Uomo e Donna: la guerra deve finire
di V.J.Wolf
Il rapporto tra uomo e donna nel corso
dei secoli è cambiato sotto tutti i punti di vista. L’umanità ha
dimenticato la complementarietà dei sessi facendo partire un processo di
dissoluzione della “normalità” che ha portato i due sessi a
combattersi. C’è una vera e proprio guerra su scala mondiale tra opposte
fazioni per determinare chi tra “lui” e “lei” sia migliore dell’altro.
Questa contesa si gioca su tutti i fronti, lavoro, sport, politica,
scuola, si è talmente impegnati a decretare il vincitore che ci si è
dimenticati di come una volta questo problema non esisteva, poiché la
complementarietà delle opposte nature faceva funzionare tutto in maniera
corretta senza creare sciocche contese che non hanno ne capo ne coda.
La natura ci insegna come per raggiungere l’equilibrio ci sia bisogno
“dell’altra parte”. Il sole e la luna, i semi e la terra, l’uomo e la
donna, la naturale completezza che permette al mondo di continuare e di
conservare la sua origine tanto divina quanto NORMALE. L’uomo cerca il
riscatto provando a dimostrare la sua superiorità nel lavoro e in altri
settori considerati “tipicamente maschili” come i campi di battaglia e i
lavori più faticosi. Dimenticando forse chi, fin dall’antichità
provvedeva a tenere in piedi la famiglia e il lavoro quando gli uomini
erano chiamati alle armi. A proposito di armi, l’uomo che di questo
settore ne fa un vanto ancora una volta dimentica esempi eroici come
furono le “Ausiliarie” durante l’epoca fascista. Con questo non si vuole
convincere nessuno che la donna quindi sia adatta a svolgere meglio
dell’uomo ruoli come quello del soldato, ma è giusto per chiarire che
uomo e donna all’occorrenza possono svolgere compiti e ruoli che
tendenzialmente e per naturale predisposizione sono più adatti al sesso
opposto. Come ad esempio tutti quegli uomini che si sono trovati a causa
di un destino crudele a dover crescere i figli senza l’appoggio della
propria compagna, venuta a mancare per un qualsiasi motivo. Qui non si
vuole puntualizzare su quali compiti e lavori possano svolgere gli uni o
gli altri, ma chiarire a quanti leggeranno queste righe, che la base
del rapporto tra uomo e donna sta nell’equilibrio, nella
complementarietà. Oggi troppo spesso a causa di questa “cultura”
dell’emancipazione la donna è sempre più alla ricerca di una sua
“indipendenza” e dimentica quanta importanza ha invece il ruolo che ha
sempre avuto la figura femminile nella famiglia. Certo è che oggi nella
maggior parte dei casi, è indispensabile che in una famiglia a lavorare
siano sia l’uomo che la donna, ma l’esortazione che oggi vogliamo fare è
quella di riflettere se l’indispensabilità di lavorare per entrambi sia
reale o dettata da sciocchi ragionamenti del tipo “Così se voglio
comprare il rossetto nuovo non devo chiedere niente a nessuno”. Crediamo
fermamente che sia più importante crescere personalmente i propri figli
piuttosto che comprare un “rossetto nuovo” e quindi far crescere i
figli da una badante che nel migliore dei casi parla a mala pena
l’italiano. L’uomo e la donna da sempre hanno vissuto in armonia,
riempiendo uno lo spazio che l’altro lasciava vuoto. Lei il bastone
della vecchiaia di lui e viceversa. E’ anche vero che oggi a proposito
di riempire gli spazi, la qualità dell’uomo è decaduta, e quindi di
conseguenza come “un liquido” la donna riempi il vuoto lasciato da un
materiale umano sempre più dequalificato. Naturalmente l’umanità tutta è
decaduta, ma quello che risalta è lo scivolone che l’uomo ha preso e
dopo il quale non è più riuscito a rialzarsi. Per questo è fondamentale,
laddove ci si volesse svegliare da questo sonno che ormai da anni ci
vede assopiti, iniziare a lavorare su se stessi per cercare di risalire
da questo stato in cui ci troviamo. Da subumani quali siamo allo stato
di Uomo, ritrovare la normalità. Per ritrovare la normalità possiamo
iniziare anche dal rapporto tra uomo e donna e quindi provare a vivere
con equilibrio le nostre storie, senza cercare di sottomettere la nostra
compagna per paura che questa possa prendere le redini della relazione e
senza farci assorbire completamente dalla relazione stessa e quindi
diventare burattini nella mani di una burattinaia che ci sfrutterà per i
suoi spettacolini in piazza, fino a rimpiazzarci con una marionetta più
nuova e alla moda. Nessuna soluzione troverete in queste parole ma
forse, ed è quello che ci auguriamo, sani spunti di riflessione.
Nessun commento:
Posta un commento