ISLAM RELIGIONE DI PACE ?
Blog politicamente scorretto contro la dittatura del pensiero unico, coordinato dall' avvocato Edoardo Longo.
Colpisce stamattina la
visita di Papa Francesco al Santuario di Jasna Gora, dove si trova custodita
l'immagine della Vergine colpita e sfregiata nel volto, tanto cara ai cattolici
polacchi. La santa icona della Madonna, nel corso dei secoli è diventata il segno
identitario del popolo oppresso dai vari regimi e dalle ideologie, possa
suscitare nel cuore del vescovo di Roma, sentimenti di profonda fede, senza la
quale non è possibile costruire la città di Dio. Abbiamo bisogno di edificare
ponti, poggiati su Cristo, pietra e roccia irrinunciabile della salvezza
dell'uomo. L'immensa moltitudine di fedeli, sacerdoti e vescovi, raccolti in
preghiera ai piedi di Maria, ottengano dal cielo la grazia di non rifiutare le
radici su cui è edificata la Chiesa e l'Europa.
Ricordiamo Padre
Jacques, ucciso in odio alla fede. La testimonianza di questo umile servitore
del Vangelo, non può passare inosservata. Il suo sacrificio possa risvegliare
la gioia di essere cristiani. Il sangue versato ai piedi dell'altare si è
mescolato con quello del Signore Gesù morto sulla Croce, per la salvezza del
mondo. Certamente affermare questa verità potrebbe urtare il politicamente
corretto, che in tutti i modi cerca di cancellare la presenza cristiana in
occidente.
La minimizzazione del
martirio, chiamando a difesa forme di prudenza per non accentuare lo scontro;
la continua battaglia mediatica, tesa a nascondere la portata gravissima
dell'evento, riducendolo ad un gesto folle di squilibrati, che guarda caso
entrano in chiesa seminando terrore al grido di Allah Akbar, e procedendo allo
sgozzamento di un ministro di Dio dopo il deciso rifiuto ad inginocchiarsi,
mentre l'altro terrorista recita versi del Corano, non può essere un episodio
grave isolato, senza nessun significato religioso. Purtroppo e lo diciamo con
dolore, è stato compiuto in nome di Allah.
Il martirio di Pere
Jacques ha un significato preciso: l'eliminazione fisica è una forma di
conquista e di sottomissione. Da questa prospettiva è necessaria una seria
riflessione sul tema dell'integrazione. Chi viene accolto, come avviene nelle
nazioni a maggioranza musulmana, deve accettare i valori e le tradizioni del
paese ospitante. Senza esitazioni. Invece in Europa avviene l'esatto contrario:
procedere in questa direzione viene etichettato come fondamentalismo o peggio
come razzismo. Ribadiamo il dovere umano e cristiano di accogliere i profughi.
Ma con l'attenzione di non far entrare quanti hanno intenzione di compiere
azioni malvage e violente contro gli infedeli.
Ritorna allora quanto mai
attuale il discorso di Benedetto XVI a Ratisbona. L'Islam per essere religione
di pace, a partire dalla fede, ha il dovere di scartare ed eliminare la
violenza dalla sua compagine sociale e religiosa. L'esempio di Padre Jacques,
possa aprire la porta del cuore di quanti per paura fuggono davanti al male e
si riparano dietro il perbenismo ideologico che non permette di agire secondo
lo spirito del Vangelo. Abbiamo la responsabilità di gridare la verità dai
tetti perché la Parola di Dio è come una spada a doppio taglio che chiede di
aderire alla luce e rifiutare le tenebre. Coraggio! Il Signore è con noi. Non
abbandona i suoi figli. E a quanti sono fedeli riserva il premio eterno della
gloria. Dopo la tempesta arriva sempre il sereno.
Don Salvatore
Lazzara
SAN FRANCESCO E IL SULTANO
Il Sultano d'Egitto
sottopose a Francesco D'Assisi un'altra questione: "II vostro Signore
insegna nei Vangeli che voi non dovete rendere male per male, e non dovete
rifiutare neppure il mantello a chi vuol togliervi la tonaca, dunque voi
cristiani non dovreste imbracciare armi e combattere i vostri nemici".
Rispose San Francesco:
"Mi sembra che voi non abbiate letto tutto il Vangelo.
Il perdono di cui
Cristo parla non è un perdono folle, cieco, incondizionato, ma un perdono
meritato.
Gesù infatti ha detto:
"Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle ai porci,
perché non le calpestino e, rivoltandosi, vi sbranino". Infatti il Signore
ha voluto dirci che la misericordia va dispensata a tutti, anche a chi non la
merita, ma che almeno sia capace di comprenderla e farne frutto, e non a chi è
disposto ad errare con la stessa tenacia e convinzione di prima. Altrove,
oltretutto, è detto: "Se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo
e gettalo lontano da te”.
E, con questo, Gesù ha
voluto insegnarci che, se anche un uomo ci fosse amico o parente, o perfino
fosse a noi caro come la pupilla dell'occhio, dovremmo essere disposti ad
allontanarlo, a sradicarlo da noi, se tentasse di allontanarci dalla fede e
dall'amore del nostro Dio.
Proprio per questo, i cristiani agiscono secondo
massima giustizia quando vi combattono, perché voi avete invaso delle terre
cristiane e conquistato Gerusalemme, progettate di invadere l’Europa intera,
oltraggiate il Santo Sepolcro, distruggete chiese, uccidete tutti i cristiani
che vi capitano tra le mani, bestemmiate il nome di Cristo e vi adoperate ad
allontanare dalla sua religione quanti uomini potete.
Se invece voi voleste
conoscere, confessare, adorare, o magari solo rispettare il Creatore e
Redentore del mondo e lasciare in pace i cristiani, allora essi vi amerebbero
come se stessi".
(Numero 2691
delle Fonti Francescane)
MUSSULMANI " MODERATI".......
Islam : una religione di pace ?
[...] Emblematico un aneddoto che ebbe a raccontare tempo fa Messori..
Un amico francese,
religioso cattolico a Gerusalemme e noto biblista, mi raccontava di recente che
, nel loro convento, serviva da sempre, come factotum, un ormai anziano
musulmano. Onesto, gran lavoratore, di tutta fiducia, faceva ormai parte della
famiglia e tutti quei religiosi gli volevano bene, sinceramente ricambiati.
Un venerdì, l’uomo
tornò dalla moschea con un’aria accasciata. Il superiore della casa,
insistendo, riuscì a farlo parlare. Disse: <<Oggi l’imàm che dirige la
preghiera ci ha detto, nella predica, che nel giorno del trionfo di Allah e del
suo Profeta, nel giorno che presto verrà e in cui libereremo questa Santa Città
da ebrei e cristiani, tutti gli infedeli che non faranno subito professione di
fede dovranno essere uccisi.
Così vuole il Corano
cui noi tutti dobbiamo obbedire>>. Una pausa, e poi: «Ma non tema, padre
, sa che io vi voglio bene , so come fare, se dovrò sopprimervi troverò il modo
di non farvi soffrire».
L’aneddoto, purtroppo,
è autentico”.
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