EUTANASIA PER UNA REPUBBLICA DELLE BANANE
Di : Centro studi Giuseppe Federici - Per una nuova insorgenza
Dopo
le celebrazioni per la festa della repubblica italiana (per alcuni nata
dai brogli del referendum del 2 giugno 1946) il nostro pensiero va a
Giorgio Napolitano.
Mentre
in Italia qualcuno vorrebbe coinvolgerlo in complotti e in torbide
manovre, all’estero non passano inosservate le sue qualità democratiche.
Tra i tanti esempi del recente passato, come dimenticare il Premio Dan
David dell’Università di Gerusalemme, attribuito nel 2010 a Napolitano
per il suo impegno nel “cammino verso la democrazia”?
L’ambito
premio è accompagnato da un assegno di un milione di dollari: il
camminatore democratico non poteva che devolvere la somma. Forse ai
disoccupati, agli esodati, ai cassintegranti, ai pensionati della
repubblica italiana?
Rifiutando questa visione populista e demagogica, in cerca di facili consensi, Napolitano ha privilegiato la cultura : Il
milione di dollari infatti è stato devoluto all’istituto dell’orchestra
West-Eastern Divan, fondata dall’argentino-israeliano Daniel Barenboim.
Con quella somma l’orchestra avrà potuto fare ciò che in Italia è quasi impossibile: rottamare i vecchi tromboni.
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