukov-Korsakov, si basava su questa rivelazione per richiamare l’attenzione di Alessandro II sul pericolo rappresentato dall’Alleanza e per chiedere un rafforzamento della legislazione antiebraica. Man mano che il movimento rivoluzionario si sviluppava e si moltiplicavano gli attentati terroristici, l’inquietudine che afferrava le sfere dirigenti le portava a prestare orecchio, con crescente attenzione, a tali deliri” (Lèon Poliakov – “Storia dell’antisemitismo – (IV) L’Europa suicida , 1880-1933”– Ediz. “La Nuova Italia”- Firenze 1990).
Non di deliri si trattava ma di dati di fatto incontestabili che progressivamente avrebbero trovato una loro conferma proprio dagli avvenimenti storici che dall’inizio del Novecento e fino alla svolta rivoluzionaria del 1917 avrebbero precipitato la nazione russa in un caos senza precedenti e nell’anarchia più assoluta dai quali sarebbe sorta infine l’URSS, lo Stato ispirato dalle idee marxiste-leniniste sottomesso al giogo di una minoranza di ebrei fanatici che avrebbero dato forma ad un regime criminale che si sarebbe imposto mediante la progressiva soppressione di qualunque autorità, legge e ordinamento per imporre la loro dittatura in nome e per conto del “proletariato”.
L’URSS sarà soprattutto un laboratorio sociale, il primo di una lunga  tragica serie che vedrà cadere sotto l’ideologia marxista intere nazioni e comunità, nel quale i pianificatori dell’oligarchia sovietica adotteranno tutti i sistemi e le forme di abbrutimento e disintegrazione individualistica con l’obiettivo di sradicamento di qualsivoglia retaggio ideale, culturale, spirituale precedente.
Ciò che avverrà nella Russia sovietica sarà sostanzialmente un esperimento di assoggettamento, annichilimento e disintegrazione di un intero popolo, la sistematica distruzione di tutti i vincoli (familiari e sociali) che formavano l’unità nazionale russa pre-rivoluzionaria, l’edificazione di uno stato-tiranno, di un moderno Leviatano all’interno del quale ( negli immensi spazi delle steppe siberiane e caucasiche, nell’Asia centrale sconfinata ) gli apprendisti stregoni dell’intellighenzia bolscevica avrebbero tentato, come novelli alchimisti talmudici, di creare un “uomo-nuovo” percepito esclusivamente come cavia da laboratorio e carne da macello da immolare sull’altare dell’utopia rivoluzionaria.
Scriverà Julius Evola:
“Un’antica leggenda, che già molto prima della rivoluzione circolava fra i contadini russi, annunciava la venuta di un tempo, in cui avrebbe regnato una “Bestia senza nome” – senza nome, perché sarebbe composta da una moltitudine innumerevole. (…) La verità centrale del bolscevismo è: disintegrazione dell’individuo. Il nuovo vangelo, che esso proclama, è l’ “uomo collettivo”, l’ “uomo-folla”, l’elemento impersonale di un ente plurimo, titanico, poliartico, arimanico, che “non ha nome” come non ha capo. La potenza ed il diritto assoluto spettano a quest’ente: a lui l’impero del futuro. (…) L’ideale superpersonale del bolscevismo è concepito come una combinazione puramente quantitativa di individui-parti-di-massa nel più vasto ed omogeneo conglomerato possibile.  Mentre la credenza precedente era che la via verso una più alta umanità universale risiedeva nella perfezione della personalità umana, il bolscevismo si è dato a mostrare che la vera via della salvazione conduce, attraverso l’annichilimento dell’individuo, in un “uomo-massa” organizzato dall’esterno”  (Julius Evola – “Il ciclo si chiude – Americanismo e bolscevismo 1929-1969”– Ediz. a cura della Fondazione Julius Evola – Roma 1991).
La cosiddetta “rivoluzione d’ottobre” dell’ala bolscevica leninista sarà la definitiva affermazione della dittatura (degli ebrei) sul proletariato russo assoggettato alle volontà ed ai diktat di un’avanguardia rivoluzionaria di elementi ebrei fatti appositamente rientrare nella Russia zarista per applicare le teorie socialiste di Marx attraverso lo strumento della violenza politica, del terrore di Stato indiscriminato.
Ciò che avverrà in Russia nell’autunno 1917 non sarà nient’altro che un vero e proprio golpe ebraico con il quale una minoranza fanaticamente inquadrata dalle parole d’ordine del socialismo massimalista, l’ala bolscevica del Partito socialista, si impadronirà del potere – in nome del proletariato e dei lavoratori – eliminando progressivamente tutte le altre formazioni politiche appartenenti alla Sinistra Rivoluzionaria russa (menscevichi, anarchici ecc.) peraltro massicciamente rappresentate all’interno di quella nuova istituzione , il Soviet, che appartiene in tutto e per tutto alla tradizione talmudica.
“Il Soviet non è un’istituzione russa ma ebrea (scrive Henry Ford in “L’Ebreo Internazionale” – Ediz. di “Ar” – Padova 1971);  non rappresenta neanche un’invenzione moderna degli ebrei della Russia, né una nuova idea politica di Lenin o di Trotzky, ma è di origine arcaico-ebrea. E’ una forma di organizzazione che, dopo la conquista della Palestina ad opera dei Romani, fu adottata dagli ebrei per mantenere il loro particolare sistema di vita razziale e nazionale. Il bolscevismo moderno riconosciuto ora come la semplice scorza esteriore di un colpo di Stato, lungamente e accuratamente preparato allo scopo di assicurare il predominio di una razza determinata, adottò immediatamente la forma amministrativa dei soviet, per la semplice ragione che gli ebrei di tutte le nazionalità che cooperano all’insediamento del bolscevismo in Russia erano tutti educati e allevati sotto la forma e la struttura del soviet. Il soviet si cita nei “Protocolli” col suo antico nome ebreo di “kahal”.  Nella tesi 17.a è detto: “In questi giorni i nostri fratelli si vedono obbligati a denunciare gli apostati che si oppongono al “kahal”. Quando avvenga il nostro regno tutti i sudditi dovranno servire lo Stato in ugual maniera.” Tutti coloro che conoscono la vita attuale degli ebrei sanno perfettamente che cosa significano queste denunce per apostasia. La durezza delle persecuzioni alle quali si espongono gli ebrei convertiti o i figli di una famiglia ortodossa che si sposino con non ebrei, non hanno punto di paragone nel resto dell’umanità.”
Il giudaismo si sarebbe imposto immediatamente come il principale motore della rivoluzione, divenendone la sua anima, il suo artefice, il massimo fattore dirigente.
Lenin lavorerà per la sinagoga, gli Ebrei diventeranno con la Rivoluzione gli autentici padrone della Russia sovietica.
La rivoluzione bolscevica avrà effetti disastrosi sulla società russa senza incidere e, come presenta oramai da decenni una interessata propaganda, senza ottenere alcun reale miglioramento della disastrata economia russa.
Come sarà evidente fin dai primi mesi del governo rivoluzionario emersero immediatamente l’incapacità dei dirigenti bolscevichi e la loro irresponsabilità di fronte alle problematiche di natura sociale ed economica emerse nel corso della guerra.
Per frenare il malcontento montante e il caos che andava dilagando in tutto il paese ricorrerà al terrore pianificando la strategia dello stragismo di classe (che in realtà nascondeva il più vasto piano per lo sradicamento come “controrivoluzionarie” di tutte quelle ‘tendenze’ e di tutti quei settori della società che si opponeva alla dittatura della minoranza bolscevica leninista).
Nel dicembre 1917, poco più di un mese dopo la presa del potere, Leningrado è in preda alla più totale anarchia. In un congresso che passerà alla storia, nella seduta notturna che si svolgerà tra il 25 ed il 26 ottobre 1917, il Congresso panrusso dei soviet aveva proclamato il “Consiglio dei Commissari del popolo”: da quel momento il termine “commissario” avrebbe sostituito il “borghese” “ministro”.
Ufficialmente il bolscevismo deteneva il potere ma nella realtà ovunque regnavano il caos e l’anarchia. Dappertutto si formavano ‘soviet’, ovunque si proclamavano nuove autorità, sempre in nome e per conto della rivoluzione si pretendeva di organizzare il nuovo Stato.
A guidare le masse in quei giorni caotici di novembre-dicembre 1917 erano i militari ammutinati che si erano legati alle parole d’ordine della rivoluzione, gli anarchici, i disertori, soprattutto i delinquenti ai quali la rivoluzione aveva aperto gentilmente le porte.
Ognuno scorazzava indisturbato ripetendo gli slogan che Lenin aveva loro inculcato quando aveva innalzato il grido di rivolta in nome di tutti gli oppressi.
I marinai di Kronstadt cominciarono per primi: dopo essersi ammutinati a bordo delle loro unità avevano preso gli ufficiali scaraventandoli dritti in mare finendoli poi a colpi di baionetta.
Il terrore e l’anarchia generarono nuovi mostri: a Pietroburgo due ex ministri del governo provvisorio liberale di Kerensky sono raggiunti da una folla inferocita nei loro letti d’ospedale e linciati dalla plebaglia.
Lo Stato è a pezzi, l’autorità è stata distrutta dal furore bolscevico, ovunque regna l’anarchia e la situazione rischia di contagiare perfino i più stretti collaboratori di Lenin che si lasciano andare allo sconforto o a deliranti iniziative personali.
All’Istituto Smolny, sede del nuovo governo bolscevico, non fu facile prendere decisioni. Il commissario alle finanze ordina la chiusura delle banche e farnetica ordini per l’abolizione del denaro. Il suo collega alla giustizia nomina giudici i primi operai che gli capitano sotto mano. Il consiglio di guerra finisce per nominare comandante supremo di un esercito di 11 milioni di uomini un ex tenente zarista tal Krylenko.
La fede nella rivoluzione sembra vacillare anche nei più intimi collaboratori del gran capo Lenin. Elisarov, cognato di Lenin, confida a Salomon:
 “Qui sono diventati tutti pazzi, compreso il capo. Siamo alla vigilia di un fiasco. Questa follia non potrà durare a lungo. Faremo ancora qualche sciocchezza e viltà , poi correremo all’estero a rileggerci Marx perché probabilmente non l’abbiamo capito”.
Prendere in mano le redini della rivoluzione, con polso fermo e implacabile. Questa la soluzione. E sarà Lenin che deciderà di instaurare il “terrore rosso”: nascerà nel dicembre 1917 la Cereswytiainaja Komissija, la Ceka, primo organismo di polizia e repressione delle “attività contro-rivoluzionarie”, il braccio armato della Rivoluzione che – nel corso degli anni – assumerà successivamente la dizione di Ghepeù, NKVD finendo infine i suoi giorni, tutt’altro che gloriosi, con il nome di KGB.
Cosa abbiano rappresentato tutte queste sigle –  di fatto si trattava sempre dello stesso apparato poliziesco che cambiava semplicemente nome – per la popolazione russa è facile immaginarlo: terrore, repressione, morte.
A guidare la macchina di terrore, repressione e morte dell’URSS saranno elementi ebrei che costituiranno il nerbo del neonato apparato statale sovietico, occuperanno in massa i principali posti all’interno del Soviet supremo, dentro ai diversi Commissariati politici, nelle organizzazioni preposte alla salvaguardia della rivoluzione.
“Pare che Lenin (scrive Claudio Mutti in “Ebraicità e Ebraismo”, op. cit.), “l’asceta incorruttibile dell’idea pura”, si rendesse conto soltanto negli ultimi giorni della sua esistenza di aver lavorato per Israele e di aver contribuito a realizzare un programma che, probabilmente non era il suo. Infatti, più che l’opera di Lenin e dei mugiki russi, la rivoluzione bolscevica fu , “in gran parte, un’opera del pensiero ebreo, del malcontento ebreo, dei piani ebrei, lo scopo dei quali era di creare un nuovo ordine nel mondo. Ciò che per mezzo del pensiero ebreo, del malcontento ebreo, dei piani ebrei fu così straordinariamente realizzato in Russia dovrà, per mezzo della forza d’animo ebrea diventare realtà in altri paesi”. Così scriveva il 10 settembre 1920 “The American Hebrew” , il più importante organo ebraico degli Stati Uniti. E il “Times” di Londra dichiarava, il 29 marzo 1919, che “dei venti o trenta commissari che dirigono l’apparato centrale del partito bolscevico non meno del 75% sono ebrei; tra gli ufficiali minori il numero degli ebrei è stragrande”. E l’ebreo M. Cohen così confermava sul “Kommunist” di Kharkov (12 aprile 1919): “Si può dire, senza esagerazione, che la grande rivoluzione socialista russa è stata opera degli ebrei, e che gli ebrei non soltanto hanno guidato questo evento, ma hanno preso interamente nelle loro mani la causa dei Sovieti”. E l’ebreo A.S. Rappaport: “Gli Ebrei in Russia, nella loro unanimità, sono i responsabili della rivoluzione bolscevica”.
Il numero di appartenenti alla razza autoproclamatasi “eletta” nelle fila del partito bolscevico all’avvento della Rivoluzione sarà preponderante. La rivoluzione, che aveva goduto del sostegno dell’alta banca ebraica internazionale, aveva decretato l’affermazione di un regime sostanzialmente ebraico.
Scriverà a proposito dei finanziamenti ebraici ai rivoluzionari bolscevichi Carlo Alberto Roncioni:
“…la classe dirigente industriale e finanziaria in Inghilterra e Stati Uniti è composta prevalentemente di appartenenti alla razza ebraica e parimenti l’aristocrazia burocratica dell’Unione Sovietica, che organizza e dirige la produzione industriale (compravendita di beni e servizi come il lavoro umano) è composta di appartenenti alla razza ebraica. Un documento molto importante in proposito è stato fornito dalla Polizia Segreta Americana: Secret Service “Documentation”, Parigi 6 marzo 1920; da questo documento risulta:
a) Nel Febbraio 1916 si seppe per la prima volta che una Rivoluzione era stata fomentata in Russia. Si scoprì che le persone e ditte qui sotto erano impegnate per tale opera rivoluzionari:
1) Jackob Schiff (personalmente), ebreo;
2) Banca Kuhn Loeb and C.  ebrea, con Jackob Schiff ebreo e Jerome I. Hanauer, ebreo;
3) Guggenheim, ebreo;
4) Max Breitung, ebreo.
Non v’è dubbio che la rivoluzione russa, scoppiata un anno dopo tale formazione, fu lanciata e fomentata da influenze spiccatamente ebraiche. Difatti nell’aprile 1918 Jackob Schiff ebbe a dichiarare pubblicamente che grazie al suo appoggio finanziario la rivoluzione russa era riuscita;
b) Nella primavera del 1917 Jackob Schiff cominciò ad accomanditare Trotzky, ebreo, per fare in Russia la rivoluzione: il giornale di New York, “Forward”, gazzetta ebrea bolsceviva quotidiana, versò anch’essa un contributo per tale scopo. Contemporaneamente a Stoccolma l’ebreo Max Warburg accomanditava la ditta Trotzky & C. , casa ebraica; tale società era ugualmente accomanditatata dal sindaco Westfaliano-Renano, impresa ebraica, nonché di un altro ebreo Olaf Aschberg della “Nya Banken” di Stoccolma” e dall’ebreo Givotovsky, la cui figlia ha sposato Trotzky.  Così furono stabilite le relazioni fra gli ebrei multimilionari e gli ebrei proletari;
c) Nell’ottobre 1917 ebbe luogo in Russia la rivoluzione sociale, in virtù della quale certe organizzazioni di sovieti presero la direzione del popolo russo. In quei sovieti spiccarono i seguenti individui, tutti ebrei meno Lenin (il quale però figlio di una donna di razza ebrea…quindi a tutti gli effetti Ebreo secondo la legge ebraica che riconosce come di discendenza ebraica la linea patrilineare ndr):  Ecco i loro nomi di guerra, e tra parentesi, quelli di famiglia: Lenin (Ulianov); Stekov (Nakhames); Larin (Lurge); Martinov (Zibar); Zwiesdin (Weinstein); Lapinsky (Loewensohn); Trotsky (Braunstein); Mortov (Zederbaum); Bohrin (Nathansohn); Kamenev (Rosenfeld); Suchanov (Gimel); Sagersky (Krohmann); Sointzev (Bleichmann); Garin (Garfeld); Gorev (Goldmann); Axelrod (Orthodox); Cernomorsky (Tschernomordkin); Maklakowsky (Rosenblum); Meschkowsky (Goldberg); Abramowic (Rein); Urisky (Radomilsky); Granetzky (Fuertenberg); Bogdanov (Silberstein); Riazanov (Goldenbach); Piatnitzky (Ziwin); Glasunov (Schultze); Zinoviev (Apfelbaum); Dan (Guerevic); Parvus (Goldfandt detto anche Helphand)” (Carlo Alberto Roncioni – “Il potere occulto” – Ediz. “Sentinella d’Italia” – Monfalcone 1974).
La preponderanza, asfittica, dell’elemento ebraico ai vertici del partito bolscevico e dello Stato sovietico sarebbe immediatamente stata sottolineata soprattutto dai dispacci dei servizi segreti occidentali e dalle informazioni provenienti dalle ambasciate dei paesi occidentali a Mosca.
Altre informazioni sulla effettiva realtà sociale e militare dell’URSS e sulla divisione dei poteri all’interno dei nuovi apparati dell’amministrazione sovietica venivano comunicate al resto del mondo dai fuoriusciti russi, dagli ambienti aristocratici filo-monarchici in fuga verso le capitali occidentali, da organizzazioni di nazionalisti russi che mantenevano tutte costanti legami con il loro paese e, fino a quando ancora fu possibile, aperte vie di comunicazione attraverso le quali far circolare le notizie.
Giovanni Preziosi, su “La Vita Italiana” del 15 gennaio 1921, poteva a proposito della situazione interna sovietica sottoporre ai suoi lettori questa illuminante documentazione:
“Un interessante opuscolo dal titolo “Chi governa in Russia?”, edito a New York nel 1920 dall’Associazione “Unità della Russia”, dà un elenco completo del personale che dirige i vari reparti del governo dei Sovieti.  L’elenco redatto accuratamente sulle basi offerte dagli organi ufficiali bolscevichi, reca la prova indiscutibile della preponderanza ebraica in tutti i rami del governo dei dittatori di Mosca.  In Russia su 503 funzionari dello Stato, 406 sono israeliti; 29 soltanto sono russi. Ci sono, per verità, 34 lettoni, 12 tedeschi, 12 armeni ecc.  Inoltre, tra 42 giornalisti che dirigono l’opinione pubblica, uno solo è russo: Massimo Gorki.  Sui 22 membri del Consiglio dei commissari del popolo, non si contano che 3 russi soltanto: Lenin, Cicerin e Mondelstam. Gli altri membri sono: 17 israeliti e 2 armeni. Il Commissariato di guerra, diretto da Trotzky, comprende 43 membri: 34 sono israeliti, 8 lettoni, 1 tedesco, non un solo russo. Il Commissariato dell’interno, diretto dall’israelita Apfelbaum (Zinovieff) è composta da 64 membri tra i quali 2 russi, 45 israeliti, 11 lettoni, 3 armeni, 2 tedeschi e 1 polacco.  Il Comitato per gli Esteri, diretto da Cicerin, che vi rappresenta da solo l’elemento russo, è composto di 17 membri;  gli altri 16 sono: 13 israeliti, 1 armeno, 1 lettone, 1 tedesco.  Il Commissariato delle finanze è costituito da 30 membri, dei quali 26 sono israeliti, 2 russi, 1 lettone e 1 polacco. Il Commissariato della giustizia comprende 19 membri , tra i quali Steinberg e Trotzky. Non un solo tra essi è russo: 18 sono israeliti ed 1 armeno. Il Commissariato dell’igiene si compone di 5 membri: 4 israeliti ed 1 tedesco. Non un solo russo. Il Commissariato della pubblica istruzione comprende 53 membri, tra i quali: 2 russi, 44 israeliti, 3 finnici, 2 tedeschi, 1 lettone e 1 ungherese. Il Commissariato dell’assistenza sociale è costituito da 6 membri, tutti ebrei. Il Commissariato della ricostruzione della città di Jaroslaw ha due membri: israeliti entrambi. I delegati della Croce Rossa bolscevica sono 8, tutti e otto israeliti. Tra i 23 commissari provinciali, 21 sono ebrei, uno russo ed un lettone. La Commissione d’inchiesta sull’amministrazione dell’impero russo è composta di 5 ebrei e 2 russi. La Commissione d’inchiesta sull’assassinio di Nicola II contava dieci membri: 7 ebrei, 2 russi, 1 armeno. Il Consiglio supremo dell’economia generale, diretto da un russo, il Rykoff, è costituito da 56 membri: 45 israeliti, 5 russi, 3 tedeschi, 2 lettoni, 1 armeno. L’ufficio del primo Soviet degli operai e soldati di Mosca, conta 23 membri: non un solo russo, ma 19 israeliti, 3 lettoni, 1 armeno. Il Comitato esecutivo centrale del 4° Congresso panrusso dei sovieti degli operai, dell’esercito rosso, dei contadini e dei cosacchi, era composto da 34 membri: 33 israeliti ed 1 russo. Il Comitato del 5° Congresso degli stessi Sovieti, comprendeva 62 membri: 43 ebrei, 6 russi, 6 lettoni, 2 armeni, 1 tedesco, 1 ceco e gli altre tre oriundi rispettivamente della Georgia, dell’Imeret e del Karaim. Il Comitato centrale del partito socialista operaio è composto di 12 membri: tra i quali 9 israeliti e 3 russi. Tale il personale governativo della Russia di oggi (1920). Ma l’influenza ebraica si estende anche nei partiti che pretendono di rappresentare l’opposizione. L’ufficio centrale del partito comunista del popolo, è composto da 55 israeliti e di un russo. Il Comitato centrale del partito socialdemocratico dei lavoratori, è composto di 11 membri tutti ebrei. Il Comitato centrale del partito socialista rivoluzionario della destra, conta 14 israeliti ed 1 russo. Il Comitato centrale del partito socialista (rivoluzionario) di sinistra, conta 10 israeliti e 2 russi. Il Comitato degli anarchici di Mosca comprende 5 membri: 4 ebrei ed 1 russo. Il Comitato centrale del partito comunista di Polonia, conta 12 membri tutti ebrei. Si può dunque concludere, a rigor di logica, che lo Stato russo è governato da ebrei” (Giovanni Preziosi – articolo “Chi governa la Russia?” – da “La Vita Italiana” del 15 gennaio 1921 ripubblicato nella raccolta “Giudaismo bolscevismo plutocrazia massoneria”  , Ediz. “Hohenstaufen” – 1944).
Lo Stato sovietico si presentava sulla ribalta internazionale come un apparato rivoluzionario, un autentico anti-Stato che intendeva – in conformità con le idee propugnate da Lenin e propagandate dalla Terza Internazionale – esportare ovunque sovversione, anarchia, caos e lottare per l’instaurazione della dittatura del proletario su scala planetaria.
I neocostituiti partiti comunisti che aderirono alla nuova internazionale diretta dal Cremlino, autentica centrale sovversiva e centro del terrore bolscevico, adottarono immediatamente le parole d’ordine della rivoluzione moscovita: la violenza politica come mezzo di lotta, la guerra civile come metodo per la conquista rivoluzionaria dello Stato, la disintegrazione di tutte le strutture della società borghese come necessità per l’edificazione del socialismo.
Erano queste le speranze, e le utopie, che ispirarono Lenin ed i leader bolscevichi nei primi mesi successivi alla presa del potere e fino al 1921-22. Quelli furono gli anni decisivi che sancirono la definitiva sconfitta dei movimenti rivoluzionari comunisti in Italia, Ungheria e soprattutto Germania. Grandi erano state le aspettative bolsceviche per l’evoluzione delle situazioni a Budapest, Roma e particolarmente a Berlino e nelle altre zone della neonata repubblica di Weimar.
Uno degli obiettivi principali sui quali puntava la strategia leninista era la presa del potere rivoluzionaria in Germania.
Le condizioni per la conquista comunista della Germania erano mature ma la reazione delle forze armate leali alla repubblica e delle diverse organizzazioni nazionalpatriottiche, armatesi in corpi franchi e squadre d’assalto, disintegrarono sul nascere tutti i tentativi insurrezionali rossi.
“Il marzo e l’aprile del 1919 (ha scritto lo storico tedesco Ernst Nolte in “Nazionalsocialismo e bolscevismo – La guerra civile europea 1917-1945”– Ediz. “Rizzoli” – Milano 1996) costituirono in Russia il primo culmine della speranza nella rivoluzione mondiale imminente. Per Lenin la nascita del partito comunista di Germania con i suoi capi famosi e universalmente noti come Liebknecht, Rosa Luxemburg, Clara Zetkin e Franz Mehring” significava già di fatto l’inizio della nuova Internazionale, quella comunista, e il congresso di fondazione riunitosi a Mosca ai primi di marzo era per lui solo una sorta di formale realizzazione. (…)   I manifesti e gli appelli rivolti a tutto il mondo da questa piccola assemblea di cinquantuno delegati per lo più russi erano pervasi da un tale fuoco e da una tale forza entusiastica che nessuna proclamazione di vittoria degli alleati e nessun progetto ottimistico di Wilson poteva reggere il confronto. Nelle “Direttive dell’Internazionale Comunista” redatte da Bucharin leggiamo: “E’ nata una nuova epoca. L’epoca della dissoluzione del capitalismo, della sua intima disgregazione, l’epoca della rivoluzione comunista del proletariato…Essa deve spezzare il dominio del capitale, rendere impossibili le guerre, annullare i confini degli Stati, trasformare tutto il mondo in una comunità che lavori per sé, realizzare la fratellanza e la liberazione dei popoli” (…) Queste speranze e queste previsioni fiduciose raggiunsero tuttavia il loro punto più alto nell’appello del 1° maggio che il comitato esecutivo rivolse ai comunisti bavaresi, cosciente che accanto alla Repubblica sovietica russa vi erano già quella ungherese e quella bavarese: “La tempesta comincia. L’incendio della rivoluzione proletaria divampa con forza inarrestabile in tutta Europa. Si avvicina il momento che i nostri precursori e maestri hanno atteso…il sogno dei migliori rappresentanti dell’umanità diventa realtà…Scocca l’ora dei nostri oppressori. Il 1° maggio 1919 deve diventare il giorno dell’attacco, il giorno della rivoluzione proletaria in tutta Europa.. Nel 1919 è nata la grande Internazionale comunista. Nel 1920 nascerà la grande Repubblica sovietica internazionale”.
Utopie e propaganda, menzogne raccontate a sé stessi ed ai propri sventurati compagni d’avventura. Un’avventura che sarebbe durata oltre settant’anni incendiando tutti i continenti e seminando ovunque morte e terrore in nome di un’ideologia che si nutriva quotidianamente di un odio cieco e di una atavica spinta vendicativa: si tratta dello stesso odio e dello stesso spirito vendicativo che hanno accompagnato per secoli il giudaismo nei confronti delle società goyim = non ebraiche, di fronte a tutto ciò che non è ebraico, a qualunque istituzione difforme da quelle appositamente create dalla nazione ebrea. Eppure anche se queste parole d’ordine rivoluzionarie e sovversive trovarono interessate orecchie e ancor più interessati nuclei di agitatori professionisti , anche questi ebrei come i loro correligionari di Mosca, tra i vertici dirigenti del neonato KPD tedesco e tra quelli della Lega di Spartaco era evidente che si trattava di pura propaganda e di un bluff abilmente giocato da Lenin e dalla sua cricca ebrea al potere per promuovere la rivoluzione.
Scrive lo stesso Nolte:
“Un osservatore scettico avrebbe ritenuto molto più verosimile che il 1919 potesse significare la fine della Repubblica sovietica. Nella Russia meridionale l’armata dei volontari del generale Denikin, appoggiata dagli alleati e in particolare dal ministro inglese della guerra Winston Churchill con molto materiale e missioni militari, era avanzata sensibilmente verso il nord. In Siberia l’ammiraglio Kolcàk aveva rovesciato il governo dei partiti e le sue truppe, a cui si erano uniti i cecoslovacchi, alla fine di aprile erano davanti a Samara e non lontano da Simbirsk. Nelle vecchie province baltiche continuavano a combattere ancora le truppe tedesche e l’esercito dei Paesi Baltici sia contro i bolscevichi che contro i lettoni e gli estoni borghesi-nazionalisti. Pietrogrado continuava a essere minacciata. Al nord truppe alleate si trovavano ancora a Arkhangel’sk e si sforzavano di insediare un regime russo sotto la guida di un socialrivoluzionario. La regione rossa non era ancora più grande del granducato di Mosca al tempo di Pietro il Grande e soffriva terribilmente la fame perché era separata dalle più importanti regioni dove veniva prodotto il grano e non poteva fornire ai suoi contadini prodotti industriali, tanto che Lenin fu costretto a inviare squadre di requisizione di operai dalle città nei villaggi dove esse cercarono di unirsi ai poveri dei villaggi in una razzia senza pietà contro i kulaki. Una guerra di classe interna si svolgeva quindi parallelamente alla guerra civile esterna, e questo era l’elemento caratteristico e senza precedenti poiché nella storia moderna non era ancora mai accaduto che un capo di governo definisse grandi gruppi della popolazione con espressioni come “i cani e i porci della borghesia morente” o “i ragni” e i “parassiti” contro cui doveva essere condotta una lotta spietata.”
Era iniziata la guerra civile europea.
Una contrapposizione radicale che avrebbe diviso su opposte barricate e opposti fronti il fior fiore della gioventù europea ed avrebbe portato allo scatenamento del secondo conflitto mondiale combattuto dal regime comunista sovietico al fianco delle demoplutocrazie occidentali contro l’Europa dell’Ordine Nuovo delle Rivoluzioni Nazionali.
Un abbraccio inevitabile quello tra bolscevichi e plutocrazia: fondamentalmente si trattò della conferma del ruolo di alleato e complice che il comunismo sovietico dimostrò di svolgere in maniera eccellente nei confronti delle democrazie del capitalismo occidentale (specialmente Gran Bretagna e Stati Uniti) con le quali si svilupparono ampi trattati commerciali con scambi economici ai massimi livelli progressivamente estesi e sviluppatisi fino al crollo dell’URSS all’inizio degli anni Novanta del secolo.
“I contatti per motivi d’affari sono esistiti anche in periodi di forte antagonismo ideologico:  i capitalisti americani, per tutto il periodo 1920-30 , si sono recati in Russia per svolgervi attività commerciali su una base puramente individuale. E i crediti, questa chiave del commercio estero dell’URSS e costante della sua politica estera, non le sono mai venuti a mancare, in particolare dalla Germania. Anche nei periodi di scontro ideologico e militare, diretto o tra paesi satelliti (NATO-Patto di Varsavia, blocco di Berlino, guerra di Corea, Vietnam, crisi dei missili a Cuba, Angola) i sovietici hanno sempre continuato ad avere relazioni commerciali e a cercare crediti” (Charles Levinson – “Vodka-Cola” – Ediz. “Vallecchi” , Firenze 1978).
Ciò sarà possibile perché dietro alla maschera ideologica l’Unione Sovietica nascondeva la realtà di un capitalismo di Stato burocratico e collettivista ai massimi livelli.
Un capitalismo peraltro straccione, incapace di far fronte autonomamente alle richieste di autosufficienza alimentare, di risolvere la penuria alimentare che per diversi periodi, a ondate, ha contrassegnato la storia sovietica come evidenzieranno chiaramente le grandi carestie che colpiranno vaste zone dell’impero rosso nei primi anni Venti e, in maniera drammatica, agli inizi del decennio successivo.
Un capitalismo di Stato che dipendeva pesantemente anche sul piano militare dagli aiuti dell’Occidente ai quali ricorse immediatamente Stalin nell’estate 1941 dopo che la Germania nazionalsocialista aveva lanciato l’operazione Barbarossa con la quale Hitler si riprometteva di schiacciare definitivamente la centrale terroristica sovietica.
“Per la Russia in pericolo quindi, i rifornimenti occidentali dovevano essere celeri, continui e proporzionati al dispendio. (scrive Piero Sella in “L’Occidente contro l’Europa” – Ediz. de “L’Uomo Libero” – Milano 1984) In tutte le conferenze alleate il tema centrale fu quello di aiutare la Russia e di concordare i modi più validi per farlo. Gli americani erano assai ben disposti e la loro produzione industriale sovrabbondante. Scrive il generale Deane, capo della missione militare statunitense a Mosca: “Negli USA c’erano migliaia di rappresentanti sovietici, i quali potevano visitare le nostre fabbriche, frequentare le nostre scuole e presenziare al collaudo degli aerei e delle armi…Mettevamo le nostre invenzioni nel campo elettronico e negli altri campi a disposizione dei russi. .. Non ci siamo mai lasciati sfuggire un’occasione per dare ai russi aerei, materiali ed informazioni che a parer nostro potessero essere utili per le loro operazioni belliche.” (…) Nel settembre ’41 Harriman e Lord Beaverbrook sono a Mosca per prendere nota delle necessità sovietiche; li accompagna un primo credito di un miliardo di dollari. Il presidente Roosvelt, in una sua lettera del 7 marzo 1942, stabilisce che le spedizioni alla Russia debbano avere la precedenza assoluta, non solo nei confronti degli alleati, ma, persino, sulle forze armate USA.  Nel corso del conflitto, si mossero per la Russia dai porti americani 2.660 navi che portarono a destinazione oltre venti milioni di tonnellate di armamenti e rifornimenti. Di queste navi solo 77 furono affondate. Notevole fu anche la quantità di rifornimenti che prese il via dai porti inglesi. Churchill riferisce la spedizione di migliaia di aerei e di carri armati. (…) Dagli Stati Uniti giunsero ai sovietici 13.303 carri armati e autoblindo, 8.212 cannoni, 2.328 trattori per artiglieria, 11.000 carri ferroviari, 427.284 automezzi di ogni tipo, in prevalenza autocarri. Kruscev, a proposito di questi ultimi, dice: “Provate ad immaginare come avremmo potuto avanzare da Stalingrado a Berlino senza questi mezzi. Le nostre perdite sarebbero state enormi perché non avremmo avuto possibilità di manovra.”
La congiuntura bellica aveva favorito la sinergia sovietico-statunitense che all’indomani della seconda guerra mondiale porterà al condominio planetario tra le due superpotenze.
Il mondo bipolare da allora e fino alla fine degli anni Ottanta avrebbe vissuto sotto la dittatura dei due imperialismi contrapposti eppure complici della spartizione globale a seguito della guerra di aggressione scatenata dall’Internazionale Ebraica contro l’Europa dell’Ordine Nuovo.
Il periodo compreso tra la metà degli anni Trenta e la metà degli anni Quaranta sarà dunque gravido di conseguenza nefaste per il Vecchio Continente e provocherà inevitabili terremoti nelle relazioni internazionali che ridisegneranno la carta geopolitica del potere mondiale con particolari conseguenze soprattutto per l’Europa divisa ed occupata da eserciti stranieri ed annessa quale sorta di colonia alle mire strategiche di Stati Uniti e URSS.
Questa fase coincide, all’interno dell’Unione Sovietica, con la riorganizzazione in senso nazionalista della nomenklatura raccoltasi, dopo la morte di Lenin (1924), attorno al nuovo dittatore del Cremlino, il georgiano Joseph Stalin.
“La campagna di eliminazione della “opposizione di sinistra” in URSS raggiunge la sua massima intensità negli anni 1936-38. (scrive Maurizio Lattanzio in “Stalinismo ed Ebraismo” – Ediz. “Barbarossa” – Saluzzo, 1986) Questa “purga” non deve però essere attribuita al presunto antigiudaismo di Stalin, cioè all’avversione spirituale ed etica nei confronti dell’essenza profonda e dei tratti qualificanti che caratterizzano la natura ebraica, né alla sua volontà di spezzare i legami che uniscono i trotskisti alla plutocrazia occidentale. Essa va invece ricollegata all’esigenza di sopprimere una tendenza politico-ideologica che, avendo elaborato una diversa interpretazione del pensiero marxiano, ne aveva dedotto moduli di gestione del potere sovietico opposti a quelli staliniani, qualificandosi quindi come fazione rivale di Stalin all’interno del partito comunista. Stalin, benché ebreo, comprende che le garanzie di sopravvivenza del marxismo sono inscindibilmente legate alla realizzazione del “socialismo in un solo paese”, cioè alla nascita di una forma di nazionalcomunismo radicato nelle profonde correnti storiche del panslavismo, nel quadro di una concezione autoritaria, burocratica e centralizzatrice dello Stato. (…) Stalin, alias Joseph Vissarionovitch Djugashvili, è un ebreo circondato da ebrei. Il nome di Stalin, Djugashvili, significa in georgiano “figlio di israelita”; “chvili”= figlio e “Djuga”= israelita. La famiglia Djugashvili, di religione cristiano-ortodossa, discende dal Caucaso, convertita all’inizio del XIX secolo. La moglie di Stalin, Raissa Kaganovitch, è un’ebrea il cui padre, Lazarus, è vice-segretario del partito comunista, Commissario del popolo per l’industria pesante e membro dell’Ufficio Politico. Quanto ai cognati di Stalin, Michael Kaganovitch è Commissario del popolo per l’industria bellica e membro del Comitato centrale del partito, Aaron è amministratore per gli approvvigionamenti di Kiev, Sergio è dirigente dell’industria tessile e Boris di quella dei rifornimenti per l’esercito. Inoltre la moglie di Molotov, numero due del Cremlino, l’ebrea Scemciuchina Karp, permetterà alla Russia staliniana di continuare a coltivare – nonostante l’eliminazione dei “quadri” trotskisti – ottimi rapporti con i plutocrati della famiglia Karp. “Le grandi fornitura americane all’URSS – scrive Giovanni Preziosi – nel 1928, forniture di navi, armi, macchine utensili ecc. passarono tutte attraverso le mani della famiglia Karp. La Scemciuchina Molotov-Karp è rimasta sempre in ottimi rapporti con i finanzieri ebrei di New York: Jacob Schiff, Warburg e Kahan, le cui strette relazioni con l’ebreo Maiski, ambasciatore sovietico a Londra, sono state parecchie volte rilevate dalla stampa.”
E difatti non crediamo affatto alle ricostruzioni, anche quelle su pretese basi ‘storiche’, che vorrebbero identificare l’ultima fase dello stalinismo con l’affermazione di una presunta politica “antisemitica” diretta allo “sterminio” dell’intellighenzia ebraica sovietica.
Stalin non aderirà mai a posizioni antigiudaiche organiche né l’eliminazione dei trotzkisti prima e neppure la cosiddetta cospirazione dei medici “scoperto” nel gennaio 1953 assumeranno i tratti di una posizione stalinista riconducibile all’antigiudaismo.
Le misure repressive assunte dal massimo dirigente del Cremlino rispondono invece a semplici valutazioni contingenti della politica sovietica relative al soddisfacimento di equilibri di potere geopolitico-strategici su scala internazionale che determineranno la posizione anti-sionista, non antigiudaica, di Stalin.
“Ciò è dimostrato – scrive Maurizio Lattanzio – dal fatto che, nel corso dell’esperienza staliniana, fino al 1949, gli esponenti ebrei installati al potere nell’Europa orientale dai carri armati dell’Armata Rossa, non saranno nemmeno sfiorati da qualsivoglia forma di persecuzione o di atteggiamento persecutorio. In Cecoslovacchia i primi arresti dei capi sionisti risalgono proprio al 1949, mentre il processo Slansky sarà tenuto nel 1952. La Cecoslovacchia sarà inoltre il canale privilegiato attraverso il quale fluiranno – nel 1948 – gli aiuti sovietici all’ebraismo che, dopo aver occupato la Palestina, si avvierà a consolidare in Medio Oriente la sua base operativa da cui sprigionare una sanguinaria prassi di aggressione e genocidio nei confronti del popolo palestinese. (…) In Romania Ana Pauker Robinson è destituita nel 1952, anno in cui, tra l’altro, la “Jewish Chronicle” del 22 febbraio può ancora scrivere che “…gli ebrei romeni contribuiscono ora in ogni ramo dell’industria statale, commercio, agricoltura, educazione esercito. Gli ebrei in campo economico continuano a progredire sempre maggiormente (…) Anche in Ungheria, secondo il dott. Bela Fabian, ex membro del parlamento ungherese, “la campagna antisionista (in Ungheria) comincia nel 1949” (dichiarazione dell’ufficio informazioni ucraino del marzo 1951). Le vittime di questa campagna, uccisi o epurati, sono Zoltan Vas, ministro della pianificazione, Gyula Decsi, ministro della giustizia, Timarand, assistente alla segreteria di Stato, Peter Habor, capo della polizia segreta, Csapa, capo del dipartimento economico della polizia segreta, J. Szebersky, capo sezione internazionale del ministero delle finanze, Istvan Szirmay, direttore del sistema radioattiva. (…) In Germania orientale la “purga” antisionista prende avvio alla fine del 1952, e precisamente il 30 dicembre, giorno in cui si diffonde la notizia che il governo di Pankow sta eliminando il suo ufficio informazioni, a capo del quale è l’ebreo Gerhard Eisler, mentre al dipartimento stampa è l’ebreo Albert Norden. (…) Perché in Polonia si manifestino i segnali di una riscossa antisionista bisogna attendere addirittura la fine del 1953. Infatti, tra i satelliti dell’URSS, probabilmente la Polonia rappresenta il paese più massicciamente e sistematicamente egemonizzato e ‘colonizzato’ dall’elemento ebraico. (…)
L’antisionismo sovietico è dunque solo la risposta sovietica alla politica israeliana di allineamento con gli USA. Sono misure di carattere reattivo, le quali non derivano omogeneamente dalla radicale ripulsa nei confronti dell’universo spirituale e religioso, culturale ed etico che definisce i profili ontologici dell’ebraismo.”
Stalin non potrà assumere posizioni antiebraiche perché nelle sue vene scorreva sangue giudeo – ed il richiamo del ‘sangue’, quindi della razza, sarà sempre predominante nell’elemento ebraico – oltre ai rapporti matrimoniali con femmine di eletta ascendenza e ad una pluritrentennale solidarietà di ‘razza’ nei confronti degli elementi ebrei che dal 1919 al 1949 lo affiancheranno o coadiuveranno nell’esercizio del potere diventato, a partire dalla seconda metà degli anni Venti, assoluto e totalitario.
Tra gli ebrei che otterranno posizioni rilevanti di potere all’ombra del dittatore sovietico ne troviamo infatti parecchi che manterranno o aumenteranno le loro posizioni all’interno della nomenclatura anche dopo l’inizio della politica anti-sionista (1949) e fino ed oltre la scomparsa del dittatore sovietico (1953).
Tra costoro figurano:
a) Laurenti Pavlovich Beria, potente capo della polizia segreta nel 1938, poi membro del Politburo nel 1946 e infine presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell’Interno nel 1953 prima della sua destituzione;
b) Lev Z. Mekhlis,  già capo del dipartimento politico dell’Armata Rossa. Ministro delle dogane ed editore della ‘Pravda’, membro del Comitato Centrale del partito fino alla sua morte nel 1953;
c) Solomon Lozovski, Direttore del servizio informazioni durante la seconda guerra mondiale diventerà ministro degli Esteri nel 1951;
d) A.M. Jacobson, membro del Presidium del Soviet Supremo nel 1951;
e) Eugene Varga (alias Weissfeld) , consigliere economico di Stalin. Sarà l’inviato del Cremlino per l’Ungheria dal 1952;
f) Ilya Ehremburg, capo della propaganda sovietica e vice-presidente del Consiglio della pace mondiale, organismo promosso dal Cremlino;
g) Anatoli Josifovich Lavrentiev (alias Lipmann), Ministro degli Esteri dal 1949 al 1951. Successivamente ha capitanato le missioni diplomatiche sovietiche in Iugoslavia, Bulgaria e Cecoslovacchia (1951), in Romania (1952) e in Persia (1953);
h) P.A, Judin, Ministro delle costruzioni dell’industria pesante (1951);
i) I.A. Levine, vice-ministro dei lavori pubblici nel 1950; l) A.M. Kirchestein, Presidente del Presidium nel 1951;
m) Paval Judin, editore del giornale del Cominform nel 1951 successivamente viene nominato membro del Comitato Centrale (1952) quindi inviato del Cremlino in Bulgaria e Germania Orientale (1953);
n) Maxim Litvinov (alias Wallach), diplomatico sovietico;
o) Peter Levitsky, capo del Consiglio delle nazionalità (1951);
p) Semyon Yakovlevich Fomin, Ministro dell’industria macchine da costruzione (1951);
q) Ivan Isidorevich Nossenko, vice-ministro dei trasporti navali (1951), nominato ministro dei trasporti ed industria pesante nell’estate 1953;
r) N. Yakovliev, capo del dipartimento scolastico del Comitato Centrale del partito nel 1952; s) Mark Spivak, Ministro dell’agricoltura ucraina nel 1954;
t) Georgi F. Alexandrov, Ministro della Cultura nel 1954.
Il “Jewish Chronicle” esultante in data 6 aprile 1951 poteva scrivere affermando che “molti ebrei russi hanno meritato il premio Stalin”.
In modo analogo David Zaslanvsky, editore ebreo della ‘Pravda’ , poteva rassicurare la stampa canadese e statunitense affermando che “gli Ebrei in Russia possono svilupparsi economicamente e culturalmente secondo la loro scelta e desiderio” ( dal “Daily People’s World”, Los Angeles , USA, 29 Ottobre 1951).
Rueben Falber sulla gazzetta ebraica “Jewish Clarion” poteva scrivere nel febbraio 1952: “E’ assurdo affermare che gli ebrei nell’URSS sono stati imbavagliati per il fatto che coloro che vivono a Mosca non trovino alcun giornale yiddish e non hanno alcun teatro yiddish.
Gli Ebrei, alla pari di tutti i cittadini sovietici, hanno larga possibilità di esprimersi e di servirsi di ogni tipo di giornale della repubblica dove risiedono. In quelle zone dove ci sono forti gruppi di ebrei che parlano yiddish, come Minsk o Birobidjian, ci sono teatri yiddish”.
Ricordiamo qui brevemente, in rapida sequenza, alcuni tra i principali esponenti della nomenclatura sovietica di eletta ascendenza alcuni già citati altri successivi alla destalinizzazione avviata da Nikita Kruscev nel 1956:
Yuri Andropov (1914-1984): dirigente, Capo del KGB sovietico, più tardi dittatore supremo dell’Unione Sovietica.
Jacob Sverdlov: primo Presidente dell’Unione Sovietica. Sverdlov ordinò il massacro della famiglia dello Zar – donne e bambini compresi – nella città di Ekaterinburg (chiamata così dopo la morte di Caterina la Grande). Nel 1924, tale città cambiò il nome, assumendo quello di Sverdlovsk in onore del feroce assassino.
Jacob Yurovsky: comandante della Polizia Segreta sovietica. Yurovsky comandò la squadra della morte che eseguì l’ordine di Sverdlov di sterminare la famiglia dello Zar, incluso il colpire con la baionetta a morte le sue figlie. La casa degli lpatyev, nella cui cantina avvenne il massacro, rimase intatta fino al 1977, quando il capo del Partito Comunista locale, Boris Eltsin, ordinò che fosse demolita, affinché non divenisse un sacrario del sentimento antiebraico.
Lazar Moiseyevich Kaganovic : principale massacratore di Stalin, ordinò lo sterminio di milioni di persone e la distruzione di tantissimi monumenti cristiani e chiese, inclusa la grande Cattedrale di Cristo Redentore. Stando in piedi nella breccia di questo luogo sacro, Kaganovich proclamò: “La Madre Russia è caduta. Noi le abbiamo strappato i suoi lembi..”.
Mikhail Kaganovich: deputato, Commissario dell’industria pesante, supervisore al lavoro degli schiavi, fratello di Lazar Moiseyevich.
Rosa Kaganovich: amante di Stalin; sorella di Lazar e Mikhail.
Paulina Zhemchuzina: membro del Comitato Centrale del Partito Comunista e moglie del Ministro degli Esteri sovietico Míchajlovic Molotov.
Olga Bronstein: ufficiale della CEKA, la Polizia Segreta sovietica, sorella di Trotsky e moglie di Kamenev.
Genrikh Yagoda: Capo della Polizia Segreta sovietica, straordinario assassino di massa.
Romain Rolland: poeta e vincitore del Premio Nobel, scrisse un inno di encomio a Yagoda.
Matvei Berman e Naftaly Frenkel: fondatori del sistema dei campi di morte detti Gulag.
Lev Inzhir: Commissario per il trasferimento nei campi di sterminio sovietici e responsabile dell’amministrazione degli stessi.
Boris Berman: ufficiale esecutivo della Polizia Segreta sovietica e fratello di Matvei. K. V Pauker: Capo delle operazioni, nonché membro importante della NKVD, la Polizia Segreta sovietica.
Firin, Rappoport, Kogan e Zhuk: Commissari nei campi della morte e per il lavoro degli schiavi; essi diressero l’uccisione in massa dei lavoratori durante la costruzione dei Canale Mar Bianco-Mar Baltico.
M. I. Gay: Comandante della Polizia Segreta sovietica.
Slutsky e Shpiegelglas: anch’essi Comandanti della Polizia Segreta sovietica.
Isaac Babel: importante ufficiale della Polizia Segreta sovietica.
Leiba Lazarevich Feldbin (Aleksandr Orlov): Comandante dell’Armata Rossa e ufficiale della Polizia Segreta. Feldbin ricoprì inoltre la carica di Capo della Sicurezza durante la Guerra Civile spagnola. Diresse il massacro dei sacerdoti cattolici e dei contadini spagnoli.
Yona Yakir: Generale dell’Armata Rossa e membro del Comitato Centrale del Partito Comunista.
Dimitri Shmidt: Generale dell’Armata Rossa.
Yakov (“Yankel”) Kreiser: Generale dell’Armata Rossa.
Miron Vovsi: Generale dell’Armata Rossa.
David Dragunsky: Generale dell’Armata Rossa ed “eroe”dell’Unione Sovietica.
Grigori Shtern: Generale dell’Armata Rossa.
Mikhail Chazkelevich: Generale dell’Armata Rossa.
Shimon Kirvoshein: Generale dell’Armata Rossa.
Arseni Raskin: Vicecomandante dell’Armata Rossa.
Haim Fomin: Comandante di Brest-Litovsk, dell’Armata Rossa.
Almeno cento Generali sovietici erano ebrei .
Molti Generali che non erano ebbero però spesso mogli ebree.
Fra questi il Maresciallo Clem Efremovic Voroshilov (1881-1969),
il Maresciallo Nicolaj Aleksandro Bulganin (1875-1975),
il Maresciallo Peresypkin e
il Generale Pavel Sudoplatov.
La moglie ebrea come «polizza di assicurazione» si estese a membri del Politburo come Andrei Andreyev e Leonid Brezhnev (1906- 1982).
Sergei Eisenstein: Direttore della propaganda comunista. Egli girò un film che dipinse i contadini cristiani (i cosiddetti «kulaki») come orrendi parassiti a caccia dì denaro. I «kulaki, furono quindi massacrati .
Julius Rosenwald: fondatore del «K.O.M.Z.E.T.», la Commissione per la sistemazione degli ebrei comunisti sulla terra rapinata ai cristiani assassinati in Ucraina.
Rosenwald era un finanziere ebreo-americano.
Uya Erenburg (1891-1967): Ministro della Propaganda sovietica disseminatore di materiale d’odio antitedesco fin dagli anni ’30. Erenburg istigò gli stupri dell’Armata Rossa e l’assassinio in massa dei civili tedeschi. Riferendosi alle donne tedesche, Erenburg esultò per l’avanzata delle truppe dell’Armata Rossa e disse: “Quelle streghe bionde sono nei guai”. Erenburg scrisse. fra l’altro, in un volantino indirizzato alle truppe sovietiche:”[…] i tedeschi non sono esseri umani[…]. Niente ci dà tanta gioia come i cadaveri tedeschi”. Goldberg afferma che Erenburg, “[..] provò sempre antipatia per i tedeschi[..]. Ora che c’era una guerra contro di loro mise in atto il suo vecchio pregiudizio”.
Un’altra pubblicazione distribuita all’Armata Rossa, quando i soldati si avvicinavano a Danzica, fu così descritta da uno storico: «Furono lasciati cadere dagli aerei sulle truppe milioni di volantini contenenti un discorso propagandistico composto da IIya Erenburge firmato da Stalin: “Soldati dell’Armata Rossa! Uccidete i tedeschi! Uccidete tutti i tedeschi! Uccidete! Uccidete! Uccidete!”
Il comando sovietico ammise che Erenburg perseguiva lo sterminio di tutto il popolo tedesco.
Erenburg vinse inoltre l’Ordine di Lenin e il Premio Stalin,e volle che i suoi scritti fossero conservati al Museo israeliano dell’Olocausto Yad Vashem.
Appaiono quindi inesistenti i presunti ‘contrasti’ tra sovietismo e giudaismo.
Infine sottolineiamo la particolare ‘predisposizione’ ontologico-razziale dell’anima slava alla ‘recezione’ dell’ideologia marxista.
Scrive in proposito Pino Rauti:
“In realtà il marxismo ha trovato nell’Europa orientale, ha trovato nella razza slava, il terreno fertile per quella che definiremmo la sua “trasmutazione politica”: arsa al fuoco di una realtà prevista, essa si è “condensata” ad oriente nell’aggressività di genti che anelavano da tempo ad un nuovo tentativo espansionista” (Pino Rauti – “Le idee che mossero il mondo” – Edizioni “Europa” – Roma 1980).
Una delle più spietate critiche al modello di Stato sovietico ed alla sua evoluzione storica, ed una testimonianza autorevolissima proveniente da un ex comunista che aveva preso contatti diretti con gli ambienti sovietici nei primi anni venti, immediatamente dopo la rivoluzione, inneggiando ai soviet, sarà quella tracciata sulle pagine della sua rivista, “La Verità”, da Nicola Bombacci.
Bombacci, già fondatore del Partito Comunista d’Italia nel congresso scissionista dell’ala massimalista del socialismo italiano svoltosi a Livorno nel gennaio 1921, era stato per tutti gli anni Venti il principale responsabile della politica commerciale del suo partito in direzione di Mosca. Certamente fu tra i comunisti italiani uno dei maggiori conoscitori della realtà sovietica. Aveva fatto parte della delegazione italiana che si era incontrata con i sovietici nel marzo 1920.
Nella sua veste di parlamentare del PSI, prima della scissione di Livorno, aveva inoltre presentato nel dicembre 1919 un progetto per la costituzione in Italia dei soviet dei lavoratori.
Per questi e altri motivi l’articolo che pubblicherà sulla sua rivista sarà una attenta disamina di venti anni di potere bolscevico nella Russia dove verrà messa in luce la sinergia esistente tra URSS e democrazie occidentali sottolineando come solo attraverso l’appoggio finanziario ed economico dell’alta banca plutocratica d’Occidente (particolarmente degli istituti di credito anglo-franco-statunitensi) lo stato sovietico poteva ancora reggersi in piedi:
“Quando i rivoluzionari disinteressati, gli idealisti, le nazioni proletarie si sono illuse di poter salutare nel colpo di stato di Lenin l’alba di un giorno più giusto ed umano per tutti i condannati alla dura fatica del lavoro, chi ha gridato al crucifige, chi ha innalzato il filo spinato, chi ha mandato in aiuto di Denikin, di Wrangel e di Kolciak , soldati, armi e rifornimenti? Le grandi nazioni democratiche: Francia e Inghilterra. Perché, ora che questa illusione è caduta, che le anime oneste di ogni fede e di ogni principio politico non vedono nel caos dell’URSS che un centro di rapina, di sangue e di disordine nazionale ed internazionale, queste stesse nazioni democratiche hanno capovolto la loro politica e si sono rese le vere responsabili morali e materiali del perpetuarsi del terrore bolscevico? La ragione è una sola, fredda, volgare, ma reale: l’interesse, il denaro, l’affare. (…) La Francia, l’Inghilterra, l’America capitalista, quando hanno vista spenta, per confessione dello stesso Lenin, nel 1923-24, la possibilità di un esperimento comunista, per il mancato estendersi della rivoluzione bolscevica nei paesi occidentali, hanno abbandonato al loro destino le armate dei generali zaristi aiutate perché dovevano soprattutto proteggere i loro pozzi di petrolio, hanno tolto il filo spinato, e si sono gettate a corpo morto nell’affare. E’ così che sono sorti i piani quinquennali, gli stabilimenti colossali, l’industrializzazione del suolo e del sottosuolo. (…) Noi proclamiamo con onesta coscienza che la Russia staliniana bolscevica è divenuta una colonia del capitalismo massonico-ebraico internazionale…” (Nicola Bombacci – articolo “Il ventennale della rivoluzione russa e il patto antibolscevico di Roma (Rilievi e contraddizioni)” da “La Verità”, Anno II, Nr. 5, Novembre 1937 cit. in Guglielmo Salotti – “Nicola Bombacci da Mosca a Salò” –  Ediz. “Bonacci” – Roma, 1986).
Benito Mussolini, duce del Fascismo italiano, aveva messo già in guardia sulla deriva borghese e capitalistica del movimento bolscevico riconoscendo nell’esperimento sovietico nient’altro che la costituzione di un super-capitalismo di Stato in quanto, per Marx, lo Stato rappresentava “il comitato d’affari della borghesia” e pertanto era possibile constatare come “Per uno di quei paradossi che sono abbastanza frequenti nella storia, la rivoluzione russa si è risolta nell’impreveduta e imprevedibile apoteosi del capitalismo che è diventato un capitalismo di Stato. Lo Stato socialista è, infatti, uno Stato capitalista all’ennesima potenza” (Benito Mussolini – “Contro il bolscevismo” – citazione del 22 giugno 1928; da “Mussolini contro il mito di demos” – Ediz. “Sentinella d’Italia” – Monfalcone 1983).
Da qualunque parte lo si voglia guardare il rapporto di filiazione ideologica, politica, economica, sociale, filosofica, culturale del marxismo dalle ideologie illuministico-massoniche della Rivoluzione madre borghese degli Immortali Principii appare nitidissimo.
Nato dall’alveolo borghese, figlio degenere di cotanta immondizia ideologica fondata sugli immortali principii dell’89, il bolscevismo – con tutta la sua carica rivoluzionaria incendiaria che scatenerà i sentimenti dell’invidia sociale, dell’odio di classe e quelli della violenza politica pianificata e sistematica – non poteva che ritornare nell’alveolo borghese che lo aveva concepito e finire, come giustamente accadrà, sconfitto dal libero mercato, dai fast food e dal coca-colonialismo occidentale statunitense crollando miseramente dopo 74 anni di misfatti indicibili e terminando infine nel dimenticatoio della storia mondiale. Un fallimento, un grande inganno, una menzogna colossale, una aberrazione politica, un’utopia sociale questo e mille altre cose ancora fu il comunismo. Soprattutto esso rappresentò una sezione del piano di dominio planetario dell’Internazionale Ebraica.
Riportiamo per completezza anche la postilla apposta dallo stesso Preziosi alla fine dell’articolo in questione:
“Va bene per Marx ebreo che si chiamava Mordechai, ma e Lassalle come si chiamava? Il cognome autentico di Lassalle era Talmi; la famiglia dal villaggio di Loslau (Slesia), donde proveniva, si chiamava “Loslauer”, come i nostri ebrei si chiamano, ad esempio, Veneziano ecc.; in dialetto i Talmi si chiamavano Losl oppure Lasl. Il padre del rivoluzionario divenuto ricco negoziante di seta, per snobismo ebraico, cambiò il Lasl in Lassalle…Sono note le avventure galanti del Ferdinando Lassalle che morì in duello per una di tali avventure.”

                                                                                                                                                         
Fonte: visto su  Django  del 15 aprile 2013-10-19

Link: http://dauriagiancarloevaldo.altervista.org/comunismo.html#pri

sabato 24 giugno 2017

BABILONIA - - LA GRANDE PROSTITUTA -

- BABILONIA -

- LA GRANDE PROSTITUTA -

(BABILONIA HOME)

- LA GRANDE PROSTITUTA -

"Vieni, ti farò vedere la CONDANNA della GRANDE PROSTITUTA che siede presso le grandi acque.


Con LEI si sono prostituiti i re della terra e gli abitanti della terra si sono

 INEBRIATI del vino della sua PROSTITUZIONE"


- Apocalisse 17, 1 -

In Apocalisse si racconta di una DONNA, una REGINA POTENTE che REGNA su popoli, lingue, nazioni,

una GRANDE PROSTITUTA che porta scritto sulla fronte un nome misterioso:

"BABILONIA LA GRANDE, LA MADRE DELLE PROSTITUTE E DEGLI ABOMINI DELLA TERRA"

(le prostitute "sacre" spesso portavano un nome su una benda che portavano in fronte).

Che cos'è Babilonia? Perché Babilonia è così duramente condannata nella Bibbia?

Molti hanno creduto che la PROSTITUTA rappresenti il potere economico dei RE della TERRA


ma questo non è certamente possibile perché la Bibbia dice invece che la "DONNA" si è PROSTITUITA con loro.

Alcuni hanno pensato che la donna rappresenti un impero o una potente nazione ma

 per indicare gli imperi la Bibbia utilizza generalmente il termine "BESTIA"

 (le 4 bestie di Daniele sono infatti 4 imperi).

La DONNA è soprattutto "MISTERO" e comprendere questo MISTERO è davvero importante perchè

Dio chiama IL SUO POPOLO ad USCIRE da BABILONIA, con urgenza, PRIMA che sia troppo tardi,

 la questione è MOLTO SERIA.

"uscite popolo mio, da BABILONIA per non associarvi ai suoi peccati e non ricevere parte dei suoi flagelli,

poiché i suoi PECCATI SI SONO ACCUMULATI FINO AL CIELO e

DIO SI E' RICORDATO delle sue INIQUITA'"

- Apocalisse 18,4 -

CHI NON ESCE DA BABILONIA è DUNQUE ASSOCIATO AI SUOI PECCATI 

perché di fatto, pur potendo VEDERE e CAPIRE, non vuole ravvedersi e PARTECIPA ATTIVAMENTE alla

SUA (DI BABILONIA) OPERA DI INIQUITA'.

Se Dio chiede al SUO POPOLO di USCIRE da LEI significa che moltissime persone

NON LA RICONOSCONO AFFATTO,

 sono CON LEI, LA SEGUONO, appartengono a LEI,

non si tratta dunque certamente di una realtà marginale o di una piccola setta.

La RIVELAZIONE (Apocalisse) vuole davvero aiutarci a comprendere e

 BABILONIA viene descritta in OGNI SUO DETTAGLIO.

- BABILONIA -

Il NOME stesso è certamente indicativo: BABILONIA.

La BABILONIA storica è infatti STRETTAMENTE COLLEGATA alla GRANDE PROSTITUTA

(vedi capitolo sull'ORIGINE STORICA della "GRANDE PROSTITUTA").

- LA DONNA CHE SI E' VENDUTA -

Sotto: "LA RELIGIONE", la "GRANDE MADRE", Torino:

In APOCALISSE BABILONIA è descritta soprattutto come

 UNA DONNA, UNA PROSTITUTA.


Queste informazioni sono davvero fondamentali perchè la Parola di Dio ci parla spesso di un'altra "DONNA":


LA SPOSA FEDELE, figura della VERA CHIESA DEL MESSIA che


deve MANTENERSI PURA E FUGGIRE LA FORNICAZIONE (L'IDOLATRIA).


La PROSTITUTA SFACCIATA è dunque chiaramente, in totale antitesi, 

una DONNA CHE HA TOTALMENTE TRADITO, è FIGURA di una CHIESA INFEDELE,,

una CARICATURA GROTTESCA ed OSCENA della VERA CHIESA DI DIO.

La PROSTITUTA sfacciata mostra le sue nudità senza alcuna vergogna ma

 milioni di persone ancora non la riconoscono o NON VOGLIONO riconoscerla.

La GRANDE MERETRICE ha una lunghissima STORIA, si è arricchita e si crede POTENTE, IMMORTALE,

 ma corre scioccamente alla TOTALE ROVINA.

"Io seggo regina, vedova non sono e lutto non vedrò"

- Apocalisse 18, 7 -

-  MISTERO: BABILONIA LA GRANDE -

BABILONIA è completamente avvolta nel MISTERO.

"Sulla fronte aveva scritto un nome misterioso: BABILONIA LA GRANDE"

- Apocalisse 17, 5 -

Questo "MISTERO" non è "il mistero dell'empietà" del quale l'apostolo Paolo parla (2 Tess. 2:7) benché gli sia affine;

quello è lo spirito dell'anticristo, che è già operante ma sarà svelato nella persona dell'anticristo (2 Tess. 2:8).

Il MISTERO di BABILONIA è invece legato ad un SISTEMA RELIGIOSO diffuso il tutto il mondo,

 LA RELIGIONE MISTERICA, appunto.

"la MADONNA che ci guida nei MISTERI"

- Karol Wojtyla -

Il MISTERO di BABILONIA è "NASCOSTO" proprio davanti agli occhi di tutti.

I SIMBOLI di questa RELIGIONE MISTERICA non sono infatti MAI CAMBIATI nei secoli.

Il "PAPATO", il VATICANO, i GESUITI, i CABALISTI, i CAVALIERI TEMPLARI, la MASSONERIA 

 CONDIVIDONO GLI STESSI IDENTICI SIMBOLI perché tutte queste 

ISTITUZIONI DI POTERE derivano dalla BABILONIA storica.

BABILONIA è l'ORIGINE STESSA di TUTTE LE RELIGIONI A MISTERI PAGANE.

"Nonostante la Palestina costituisse il luogo di nascita del misticismo ebraico,

il luogo in cui la KABBALAH fu CONCEPITA e ottenne maggior importanza

fu BABILONIA"

- Universal Jewish Encyclopedia (del 1943), alla voce « Kabbalah -

TUTTE LE SOCIETA' SEGRETE PROVENGONO DA BABILONIA.

Tutte le perverse dottrine della KABBALAH e del TALMUD provengono da BABILONIA.

Tutti i "misteri" ed i "segreti" della MASSONERIA provengono da BABILONIA.

"la MASSONERIA è identica agli ANTICHI MISTERI"

- (Albert Pike - Morals & Dogma pg 624) -

Tutti i riti, i paramenti e le PERVERSE DOTTRINE del "PAPATO" provengono da BABILONIA.


Sotto: MASSONERIA e GESUITI:

Questa FALSA CHIESA non è affatto "nata bene" e "finita male", è

 invece NATA MALE e FINITA PEGGIO, è 

infatti STATA COSTRUITA SULLA MENZOGNA e SULLA SABBIA, il suo fondamento non è 

LA SOLIDA ROCCHIA CHE E' GESU' CRISTO.

Il gigantesco castello è destinato a crollare miseramente.

La CHIESA CATTOLICA ROMANA e la MASSONERIA, in questi ultimi tempi, 

hanno compiuto quello che era SCONTATO, INEVITABILE, 

queste due istituzioni di potere hanno finito per abbracciarsi anche pubblicamente

 perché hanno LA STESSA IDENTICA ORIGINE, quello che era NASCOSTO è ora PUBBLICO.

 La MASSONERIA è una società segreta che nega GESU' CRISTO e conduce al 

CULTO DELL'UOMO E DI SATANA.


Questo MISTERO è strettamente legato ad una TRIADE adorata in tutto il mondo, fin dai tempi antichi:

La "MADRE", il "PADRE" ed il "FIGLIO"

I - H - S

ISIS - HORUS - SERAPIS

Non è difficile comprendere che nell'ADORAZIONE DI QUESTA TRIADE si nasconde il 

PURO CULTO DI SATANA (il "grande INIZIATORE" che ha promesso "VOI SARETE COME DIO") e DELL'UOMO,

Questa TRIADE MISTERICA era conosciuta in BABILONIA nei nomi di

SEMIRAMIDE -  TAMMUZ ("dio sole") - NIMROD

S - T - N

(vedi capitolo)

Milioni di cattolici romani negano di RENDERE CULTO agli IDOLI e a questa TRIADE ma è la SEMPLICE EVIDENZA

a CONTRADDIRE NEI FATTI queste persone profondamente ingannate e confuse.

Il CULTO della CHIESA CATTOLICA ROMANA ruota infatti attorno a TRE ELEMENTI e

 la stessa "salvezza" viene sempre associata a TRE "PILASTRI DI FEDE", TRE GRANDI COLONNE:

- LA DEVOZIONE ALLA "REGINA DEI CIELI" - (la "madre")


- LA FEDELTA' AL "PAPA" - (il "padre") 

- L'ADORAZIONE DELL'EUCARESTIA - (il figlio, il "dio sole")

Sotto: TAVOLA MASSONICA a sinistra e "visione di Don Bosco a destra:

Non deve dunque sorprendere che le SIMBOLOGIE "PAPALI" e 

le SIMBOLOGIE MASSONICHE corrispondano PERFETTAMENTE.

Moltissime "profezie del cattolicesimo romano e della "madonna" associano la "salvezza" e il


trionfo finale a questi "TRE PILASTRI".

ATTENZIONE!

 I cristiani e la chiesa debbono dire il vero, a qualsiasi costo:

IL "PAPA" NON POTRA' MAI SALVARE NESSUNO.

LA "REGINA DEI CIELI" NON POTRA' MAI SALVARE NESSUNO E

IL FALSO "CRISTO-EUCARESTIA" NON POTRA' MAI SALVARE NESSUNO

 perché la SALVEZZA E' IN GESU' CRISTO e la VERA CHIESA è fatta di PERSONE, tante "pietre viventi"

che LO SEGUONO e LO riconoscono come Figlio di Dio, Salvatore e Re.

Dio CONOSCE LA SUA CHIESA, Gesù conosce i suoi e le sue pecore ASCOLTANO LA SUA VOCE.

I PAGANI hanno invece bisogno di istituzioni di potere, confidano totalmente nell'uomo e 

non sanno di correre miseramente alla rovina.

- IL MISTERO DELLA TRIADE BABILONESE: LA "GRANDE MADRE" -

- BABILONIA, LA MADRE DELLE PROSTITUTE -


I MISTERI BABILONESI sono strettamente legati alla SESSUALITA' e all'UOMO.

Nei misteri della TRIADE BABILONESE si offriva CULTO alla

 "GRANDE MADRE".

Questo CULTO PERVERSO ha completamente AVVELENATO e dominato la "chiesa-cattolica-romana", 

per quanto i cattolici-romani si sforzino di NEGARE QUESTA EVIDENZA il 

 CULTO ALLA "REGINA DEI CIELI"

 è dominante, potentissimo, onnipresente. Questo culto perverso è totalmente incompatibile con la

 FEDE IN DIO e non si potrà dire: "io non lo sapevo".


"non siamo FIGLI se non abbiamo LA CHIESA COME MADRE"

- Karol Wojtyla -

"La MADONNA, NOSTRA MADRE"

- Karol Wojtyla -

Sotto: IDOLO del cattolicesimo-romano e SEGNO MARRANO:

Gesù Cristo ha fondato la SUA CHIESA ed EGLI è il CAPO del CORPO, non ne esistono altri.

La vera CHIESA sa che Gesù Cristo è SALVEZZA e la 

SPOSA E' FEDELE ALLO SPOSO.

La Parola di Dio ci dice invece che BABILONIA è la "MADRE DI TUTTE LE PROSTITUTE".

"BABILONIA LA GRANDE, la MADRE DELLE PROSTITUTE e degli abomini della terra"

- Apocalisse 17, 5 -


Le PROSTITUTE sono dunque molte ma BABILONIA è la 

MADRE DI TUTTE.

Questa "DONNA", questa "MADRE" vergognosa afferma con INFINITA e spregevole ARROGANZA che


"FUORI DA LEI NON VI E' SALVEZZA"

Questa donna miserabile vorrebbe dunque essere un "PONTE" tra Dio e l'uomo, 

ella afferma esplicitamente di essere "mediatrice indispensabile".

"C’è chi ritiene di poter avere un rapporto personale, diretto,

immediato con Gesù Cristo al di fuori della comunione e

DELLA MEDIAZIONE DELLA CHIESA

SONO TENTAZIONI PERICOLOSE E DANNOSE"

- Jorge Bergoglio - 

"SOLO nella CHIESA CATTOLICA, la NOSTRA MADRE, troviamo salvezza"

- Karol Wojtyla -

Questa donna è l'antica Semiramide, la VEDOVA di Nimrod, i massoni si dicono infatti i 

FIGLI DELLA VEDOVA.

A motivo di queste dottrine misteriche  le donne ospitate dal cosiddetto

 "santo padre" dei pagani sono vestite come delle vedove a lutto.




La meretrice tuttavia afferma in cuor suo di non essere vedova perchè il figlio-marito dovrà "risorgere".

- UNITI SOTTO LA MADRE -

Le TANTE FIGLIE più piccole, meno importanti, provengono TUTTE da LEI, sono nate da LEI,

sono uscite da LEI.

TUTTE QUESTE MERETRICI STANNO ORA RITORNANDO DALLA MADRE che le ha partorite,

 non poteva essere diversamente. 




La PROSTITUTA è chiaramente figura di una FALSA CHIESA MONDIALE avvolta nel PURO PAGANESIMO, 

un'istituzione di POTERE, di RITI POMPOSI, di APPARENZA, di parole vuote,

una CHIESA totalmente INFEDELE AL SUO SPOSO. 


Questa vecchia megera è ormai arrivata a NEGARE completamente la Salvezza in Gesù Cristo.


 "Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, 

ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che CREDONO NEL SUO NOME,

 i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati"

- Giovanni 1, 11 -

Questa squallida MERETRICE si è VENDUTA A TUTTI, vorrebbe oggi 

"UNIRE TUTTI SOTTO DI LEI", parla di "amore e pace", afferma che vi sono "diverse vie di salvezza" e

neppure si vergogna per la sua spregiudicata FORNICAZIONE, ella vuole SOLO dominare.





Proprio questa "GRANDE MADRE" sta oggi operando in modo potente per UNIRE TUTTI e


RIUNIRE tutte le "figlie" sotto di LEI, anche al prezzo della 

TOTALE NEGAZIONE del FIGLIO DI DIO.

Il cristiano è infatti chiamato ad uscire da TUTTE LE BABILONIE,

da TUTTE quelle strutture di potere o sette che invece di LIBERARE IL CREDENTE conducendolo a Gesù Cristo

 lo IMPRIGIONANO per condurlo unicamente nella LORO organizzazione. 




Questo è PROPRIO IL COMPITO temporale della MERETRICE, essa è solo uno STRUMENTO.


"non possiamo dirci credenti se ci allontaniamo dalle MADRE CHIESA"

- Jorge Bergoglio -

Sotto: Jorge Bergoglio e SEGNO MARRANO:
Sotto: LA "MADRE delle chiese"

"la MADONNA ci GUIDA NEI MISTERI, la MADONNA nostra MADRE"

- Karol Wojtyla -


- LA POVERA DONNA CHE SI CREDE "REGINA" -

"Poiché ELLA diceva in cuor suo:

IO SEGGO REGINA, vedova non sono e lutto non vedrò"

La "DONNA" è anche orgogliosa, vanitosa, nei secoli ha continuato ad innalzare sè stessa, si crede "REGINA".


"Poichè diceva in cuor suo: IO seggo REGINA"

- Apocalisse 18, 7 -

Sotto: la DIANA LUCIFERA dei ROMANI:


In tutta la Bibbia, persino nell'Antico Testamento,


ricorre la figura di una "REGINA DEI CIELI", ASTARTE, una FALSA DEA che viene condannata da Dio:




"I figli raccolgono legna, i padri accendono il fuoco,


le donne impastano la farina per fare delle focacce alla


REGINA DEL CIELO


e per fare libazioni ad altri dei, per offendermi.


“E' proprio me che offendono?”, dice il SIGNORE, -


non offendono essi loro stessi a loro vergogna?” Perciò cosi parla Signore, Dio:


"Ecco, la mia ira, il mio furore, si riversa su questo luogo"

- (Geremia 7:18.20) -

Sotto: ASTARTE con l'ESAGRAMMA sulla testa:

Lo "SPIRITO" di questa "REGINA DELLE NAZIONI" è forse ancora vivo?

CERTAMENTE SI.

Salomone SI PERVERTI' DIETRO agli IDOLI e seguì ASTARTE, la "REGINA DEI CIELI".

"E Salomone seguì ASTARTE , divinità dei Sidoni, e MILCOM,

l'abominazione degli Ammoniti..."

Questo errore devastante è forse stato RIPETUTO?


Al nostri giorni, esiste forse uno spirito che si mostra in tutto il mondo 

come una DONNA e afferma di essere "REGINA DEI CIELI"?


Esiste forse una "donna" che appare in molte nazioni, incoraggiando i propri seguaci a commettere idolatria?


Esiste forse una "donna" che, nelle sue "apparizioni" sta UNENDO TUTTI I POPOLI del mondo, in un grande FASCIO?

"La MADONNA ha UN SUO PIANO DI SALVEZZA e oggi

CI RIUNISCE TUTTI"

- Livio Fanzaga -

"voi mi chiamerete SIGNORA DI TUTTI I POPOLI"

- messaggi di Anguera -

Purtroppo la risposta è: SI.


Questa "REGINA" viene oggi PREGATA, INVOCATA e VENERATA da MILIONI DI PERSONE.

"IO VOGLIO ESSERE CHIAMATA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI"


Sotto: il mostruoso ESAGRAMMA sulla "collina delle apparizioni", Medjugorje:

Nelle sue "apparizioni", questa figura empia ha ormai attribuito a sè stessa TUTTI I TITOLI che


la Bibbia associa unicamente a GESU' CRISTO.


Nel mondo sono oggi MILIONI i santuari, le chiese, le cattedrali, le cappelle dedicate a questa figura.


Questa "regina dei cieli" diabolica è certo FIGURA e MODELLO della "chiesa" che LA SEGUE CIECAMENTE.


Questa "regina" ha una INFLUENZA semplicemente IMMENSA sull'istituzione "PAPALE" e


sembra DOMINARLA completamente, DIRIGERLA.


Il "PAPATO" SERVE la "REGINA" e la "REGINA" SERVE il "PAPATO", in una simbiosi perfetta.


Molti "papi" si SONO CONSACRATI TOTALMENTE A LEI, hanno dato "CORPO E ANIMA" a LEI,

 hanno "CONSACRATO IL MONDO" a LEI.


I suoi seguaci SEGUONO LEI, INVOCANO LEI, PREGANO LEI E IL SUO ROSARIO,


si sentono rappresentati da LEI, credono in LEI, sono UNITI sotto di LEI,

addirittura attendono "IL SUO trionfo finale" e la "SUA PACE" (!!!) .

"la REGINA DEI CIELI CI CONDUCE, ELLA PERFETTISSIMA, è

FIGURA e MODELLO della NOSTRA CHIESA.

Nella vergine santissima la Chiesa 

HA GIA' RAGGIUNTO QUELLA PERFEZIONE

per la quale essa esiste senza macchia o ruga"

- Karol Wojtyla -

Se le apparizioni di questa "madonna" sono un fenomeno di matrice demoniaca e allontanano gli uomini dal


CULTO IN SPIRITO E VERITA' CHE SI DEVE SOLO A DIO...


allora, a buon diritto, la Bibbia chiamerebbe prostituta la "chiesa" che la SEGUE.

Sotto: IDOLI del mondo:

La "regina dei cieli" delle apparizioni non è certamente la umile Maria.


Questa "madonna" è infatti LONTANISIMA e DIVERSISSIMA dalla umile e beata Maria descritta nei Vangeli.


Sotto: IDOLI del mondo, "regina dei cieli" e satana, stessa SIMBOLOGIA:
La "VERGINE DI BABILONIA", richiedeva la PROSTITUZIONE come forma di servizio religioso,
questa PROSTITUZIONE CARNALE è diventata PROSTITUZIONE SPIRITUALE.

La "REGINA DEI CIELI", conosciuta dalla civiltà sumera come Inanna, è

stata adorata dai romani e venerata con mille nomi diversi:

SEMIRAMIDE,

ISHTAR, LILITU, INANNA, ASTAROTH, MINERVA, LIBERTAS, COLUMBIA, MADONNA,

MADRE NATURA, DEMETRA, CERERE, ISIS, DIANA LUCIFERA.

Sono cambiati i nomi ma NULLA E' MAI CAMBIATO nella sostanza,

gli IDOLATRI hanno continuato a RENDERE CULTO a questa "REGINA DEI CIELI", ASTARTE.

 "cosa è quella?». Mi rispose: «È un'efa che avanza». 

Poi soggiunse: «Questa è la loro corruzione in tutta la terra». 

 Fu quindi alzato un coperchio di piombo; ecco dentro all'efa vi era 

UNA DONNA.

 Disse:

 «QUESTA E' L'EMPIERTA'».

 Poi la ricacciò dentro l'efa e ricoprì l'apertura con il coperchio di piombo. 

 Alzai di nuovo gli occhi per osservare e vidi venire due donne: il vento agitava le loro ali, 

poiché avevano ali come quelle delle cicogne, e sollevarono l'efa fra la terra e il cielo. 

 Domandai all'angelo che parlava con me: «Dove portano l'efa costoro?». 

 Mi rispose: «Vanno nella terra di Sènnaar per costruirle un tempio. 

Appena costruito, l'efa sarà posta sopra il suo piedistallo"

- Zaccaria 5,1 -

In onore di SEMIRAMIDE la moderna MASSONERIA (erede dei TEMPLARI) ha costruito la celeberrima

"STATUA DELLA LIBERTA'", la "PORTATRICE DI LUCE".

Questo IDOLO era infatti stato pensata come STATUA DI ISIS, per il porto di Suez.

Associare ISIDE a SEMIREMIDE e alla "REGINA DEI CIELI" è

perfettamente sensato perché il "DIO ANDROGINO" venerato è stato sempre la stesso.

Sul sito della Gran Loggia Autonoma delle Calabrie si legge:

"L'origine massonica della Statua della Libertà è fuor di dubbio:


fu, specificamente, un regalo della massonica Francia alla massonica America,


copia dell'icona che campeggia sulla Senna [...].


Le Statue della Libertà simboleggiano

 LA REGINA SEMIRAMIDE E ISIDE"

Tutte le PRATICHE PAGANE sono rimaste IDENTICHE.

Tutte le SIMBOLOGIE PAGANE sono RIMASTE LE STESSE ma i suoi "FEDELI" sembrano

 TOTALMENTE CIECHI.

- IL MISTERO DELLA TRIADE BABILONESE: IL "PADRE" -


Se la CHIESA, la SPOSA, ha un SOLO PADRE, IL PADRE CELESTE, DIO ONNIPOTENTE,


la PROSTITUTA indica e segue una FALSO "PADRE SANTO", 

un UOMO fallibile che ha insegnato ai suoi sudditi ogni sorta di eresia.

"il PAPA è il NOSTRO SANTO PADRE"

- Catholic National -

"Ma VOI non chiamerete NESSUNO SULLA TERRA

VOSTRO PADRE

poiché UNO SOLO è il VOSTRO PADRE, quello celeste"

- (Matteo 23,8) -


Il FONDAMENTO, la ROCCIA su cui è costruita la VERA CHIESA è Gesù Cristo stesso, il CAPO del CORPO.

"Cristo é CAPO DELLA CHIESA, LUI che è il SALVATORE del suo corpo"

- (Efesini 5:23) -

La SPOSA ha certamente un SOLO CAPO e resta fedele al SUO SPOSO, lo "segue ovunque egli va",


sforzandosi, chiedendo a Dio la forza per seguirLo degnamente.


Se Gesù Cristo è il CAPO DELLA CHIESA (Efesini 5:23),


la PROSTITUTA ha invece indicato un altro CAPO. La PROSTITUTA ha SEMPRE avuto un altro capo.

Il moderno "papa" di Roma porta infatti gli STESSI TITOLI e gli stessi

SIMBOLI DI POTERE degli antichi PONTEFICI BABILONESI e dei FARAONI egiziani.

Questo non deve sorprendere perchè questo uomo vergognoso che ama farsi chiamare "santo padre"

non ha nulla a che fare con il Vangelo, non è certo l'"erede di Pietro" ma di NIMROD.

Primo uomo a INTERPORSI con arroganza tra GLI UOMINI E DIO,


NIMROD è considerato come il primo vero "MURATORE", il FONDATORE, PATRIARCA della MASSONERIA.

"The legend of the Craft in the Old Constitutions refers to

NIMROD as one of THE FOUNDERS OF MASONRY"

- Encyclopedia of Freemasonry -

NIMROD era considerato come il "grande padre" di BABILONIA.

Sotto: la TRIPLICE CROCE patriarcale:

"NIMROD, potente cacciatore DAVANTI Al Signore"

- Genesi 10:9 -

Questi termini "davanti al Signore" sono preziosissimi perché indicano "in ANTITESI a..." "in OPPOSIZIONE a..."

NIMROD mostrò sè stesso come il "GRANDE PADRE DI TUTTI GLI UOMINI",

NIMROD era infatti il perfetto PROTOTIPO di ANTI-DIO, ANTICRISTO.

NIMROD pose l'uomo e pose sè stesso al

CENTRO DI TUTTO, pensando di potersi sostituire a DIO ONNIPOTENTE.

"OGNI UOMO è un cristo"

- Karol Wojtyla -


La MASSONERIA INTERNAZIONALE e il "PAPATO" vogliono infatti

REALIZZARE proprio il SOGNO Babilonese, il progetto di NIMROD:

“At ye making of ye toure of Babell there was a Masonrie first much esteemed of,

and the KING OF BABILON it called NIMROD was a Mason himself and loved well MASONS

- Encyclopedia of Freemasonry -

Il PROGETTO MASSONICO mira alla diabolica "AUTODIVINIZZAZIONE DELL'UOMO", la "STELLA".,

"e allora il PAPA sarà il PADRE DEL MONDO INTERO"

- il MASSONE "don" Luigi Orione -




- IL MISTERO DELLA TRIADE BABILONESE:

 - IL "DIO SOLE" -

"VOI DOVETE ADORARE CRISTO-EUCARESTIA"

- Giorgio Bongiovanni -

"Due soli mezzi restano PER SALVARSI fra tanto scompiglio:


  DEVOZIONE a Maria SS e ADORAZIONE DELL'EUCARESTIA"


- don Bosco -


La TRIADE BABILONESE si chiude poi nel culto al "DIO-SOLE", un FALSO MESSIA.

Il famosissimo "sacramento eucaristico" non ha NULLA a che vedere con la Cena del Signore e con quanto

Gesù Cristo chiese ai suoi discepoli.

Nel RITO CATTOLICO-ROMANO

 dell'ADORAZIONE EUCARISTICA non vi è NULLA di Biblico.

I TEMPLARI, i MASSONI di alto grado, ADORANO il "DIO SOLE MISTERICO" e


 sanno bene che il loro CULTO è diretta a SATANA,


a milioni di persone è invece stato INSEGNATO dal "papato"  ad ADORARE e a PROSTRARSI

di fronte ad un SIMULACRO SOLARE e a mangiare la "VERA CARNE" di questo "dio",

 in un "NUOVO SACRIFICIO" necessario alla salvezza (!!!).

Tutto questo ANNULLA la PAROLA DI DIO.

Invece di sacrificare animali si dichiarò pubblicamente e formalmente di

"RINNOVARE IL SACRIFICIO del FIGLIO DI DIO",


tutto questo OGNI GIORNO, per milioni di volte, in ogni parte del mondo...


QUESTA E' LA MASSIMA BLASFEMIA, un "sacrificio perpetuo", senza fine...

La bugiardissima "regina dei cieli" ha infatti continuato a mettere grande enfasi su questo punto,

il "SACRIFICIO" non deve essere interrotto...

"non dovete MAI INTERROMPERE il SACRIFICIO QUOTIDIANO"


- messaggi della "regina dei cieli" -

"la MADONNA CI GUIDA TUTTI VERSO SUO FIGLIO..."

- Karol Wojtyla -

Questi non è certo il FIGLIO DI DIO ma un FALSO PROFETA che PARLA COME UN DRAGO, è

 il "dio sole", il REBIS, il MESSIA CABALISTICO, il "grande iniziatore".

"il FUOCO SOLARE, il DIO SOLE (...)


... l'imperscrutabile dio VELATO, il DEUS ABSCONDITUS,


rappresenta il MISTERO PIU' ALTO della confraternita massonica.


Esso è il simbolo dello SPIRITO fatto materia,


che sortisce dall' UNIONE DELLE DUE OPPOSTE NATURE in esso preesistenti, è


 l'inopinabile prodigio che riunisce in sé i contrari,


IL "TRIPLICE", L'ANDROGINO"


 Milioni di persone si sono INGINOCCHIATE e HANNO ADORATO questo IDOLO OSCENO, perchè QUESTO è 

quello che BABILONIA ha INSEGNATO LORO.

"la MADONNA ci conduce costantemente VERSO SUO FIGLIO..."

- Jorge Bergoglio -

MENZOGNE. La Bibbia chiama infatti i credenti ad andare al SOLO MEDIATORE, GESU' CRISTO,

non certo a cercare una "mediatrice" che "conduce al figlio".

"I miei amati figli sacerdoti DEVONO SEGUIRE IL PAPA (...),

Giovanni Paolo II, fedele e consacrato al cuore della MADRE,

nulla teme, VA DOVE LA MADRE lo chiama, superando ogni ostacolo.

Ha FIDUCIA NELLA MADRE e la sicurezza che nei momenti più difficili la MADRE LO ACCOMPAGNA.

- (27 ottobre 1986, messaggio della "madonna" a Gladys Quiroga de Motta, San Nicolás ) -

DOVE CONDUCE realmente questa "DONNA"?

 L'unico "figlio" di questa "donna" è l'ANTICRISTO.

- BABILONIA: LA MADRE DELLE FORNICAZIONI -

Babilonia era ed è ANCORA la MADRE DELLA FORNICAZIONE e di TUTTE LE ABOMINAZIONI.

"teneva in mano una coppa  d'oro colma degli ABOMINI e delle

IMMONDEZZE della sua PROSTITUZIONE"

- Apocalisse 17, 4 -

Il "vino della sua fornicazione", sono tutte  le FALSE DOTTRINE che hanno inebriato i popoli della terra.

Sotto: IDOLO del cattolicesimo-romano e SEGNO MARRANO:

La BABILONIA storica è caduta ma le sue menzogne

giunsero ai capi religiosi di Gerusalemme che abbandonarono la Torah per

volgersi alle menzogne della KABBALAH BABILONESE, del TALMUD.

BABILONIA è la MADRE DI TUTTE LE FORNICAZIONI SPIRITUALI,

BABILONIA ha infatti INGANNATO, ha MENTITO ed INSEGNATO ogni sorta di MENZOGNA e DOTTRINA PAGANA,

ha completamente CALPESTATO la Parola di Dio.

Questo PERVERSO SISTEMA RELIGIOSO, volto al combattimento dell'opera divina, è

 sopravissuto, è ARRIVATO INTATTO FINO AI GIORNI NOSTRI.

Le DOTTRINE dell'antica Babilonia, le DOTTRINE TALMUDICHE DELLA SINAGOGA DI SATANA,

si trovano infatti alla BASE delle RELIGIONI MISTERICHE.

Il SISTEMA RELIGIOSO BABILONESE vive oggi pienamente nel SISTEMA RELIGIOSO della "chiesa papale".

Sotto: ESAGRAMMA sul "trono di Pietro", venerato da milioni di cattolici-romani:

La "chiesa cattolica romana" è SEMPRE STATA uno STRUMENTO DI DOMINIO.

Questa chiesa-prostituta è SORTA dell'IMPERO ROMANO e ha SEMPRE mescolato il Vangelo al PAGANESIMO,

 ha lentamente ma progressivamente ALLONTANATO

i credenti dalla Parola di Dio, goccia dopo goccia, dogma dopo dogma, menzogna dopo menzogna.

Il mondo intero ha creduto a BABILONIA, l'ha seguita e si è pervertito dietro al suo

SISTEMA RELIGIOSO PAGANO.

L'obiettivo dei CABALISTI

 (coloro che "SI DICONO GIUDEI MA APPARTENGONO ALLA SINAGOGA DI SATANA"...)

non è MAI CAMBIATO, è SEMPRE STATO UNO,

la distruzione progressiva dei cristiani e dei veri giudei fedeli alla Torah, la distruzione della Parola di Dio.

TUTTI GLI ORRORI, TUTTE LE ERESIE della KABBALAH BABILONESE,

TUTTE LE MENZOGNE degli infedeli, dei TALMUDISTI, dei CABALISTI,

si TRASFERIRONO (in modo più o meno velato) nelle dottrine della  prostituta "papale".

Tutto questo avvenne lentamente ma progressivamente:

L'ADORAZIONE del "DIO SOLE"  (Ezechiele 8:15-17) divenne

L'ADORAZIONE DI UN FALSO "CRISTO-SOLE", IL "CRISTO EUCARESTIA"

La CENA DEL SIGNORE, in RICORDO del SACRIFICIO PERFETTO di Gesù Cristo, 

venne completamente STRAVOLTA.

La RIPETIZIONE DEI SACRIFICI

anche DOPO IL SACRIFICIO PERFETTO E UNICO COMPIUTO DA GESU' CRISTO

(II Cronache 28: 1-4) si traslarono nel bugiardissimo e mostruoso "sacrificio perpetuo", 

il RITO più importante della MESSA cattolico-romana.

L'adorazione della "signora del cielo" (Geremia 44:17,17; 7:18) degli ebrei infedeli

si trasformò nel CULTO alla "REGINA DEI CIELI".

L'idolatria alle immagini e alle sculture degli ebrei (Ezechiele 8:7-12), diventò l'adorazione idolatra pagana cattolica.

La festa al "DIO SOLE BAAL" diventò il "NATALE CATTOLICO-ROMANO".

La pedo-pratica TALMUDICA

"È giusto per una bambina di tre anni avere rapporti sessuali"

- (Abodah Zarah, 37 A Kethuboth, 11b,39a; Sanhedrin, 55b,69a,b; Yebamoth, 12a,57b,58a,60b) -

si è tradotta nella diffusissima piaga della PEDOFILIA nella chiesa cattolico-romana

(testimoniata ormai ampiamente, in migliaia di casi...).

Le persecuzioni dei sacerdoti talmudici contro i cristiani nei primi secoli per mano Romana (Atti 7:52,53),

furono trasfusi nell'inquisizione Medievale cattolica e nelle persecuzioni "PAPALI" contro persone colpevoli unicamente

di non seguire il "SANTO PADRE" di Roma.

Lo SPIRITISMO (1Samuele 28:7,8 ecc.) si trasformò in

"CULTO DEI DEFUNTI" considerati "santi mediatori".

La Bibbia asserisce che i morti (Ecclesiaste 9:5,6) non sanno nulla.

I morti NON DEVONO essere invocati o evocati, non possono aiutare nessuno, non possono "mediare" per nessuno.

TUTTO, proprio TUTTO  è ormai CARICATURA, tutto è FALSIFICAZIONE grottesca della Parola di Dio.

Dio chiama infatti i CREDENTI ad USCIRE DA BABILONIA.

BABILONIA HA PRESO IL MONDO PER MANO E LO HA CONDOTTO LONTANISSIMO DAL

CULTO IN SPIRITO E VERITA' CHE SI DEVE ALL'UNICO VERO DIO.

BABILONIA ha condotto al culto delle creature, al culto degli IDOLI.

Tutto questo è oggi INNEGABILE, ogni cosa può infatti essere VERIFICATA alla luce della Parola di Dio.

Chi RENDE CULTO agli IDOLI, RENDE CULTO A SATANA.

Babilonia ha condotto ai FETICCI, alle stupide "medaglie miracolose", ai ROSARI, alle IMMAGINI...

Tutto questo deriva dalla MAGIA della KABBALAH, dagli antichi TALISMANI.

Tutte queste PRATICHE sono PAGANE, sono ABOMINAZIONI davanti a DIO.

DALLA SALVEZZA PER GRAZIA E PER FEDE IN DIO E NEL SUO MESSIA,

BABILONIA ha condotto all'arrogante e blasfema "SALVEZZA" TRAMITE UN'ISTITUZIONE UMANA,

una "SALVEZZA" a PAGAMENTO... per "sacrifici" o per "MERITO D'OPERE".

DALLA SALVEZZA PER GRAZIA E PER FEDE IN DIO E NEL SUO MESSIA

BABILONIA ha condotto ad una "salvezza" che passa per un "ROMANO PONTEFICE":

"gli uomini possono sicuramente raggiungere la SALVEZZA

SOLAMENTE quando congiunti al ROMANO PONTEFICE

poiché il ROMANO PONTEFICE è il Vicario di Cristo e rappresenta in terra la sua persona”

- Giovanni XXIII - Omelia nel giorno della sua incoronazione, 4.11.1958 -

DAL SOLO MEDIATORE descritto nel Vangelo ad altri fantomatici "mediatori" e "intercessori"...

"oh mammina, madonnina, SOLO IN TE trovo salvezza"

- Giovanni Forgione - "padre pio" -

Tutto è stato FORNICAZIONE, MENZOGNA, IDOLATRIA.

LA DONNA si è INFATTI COMPLETAMENTE VENDUTA, si è PROSTITUITA con tutti, continuando a precipitare,

ha continuato per secoli ad insegnare il FALSO e ha portato all'IDOLATRIA (FORNICAZIONE SPIRITUALE),

MILIONI DI PERSONE IN TUTTO IL MONDO.

Le EVIDENZE di questo orrore si trovano in migliaia di simboli e codici che NULLA hanno a che fare con il Vangelo.

I "governatori occulti", i cosiddetti MARRANI, gli "ILLUMINATI" hanno sempre

TENUTO IN MANO QUESTA FALSA CHIESA, l'hanno guidata ed influenzata,

per condurre le masse alla rovina totale e al loro "messia", il REBIS CABALISTICO.


Queste persone non sono MAI state cristiane, hanno continuato a seguire la loro 

RELIGIONE TALMUDICA.

Sotto: TALMUD BABILONESE:
Sotto: IDOLO del cattolicesimo-romano con il SEGNO MARRANO:

Gli IDOLATRI hanno comunque ACCETTATO PASSIVAMENTE ogni cosa, ogni DOGMA bugiardo,

hanno pienamente abbracciato OGNI MENZOGNA e non hanno voluto ravvedersi.

Sotto: IDOLO del cattolicesimo romano, con il SEGNO MARRANO:

- LA GRANDE CITTA' CHE REGNA SUI RE DELLA TERRA -

"La DONNA che hai visto SIMBOLEGGIA

la CITTA' GRANDE, CHE REGNA SU TUTTI I RE DELLA TERRA"

- Apocalisse 17, 18 -

La PROSTITUTA SIMBOLEGGIA dunque una "GRANDE CITTA'", che, di fatto, REGNA SU TUTTI.

Le due città che hanno interrogato gli studiosi di profezie sono certamente

 ROMA e GERUSALEMME.

Queste due sorelle non sono poi così diverse, queste due importantissime città, questi due

CENTRI DI POTERE RELIGIOSO

sono sempre stati legati nella persecuzione contro i veri credenti e contro il VERO MESSIA.

"Così parla il Signore, DIO: "O città che spandi il sangue in mezzo a te stessa perché il tuo tempo giunga, 

e che ti fai idoli per contaminarti! Per il sangue che hai sparso ti sei resa colpevole,

 e per gli idoli che hai fatto ti sei contaminata; tu hai fatto avvicinare i tuoi giorni e sei giunta al termine 

dei tuoi anni; perciò io ti espongo all'insulto delle nazioni e allo scherno di tutti i paesi.

 Ecco, i prìncipi d'Israele, ognuno secondo il suo potere, sono intenti a spargere 

il sangue in mezzo a te; In te si prendono regali per spargere il sangue; tu prendi interessi, 

dai ad usura, trai guadagno dal prossimo con la violenza, e dimentichi me", dice il Signore, DIO.

 "Ma ecco, io batto le mani, a motivo del disonesto guadagno che fai, e del sangue da te

sparso in mezzo a te «Figlio d'uomo, di' a 

GERUSALEMME:

"Tu sei una terra che non è stata purificata, che non è stata bagnata di pioggia in un giorno d'ira".

 I suoi capi, in mezzo a lei, sono come lupi che sbranano la loro preda: spargono il sangue, 

fanno perire la gente per saziare la loro cupidigia. Il popolo del paese si dà alla violenza, 

commette rapine, calpesta l'afflitto e il povero, opprime lo straniero, contro ogni giustizia. 

Perciò, io riverserò su di loro il mio sdegno; io li consumerò con il fuoco della mia ira e

 farò ricadere sul loro capo la loro condotta», dice il Signore, DIO"

- Ezechiele 22:3,4,6.12,13, 24,27,9,31. -

Solo il tempo potrà rivelare pienamente la

GRANDE CITTA'

ma i credenti possono già oggi TENERSI LONTANI DA LEI e dal SUO SISTEMA perché 

conoscono le sue seduzioni, questo è quello che conta realmente.

Molte persone hanno perso il senno in questa contesa,

molti giudei affermano che "Roma è certamente la prostituta" e

molti cattolici affermano che "Gerusalemme è certamente la prostituta"

ma in questa "guerra" spesso ENTRAMBE I CONTENDENTI

non vedono la TRAVE NEL LORO OCCHIO.

La Chiesa è la sposa di Cristo (Ef 5.22-33; Ap 19.7-8), ma quando abbandona la verità e diventa mondana,

essa è adultera.

 Giacomo chiama, "gente adultera" i credenti che sono amici del mondo Gc 4.4; nella lettera

 all'angelo di Tiatiri si parla della fornicazione e dell'adulterio della falsa profetessa Iesabel.

La Chiesa diventa una grande prostituta quando,

invece di perseverare nella fedeltà a Cristo suo sposo e redentore, lo rinnega per darsi in braccio al mondo.

Non è tanto la "città" fisica che deve preoccuparci ma la 

SUA OMBRA SPIRITUALE, LE SEDUZIONI DI BABILONIA.

Dio chiede a TUTTO IL SUO POPOLO di USCIRE DA BABILONIA, DALLA SUA PROSTITUZIONE SPIRITUALE.

Quale GRANDE CITTA' ha rappresentato per secoli la totale prostituzione del POTERE POLITICO con quello RELIGIOSO?

 

Quale "GRANDE CITTA'' ha regnato grandiosamente per secoli e esteso il suo potentissimo SISTEMA

sopra TUTTI i re della terra?

Sotto: il "SALUTO ROMANO":
Sotto: l'OBELISCO dedicato al "dio sole", poveniente da Heliopolis, oggi in Piazza San Pietro, ROMA:

La "grande città" è chiamata anche "EGITTO" per la sua sfrenata PROSTITUZIONE RELIGIOSA agli idoli e a falsi dèi.

Il vergognoso OBELISCO di piazza San Pietro viene proprio da HELIOPOLIS, è

 un IDOLO legato strettamente al culto solare di RA.

Sotto: il CIRCO di Nerone con l'OBELISCO che oggi si trova in Piazza San Pietro.
Davanti a questo obelisco venne consumato l'eccidio dei cristiani, ordinato da Nerone:

- LA DONNA SIEDE CHE SIEDE SU SETTE COLLI -

Anche il mistero dei sette colli ha interrogato a lungo, la profezie conduce ai sette monti di Gerusalemme,

 ai sette colli di Roma, a qualcosa di diverso?

Sotto: la "grande madre", la "MAGNA MATER ROMA":

LA DONNA SIEDE SU SETTE COLLI:

"Le SETTE TESTE sono sette colli sui quali è SEDUTA la DONNA"

- Apocalisse 17, 9 -

In Apocalisse i SETTE COLLI sono associati anche a SETTE RE:

"e sono ANCHE SETTE RE"

- Apocalisse 17, 9 -

"andrò subito a PREGARE LA MADONNA, perchè 

CUSTODISCA ROMA"

- Jorge Bergoglio -

Sotto: VATICANO, la "CORTE DELLA PIGNA":

Il colle Vaticano si trova a circa due chilometri e mezzo a Nord-Ovest del Colle Capitolino (altezza circa 50 metri),

tradizionalmente il più alto dei SETTE COLLI e sede del Campidoglio, il più grande complesso di

templi dedicato agli dei dell'ANTICA ROMA.

Dobbiamo anche ricordare che l'ITALIA era la "SATURNIA terra", 

LA TERRA DI SATURNO.

SATURNUS è uno dei nomo del "DIO REMPHAN", CHIUN, citato nella Bibbia.

Sotto: KAROL WOJTYLA con IL SATURNO:

- LA DONNA AMMANTATA DI PORPORA E SCARLATTO -

"L’angelo mi trasportò in spirito nel DESERTO. 

Là vidi una donna seduta sopra una bestia scarlatta

coperta di nomi blasfemi, con sette teste e dieci corna.

La donna era ammantata di PORPORA e di SCARLATTO"

- Apocalisse 17, 3 -

La "DONNA" che Giovanni vede è in un DESERTO SPIRITUALE,

non rispecchia davvero in NULLA la semplicità del Vangelo.

NON E' MAI STATA UMILE, NON E' CERTO MAI STATA MODESTA... è

invece ricoperta di RICCHEZZA, ADORNA D'ORO, VESTITA DI PORPORA E DI SCARLATTO.

E' GRASSA, OSCENAMENTE OPULENTA.

Il PORPORA indica da SEMPRE la REGALITA' e può avere molte sfumature che vanno dal rosa al blu, è

una tonalità da sempre  utilizzata dai RE, dagli IMPERATORI e dai "PAPI"

come segno di potere e ricchezza (si trattava infatti di una colorazione particolarmente pregiata).


Questi, non dobbiamo dimenticarlo, sono anche i COLORI di quei "SACERDOTI" che,

nella loro stoltezza, misero a morte Gesù Cristo e

continuarono ad OFFRIRE SACRIFICI nel tempio, rinnegando il SANGUE PREZIOSO di CRISTO.

"Questi sono i paramenti che faranno: un pettorale, un efod, un manto, 

una tunica lavorata a maglia, un turbante e una cintura. Faranno dunque dei paramenti sacri per 

Aaronne tuo fratello e per i suoi figli perché mi servano come sacerdoti. Si serviranno d'oro, 

di filo violaceo, porporino, scarlatto e di lino fino" 

- Esodo 28: 4,5 -


Il TEMPIO, come profetizzato da Gesù Cristo, venne distrutto nel 70 D.C. ma i SACERDOTI continuarono con la loro FOLLIA,

questi SACRIFICATORI non hanno  cambiato le loro vesti e hanno continuato ad


OFFRIRE SACRIFICI, ponendosi come "MEDIATORI" necessari tra l'uomo e DIO.

Questo ORRORE, questa ABOMINAZIONE che

 NEGA IL SACRIFICIO  PERFETTO DI GESU' CRISTO, COMPIUTO UNA VOLTA E PER SEMPRE

 ha solo cambiato  aspetto ma non è MAI CESSATO.

"DOVETE ADORARE L'EUCARESTIA,

IL SACRIFICIO PERPETUO NON DEVE MAI CESSARE"

- messaggi della "regina dei cieli"-

"l'EUCARESTIA non è solo un Sacramento, ma è anche il


SACRIFICIO PERMANENTE del Nuovo Testamento, e


 come tale si chiama la santa Messa"


- catechismo romano -

"Il DIVINO SACRIFICIO che NOI COMPIAMO"

- Karol Wojjtyla -

PORPORA------------------------------SCARLATTO

PORPORA

SCARLATTO

"la donna era ammantata di porpora e di scarlatto,

di una veste regale, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle"

- Apocalisse 17, 4 -

In TOTALE OPPOSIZIONE con il Vangelo, la GRANDE PROSTITUTA si è oscenamente ARRICCHITA,

ha ACCUMULATO, ACCUMULATO, ACCUMULATO...

HA OSTENTATO LA SUA RICCHEZZA ED IL SUO SFARZO, la SUA "GRANDEUR", per secoli,

impressionando i RE, i commercianti della terra e gli IMPERATORI.

ELLA ha mostrato una FALSA "divinità", fatta di lusso e COSE MORTE.

Ella si è mostrata "potente" attraverso l'APPARENZA, la GRANDIOSITA' delle cose EFFIMERE e VANE.

Il POTERE TALMUDICO-SIONISTA e quello "PAPALE" si abbracciarono,

secondo l'Enciclopedia ebraica, LORD NATHAN ROTSCHILD

divenne custode dei tesori PAPALI e banchiere del Vaticano nel 1823.

I ROTSCHILD sono anche i costruttori della "SUPREMA CORTE DI GERUSALEMME".

Il POTERE SPIRITUALE e il POTERE DI MAMMONA, il dio denaro, si fusero.

La PROSTITUTA ha vergognosamente dominato sulle finanze mondiali per secoli e può mostrare con arroganza tutta

la sua vergognosa OPULENZA, ella si sente "INVINCIBILE" e "REGINA".

"ella diceva in cuor suo: Io seggo regina, vedova non sono e lutto non vedrò"

Sotto: il "SANTO PADRE" dei "cattolici-romani", con il suo ESAGRAMMA sulla MITRA:

- LA DONNA EBBRA DI SANGUE -

Questa meretrice non si è limitata a condurre gli uomini all'IDOLATRIA e alla FORNICAZIONE SPIRITUALE,

ELLA è UBRIACA DI SANGUE,  ha agito con FEROCIA BESTIALE,

  ha DOMINATO IMPONENDOSI CON LA FORZA, ha minacciato, massacrato, torturato, conquistato...

Ha "CONVERTITO" con la forza in "nome di Dio", ha OBBLIGATO ad obbedire alla SUA RELIGIONE PAGANA.

La PROSTITUTA ha sempre PERSEGUITATO, CALPESTATO e

 CALUNNIATO tutti coloro che si sono opposti alle SUE BESTEMMIE.

L'Imperialismo SIONISTA-TALMUDICO in duemila anni ha perfezionato i suoi metodi per influire sul corso della storia.

 Oggi il Giudaismo (apostata alla Torah) è impegnato in una campagna mondiale, non solo nella chiesa cattolica, 

ma anche tra le file dei protestanti e tutte le altre religioni nel nome dell'ecumenismo massonico,

nel contempo si attiva per scardinare le fondamenta di tutte le istituzioni economiche, sociali e politiche, 

prodigandosi in azioni rivoluzionari per rendere schiavo il mondo e distruggere il Rimanente fedele 

che non si piegherà ai suoi inganni.

La DONNA è ormai totalmente UBRIACA DEL SANGUE dei MARTIRI di GESU':

"E vidi la DONNA UBRIACA DEL SANGUE DEI SANTI E DEI MARTIRI (o testimoni) DI GESU'.

E quando l'ebbi veduta mi meravigliai di gran meraviglia"

-  Apocalisse 17, 6 -

Perchè Giovanni è così incredibilmente colpito?

Dovrebbe forse stupirsi Giovanni se vedesse una grande metropoli dove vivono ricchi miliardari e giocatori d'azzardo? Certamente no.

CHE COSA LO COLPISCE ALLORA? Forse che il VANGELO sia stato così oscenamente TRADITO?

Un semplice sguardo alla storia umana, con le sue terribili

CROCIATE, i mille MASSACRI COMPIUTI persino nel "NOME DI DIO" (!!!), per la gloria del

 "PAPA DI ROMA",

gli scandali, le frodi, gli omicidi, le "SANTE INQUISIZIONI"

contro povere donne, contro popoli e nazioni che dovevano essere "convertite"

con la spada e prestare giuramento alla "somma religione" e al "sommo pontefice".

Tutti questi ORRORI forniscono un  commento estremamente eloquente della visione di Giovanni.

Nel corso della storia la CHIESA ha continuamente testimoniato la VERA FEDE, i movimenti che hanno

cercato di ridare vita all'insegnamento originario del Nazareno sono sempre stati perseguitati e calunniati.

La PROSTITUTA è letteralmente IMMERSA NEL SANGUE di coloro che ha ucciso nei secoli,

la sua è una STORIA DI MORTE ed orrore, persecuzioni e soprusi.

BABILONIA ha costruito un VERO E PROPRIO IMPERO sulla morte, sulla FRODE e la FALSIFICAZIONE

della Parola di Dio.

Sotto: Joseph Ratzinger, GESTO MARRANO:

La DONNA è una potentissima MACCHINA DA GUERRA, servita da moltissimi ORDINI MILITARI:

Cavalieri di Malta, Ordine di Costantino, Compagnia dei Gesuiti, Cavalieri di Colombo...

mille TENTACOLI di una sola piovra, mille ORDINI ma tutti legati dalla

TOTALE OBBEDIENZA AL "PAPA" di ROMA, figura del "GRANDE NIMROD".

Sotto: il GENERALE GESUITA IGNAZIO DE LOYOLA, GESTO MARRANO:

Oggi il SIONISMO svolge un ruolo preminente con le guerre, le insurrezioni, il terrorismo per creare caos nel mondo e

 sottomettere gli Stati.

«È ormai fuori discussione il fatto i capi degli ebrei abbiano originato le Società Segrete 

per celare le loro attività anticristiane e influenzare i membri più sprovveduti delle varie comunità cristiane.

 I Gradi e i riti della Massoneria sono completamente impregnati di simbolismo ebraico: 

il candidato che va ad Est, verso Gerusalemme, sta andando a ricostruire il Tempio

 (distrutto come aveva predetto (Cristo) [...]. Il Grand'Oriente e le Logge di Rito Scozzese,

 fonti di così tante rivoluzioni moderne, sono più militanti, più aperti ed evidentemente più 

virulenti di tutte le altre sètte che si stanno gradualmente integrando

 all'interno di una singola organizzazione mondiale»

- W. T. Walsh, Philip II, pagg. 308, 309 -

I suoi AGENTUR hanno ricevuto il compito di infiltrarsi e schiacciare il NEMICO, con QUALSIASI mezzo, ovunque.

"I GESUITI sono una società segreta,

un'ORDINE MASSONICO potentissimo e senza rivali, con caratteristiche di

ODIOSITA' RIVOLTANTE, E MILLE VOLTE PERICOLOSA

- Samuel Morse -

- LA GRANDE BABILONIA COMMERCIALE -

Come BABILONIA ha ESTESO LA SUA INFLUENZA spirituale corrotta così ha

ESTESO UN POTERE MILITARE-COMMERCIALE che si è IMPOSTO con estrema

ARROGANZA su TUTTE LE NAZIONI, lungo i secoli.

Il porto di New York venne chiamato

"LA NUOVA BABILONIA".

Sotto: l'antica FORTEZZA PENTAGONO del generale gesuita LOYOLA:
Sotto: IL PENTAGONO, centro del potere militare degli Stati Uniti d'America:

Con CRISTOFORO COLOMBO, partito con la "benedizione papale",

BABILONIA e i suoi "misteri" vennero"esportati" nel cosìddetto "nuovo mondo"...

Non vi era NULLA DI "NUOVO", Colombo non "SCOPRI'" proprio NULLA,

i suoi CONQUISTATORI CRIMINALI non fecero altro che 

 INVADERE, COLONIZZARE e MASSACRARE gli abitanti indigeni che vivevano tranquillamente sulle LORO TERRE.

Nei primi 150 anni dopo la conquista da parte degli spagnoli, 100 milioni di persone morirono

 in "NOME DI DIO" e con la "BENEDIZIONE PAPALE".

"Ogni cattolico ha il dovere di PERSEGUITARE  gli eretici"

- Papa Gregorio IX, 1170-1241 -



"il soldato di Cristo è strumento di Dio per la PUNIZIONE dei malfattori (...)

quando egli UCCIDE un malfattore, non commette omicidio, ma malicidio,

e può essere considerato il carnefice autorizzato di Cristo contro i malvagi

- Bernardo di Chiaravalle - (LIBER AD MILITES TEMPLI DE LAUDE NOVAE MILITIAE, III) -


Le sette punte della LIBERTAS rappresentano i SETTE oceani e continenti del mondo.

"Noi non dimenticheremo che

LIBERTAS HA POSTO QUI LA SUA DIMORA,

non dobbiamo quindi trascurare il suo altare prescelto"

- Grover Cleveland -

Le mostruose CROCIATE dei "CAVALIERI DELLA VERGINE"

(così sono chiamati ancora oggi i "CAVALIERI DI MALTA", i TEMPLARI,  i GESUITI) non sono infatti MAI TERMINATE.

Sotto: I "cavalieri di COLOMBO", "KNIGHTS OF COLUMBUS":

Cristoforo Colombo apparteneva ai CAVALIERI TEMPLARI, al totale servizio del "PAPA".

Sotto: CRISTOFORO COLOMBO e GESTO MARRANO:
Sotto: il SEGNO CABALISTICO del REBIS, la "mano del marrano":
Sotto: ISIS VELATA e segno del REBIS:
Sotto: la "madonna nera" dei CAVALIERI TEMPLARI, ISIS-ASTARTE:

- LA PROSTITUTA SU MOLTE ACQUE -

L'Angelo in Apocalisse 17 ci dice che LA GRANDE PROSTITUTA

"siede sulle grandi acque"

"...la grande prostituta, che SIEDE SU MOLTE ACQUE"

- (Apocalisse 17) -

Anche il SIGNIFICATO di queste parole (Apocalisse 17, 15) è chiaramento SVELATO dall'angelo:

"LE GRANDI ACQUE CHE HAI VISTE SIMBOLEGGIANO POPOLI, MOLTITUDINI, GENTI E LINGUE"

Abbiamo dunque altre informazioni, la PROSTITUTA regna sulle moltitudini, su nazioni, su popoli di lingua diversa.

Non si tratta dunque di una piccola setta o di una realtà marginale ma certamente di un

DOMINIO VASTISSIMO, IMMENSO. E' un dominio MONDIALE.

La GRANDE PROSTITUTA ha completamente

CORROTTO il mondo estendendo il suo potere e la sua influenza su TUTTA LA TERRA.

Sotto: La BABILONESE SEMIRAMIDE - LIBERTAS - DIANA LUCIFERA - ISIS:

BABILONIA è dunque cresciuta fino a diventatare una SUPERPOTENZA MONDIALE, assoluta,

l'orrore delle sue dottrine perverse, il suo sistema, è stato ESPORTATO OVUNQUE.

La GRANDE PROSTITUTA ha infatti ESTESO IL SUO POTERE,

esportando la sua CORRUZIONE SPIRITUALE ed i suoi "misteri" su TUTTA LA TERRA,

IMPONENDOSI nei secoli con la forza, la seduzione, il compromesso, la menzogna e l'arroganza.

Sotto: le caravelle di Colombo (CAVALIERI TEMPLARI, massoneria),
Babilonia e i suoi " culti a misteri" vengono "esportati" nel "nuovo mondo",
non é un caso che il porto di New York sia chiamato "la nuova Babilonia".

"Le acque che hai visto, dove siede la MERETRICE, sono popoli, moltitudini, nazioni e lingue"

- LA PROSTITUTA CAVALCA LA BESTIA -

La "REGINA DELLE NAZIONI", la GRANDISSIMA PROSTITUTA ha continuato a costruire la

SUA TORRE DI BABELE, ella vuole "UNIRE TUTTI" e DOMINARE su tutti.

Non è mai CAMBIATO NULLA.
E' proprio sotto il manto della "LIBERTAS" che si SONO UNITI gli stati...

E' sotto il "grande occhio del papa" e sotto

il manto infernale della PROSTITUTA BABILONESE che si sono FIRMATI gli ACCORDI,

 si sono siglati i grandi PATTI delle NAZIONI.

Sotto: firma della COSTITUZIONE EUROPEA sotto l'OCCHIO DEL PAPA:

La DONNA cavalca la BESTIA selvaggiamente.

Sotto: la "dèa EUROPA" cavalca la bestia, SEGNO DEL REBIS (egno MARRANO):

I suoi "fedeli" vogliono GLORIFICARLA ANCORA, attendono il "SUO TRIONFO" e si ILLUDONO

di trovare in LEI "PACE, SICUREZZA" e addirittura "SALVEZZA".

- LA PROSTITUTA SEDUTA SULLA BESTIA SCARLATTA -

"Là vidi una DONNA seduta sopra una BESTIA SCARLATTA"

- Apocalisse 17, 3 -

La DONNA SIEDE su questa BESTIA SCARLATTA.

Questo COLORE ha rappresentato e rappresenta PIENAMENTE il "SACRO ROMANO IMPERO".

"the EAGLE was the living Symbol of Egyptian GOD MENDES...

and the representative of the SUN"

- Albert Pike - Magnum Opus -

E' ROMA che nella storia succede alla Grecia, schiacciando ogni resistenza, è 

 ROMA a stabilire un IMPERO ancor più universale, è la "BESTIA TERRIBILE" della visione di Daniele.

Fu Roma a crocifiggere il messia,

fu ROMA a distruggere Gerusalemme nel 70 d.C. e a cacciare gli ebrei dalla Palestina, inducendoli alla diaspora.

E' certamente incredibile e patetico che milioni di cattolici-romani stiano oggi aspettando il trionfo di un

 "grande papa" e di un "grande monarca" che dovranno 

REGNARE SU UN IMPERO ROMANO RICOSTITUITO:



"VERRA' CHIAMATO IMPERATORE ROMANO e


darà LA PACE al mondo"


- "PROFEZIA" cattolico-romana (NON BIBLICA) - XVIII secolo, profezia di Bernhardt Rembordt -


"verrà a roma e il PONTEFICE


lo INCORONERA' e dichiarerà che egli è il legittimo IMPERATORE DEI ROMANI"


- PROFEZIA NON BIBLICA - XVIII secolo, profezia di un padre cappuccino -

"possiederà l'IMPERO nella sua interezza,


questo RE vivrà nell'ultimo periodo e sarà il più grande e l'ultimo dei RE.


Egli dopo aver governato felicemente il suo REGNO, andrà a Gerusalemme (...)


Sarà l'ultimo e il più perfetto IMPERATORE DELL'IMPERO ROMANO"


- Anselmo - Corpus Christianorum, Continuo Mediaevalis, Liber Anselmi De Anticristo -

"sarà RE DEI ROMANI. Il RE DEI ROMANI avocherà a sé l'intero DOMINIO delle terre, [...]


distruggerà tutti i templi dei falsi dei ed


ESIGERA' IL BATTESIMO DI TUTTI I PAGANI"


- PROFEZIA NON BIBLICA  - Beda -

La follia di questi idolatri è DUNQUE resa manifesta, 

queste persone aspettano festosamente il DOMINIO della BESTIA di Apocalisse.

- LA PROSTITUTA CON I RE DELLA TERRA -

I tentativi di INSTAURARE NUOVAMENTE IL "SACRO ROMANO IMPERO",

il GRANDE REICH, si sono SUSSEGUITI ininterrottamente nella storia umana.

"IL TERZO REICH è la PRIMA POTENZA che non solo riconosce, ma mette anche IN PRATICA

GLI ALTI PRINCIPI DEL PAPATO"

- Von Papen - nazista e devoto cattolico -

BABILONIA esercita e ha esercitato nel tempo anche una potentissima AZIONE POLITICA,

fondendosi e prostituendosi con il POTERE TEMPORALE:

"CON LEI SI SONO PROSTITUITI I RE DELLA TERRA e

GLI ABITANTI DELLA TERRA SI SONO INEBRIATI DEL VINO DELLA SUA PROSTITUZIONE"

- Apocalisse 17, 2 -

Babilonia ha dunque prosperato, fatto affari ed è stata "corteggiata" dai re della terra,

dai potenti, da spietati uomini d'affari che hanno scatenato guerre imperialistiche e morte.

Babilonia ha sempre fatto alleanze con DITTATORI, CRIMINALI, ASSASSINI...

Ha ACCETTATO PASSIVAMENTE ogni genere di squallido compromesso e si è SEMPRE ALLEATA CON I POTENTI.

Sotto: Hitler con il suo SALUTO ROMANO:

BABILONIA ha sempre agido vigliaccamente, ha mostrato un finto CANDORE e ha finanziato ogni genere di mostro

per SBARAZZARSI dei SUOI VERI NEMICI, 

tutti coloro che SEGUONO I COMANDAMENTI DI DIO e conservano la TESTIMONIANZA DI GESU' CRISTO.

"Imparai molto dall'ORDINE DEI GESUITI.

Finora, non è mai esistito nulla sulla terra di più

GRANDIOSO E TERRIBILE

di questa organizzazzione GERARCHICA MONOLITICA

Io trasferii nel mio partito molto di questa organizzazione"

- Adolf Hitler -

Questa PROSTITUTA ha segretamente stretto alleanze con TUTTI I RE DELLA TERRA, in ogni epoca,

senza mai opporsi realmente alla tirannia e al sopruso ma cercando sempre un sottile compromesso,

per sopravvivere, ESPANDERSI e REGNARE viscidamente su tutti.

Alla DONNA importa solamente giungere al SUO OBIETTIVO.

"...CON LEI SI SONO PROSTITUITI I RE DELLA TERRA"

Questo è il modo meschino con cui ella è riuscita a regnare nei secoli,

i suoi zelanti seguaci la credono "santa" (!!!), "immortale" o "divina"...

ma sono COMPLETAMENTE CIECHI e corrono CON LEI alla TOTALE ROVINA.

Sotto: Wojtyla con i rappresentanti dell'alta massoneria del B'nai B'rith:

La PROSTITUTA ha continuato a PRECIPITARE e a COPRIRSI DI PECCATI, li ha accumulati SENZA SOSTA.

"CON LEI SI SONO PROSTITUITI I RE DELLA TERRA"

- Apocalisse 17, 2 -

Non è affatto la "potenza di Dio" (come amano credere i suoi "fedelissimi"...)

a tenerla in vita, ma la sua prostituzione, le sue molte magie, i suoi commerci e la sua astuzia infinita.

"CON LEI SI SONO PROSTITUITI I RE DELLA TERRA"

- Apocalisse 17, 2 -

"Mussolini, L'UOMO CHE HA LA PROVVIDENZA ci ha fatto incontrare"

- Pio XI -

- LA PROSTITUTA E' MESSA A NUDO, TRADITA E BRUCIATA -

"CADUTA, CADUTA E' BABILONIA"


"Poiché diceva in cuor suo: Io seggo regina, vedova non sono e lutto non vedrò;

per questo, IN UN GIORNO SOLO.

verranno su di lei questi flagelli: morte, lutto e fame; sarà bruciata dal fuoco,

poiché POTENTE SIGNORE E' DIO, che l'ha condannata"

- Apocalisse 18, 8 -

La PROSTITUTA è orgogliosa, si sente "REGINA", si crede IMMORTALE ma

raccoglie infine quello che ha seminato,

la TRADITRICE è TRADITA, SPOGLIATA, messa a nudo, svergognata e infine BRUCIATA COL FUOCO.

Il suo tempo è finito.


La PROSTITUTA ha agito in modo meschino e si è mascherata nel MISTERO per SEDURRE,

ha agito indisturbata ed è stata utile per "UNIRE TUTTI" ma è il suo tempo è finito, è ora tradita

proprio dai RE con i quali si è a lungo PROSTITUITA.

Questa DONNA è indicata con precisione in APOCALISSE (RIVELAZIONE) affinché

IL VERO POPOLO DI DIO POSSA RICONOSCERLA E FUGGIRE DA ESSA,

per tornare alla Parola di Dio e al SOLO MEDIATORE e SALVATORE.

Questa è una NECESSITA' perchè in LEI non vi è salvezza ma ROVINA e PERDIZIONE.

Nonostante TUTTO QUESTO moltissime persone, troppo legate alle MENZOGNE, ai loro IDOLI e

 alle TRADIZIONI UMANE,  continueranno a seguire la MERETRICE e non si RAVVEDERANNO AFFATTO.

La meretrice seduta sulla BESTIA, con grandi onori e ricchezze,

ha commesso fornicazione con i re della terra, ha adoperato senza scrupoli la potenza religiosa che aveva

sui cuori e sulle coscienze degli uomini, per dirigere la politica mondiale.

La meretrice ha MAGNIFICATO FINO ALL'ULTIMO la sua religione pagana

(purtroppo in relazione col nome del Cristianesimo, che essa ha INFANGATO totalmente...)

con grande gloria e sontuosità.

Ma alla fine LA BESTIA si libererà della cavalcatrice orgogliosa, dopo averla portata per lunghi anni.

I RE DELLA BESTIA la spoglieranno della sua magnificenza e, pieni di furore e d'ira, "la consumeranno col fuoco".

"Le DIECI CORNA che hai viste e la BESTIA odieranno la PROSTITUTA

la spoglieranno e la lasceranno nuda, ne mangeranno le carni e la bruceranno con il fuoco.

Dio infatti ha messo loro in cuore di realizzare il Suo disegno e di accordarsi per affidare il

loro regno alla BESTIA, finchè si realizzino le Parole di Dio.

La DONNA che hai visto simboleggia la CITTA' GRANDE, che regna su tutti i re della terra"

- Apocalisse 17, 16 -

La PROSTITUTA è stata solo uno STRUMENTO UTILE al POTERE e all'IMPERO,

essa è SERVITA per ingannare gli sciocchi e RADUNARE le moltitudini ma il suo compito è finito, è

diventata VECCHIA ED INUTILE, la donna vergognosa è dunque TRADITA proprio nel disegno dei RE

 con i quali si è a lungo PROSTITUITA, è "messa a nudo" e svergognata.

La PROSTITUTA raccoglie ora tutto quello CHE HA SEMINATO.

Dopo essere stata denudata e SVERGOGNATA la DONNA sarà dunque MESSA A FUOCO.

"e la lasceranno nuda, ne mangeranno le carni e la bruceranno con il fuoco"

- Apocalisse 17, 16 -

- DOVRA' DURARE POCO -

"I primi CINQUE sono caduti, ne resta uno ANCORA IN VITA,

l'altro non è ancora venuto e quando sarà venuto DOVRA' RIMANERE PER POCO"


Il SETTIMO "PAPA-RE" coronato dopo la firma dei TRATTATI LATERANI è il

GESUITA JORGE MARIO BERGOGLIO.


 Viene eletto il

- 13 - 3 - 13 -

La TREDICESIMA CARTA dei TAROCCHI rappresenta LA MORTE.

Sotto: immagine artistica, Marco Vuyet. Agca porta rose bianche sulla tomba di Wojtyla, 33 anni dopo l'attentato in Vaticano:

"l'altro non è ancora venuto e quando sarà venuto DOVRA' RIMANERE PER POCO"



- IL POTERE E' INTERAMENTE CONSEGNATO ALLA BESTIA -

Uno SPIRITO TOTALMENTE ANTICRISTO ha continuato ad agire nel segreto, per secoli,

divorando la mela dal suo interno, ha atteso pazientemente il suo momento.

Il motivo apparente dell'odio dei DIECI RE e della bestia contro la DONNA sarà PURE MALVAGIO,

Apocalisse dice infatti che la PROSTITUTA sarà bruciata unicamente per

CONSEGNARE TUTTO IL POTERE alla BESTIA FINALE.


"Le DIECI CORNA che hai viste e la BESTIA odieranno la PROSTITUTA

la spoglieranno e la lasceranno nuda, ne mangeranno le carni e la bruceranno con il fuoco.

Dio infatti ha messo loro in cuore di realizzare il Suo disegno e di accordarsi per affidare il

loro regno alla BESTIA, finchè si realizzino le Parole di Dio.

La DONNA che hai visto simboleggia la CITTA' GRANDE, che regna su tutti i re della terra"

- Apocalisse 17, 16 -

La PROSTITUTA è PIENAMENTE CADUTA NELLA TRAPPOLA e forse non si accorge neppure di 

essere stata solo uno STRUMENTO in un gioco perverso.

"Ciò che dissero i Profeti negli ultimi giorni della devastazione del Regno di Edom, si riferisce a ROMA,

come io stesso ho già spiegato in Isaia, al verso: "Venite genti ad ascoltare"

"Poiché quando Roma sarà devastata, allora verrà la redenzione degli israeliti"

- Rabbi David Chimsci - Obadia -

I DIECI RE e la BESTIA hanno un UNICO INTENTO,

CONSEGNARE TUTTO IL LORO POTERE ALLA BESTIA.

"QUESTI RE HANNO TUTTI UN MEDESIMO INTENTO,

CONSEGNARE TUTTO IL LORO POTERE ALLA BESTIA"

- Apocalisse 17:17 -

SATANA, la PRIMA BESTIA e la SECONDA BESTIA (il FALSO PROFETA) riceveranno il DOMINIO e

scateneranno la loro inaudita ferocia sui veri credenti che seguono l'Agnello e su coloro che seguono i comandamenti di Dio.

"Nella devastazione di Roma, sarà l'immediata nostra redenzione"

- Rabbi Abram - Tseror ammor - Scioftim -

Non vi è nulla che possa trattenerla ancora e la BESTIA può dunque operare APERTAMENTE, 

mostrando PIENAMENTE IL SUO VERO VOLTO,

 LA SUA FEROCIA ED IL SUO SPIRITO ANTICRISTO.

Dopo il MISTERO DI BABILONIA sarà il MISTERO DELL'INIQUITA' ad essere rivelato pienamente.

Sotto: Karol Wojtyla mentre BACIA IL CORANO un testo che NEGA IL FIGLIO DI DIO:

Apocalisse rivela il sorprendente MISTERO che circonda LA BESTIA, l'OTTAVO RE:

"Quanto alla BESTIA che era e non è più, è ad un tempo

l'OTTAVO RE E UNO DEI SETTE,

ma va in perdizione"

- Apocalisse 17, 11 -

Sotto: Jhon Paul II Coin:

La BESTIA salirà dall'ABISSO e a LEI sarà consegnato TUTTO IL POTERE,

un POTERE IMMENSO e TIRANNICO che non accetterà competizione e compromesso,

 schiaccerà OGNI IDOLO ma solo per

"ADDITARE SE STESSO COME DIO"

"salirà dall'ABISSO ma per andare in PERDIZIONE"

- Apocalisse 17,8 -

"Alla BESTIA fu data una BOCCA

per proferire parole d' orgoglio e bestemmie, con il potere di agire per quarantadue mesi"

"Essa aprì la bocca per proferire bestemmie contro Dio,

per bestemmiare il suo nome e la sua dimora,

CONTRO TUTTI QUELLI CHE ABITANO IN CIELO"

La VECCHIA PROSTITUTA ha ormai partorito il MOSTRO, il suo compito è terminato e 

la BESTIA è RIVELATA, non porta più alcuna maschera ed esprime PIENAMENTE, TOTALMENTE,

il suo SPIRITO SATANICO.

"AYIN, L'OCCHIO, SATANA, LA CAPRA DI MENDES.


LUI E' IL SIGNORE, IL SOLE, IL SUO NUMERO MAGICO E' 666,


IL SIGILLO DEI SERVITORI DELLA BESTIA"


- l'occultista, massone e mago ALEISTER CROWLEY -


Sotto: il massone e mago Aleister Crowley con l''OCCHIO CHE TUTTO VEDE' sopra la fronte:

La BESTIA perseguita brutalmente i SANTI:

"Le fu permesso di FAR GUERRA AI SANTI e di vincerli,

le fu dato potere sopra OGNI STIRPE, POPOLO, LINGUA e NAZIONE"

La BESTIA riceve l'ADORAZIONE dagli abitanti della terra:

"L'adorarono TUTTI gli abitanti della terra,

il cui nome non è scritto fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello immolato"

Gli abitanti della terra sono completamente sconvolti da un POTERE che appare "divino".

"chi é simile alla BESTIA e CHI può combattere con ESSA?"

Sotto: Karol Wojtyla all'ONU:

La BESTIA riceve infatti il PIENO POTERE dal DRAGO STESSO, da SATANA.

"E gli uomini adorarono il DRAGO perchè aveva dato il suo potere alla BESTIA"

- Apocalisse 13, 4 -



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