LA TRUFFA BANCARIA DEL SECOLO : LA RISERVA FRAZIONARIA
Di Reporter
Tempo fa diversi media han messo in evidenza una notizia a proposito di prelievo forzoso:
“In caso di bancarotta i Paesi europei devono prendere in
considerazione l’imposizione di un prelievo una tantum sui capitali
nazionali piuttosto che chiedere aiuti all’estero”.
La proposta è della Bundesbank, che lo ha messo nero su bianco nell’ultimo bollettino mensile.
Secondo
la Banca centrale tedesca, insomma, la quale nel corso della crisi del
debito ha più volte sostenuto la linea dura contro l’acquisto di titoli
di Stato da parte della Bce, non deriverebbero ‘rischi significativi’ da
una patrimoniale sui cittadini, che anzi difenderebbe il principio
della responsabilità nazionale e permetterebbe la gestione più ordinata
di eventuali casi di insolvenza. Il coinvolgimento dei contribuenti con
un prelievo straordinari”.
Non
ci siamo mai stancati di scrivere alcune cose, a differenza di chi si
accorge solo ora dello stato comatoso in cui versano alcuni paesi e le
loro banche.
Abbiamo avvertito che:
1-
Non vi è alcuna inversione di tendenza, o ripresa che dir si voglia, in
Italia, che rimane il ventre molle dell’Europa, ormai a corto di denari
anche per pagare stipendi e pensioni. Nonostante la pressione fiscale
sia ancora una volta lievitata.
2-
Non dovete tenere i soldi in banca, salvo il necessario per le spese
vive. Per due motivi. Primo, le banche sono altamente a rischio;
Secondo, quando depositate i vostri denari in banca, la proprietà di
questi passa alla banca stessa, il che significa che (in teoria) il
prelievo forzoso viene fatto a loro e non a voi. Vedi articolo 1834 del
codice civile.
3-
Il caso Cipro non è avvenuto casualmente. Esso ha semplicemente
rappresentato un esperimento in piccolo da replicare in quei paesi che –
come ovviamente l’Italia – anziché varare riforme serie e dolorose
continueranno a spendere e spandere, varcando l’orlo del baratro.
E’
ovvio che la Germania – dopo aver fatto esperienza con la Grecia – non
abbia più voglia – né interesse – di portare sulle proprie spalle
(quelle dei suoi contribuenti) il peso di altri paesi cicala. Il
prelievo forzoso (o patrimoniale, come la chiamano i sinistroidi ) è la
più logica (seppur infame, rimembrate Giuliano Amato?) delle conseguenze
che aspettano il nostro Paese.
C’è una morale in tutto questo: i parassiti, o li stermini o ti sterminano!
Poniamo
che di questi tempi vi venga in testa un'idea del tutto balorda:
decidete di andare in banca a ritirare gran parte dei soldi che riposano
sul vostro conto corrente. Non so, forse, stupidamente, siete convinti
che essi possano stare più al sicuro da qualche altra parte. Forse,
spaventati da trasmissioni demenziali che propongono il divieto di usare
il contante, avete pensato che sarebbe meglio darsi una mossa e
prelevarne una parte finchè si è in tempo.
In
fondo non importa la ragione, voi semplicemente avete avuto questa
balzana idea di andare in banca a prelevare parte dei vostri soldi in
contante.
Entrate
dopo aver svuotato almeno due volte le tasche nel portaoggetti, vi
presentate allo sportello e reclamate il vostro ammontare costituito da
almeno quattro cifre. Per somme più
modeste non perdete neanche tempo, ricordatevi che c'è sempre a
disposizione il bancomat, meraviglia del progresso e frutto dell'ingegno
imprenditoriale, il quale vi offre il vantaggio di non costringervi a
svuotare le tasche prima di unirvi agli altri clienti con il numerino in
mano e in attesa di essere serviti.
Lo
sportellista di banca, piuttosto allarmato soprattutto nel caso in cui
l'ammontare richiesto sia non di quattro, ma addirittura di cinque
cifre, chiama subito il direttore che arriva ansimando e comincia: la
legge di qua, le disposizioni di là, la circolare di sopra, per
l'antiriciclaggio di sotto, però ci voleva il preavviso... bla bla bla..
insomma per farla breve è chiaro che il vostro malloppo non ve lo
sganciano volentieri. Leggendo alcune esperienze pubblicate sul web,
qualche cliente più esuberante a questo punto si incazza pure alzando la
voce e dicendo: «Ma stiamo scherzando?? Quei soldi sono miei, ho
diritto a riaverli»!
A
tal punto i casi sono due: o sganceranno quanto richiesto con evidente
malumore, intimoriti soprattutto dagli schiamazzi che state facendo,
oppure, rivelandosi ben più tosti e ostinati di quanto aveste creduto in
prima battuta, vi convinceranno a ritornare un altro giorno.
In
questo secondo caso, quando tornerete qualche giorno dopo potrete
finalmente mettere le mani sul conquibus tanto a lungo trattenuto.
Contenete però la vostra gioia, soprattutto nel caso in cui l'ammontare
prelevato superi abbondantemente i venti o trentamila euro. La possibile
visita di cortesia della Guardia di Finanza a casa vostra potrebbe
infatti suscitare qualche perplessità e abbattere la vostra
soddisfazione. Benché pare pongano solo qualche innocua domanda sulle
ragioni della detestabile azione appena commessa, la sensazione di
sentirsi implicitamente considerati al livello di uno sporco evasore, di
un pericoloso bandito, di un esecrabile spacciatore, ai più non risulta
affatto gradita.
In
ogni caso, dopo aver portato a termine con successo la vostra balorda
azione di ritirare il contante dalla banca, prendetevi qualche secondo e
fate lavorare il cervello, fermatevi cioé a riflettere e ponetevi la
seguente domanda:
DI CHI ERANO VERAMENTE QUEI SOLDI che figuravano a saldo del vostro conto corrente e che siete andati a reclamare con tanta tracotanza??
Sembra una domanda stupida, e invece si tratta di una delle domande più importanti del mondo.
Ponendoci questa domanda, infatti, caschiamo diritti di fronte all'INGHIPPO giuridico più eclatante e ben celato di tutti i tempi che tanti disastri sociali ed economici ha creato negli ultimi secoli.
Ripetiamo bene la domanda: DI CHI SONO VERAMENTE QUEI SOLDI che figurano sul vostro conto corrente??
Vediamo cosa recita la legge, cioè l'articolo 1834 del codice di civile:
"Nei
depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la
proprietà ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria
alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante,
con l’osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli
usi"
ATTENZIONE alle sfumature: la banca ne acquisisce la proprietà! Cioè quei soldi SONO
per legge DELLA BANCA che è tenuta a restituirli a RICHIESTA DEL
DEPOSITANTE (?!?depositante???!!) con l’osservanza del periodo di
preavviso stabilito dalle parti o dagli usi (avevano ragione sul
preavviso, avevano ragione loro!).
In
altre parole, questi soldi finchè non vi presentate a riprenderli e
finchè effettivamente non ve li consegnano in mano, SONO di PROPRIETA'
della banca benchè risultino apparentemente VOSTRI nel VOSTRO saldo di
conto corrente.
E
qua nella testa dei meno distratti sorge spontanea una bella domanda.
Nel momento in cui la banca era DIVENTATA PROPRIETARIA dei VOSTRI soldi
che avevate versate sul VOSTRO conto corrente, cosa diavolo ci aveva
fatto? Li aveva messi da parte per custodirli, o li aveva usati per
svolgere i propri affari?
Formuliamo la domanda in altra maniera.
Quei
soldi presenti sul vostro conto corrente sono davvero a vostra
disposizione (con l'osservanza del periodi di preavviso stabilito dalle
parti o dagli usi) o sono stati prestati dalla banca a qualcun altro. E
in tal caso, per quanto tempo li ha prestati?
Suvvia! Siate onesti! Se non siete proprio degli ingenuotti degni di un quadro naif, non potrete che dare la risposta giusta!
Ovvio
che quei soldi la banca li ha prestati a qualcuno! Altrimenti come
farebbe la banca a pagarvi gli interessi (peraltro ormai ridicoli) sulle
giacenze di conto corrente? Ma allora, perchè avete schiamazzato dentro
la banca reclamando i soldi all'istante ? Stando così le cose, VOI non siete un DEPOSITANTE.
VOI quei soldi li avete PRESTATI alla banca, non li avete DEPOSITATI in banca.
Riprendo dalle lezioni di Huerta de Soto:
"Se
qualcuno venisse da noi e ci dicesse: «deposita i soldi presso di me,
te li custodisco per bene, te li lascio sempre a completa disposizione e
in più ti pago anche gli interessi», senza dubbio ci suonerebbe come un
ottimo affare. Ma per credere che sia tutto vero bisognerebbe essere
degli idioti. E' ovvio che c’è l’inganno, che c’è il trucco. Eppure sono
proprio gli stessi termini che ci propone il banchiere e che accettiamo
nel contratto di conto corrente".
Capito
il trucco? Ci chiamano depositanti, la legge stessa ci definisce
depositanti, ma in realtà noi siamo dei prestatori, siamo dei mutuanti!!!
Quindi
se la banca questi soldi a sua volta li ha prestati a qualcuno (e non
li ha prestati certo per 3-4 giorni o per una settimana), come diavolo
fa a poterli restituire così, su due piedi, su improvvisa richiesta, o a
distanza di qualche giorno, a chiunque si presenti in banca per
ritirarli??
Ohibò. Signori, forse state cominciando ad avere qualche legittimo sospetto che fa sorgere altre domande.
Forse
a questo punto vi chiederete anche, ma quando paghiamo o preleviamo con
il bancomat una cifra inferiore, non vale lo stesso ragionamento? Come
facciamo a disporre di una cifra che in realtà è di PROPRIETA' della
banca e nel frattempo è stata prestata a qualcun altro magari per un
periodo di tempo di due o tre anni? Ma che razza di magia è questa?
Insomma
se questi euro li abbiamo prestati alla banca, e la banca li ha
prestati a qualcun altro, essi sono quindi in mano o nel conto corrente ANCHE di qualcun altro.
Come fanno quindi gli stessi dannati euro ad essere a vostra disposizione anche sul vostro conto corrente?
Ancora
una volta, quindi, chiediamoci: DI CHI SONO VERAMENTE QUESTI SOLDI??
Chi è il vero proprietario di questi fantomatici soldi? VOI, LA BANCA o
il SOGGETTO TERZO al quale sono stati prestati?
Il
bello, o il brutto, vedete voi, è che la banca quegli stessi soldi li
ha prestati non a uno solo, ma ad altri nove soggetti ciascuno dei
quali, proprio come fate voi li tiene su un conto corrente ed
esattamente come voi pensa di essere il legittimo proprietario e pensa
di disporne liberamente (almeno fino alla scadenza del termine convenuto
dal prestito concesso dalla banca).
QUINDI LA RISPOSTA QUALE E'?
CHI HA IL PIENO DIRITTO DI PROPRIETA' SU QUESTI SOLDI?
SONO DIECI SOGGETTI TUTTI CONTEMPORANEAMENTE?
E' possibile mai questa assurdità??
AHIME'... signori, questa assurdità è possibile: questa magia non è niente altro che la riserva frazionaria.
Un paradosso frutto di un aborto giuridico creato appositamente per
concedere al banchiere un privilegio unico ed estremamente potente.
La
riserva frazionaria è anche la ragione per cui da che mondo è mondo si
verificano forti cicli economici, accompagnati da devastanti crisi
bancarie e sistemiche. Non sono gli speculatori, non sono i terremoti,
non sono i commercianti o gli evasori, non sono la globalizzazione. i
CDS, gli spread, lo short selling, o qualche altra diavoleria.
E' la riserva frazionaria!
Con
la Tragedia dell'Euro, con la crisi del Dollaro, con la crisi globale
di questo III millennio siamo solo davanti al peggior ciclo e alla
peggiore crisi di tutti i tempi. L'immensa forza devastatrice che questa
crisi porta con sé e di cui abbiamo appena visto una prima leggera
manifestazione nel 2008 e una seconda ancora leggera in questi ultimi
mesi, è resa possibile dall'intervento sistematico delle banche centrali
che per quasi 100 anni hanno posticipato il giorno della resa dei
conti: quello in cui i 10 presunti proprietari della stessa cifra di
denaro si presenteranno allo stesso sportello per richiedere lo stesso
ammontare di denaro.
Ammontare
di denaro, tuttavia, che non è più niente, solo un numero, al più un
pezzo di carta colorato riproducibile a volontà dalla banca centrale.
Però, quella riproduzione fisica a volontà, necessaria per soddisfare
solo la metà di quei 10 proprietari, avrebbe conseguenze devastanti. Non
a caso, con la scusa di fare la guerra a quegli appestati meglio noti
come evasori fiscali, da qualche tempo è partita la campagna mediatica
mirata a vietare, tassare, o abolire il contante.
E'
infatti togliendo alla gente l'ultima pretesa di rivalere la proprietà
del denaro su qualcosa di fisico, cioé smaterializzando al 100% il
denaro, che l'aborto giuridico sottostante alla riserva frazionaria
potrebbe essere tenuto nascosto ancora a lungo, mentre gli inevitabili
effetti negativi ad esso collegati potrebbero essere posticipati ancora
per qualche anno.
La
sostanza tuttavia non cambia, il problema sotto c'è, si è stratificato
per cento anni, oggi è enorme, la sua risoluzione sarà dolorosissima, e
continuando a posticiparla con qualche escamotage tipo tassare o vietare
il contante non si farà che aggravarla ancora.
Quindi se ancora non l'avete capito, questa crisi, questa enorme crisi non è niente altro che il risultato di una TRAGEDIA GIURIDICA.
Al fine di privilegiare l'attività bancaria rispetto a ogni altra
attività commerciale, per motivi ben noti a chi del tutto idiota non è,
la legislazione sul contratto di deposito bancario ha lasciato una ampia
e drammatica zona di grigio sulla proprietà del denaro che si muove
attraverso il sistema bancario.
Se
ogni conflitto, problema, crisi, è sempre riconducibile ad una cattiva
definizione dei diritti di proprietà, la proprietà sul denaro bancario
rimane totalmente indefinita e confusa a causa di un contratto che non
costituisce né un deposito né un prestito ma vuole essere entrambe le
cose allo stesso tempo.
Questo è l'errore più tragico di tutti che sta a monte di qualunque problema economico del passato e del presente.
DA EDOARDOLONGO.BLOG
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