Blog politicamente scorretto contro la dittatura del pensiero unico, coordinato dall' avvocato Edoardo Longo.
IL DECLINO DELLA CIVILTA' ITALIANA
di: Anonimo Pontino.
Un
popolo di poeti di artisti di eroi di santi di pensatori di scienziati di
navigatori di trasmigratori.
Questa frase è scritta
sul Palazzo della Civiltà Italiana edificato durante il fascismo a Roma, nella
zona Eur, dove ho lavorato per anni.
Ogni volta che leggo
questa frase provo emozione. Merita di governare un popolo soltanto chi lo ama,
e chi l'ha scritta sicuramente aveva un'idea nobile del nostro popolo. Voleva
trasmettere un senso di orgoglio a chi leggeva.
Non a caso la civiltà e
la cultura cristiana è nata e fiorita nel nostro paese. E questo fa rabbia alle
minoranze culturalmente più agguerrite che manovrano da sempre con l'inganno il
grande capitale ed i flussi monetari. Quelle minoranze che si sentono
"elette", ma che in realtà sanno solo "falsificare" tutto
quello che toccano: la moneta, le leggi, l'informazione, l'educazione, i
sentimenti. Le stesse minoranze che vogliono sostituire etnicamente e
moralmente il popolo italiano. Ma c'è un'altra cosa che gli fa rabbia. Quella
genialità in grado di inventarsi soluzioni che fa parte della nostra tradizione
culturale.
Un esempio: la missione
spaziale americana Apollo XIII. "Houston abbiamo un problema": un
guasto rischia di compromettere il rientro sulla terra. Sgomento e tragedia:
non c'era scritta la soluzione. Tra
tutti gli scienziati che lavoravano per la Nasa chi fu in grado di dare la
soluzione? Due italiani esperti in "diodi e conduttori di
elettricità".... chiesero di poter parlare con la navicella. Uno dei due
aveva notato che il secondo astronauta masticava compulsivamente chewing gum. I
due tecnici italiani, parlando con loro per radio, gli spiegarono di cavarsi di
bocca la gomma, come e dove andarla ad appiccicare tra due cavetti perché la
gomma arabica in assenza di gravità diventa un ottimo saldatore e conduttore di
energia elettrica. Lo fecero. Funzionò. La notte, intervistato, questo tecnico
italiano spiegò che lo faceva sempre da piccolo quando giocava con il suo
trenino Rivarossi e certe volte la locomotiva si inceppava perché c'era un filo
pelato; aveva scoperto che con la bubble gum funzionava. Gli scienziati
americani ammisero che non sarebbe venuto in mente a nessuno di loro neppure in
cento anni.
Ma l'emozione lascia
presto il posto alla tristezza, per la condizione in cui oggi ci troviamo.
Depredati, traditi e umiliati dall'aristocrazia politica.
L'Italia politica è un
paese nato da un regno consolidatosi sulla frode del debito pubblico a favore
di ANONIMI.
Una Repubblica (dove tutto è privato) fondata sul lavoro, il nostro, per
ripagare un debito inesigibile. L'origine del debito pubblico italiano risale
all'epoca dell'unificazione politica del Paese. Proclamato il 17 marzo 1861 il
Regno d'Italia, vi fu la necessità di procedere all'unificazione degli ordinamenti
amministrativi dei vecchi Stati confluiti nel nuovo Stato. La prima delle leggi
unificatrici in materia finanziaria ad essere discussa dal Parlamento riguardò
l'istituzione del Gran Libro del debito pubblico. Poco dopo l'istituzione del
Gran Libro con l. 10 luglio 1861, n. 94, si provvide al riconoscimento dei
titoli di debito degli Stati che erano entrati a far parte del nuovo Regno.
Mentre la classe
politica italiana ci spreme con le tasse e spende il denaro per l'acquisizione
del consenso, gli altri Paesi si avventano sull'Italia, che svende le sue
ultime risorse al miglior offerente. Il timone è in mano a capitali privati
stranieri che fanno capo all'Oligarchia Bancaria Internazionale degli Strozzini
Farisei, che controlla il grande capitale monopolistico mondiale e che fa capo
alle solite famiglie di banchieri. La rotta la cambiano questi. Nel loro
interesse. Ed è un cambiamento imposto, attraverso coazione finanziaria,
fiscale, bancaria.
La "consapevolezza
civica" degli italiani è che tutti si aspettano che tutti facciano i
furbi, cercando di difendersi furbescamente, in una guerra di tutti contro
tutti.
E a nessuno conviene
smettere per primo.
Ricercatori,
scienziati, managers, imprenditori se ne sono già andati e se ne stanno
andando. Restano i peggiori e i meno capaci e quelli che sguazzano in questo
sistema, come pesci in una pozzanghera economica che si sta prosciugando al
sole della globalizzazione.
L'attività dei partiti
politici italiani consiste nel saccheggio fiscale dei risparmiatori e dei
produttori di ricchezza che ancora non se ne sono andati.
La gente non riuscendo
a decifrare le cause del male e della sua profonda insoddisfazione e tristezza
indotta, cade nella rassegnazione e continua a vivere il quotidiano con , come se tutto fosse "normale".
Il potere appare
invulnerabile, scoraggiando così ogni tentativo di cambiamento. Non si coglie
la dimensione spirituale della "guerra" in atto e la straordinaria potenza
dello spirito quale reale arma di liberazione, quando questo spirito si
conforma ai veri insegnamenti e principi cristiani.
Anonimo Pontino
LO STROZZINO
Lo strozzino: nella
scala della perversità umana, lo strozzino occupa un livello ancor più basso dello
speculatore.
Egli è il corvo che
segue i cadaveri della società borghese, è la iena che li dissotterra per
spogliarli.
Qualche volta ha la
suprema ipocrisia di piangere davanti alle innumerevoli vittime che egli spinge
al suicidio - ma non credete alle sue lacrime : lo fa per ingannare voi, noi
tutti, il codice, la giustizia, l'umanità".
Benito
Mussolini,
su l'Avvenire
del Lavoratore n. 12 del primo Maggio 1909, a Trento .
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