venerdì 9 giugno 2017

10 GIUGNO RIVELARE LA VERITA'

                                                                                                                                                                                                                           
"E' TIPICO PER LE FALSE DEMOCRAZIE PROIBIRE LA VERITA' DELLA STORIA,

POSSA LA STORIA RIVELARE LA VERITA'."

                     10GIUGNO
10 giugno 1940, l'Italia entrava in guerra ed oggi gli italiani sono sommersi da una marea di rievocazioni, testimonianze, documentazioni spudoratamente deformate, falsificate, manovrate, per dimostrare una sola cosa: e cioè che la nazione venne trascinata in una criminale avventura destinata in partenza alla più catastrofica delle conclusioni. NIENTE DI PIU' FALSO!!! Noi vogliamo ricordare che quello giugno gli italiani erano tutti convinti che fosse giunto il momento di scendere in campo per chiudere la partita con quelle false democrazie capitaliste che avevano fatto di tutto per isolare e soffocare gli aneliti di riscossa e di libertà dei popoli europei già schiacciati, emarginati, avviliti nei loro più naturali diritti da quel trattato di "Pace di Versailles" che, alla fine della prima guerra mondiale aveva visto Inghilterra, Francia e USA imporre la loro proterva volontà sopraffattrice anche a quelle nazioni come l'Italia, che pure avevano contribuito con molto sangue alla vittoria del 1918. Solo dei professionisti della menzogna e della falsificazione storica possono sostenere il contrario. Solo gentaglia di questa risma può cercare di far credere (e purtroppo ci riesce) che la guerra fu voluta dall'Italia e dalla Gemmnia.
La guerra venne dichiarata da Francia e Inghilterra con il pretesto di difendere la Polonia da un'aggressione tedesca che la stessa Polonia aveva provocato su istigazione francese e inglese, senza che poi inviassero un solo uomo in difesa dei polacchi. I fatti sono ampiamente documentati! . Inghilterra e Francia fecero di tutto per provocare la guerra, e quando questa iniziò, l'Italia non poté restarne fuori. Perché quella guerra fu una "guerra di religione".
La "religione" material-capitalista alleata a quella marxista per distruggere l'Europa.
Quell 'Europa che stava tentando di affrancarsi da capitalismo e marxismo in nome della sintesi nazionale e sociale e, soprattutto in nome di DIO. Cominciata la guerra, l'Italia Fascista si trovò a combattere non solo nelle trincee d'Europa, d'Africa e di Russia, ma anche sul fronte interno contro i TRADITORI che, legati al conservatorismo plutocratico o al materialismo marxista, scelsero di senTire il nemico pugnalando alle spalle chi si stava sacrificando per la PATRIA e per la rivoluzione anti­capitalista e anti-comunista.
Il tradimento si concretizzò dapprima nel nascondere ai nostri soldati le armi e,successivamente, una volta perduta la guerra, nel "vendere" chi si era battuto per la RS.!. al barbaro invasore.
Un errore commesso dal Fascismo (di sicuro per bontà d'animo) fu quello di non colpire da subito chi tradiva, chi voleva consegnare la PATRIA al nemico.
Ricordiamo quest' oggi tutti gli italiani caduti in combattimento, chi si è spento tra enormi sofferenze, e chi è ancora con noi su questa Terra,

sicuri che la storia farà giustizia di tutte le infamie inventate e diffuse dai bastardi anti-italiani, per non far sapere ai giovani la verità sulla seconda 

guerra mondiale. 

 
" IL TRADITO PUO' ESSERE INGENUO, MA IL TRADITORE E' SEMPRE UN'INFAME" 

 

Nessun commento:

Posta un commento