Ivan e i valori
Non è “Il terribile“; per il momento è solo “orribile“, poi si vedrà. Ovvero, quando è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e fugare ogni dubbio.
Bene, sorvoliamo sulle caratteristiche
umane del personaggio. Evitiamo facili ironie sui particolari gusti
sessuali e diciamo che è un tipo oeccentrico, bizzarro anticonformista.
Così va bene? Dopo il recente attentato a Barcellona che ha causato 16
morti, poteva star zitto, come hanno fatto in molti, ed evitare
dichiarazioni di circostanza. Invece no. Forse sentendosi investito di
una responsabilità anche morale, ha voluto esternare il suo pensiero ed
ha dichiarato: “Ogni attacco alle nostre città ci rafforza nei nostri valori di apertura e di democrazia, ce li fa amare di più“.
Chiaro? E magari è anche convinto di aver detto qualcosa di serio e
sensato. Il significato e la conseguenza di quella frase è che, se è
vero che rafforzano i nostri valori, dovremmo augurarci più attentati,
perché più morti provocano e più i nostri valori si rafforzano. A parte
la totale idiozia del concetto, teniamo presente che, tra i “valori”
da rafforzare, secondo l’etica scalfarottiana, devono esserci in prima
fila quelli rappresentati ed impersonati dal suo idolo, il modello Luxuria. Qualcuno ha detto. “Essere stupidi è un diritto, ma qualcuno esagera.”.
Agli automobilisti si fa il test del palloncino per accertare che non
superino il tasso alcolico consentito; a certa gente bisognerebbe fare
il test cerebrale per accertare che non superino il limite di idiozia
tollerato dalla legge, dal buon senso e dalla pazienza umana.
DA TORRE DI BABELE BLOG di Giano,
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