Corsi
e ricorsi
Il
conto della Storia
La
storia avrà i suoi tempi ma prima o poi presenta il conto e a
pagarlo non sono certo i potenti, ma il popolino che paga le
nefandezze di coloro ai quali ha affidato il potere e paga anche,
nella fattispecie del popolo italiano, la propria ignavia, la
propensione alla tranquillità e al menefreghismo, il ritorno, dopo
l'8 settembre e la vergogna di Piazzale Loreto, al “franza o
spagna purchè se magna”, in una parola da popolo libero a
popolo di servi!
Ora
ci ritroviamo a subire un'invasione biblica che rischia di cancellare
la nostra già fragile identità di popolo sconfitto e soggiogato dai
vincitori del secondo conflitto mondiale, perché questa è la
conseguenza della spartizione dell'Europa che avvenne nel febbraio
1945 a Jalta, tra Russi, Americani e Inglesi, che regalò mezza
Europa alla comunista Urss, mentre Germania e Italia divennero
“colonie” angloamericane.
Adesso
la Storia ci presenta il conto e il popolo bue non muoverà un dito,
COSA CHE NON SAREBBE MAI POTUTA ACCADERE CON LA GENERAZIONE CHE
SEPPUR SCONFITTA ERA CRESCIUTA COL FASCISMO, perché oramai al
popolo basta avere per il momento la pancia piena.
Tutti
mugugnano per il fatto di avere una Presidente della Camera che
antepone agli interessi degli Italiani quelli degli stranieri e
tutela solo gli interessi degli immigrati, che è infastidita da
monumenti, scritte o altri segni che riguardano o possono ricordare
quel Fascismo che è stata l'unica ideologia nella Storia dalla parte
degli Italiani mentre loro, i cattocomunisti, non hanno fatto altro
che distruggere l'identità italiana, in modo da completare ciò che
è sempre stato il sogno, quello di un'Italia asservita o al Vaticano
oppure all'internazionalismo socialcomunista.
Per
questo hanno voluto il sistema elettorale maggioritario che ha dato
vita ad un bipolarismo fasullo, quello dell'alternanza tra coalizioni
di eguali che ci ha messo per ben vent'anni nelle mani di un certo
Silvio Berlusconi ed ora in quelle del terzetto Boldrini, Renzi e
Bergoglio (il Buon Pastore che però non ha mai speso una parola
per le “pecorelle” italiane vittime dell'immigrazione
selvaggia!), che finora hanno gestito il fenomeno migranti in
maniera tanto disastrosa quanto fraudolenta al punto da far
rimpiangere agli Italiani immemori i vent'anni di leggi “porcata”
o “ad personam” di berlusconiana memoria.
Gli
immigrati sono una risorsa dice il terzetto, certo lo sono se
limitati, regolati e controllati, altrimenti sono una risorsa solo
per le tasche dello Ior (la Banca del Vaticano) e per le cooperative
rosse o bianche collegate ai Partiti, per il racket della
prostituzione, per la manovalanza di mafia e n'drangheta, per lo
spaccio di droga, per i caporalati del Sud e per il lavoro nero, ma
non certo per gli Italiani che vivono onestamente e pagano le tasse.
In
tanti ci sdegniamo per le uscite della Boldrini e per le
intromissioni della Chiesa, ad esempio sul delicato problema dello
“ius soli”, ma non riempiamo le piazze per manifestare
contro questi atti o per chiedere che, come in altri Paesi, lo “ius
soli” sia almeno severamente regolamentato, le riempiamo
solo per i concerti o per le sagre paesane, pensiamo di cambiare le
cose facendo gli eroi da tastiera o mettendo una scheda in un'urna,
non avendo imparato che questa è una democrazia solo di facciata e
con le elezioni non si cambia nulla, perché, dopo le solite
promesse, i Partiti torneranno a legiferare più a favore dei propri
interessi che di quelli degli Italiani, è sempre stato così dal
1947 ad oggi.
Forse
solo in un'Unione Europea forte e coesa le cose potrebbero cambiare e
questo spiega perché gli euroscettici ed i no-euro trovano tanto
sostegno sui media e sulle reti televisive delle lobby contrarie
ad ogni cambiamento e al nostro riscatto.
L'unica
possibilità per gli Italiani, per riprendersi la loro Patria e
tornare ad essere un popolo libero, sarebbe la rivolta, ma la rivolta
per …...imbarcare per l'Africa tutta questa Casta corrotta con i
suoi annessi e connessi.
Possiamo
aspettarci questo da un popolo che, quando si poteva ancora cambiare
rotta dopo la contestazione, le stragi “impunite” e gli anni di
piombo, scelse di nuovo conformisticamente la DC di Andreotti e il PC
di Berlinguer invece del MSI di Giorgio Almirante?
O
rivolta o finis italiae. Tertium non datur !
Uno
nessuno e centomila
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