martedì 23 dicembre 2014

La "Costituzione" proibisce le associazioni segrete. Ma il divieto ‘non vale’ per la massoneria

La Costituzione proibisce le associazioni segrete. Ma il divieto ‘non vale’ per la massoneria

Segreto massonico. La Costituzione proibisce le associazioni segrete. Ma il divieto ‘non vale’ per la massoneria. 
Mosaico_Massoneria_ItalianaL’art.18 della Costituzione recita: «Sono proibite le associazioni segrete». Ora: stando non solo alla Chiesa cattolica che, a partire dalla metà del Settecento sino alla Declaratio dell’ex Sant’Uffizio del 26 novembre 1983, ha lanciato in proposito centinaia di condanne; ma stando anche a una letteratura imponente e non di parte, la massoneria è il prototipo stesso della «società segreta», quella cui hanno aderito o cui si sono ispirati tutti coloro che cercavano parole e azioni occulte. Come può dunque avvenire che il Grande Oriente d’Italia abbia lo status di associazione, seppure «non riconosciuta» (come, del resto, partiti e sindacati), ma al contempo legittima, « non proibita» come ha ricordato, per difenderla, [l’ex] presidente Francesco Cossiga? E’ una situazione che risale a un accordo che pochi conoscono e che fu stipulato ai tempi della Costituente. In quell’assemblea, le Logge contavano non pochi rappresentanti, la maggioranza dei quali riuniti sotto le bandiere del Partito d’Azione, dei socialisti, dei repubblicani (stando a un’interpretazione corrente, la foglia d’edera del Pri non è che la trasparente mascheratura della stella a cinque punte, l’emblema che la massoneria del post-Risorgimento volle anche sui baveri dei soldati e che, guarda caso, è rispuntata nello stemma della Repubblica).
mario-monti-massoneFu proprio un repubblicano, il deputato Ugo Della Seta, dichiaratamente massone, che si oppose alla formulazione di quel articolo 18 nella forma che poi passò. Temendo che dichiarare «proibite» sic et simpliciter le «associazioni segrete» significasse aprire la strada dell’incostituzionalità per la massoneria, nella seduta dell’aprile 1947 l’onorevole Della Seta presentò un emendamento in base al quale l’articolo veniva così riscritto: «Sono proibite quelle associazioni che, per tenere celata la propria sede, per non compiere alcun pubblico atto che accerti della loro esistenza, per tenere nascosti i princìpi che esse professano, devono considerarsi associazioni segrete e come tali incompatibili con un regime di libertà». Commenta uno specialista, il paolino don Rosario Esposito, insospettabile in quanto schierato per un dialogo il più aperto possibile tra cristiani e massoni, fautore anzi della «doppia appartenenza» a Chiesa e Loggia: «Della Seta proponeva intelligentemente delle esemplificazioni che avrebbero potuto indurre un osservatore superficiale a pensare che egli rendesse un servigio alla causa della libertà di associazione; in realtà, egli nominava tutte le caratteristiche delle società segrete e della massoneria in particolare, all’infuori di quella che sta maggiormente a cuore all’Ordine: il segreto sulle persone». Continua Esposito: «In base al testo proposto, la massoneria e qualsiasi società segreta sarebbero state definitivamente al sicuro da ogni sorpresa, poiché sarebbe bastata la comparsa in pubblico di un qualsiasi emblema, manifesto, dichiarazione, per sfuggire alla qualifica di società segreta». Ma democristiani e comunisti (allora organizzazioni, entrambe, di espressione popolare e diffidenti verso quel «partito dei signori» che vedevano nelle Logge) votarono compatti contro lo schieramento trasversale dei «fratelli» e l’emendamento non passò. Tuttavia, il dc Umberto Tupini, a nome della Commissione costituente, assicurò i massoni che, nell’interpretazione della Costituzione, ci si sarebbe attenuti a quanto essi proponevano: dunque, l’Ordine iniziatico non sarebbe stato considerato illegale. Ecco perché il Grande Oriente rende pubblico l’indirizzo della sua sede centrale (ma nasconde quelli di tutte le altre Logge, celate dietro dizioni come «Centro Studi» o «Istituto di ricerche»); ecco perché, almeno una volta l’anno, in genere per il 20 settembre (anniversario della breccia di Porta Pia, ndr), affigge un manifesto che firma con il suo nome; ecco perché ha depositato un suo statuto — ma non il suo programma — presso il Tribunale di Roma. Tutto questo — come da accordi sottobanco del ’47 — permette di sfuggire all’accusa di «segretezza». Ma segreti restano i nomi degli affiliati: ed è ciò che soprattutto conta. Rispondendo a un’ennesima interrogazione in proposito, anche ultimamente il ministro della Giustizia ha dovuto riconoscere una «difficoltà insuperabile, anche da parte del governo, davanti a entità organizzate che, formalmente non segrete, nella sostanza mantengono segreti gli elenchi degli iscritti». Un giurista, Claudio Schwarzenberg, in un libro prefato dallo stesso Gran Maestro delle Logge, replicava ai sospetti con parole sconcertanti: «Si dice che la massoneria è segreta perché non rivela i nomi dei fratelli: ciò può essere vero per i viventi (a meno che non intervenga richiesta dell’autorità giudiziaria), ma per i defunti, specie se illustri, è lo stesso Grande Oriente che pubblica le loro biografie… ». I morti, dunque, ma non i vivi! Inoltre, non risponde sempre a verità che gli elenchi siano esibiti a richiesta della magistratura. Per avere quelli della P2 (Loggia coperta, ma, checché si sia tentato di dire, per niente creazione abusiva di Licio Gelli bensì organo regolare del Grande Oriente sin dalla fine dell’Ottocento: e le tessere erano, tutte e sempre, firmate dal Gran Maestro) occorse un blitz militare in una villa di Arezzo. Così, resta d’attualità la constatazione di Benjamin Disraeli, il figlio di ebrei ferraresi divenuto primo ministro inglese dal 1874 al 1880: «Il mondo è governato da persone ben diverse da quelle immaginate da chi non conosce i retroscena». (tratto da Pensare la storia, ed. Sugarco, Milano 2006, pp. 480-482.)
bergoglio-ebreiLa legittimità dell’iscrizione alla massoneria, alla luce del diritto costituzionale Prof. Paolo Franceschetti – 28 dicembre 2007 – http://www.paolofranceschetti.blogspot.com Premessa. Dopo aver parlato di massoneria da punti di vista diversi, occupiamoci del problema alla luce del diritto costituzionale e quindi affrontiamo la questione in modo prevalentemente giuridico. E’ una cosa che pochi hanno fatto in passato, per due motivi. Anzitutto perché la maggior parte dei giuristi non sa neanche cosa sia la massoneria. In secondo luogo perché anche quando si conosce il fenomeno, il rischio è di rimanere disorientati nella gran massa di informazioni contraddittorie che arrivano da ogni parte. Il che inquina le acque e fa sì che non si riesca sempre a centrare il problema. Prima però, per chi non sa cosa è la massoneria, occorre fissare una serie di punti fermi e concordare su di essi. In altre parole, occorre fare il punto su questa istituzione, specificando del problema “massoneria” quelli che sono i punti fermi indiscussi da tutti (cioè storici, politici, giornalisti, giuristi o persone comuni). Alcuni punti indiscussi. Su alcuni punti concordano tutti. La massoneria ha fatto la storia. E alla massoneria si devono scoperte scientifiche, innovazioni politiche, e la storia del mondo occidentale degli ultimi tre secoli. Alla Massoneria sono appartenuti alcuni dei più grandi uomini della storia, da Einstein a Walt Disney a Stan Lee (il creatore dei supereroi come L’Uomo Ragno, che sono stati la lettura principale di una gran parte della mia vita). Un recente libro si intitola “La massoneria, il vincolo fraterno che gioca con la storia”. Ma sarebbe più esatto intitolarlo: “La massoneria, il vincolo fraterno che scrive la storia all’insaputa di molti”. E’ un prodotto della massoneria la rivoluzione francese. Tanto che viene da lì il motto Libertà, Uguaglianza, Fraternità. La massoneria ha fatto l’Unità d’Italia. Massoni erano Garibaldi, Mazzini, ecc…. Massoni erano molti dei primi padri costituenti italiani. Non è un caso, come dice anche il libro di Ferruccio Pinotti, che l’inno d’Italia inizi con “Fratelli d’Italia”. La rivoluzione americana fu fatta da massoni ed è per questo che si è arrivati alla indipendenza dalla Corona inglese. 53 dei 56 padri costituenti americani erano massoni. E la vittoria della massoneria fu celebrata riempiendo di simboli massonici la moneta da un dollaro, che contiene al suo interno la piramide con l’occhio ovverosia l’emblema per eccellenza della massoneria, nonché la scritta “novus ordo seclorum”, ecc…., su cui ora non mi dilungo perché ovunque si possono reperire informazioni su questo, anche per chi non fosse informato. Ciò è un fatto positivo. La massoneria, essendo segreta, ha permesso infatti di opporsi al potere dei re, portando le prime istanze di libertà in Europa. Ed è grazie alla segretezza di cui godevano le associazioni come i Rosacroce o gli Illuminati, che si sono potute avere importanti scoperte scientifiche che altrimenti la chiesa nei secoli scorsi avrebbe impedito. La massoneria portava dunque istanze di libertà e uguaglianza nei confronti delle monarchie, di progresso. Ciò che siamo oggi, in fondo, nel bene e nel male lo dobbiamo alla massoneria. La massoneria poi continua a fare la storia. Alcuni dati chiariranno la dimensione del fenomeno.
ue massL’unione Europea, si dice, è una creazione della massoneria. Sono massoni dichiarati non solo i reali inglesi, ma i reali del Belgio e Lussemburgo e molti politici, tra cui il nostro Prodi, o il precedente Berlusconi. E tutti i presidenti degli Stati Uniti sono stati massoni. La corona inglese, invece, è al tempo stesso al vertice dello stato inglese e al vertice della massoneria nel mondo. La corona inglese nomina i dirigenti della Banca d’Inghilterra, la quale ha il 17 per cento della BCE, la Banca centrale Europea. Quindi è forte la presenza massonica anche nella BCE. Anzi, forse sarebbe più corretto dire che la BCE e le banche centrali europee, Banca D’Italia compresa, sono tutte nelle mani della massoneria (anche qui si può leggere il libro di Pinotti). In beve: la massoneria sta ai vertici del mondo e ne scrive la storia, e questo non lo dice un complottista, ma lo dicono loro stessi, i massoni; e poi lo dicono gli storici, i complottisti ecc… Cioè tutti coloro che sono informati su cosa sia questa istituzione. Insomma, non è sbagliato concludere che oggi ciò che siamo, nel bene e nel male lo dobbiamo alla massoneria. Se non fosse per questa istituzione avremmo ancora le monarchie. Alcuni punti discussi. Il problema è che la massoneria è un’istituzione segreta, di cui non si conosce il funzionamento. O meglio, è semi segreta, nel senso che la sua esistenza è ufficiale; tanto ufficiale che alcune istituzioni massoniche sono accreditate presso l’ONU; tanto ufficiale che sempre presso l’ONU pare che ci sia una cappella della Golden Dawn, importantissima associazione esoterico-massonica. Ma non è ufficiale il suo funzionamento interno, dato che neanche i membri che vi appartengono lo conoscono e i gradi inferiori non sono ammessi alla comprensione dei segreti dei gradi superiori. Ora, se la segretezza era un bene ai tempi dello stato assoluto, ci si deve domandare se lo è anche oggi. Ci dobbiamo domandare cioè se è un bene che capi di Stato, magistrati, militari, funzionari e dirigenti della banche centrali, appartengano ad una istituzione di cui è impossibile conoscere il funzionamento interno. A mio parere no e vi spiego il perchè. Perché se i capi di Stato e i dirigenti della banche centrali, sono massoni, come sono massoni molti politici, vorrà dire che le decisioni vitali per il paese non verranno prese in sede politica, ma in sede massonica, senza che la gente ne sia informata. La politica italiana, o statunitense, non viene decisa a livello “politico”, di dialogo tra partiti, ma a livello di dialogo tra istituzioni massoniche, con il risultato che la massa non è a conoscenza di ciò che avviene realmente. Se infatti per scalare i vertici del potere ed arrivare ad essere nominato Presidente della Repubblica debbo entrare in un’associazione segreta di cui neanche gli stessi associati dei livelli inferiori conoscono il funzionamento, i fini e altri segreti dei livelli superiori, ciò vuol dire che non è dato sapere alle masse in base a cosa e perché vengono prese le decisioni più importanti. E si badi bene: saranno nell’ignoranza non solo le masse, la gente comune, ma anche gli stessi massoni di grado inferiore all’ultimo (ufficialmente il 33, ma pare che esista il 51 e chissà quanti altri di cui non ne siamo a conoscenza). Questo, a livello italiano, comporta una palese violazione dell’articolo 1 della Costituzione, in cui la sovranità dovrebbe appartenere al popolo. La massoneria risponde a questa critica dicendo che le associazioni sono tutelate dalla Costituzione, e non si può impedire ad un cittadino di associarsi liberamente (articolo 2 della Costituzione). Il che è vero, tant’è che anche la Corte europea dei diritti dell’uomo ha sancito che è lecito per un magistrato essere iscritto alla massoneria. Ma io da giurista continuo ad avere qualche dubbio. Allora prima di esporre il mio pensiero, facciamo alcuni esempi banale, diretti a chi non conosce la massoneria, per leggere alcuni fatti recenti della politica italiana alla luce dei rapporti massonici. Esempi concreti.
renzi verdiniEcco alcuni esempi di distorsione della informazioni, ovverosia alcuni esempi dei problemi che si creano quando dietro ad un evento non si capiscono le trame massoniche che stanno dietro. Spesso ci si chiede, ad esempio per quale motivo destra e sinistra pare che facciano di fondo le stesse cose e discutano su temi marginali, non risolvendo i problemi principali, come tasse, criminalità organizzata, e altro ancora. Il punto è che alcune decisioni non sono prese a livello politico, ma a livello diverso, ovverosia ai gradi più alti della massoneria. Ecco per esempio che quando si fece il primo governo Berlusconi, questo aveva nei suoi progetti una serie di leggi per indebolire la magistratura e riformare alcuni reati chiave dei colletti bianchi; il primo governo Berlusconi però sappiamo che cadde dopo poco più di un anno, ma quelle riforme che erano nel programma della destra vennero attuate dalla sinistra. Il che ovviamente crea sconcerto e malcontento in entrambi gli schieramenti; ovverosia tutti gli iscritti sono sempre scontenti delle decisioni prese dal loro partito. Ci si domanda spesso perché AN, partito tradizionalmente a favore della magistratura e delle forse di polizia, abbia lasciato che il governo Berlusconi sfornasse tutte quelle leggi ad personam e abbia indebolito la giustizia. E ci si chiede perché, ora che la sinistra è al governo, Bertinotti non intervenga radicalmente, almeno a parole, contro il potere delle banche centrali. La Banca d’Italia infatti è in mano a banche private ed è stata sottratta al controllo statale; se questo è in teoria possibile per un governo di destra, ci si domanda come sia possibile che venga tollerata una cosa del genere da un governo di sinistra, visto che questa conformazione giuridica della Banca d’Italia si traduce in una sottrazione di ricchezza ai cittadini; e questa ricchezza va alle banche private (ovverosia la conformazione giuridica della Banca d’Italia si traduce in un abuso a danno dei più poveri). La spiegazione sta nel fatto che l’indebolimento dell’indipendenza della magistratura era fortemente voluto dalla massoneria (non a caso era nel programma della P2). Mentre le banche centrali sono sotto il controllo della massoneria, con il risultato che anche quei politici di sinistra che sono in buona fede non possono intervenire, se appartengono alla massoneria. Facciamo ora un esempio di distorsione delle informazioni. Molti sanno, alcuni legittimamente suppongono, che Santoro e Travaglio appartengono alla massoneria, probabilmente all’area degli illuminati cui appartiene anche Prodi. Fin qui – vero o no – nulla di male. In effetti però da quando mi è stato detto ho capito meglio il motivo per cui nelle loro trasmissioni non parlano mai di massoneria. Tempo fa Santoro – che era stato cacciato dalla RAI – comparve nella trasmissione di Celentano, e fece quel famoso appello finale, guardando le telecamere, dicendo “libertà, uguaglianza, fratellanza”. Pochi hanno notato che aveva usato il termine “fratellanza” al posto di “fraternità”. Alcuni avranno pensato ad un errore. Chi invece sa che Santoro appartiene alla massoneria, ovviamente sa anche che quello è l’appello ai “fratelli” massoni; e chi appartiene alla massoneria avrà recepito perfettamente il messaggio. Ora molti di voi penseranno che Santoro è stato riammesso in Rai perché c’era una sentenza del tribunale. Invece no. E’ stato riammesso perché ha lanciato quell’appello. La sostanza delle cose non cambia. Tanto doveva essere riammesso comunque perché c’era una sentenza. Tuttavia l’ottica da cui si guardano le cose cambia molto. I fatti restano gli stessi. E’ l’interpretazione di essi che però cambia. E cambia completamente. Perché il nodo centrale della questione, dal punto di vista giuridico, è che Santoro probabilmente non è rientrato in RAI per rispetto della legge, ma per il rispetto di un vincolo di fratellanza. Altro esempio. Santoro ha appoggiato in questi mesi Clementina Forleo e De Magistris. Tuttavia non ha mai parlato della sostanza delle inchieste di De Magistris, che riguardano la massoneria deviata. Né ha spiegato al pubblico che significa massoneria, massoneria regolare, massoneria deviata. Logico che non lo faccia. Non può farlo. Gli è vietato. In Rai non si può parlare di massoneria. Ora, il problema non è se Santoro o Travaglio siano iscritti alla massoneria. Dal loro punto di vista sono liberi di iscriversi dove gli pare. Il problema è che in RAI non passa nessuna informazione che riguardi direttamente la massoneria. Il che però distorce tutto. Le singole persone sono libere di essere iscritte all’associazione che preferiscono. Ma quando un ente pubblico, come la RAI, o le maggiori istituzioni statali, che hanno ai loro vertici dei massoni, filtrano le notizie in modo che il problema massoneria non venga mai sollevato, allora ci si deve porre il problema della legittimità di questa situazione. Il fenomeno massoneria, quando non viene adeguatamente pubblicizzato, distorce la percezione che noi abbiamo delle informazioni. Distorce la storia, che alla fine ce la dobbiamo studiare da soli. E distorce anche il diritto all’informazione, che è il presupposto delle democrazia. Il popolo non può governare e scegliere se non è informato. Ma se la RAI taglia costantemente tutto ciò che riguarda la massoneria, allora questo si riflette anche sulla nostra libertà di scegliere In altre parole. Se esiste un diritto costituzionale di iscriversi alla massoneria, il che è sacrosanto, mi domando se questo diritto costituzionale non confligga con un altro, che è quello della sovranità popolare. Ma il paradosso della massoneria è questo: che per cambiare le cose occorrerebbe cambiare alcune leggi (vietare le associazioni segrete di qualsiasi tipo, aumentare l’ efficienza della polizia e dei carabinieri, e fare un po’ di pulizia all’interno del parlamento). Ma questo è impossibile, perché ai vertici della politica abbiamo persone iscritte alla massoneria e l’informazione è gestita dalla massoneria. Insomma, con qualche variante, la storia di oggi ripete la storia di secoli fa. Per secoli non si sono potute cambiare le leggi perché queste erano fatte dai re; e i re non avrebbero mai potuto fare leggi contro se stessi. Oggi non si possono risolvere alcuni problemi (tasse, criminalità organizzata, povertà), perché le leggi che servirebbero a questi fini sono decise non dal popolo, ma dalle élite ai vertici della massoneria. Conclusioni. Esiste una storia ufficiale, quella dei libri di storia. E una storia non ufficiale. Questa storia non ufficiale è quella dell’influenza massonica sulla storia del mondo, su cui comunque esiste una mole di materiale immenso, scritta da massoni e da storici non massoni. E’ difficile, in prima battuta capire il divario tra la storia ufficiale e non ufficiale, e capire il nocciolo del problema. Inizialmente si è portati a pensare che in fondo la storia non ufficiale sia solo una storia più approfondita, ma che conoscerla non cambia le cose più di tanto. Si scopre qualche trame segreta in più. Si scopre qualche complotto in più. Scavando a fondo, invece, si scopre che il problema è più grosso. La storia non ufficiale insegna, in realtà, che non siamo passati dallo stato assoluto allo stato democratico, come credevamo. Siamo passati da uno stato assoluto ad uno stato massonico, in cui ancora una volta governa una elite. Una elite diversa dal passato, più ampia, ma pur sempre un’élite. Non a caso molti degli uomini al potere appartengono al gruppo degli Illuminati. Si sentono probabilmente tali, in contrapposizione a noi, persone comuni e non illuminati. Ed essendo illuminati, hanno il diritto di non farci sapere esattamente quello che succede. In tal senso, però, c’è stato certamente un miglioramento rispetto ai secoli precedenti. Sempre meglio essere governati da un élite che da un singolo individuo. In un certo senso questo passaggio era fisiologico. Cioè non si poteva pensare di passare da uno stato assoluto ad uno democratico, di colpo, senza traumi. Questo passaggio richiederà ancora qualche decennio, o secolo, quando la maggioranza delle persone capirà cosa significa il termine “Massoneria”. Quindi per arrivare ad una reale democrazia, in cui le decisioni siano veramente prese dal popolo, o perlomeno in cui le decisioni vengano prese per favorire “anche” il popolo, c’è ancora molta strada da fare. In tal senso, noi che ci occupiamo di questi problemi, osservandoli da questa ottica, venendo spesso presi per complottisti stiamo alla storia di adesso come i primi massoni e i primi carbonari stavano alla storia dei secoli scorsi.  
pinottiDiscutiamo tra noi, cerchiamo di divulgare certe idee, sapendo che la maggioranza non la condivide e neanche la capisce in genere. Ci troviamo spesso a farci definire fissati e complottisti dai nostri genitori, dai nostri migliori amici, perché abbiamo questa “fissa” della massoneria che domina il mondo. Le riunioni segrete di un tempo sono sostituite dalla rete internet. I primi massoni si riunivano in segreto per non essere arrestati o uccisi. Oggi noi scriviamo queste cose su Internet, perché sono idee che non troveranno mai spazio da nessuna parte, tranne che qui in rete. Oggi, i veri massoni, portatori di quelle idee di libertà e uguaglianza che erano in passato l’emblema della massoneria, siamo noi gente comune. Precisazioni. Alcune precisazioni. Ho scritto che Santoro e Travaglio sono massoni, appartenenti probabilmente all’area degli Illuminati, come probabilmente lo sono il giudice Caselli e Beppe Grillo e chissà quanti altri che a me non sono noti. Questo non sottintende nessun giudizio negativo. Travaglio ha ispirato alcune cose che ho fatto in passato e nel presente. Mani sporche di Travaglio è uno dei prossimi libri che recensirò, una specie di Bibbia politica degli ultimi anni. E prendo molte delle mie informazioni dai libri di Travaglio, che ha l’unico difetto di non nominare mai il problema della massoneria, ma che è completo per il resto. Santoro ha il pregio di informare su cose che spesso molti non dicono, e per questo ha pagato un caro prezzo, segno che poi l’appartenenza ad una massoneria non è ancora una garanzia di impunità assoluta, per fortuna. Grillo, compare anche tra i blog di cui ho messo il link nel mio sito; evita anche lui di parlare di massoneria, signoraggio e le banche centrali e questo lo rende molto, troppo vicino agli illuminati. Ma ciò non toglie che dice cose giuste, che condivido spesso, o quasi sempre. Tuttavia rimane questo dato di fatto, che tutte queste persone non parlano mai di massoneria e non parlano mai del potere della banche centrali che è il cuore del problema massonico e il cuore del problema dello sfascio delle finanze degli stati europei. Se alcuni osservatori possono attribuirlo al caso, noi sappiamo che non lo è, perlomeno per alcuni di loro. Certo, è possibile che le nostre informazioni siano sbagliate. Forse le mie fonti possono essere inquinate. Forse ho sentito male. Forse ho mal interpretato alcuni fatti e alcuni documenti in mio possesso. Spero in tal caso che coloro di cui ho fatto il nome in questo articolo non se la prendano se ipotizzo come “possibilità” una loro appartenenza alla massoneria degli illuminati; se succedesse, sono pronto a chiedere scusa, qualora volessero aprire un dibattito su questo argomento e volessero dirci chiaramente il motivo per cui ignorano certi problemi: pensano che la massoneria non esista? O che non sia tanto potente? O semplicemente per una scelta casuale hanno deciso di non affrontare mai, neanche una volta, il problema? Sappiamo che non riceveremo mai risposta. Eppure, come dice un sito che mi piace e che voglio citare: voi ci deviate dalla considerazione delle giustizia per piegarci al vostro utile, e allora anche noi dobbiamo spiegavi il nostro utile, se per avventura c’è un punto di convergenza. Bibliografia. Per studiare la massoneria è sufficiente leggersi Ferruccio Pinotti, Fratelli D’italia, BUR. Li troverete vasta bibliografia. Per un’analisi storica veloce: La massoneria, il vincolo fraterno che gioca con la storia, edizioni Giunti, Atlanti del sapere. Per il resto, in qualunque libreria entrando esistono decine se non centinaia di libri sull’argomento, molti di più di quanti ce ne sono, per fare un esempio, di una materia come la filosofia. Ma molti dicono che la massoneria non esiste. Come la mafia.

   DA RISVEGLIO NAZIONALE

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