SECONDA
GUERRA MONDIALE:
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SECONDA
GUERRA MONDIALE: I CRIMINI DI GUERRA DEGLI ANGLO AMERICANI
Brani tratti
da WITNESS TO HISTORY (testimonianza di storia) Michael Walsh)
Fonte:
Michael Walsh News Services
Independent White European International News
Durante la
Guerra furono sganciate più tonnellate di bombe sulla città di Berlino di quelle
sganciate sull’intera Gran Bretagna durante tutta la Guerra. Tutte le città e
cittadine tedesche con oltre 50.000 abitanti furono distrutte dal 50 all’80%.
Dresda
fu incenerita assieme a 30.000 civili arsi o sepolti fra le rovine.
Amburgo fu
totalmente distrutta e 70.000 civili morirono nei modi più orrendi. Mentre
Amburgo bruciava, i venti che alimentavano le fiamme alte tre miglia,
raggiunsero il doppio della velocità di un uragano superando le 150 miglia
all’ora. Alberi con un diametro di 3 piedi (circa 90 centimetri) nelle periferie
cittadine furono risucchiati dalla terra dall’innaturale forza di questi venti e
scaraventati lontano nell’inferno urbano, e così anche veicoli, uomini, donne….e
bambini.
Le fiamme
vulcaniche furono scagliate in cielo a 5.000 piedi (circa 1.500 metri), quattro
volte l’altezza dell’Empire State Building. I gas che si sprigionarono a
quell’altezza causarono reazioni meteorologiche fin nella stratosfera.
Fra il 1940
ed il 1945, 61 città tedesche, con una popolazione totale di 25 milioni di
anime, furono distrutte o devastate in una campagna di bombardamento iniziata
dal governo inglese.
Una
distruzione su tale scala non aveva altro scopo se non quello di uccidere in
massa indiscriminatamente quanti più tedeschi era possibile, indipendentemente
dal fatto che erano civili. Ciò portò ad un bombardamento di rappresaglia che
fece 60.000 inglesi morti e 86.000 feriti.
Il celebre
storico e stratega di guerra britannico, Capitano Sir Basil Liddell Hart,
dichiarò che con questa strategia si arrivò alla vittoria "mettendo in atto i
mezzi bellici più incivili che il mondo conobbe dopo le invasioni dei Mongoli" –
The Evolution of Warfare (l’evoluzione della guerra, ndt), Baber & Faber,
1946, pag. 75.
"Fu
assolutamente contrario al diritto internazionale" – Primo Ministro Neville
Chamberlain.
LA GRAN BRETAGNA PRESE DI
MIRA I CIVILI, E NON LA GERMANIA
"Hitler
intraprese il bombardamento di obiettivi civili britannici solo con riluttanza,
tre mesi dopo che la RAF aveva iniziato a colpire obiettivi civili tedeschi.
Hitler sarebbe stato disposto a fermare il massacro in qualsiasi momento. Hitler
era veramente ansioso di raggiungere un accordo con la Gran Bretagna mirante a
limitare l’azione aerea alle zone di guerra" – J.M. Spaight., CB. CBE.
Bombing Vindicated, pag. 47. Segretario Responsabile al Ministero
dell’Aviazione.
"Churchill
era ossessionato nel fare intervenire in guerra l’America. Cercò di spaventare
Roosevelt con la prospettiva di una veloce vittoria tedesca. Cercò la
provocazione, come l’affondamento della nave LUSITANIA nella Prima Guerra
Mondiale per provocare l’opinione pubblica americana. Il bombardamento tedesco
di civili inglesi poteva portare allo stesso scopo. Ma per settimane tutto era
come se i tedeschi non avessero l’intenzione di essere così compiacenti". –
The First Casualty, Philip Knightley, Andre Deutsch
I PRIMI ATTACCHI FURONO
BRITANNICI
Il primo
attacco aereo "di zona" durante la guerra fu effettuato da 134 bombardieri
britannici sulla città tedesca di Mannheim, il 16 Dicembre 1940.( Nota del
traduttore: l’autore ha dimenticato, per una ignota ragione, che il primo
attacco fu effettuato dagli inglesi nel Maggio del 1940 sulla città di Friburgo,
provocando morti e danni ma non rilevanti). Lo scopo di questo attacco, come
spiegò in seguito il Capo dell’Aviazione Marshall Peirse, era di "concentrare
il massimo danno possibile nel centro della città" – The Strategic Air
Offensive Against Germany. (H.M. Stationery Office, London, 1961).
L’AMMISSIONE DELL’ALTO
COMANDO BRITANNICO
"Poiché
avevamo dei dubbi circa l’effetto psicologico della distorsione propagandistica
della verità e cioè che eravamo noi che iniziammo l’offensiva del bombardamento
strategico (civile), ci siamo astenuti dal dare alla nostra grande decisione
dell’11 Maggio 1940 la pubblicità che meritava" – Bombing Vindicated. J.M.
Spaight, CB. CBE. Segretario Responsabile al Ministero dell’Aviazione.
"Lo scopo
primario di queste incursioni era di pungolare i tedeschi ad intraprendere raid
aerei di ritorsione della stessa entità sulla Gran Bretagna. Questi raids
avrebbero svegliato una intensa indignazione negli inglesi nei confronti della
Germania e creare così una psicosi di guerra senza la quale sarebbe stato
impossibile intraprendere una guerra moderna" – Dennis Richards, the Royal
Air Force 1939/1945; The Fight at Odds. H.M. Stationery Office.
LA CLASSE DEI LAVORATORI
NELL’OBIETTIVO DI UNO STERMINIO DI MASSA
"Condivido
in pieno (il bombardamento terroristico). Sono per il bombardamento delle aree
industriali delle città tedesche. Sono un sostenitore di Cromwell – credo nello
"sterminare in nome di Dio!" – Sir Archibald Sinclair, Segretario
d’Aviazione.
LA BANALITÁ DEL MALE
SATANICO
"Loro (i
Capi dell’Aviazione Britannica) sostenevano che il risultato desiderato, di
ridurre la produzione industriale tedesca, verrebbe più prontamente raggiunto se
le case degli operai delle fabbriche venissero distrutte. Se gli operai fossero
impegnati a seppellire le loro mogli e i loro bambini, possiamo ragionevolmente
aspettarci che la produzione scenda" – Advance to Barbarism, F.J.P. Veale;
emerito giurista britannico.
DRESDA
"La
storia a lungo occultata del peggior massacro della storia del mondo. La
devastazione di Dresda nel Febbraio 1945 fu uno di quei crimini contro l’umanità
i cui autori sarebbero dovuti essere chiamati in giudizio a Norimberga se quel
tribunale non fosse stato snaturato".
–
Richard. H.S. Crosman, Ministro del Governo Laburista.
"Ho letto
le recensioni delle biografie di Sir Arthur Harris con sentimenti contrastanti
ed anche la lettera di Robert Kee (8 Luglio). Il 13 Febbraio 1945 ero
ufficiale di rotta su uno dei bombardieri Lancaster che devastarono Dresda.
Ricordo bene la riunione informativa del Capitano del nostro gruppo. Ci fu detto
che l’Armata Rossa stava spingendosi verso Dresda e che la città sarebbe stata
piena di rifugiati e che il centro cittadino sarebbe stato pieno di donne e
bambini.
Il nostro
obiettivo era la piazza del mercato.
Ricordo che
eravamo in un qualche modo turbati ma facemmo come ci fu detto. Bombardammo
l’obiettivo come ci era stato ordinato e sulla via del ritorno il nostro
radio-marconista intercettò una trasmissione tedesca che accusava la RAF di
tattiche terroristiche e che 65.000 civili morirono. Liquidammo ciò come
propaganda tedesca.
Non avevamo
ancora capito, finché alcune settimane dopo il mio squadrone ricevette una
visita dall’Unità Cinematografica Crown che trasmetteva i film della propaganda
bellica. Ci fu una riunione informativa beffarda, con una distinta differenza.
Lo stesso Capitano del gruppo diceva: "siccome la piazza del mercato sarebbe
stata piena di donne e bambini, non avremmo bombardato il centro cittadino per
nessuna ragione. L’obiettivo sarebbe stato invece uno snodo ferroviario che
portava ad Est di vitale importanza.
Posso
categoricamente confermare che l’incursione su Dresda fu una macchia nera nella
storia di guerra britannica. Gli avieri del mio squadrone erano convinti che
quest’azione malvagia non fu istigata dal nostro rispettabile capo "Butch"
Harris (Butch sta per: macellaio, ndt.), ma da Churchill. Ho aspettato 29 anni a
dire ciò, e ancora mi tormenta" – A. Williams, Nottingham, the Observer, 8
Agosto 1984.
BAMBINI
MITRAGLIATI
Il
mitragliamento a bassa quota delle colonne di rifugiati da parte della caccia
americana e inglese era cosa di ordinaria amministrazione: "Si dice che gli
animali dello zoo e i gruppi di rifugiati terrorizzati furono mitragliati mentre
tentavano di scappare attraverso il Grossen Garten da aerei che volavano a bassa
quota e che molti corpi crivellati di colpi vennero ritrovati in seguito in
questo parco" – Der Tod von Dresden (la morte di Dresda), Axel Rodenberg, 25
Febbraio 1951.
A Dresda
"perfino i resti ammucchiati di una corale di bambini furono mitragliati in una
strada che costeggiava un parco" – David Irving, Destruction of Dresden.
Fu usato il
fosforo "per via della sua dimostrata capacità di deprimere il morale dei
tedeschi" – fonte ufficiale britannica.
CITAZIONI
DELL’EPOCA
"Posso dirvi
che la Germania è stata completamente distrutta" – Generale Americano
Bradley, Associated Press, Londra, 11 Giugno 1945.
L’offensiva
dei bombardamenti terroristici costò la vita di oltre 2 milioni di civili
tedeschi. Ne conseguì la totale distruzione di molte fra le più belle e storiche
città d’Europa. Costò la vita a 58.888 aviatori della RAF, all’incirca lo stesso
numero di ufficiali subalterni britannici durante la Prima Guerra Mondiale.
"Anche gli
atti terroristici deliberati e senza senso, contro, ad esempio, Lubecca e
Dresda, effettuati dai piloti Alleati, avrebbero dovuto essere soggetti ad
indagine e portati davanti ad una corte di giustizia competente" – Generale
di Divisione H. Bratt, Esercito Reale Svedese.
"Una nazione
che cosparge un’altra di un manto di gas inevitabilmente letali oppure sradica
intere città dal pianeta facendo esplodere bombe atomiche, non ha il diritto di
giudicare nessuno per crimini di guerra; essa stessa ha già commesso la più
grande atrocità, non paragonabile a qualsiasi altra atrocità; ha ucciso, fra
indicibili sofferenze, centinaia di migliaia di persone" – Lydio Machado
Bandeira de Mello, Dott. Giurista Professore brasiliano di Criminologia; autore
di oltre 40 opere di legge/filosofia.
"Per quanto
riguarda i crimini contro l’umanità, quei governi che ordinarono la distruzione
delle città tedesche, annientando così valori culturali insostituibili e
trasformando in torce umane donne e bambini, dovrebbero anch’essi essere
trascinati in giudizio" – Hon Jaan Lattik. Statista estone, diplomatico e
storico.
ONORE
POSTUMO PER I CIVILI TEDESCHI
"In
conclusione, si deve ammettere, non senza un certo disagio, che i veri eroi
della storia non sono né i comandanti dell’aviazione e nemmeno i 58.888
ufficiali e avieri del Comando Bombardieri uccisi in battaglia.
Gli eroi
furono gli abitanti delle città tedesche sotto attacco; gli uomini, le donne e i
bambini che soffrirono stoicamente e continuarono a lavorare fra le rovine in
fiamme delle loro case e fabbriche, fintanto che non furono invasi dagli
eserciti alleati" – Recensore del London Times sulla Storia Ufficiale Britannica
dell’Offensiva Aerea Strategica.
"Non ci sono
numeri definitivi sul numero di civili uccisi come conseguenza del bombardamento
massiccio, ma 2 milioni dovrebbe essere una cifra attendibile (stima)" –
Professor Harry Elmer Barnes, Dottorato in storia americana.
"La città di
Kassel subì oltre 300 incursioni aeree, alcune con ondate di 1.000 bombardieri;
inglesi di notte e americani di giorno. Quando il 4 Aprile 1945 Kassel si
arrese, su una popolazione di 250.000 abitanti, solo 15.000 restarono vivi" –
Jack Bell, Chicago Daily News Servizio Estero, Kassel 15 Maggio 1946
"Innumerevoli
cittadine e paesi furono rasi al suolo o trasformati in città-fantasma come
Wiener Neustadt in Austria. Di quella città, dopo le incursioni aeree, rimasero
in piedi solo diciotto case e la sua popolazione fu ridotta DA 45.000 A SOLI
860" – In the Ruins of the Reich, Douglas Botting. George, Allen & Unwin,
Londra, 1985
LE ALTRE
CITTÁ
Berlino,
Amburgo, Dortmund, Essen, Dresda, Francoforte, Norimberga, Dusseldorf, Hannover,
Brema, Wuppertal, Vienna, Duisburg, Monaco, Magdeburgo, Lipsia, Mannheim,
Stoccarda, Kiel, Gelsenkirchen, Bochum, Aachen, Wuerzburg, Darmstadt, Krefeld,
Munster, Moenchen-Gladbach, Braunschweig, Ludwigshafen, Remscheid, Pforzheim,
Osnabruck, Magonza, Bielefeld, Giessen, Duren, Solingen, Wilhelmshafen,
Karlsruhe, Oberhausen, Heilbronn, Augsburg, Hamm, Knittelfeld, Luneburg,
Cuxhaven, Kulmbach, Hagen, Saarbrucken, Friburgo, Graz, Coblenza, Ulm, Bonn,
Bremerhaven, Wanne-Eickel, Worms, Lubecca, Schweinfurt, Kleve, Wiener-Neustadt,
Wiesbaden, Paderborn, Bocholt, Hanau, Hildesheim, Emden, Siegen, Primasens,
Halle, Bayreuth, Kreuznach, Witten, Aschaffenburg, Kaiserlautern, Gladbeck,
Dorsten, Innsbruck, Neumunster, Linz, Klagenfurt, Reutlingen, Recklinghausen,
Reuel, Regensburg, Homberg, Elmshorn, Wetzler, Villach, Hameln, Konigsburg,
Moers, Passau, Solbad Hall i.T., Coburg, Attnang-Puchheim, Friedrichshafen,
Francoforte sull’Oder, Danzica, Chemnitz, Rostock, Schwerte, Plauen, Bad
Kreuznach.
A queste vanno
aggiunte importanti città italiane come Roma, Milano, Genova, Torino, Napoli,
Bolzano.
Traduzione a
cura di: Gian Franco SPOTTI
__________________
CRIMINI
ALLEATI IMPUNITI
Poco tempo fa
mi è capitato fra le mani un mio vecchio libro di lettura di lingua tedesca dal
titolo DEUTSCH FUER AUSLAENDER (tedesco per stranieri) scritto da
Hermann Kessler edito nel 1970. Rileggendo alcuni brani, a pag.137 e 138 mi
sono imbattuto in un racconto che parla della città di Dresda, della sua
bellezza e della sua distruzione da parte dell'aviazione "Alleata".
Rileggendolo
mi ha colpito e vorrei farlo circolare sia in lingua originale, ossia in
tedesco, che con la relativa traduzione in italiano.
DER TOD VON
DRESDEN
====================
Die
weltberuehmten Schoenheit Dresdens kenne ich nur aus der Kunstgeschichte. Vom
Untergang der Stadt haben mit die Ueberlebenden erzaehlt. Ihren Wiederaufbau
habe ich mit eigenen Augen gesehen und die Bewohner bewundert, die in der Stadt
des Todes mutiger gearbeitet haben als ihre Vorvaeter in der Wildnis des
Erzgebirges.
Der Reiz
Dresdens ist seine Lage. Die mittelalterliche Stadt war eine natuerliche
Festung. Sie wurde um 1500 die Hauptstadt Sachsens. August der Starke,
saechsischer Kurfuerst und Koenig von Polen, hat Dresden zu einer der schoensten
Staedte Europas gemacht. Die beruehmtesten Baumeister der Zeit arbeiteten in der
Stadt. Sie schufen den zierlichen Wunderbau des Zwingers, der einen bezaubernden
Festsaal im Freien darstellt und die beruehmten Bruehlschen Terrassen an der
Elbe, die man den Balkon Europas nannte.
Der Reichtum
der Fuersten fuellte die Schatzkammern des Gruenen Gewoelbes und machte die
Gemaeldegalerie der Stadt zu einer der ersten Kunstsammlungen der Welt.
All die Pracht
wurde an einem Tag vernichtet.
Der Krieg ging
seinem Ende zu. Stroeme von Menschen,Tieren und Wagen flohen aus den deutschen
Ostgebieten. Dresden nahm die Fluechtlinge aus Schlesien und dem Suedetenland
auf. Jeder freie Raum der Stadt war mit Menschen ueberfuellt. Die Fuhrwerke
verstopften Strassen und Plaetze. Alle Gruenflaechen und Parks waren riesige
Lager geworden. Die Einwohnerzahl der Stadt hatte sich
verdoppelt.
1.130.000 Menschen draengten sich in der Stadt, als ihr Untergang kam.
Dresden war
ohne Verteidigung, die Einwohner ohne Schutz. Der Tod hatte leichtes Spiel.
Dreimal schlug er in die hilflose Menge. Der erste Schlag verwandelte die Stadt
in ein Feuermeer. Auf zwanzig Millionen Quadratmeter brannte ein Hoellenfeuer.
Der Asphalt der Strassen gluehte. Als lebende Fackeln rannten die Menschen durch
den Flammensturm, schrien, stuerzten und starben.
Zehntausende
retteten sich auf die Gruenflaeche, die wie zwei riesige Inseln im Flammenmeer
lagen.
Diese Stellen
traf der zweite Angriff. Jede Bombe war ein Volltreffer auf wehrlose Menschen
und Tiere.
Der dritte
Schlag richtete sich gegen die Fluechtenden auf den Landstrassen. Er war der
blutigste. Ueber 250.000 Tote kostete der Tag, viel mehr als die Atombombe auf
Japan.
Wochenlang
sammelte man die Toten in der Stadt. Als sie zu einer Gefahr fuer die Lebenden
wurden, musste man sie zu Tausenden auf dem Markt verbrennen. Ein kleiner Huegel
bedeckt die Asche von 10.000 Menschen.
"wer das
Weinen verlernt hat, lernt es beim Tode Dresdens" sagte der Dichter Gerhart
Hauptmann.
Einer der
Ueberlebenden, Axel Rodenberger, schrieb ein erschuetterndes Buch "Der Tod
von Dresden".
Er schrieb es
ohne Hass und klagt niemand an. Er malt das Bild dieses blutigsten Kriegstages,
um die Menschheit und ihre Staatsmaenner vor neuen Kriegen und groesseren Leiden
in der Zukunft zu warnen.
T R A D U Z
I O N E
LA MORTE DI
DRESDA
Le celeberrime
bellezze di Dresda le ho apprese dalla storia dell'arte. I sopravvissuti mi
hanno raccontato lo sfacelo della città.
Ho visto con i
miei occhi la sua ricostruzione e ho ammirato i suoi abitanti che, nella città
della morte, hanno lavorato più alacramente di quanto fecero i loro antenati nei
selvaggi Monti Metalliferi.
L'incanto di
Dresda è tutto suo. La città medioevale era una fortezza naturale. Attorno al
1500 fu la capitale della Sassonia. Augusto Il Forte, principe sassone e re di
Polonia, trasformò Dresda in una delle città più belle d'Europa.
I più famosi
costruttori edili del tempo lavoravano in città.
Essi crearono
la meravigliosa costruzione dello Zwinger,che rappresenta un incantevole salone
all'aperto e le famose terrazze di Bruehl sull'Elba, denominate balcone
d'Europa.
La ricchezza
del principe riempì le sale del tesoro della Volta Verde e rese la galleria dei
dipinti della città una delle prime raccolte d'arte del mondo. Tutto questo
splendore fu distrutto in un sol giorno.
La guerra
volgeva al termine. Fiumi di persone, animali ed automezzi fuggivano dai
territori tedeschi orientali. Dresda riceveva i rifugiati dalla Slesia e dai
Sudeti.
Ogni spazio
libero della città era stracolmo di persone.
I mezzi di
trasporto intasavano strade e piazze. Tutti gli spazi verdi ed i parchi erano
diventati giganteschi accampamenti. Il numero degli abitanti era
raddoppiato,1.130.000 persone si accalcavano in città mentre ne arrivava il
tramonto.
Dresda era
senza difese ed i suoi abitanti senza protezione.
La morte ebbe
gioco facile. Per ben tre volte essa colpì nel mezzo della gente indifesa.
Il primo
attacco trasformò la città in un mare di fuoco.
In venti
milioni di metri quadrati bruciava un fuoco infernale.
L'asfalto
delle strade si sciolse. Le persone, trasformate in torce umane, correvano
attraverso la tempesta di fiamme,urlavano, cadevano e morivano.
Decine di
migliaia si salvarono negli spazi verdi che fungevano da grosse isole nel mare
di fiamme.
Queste isole
furono raggiunte dal secondo attacco.
Ogni bomba era
un preciso centro su gente ed animali inermi. Il terzo attacco venne indirizzato
sui fuggitivi sulle strade di campagna. Fu il più sanguinoso. Quel giorno costò
più di 250.000 morti, molti di più della bomba atomica sul Giappone.
Per settimane
si raccolsero i morti nella città e quando questi rappresentarono una minaccia
di malattie per i sopravvissuti, si dovette bruciarli a migliaia sulla piazza
del mercato. Una collinetta ricopre le ceneri di 10.000 persone.
"chi ha
dimenticato il pianto, lo impara nella Morte di Dresda", disse il poeta
Gerhart Hauptmann.
Uno dei
sopravvissuti, Axel Rodenberger, scrisse un libro scioccante dal titolo "la
Morte di Dresda".
Lo scrisse
senza odio e senza incolpare nessuno.
Egli dipinse
un quadro di questo sanguinosissimo giorno di guerra per ammonire l'umanità e
tutti i capi di Stato da nuove guerre e da nuove sofferenze nel futuro.
Gian Franco
SPOTTI
Soragna
(Parma)
01/08/2012
Brani tratti
da WITNESS TO HISTORY (testimonianza di storia) Michael Walsh)
Fonte:
Michael Walsh News Services
Independent White European International News
Durante la
Guerra furono sganciate più tonnellate di bombe sulla città di Berlino di quelle
sganciate sull’intera Gran Bretagna durante tutta la Guerra. Tutte le città e
cittadine tedesche con oltre 50.000 abitanti furono distrutte dal 50 all’80%.
Dresda
fu incenerita assieme a 30.000 civili arsi o sepolti fra le rovine.
Amburgo fu
totalmente distrutta e 70.000 civili morirono nei modi più orrendi. Mentre
Amburgo bruciava, i venti che alimentavano le fiamme alte tre miglia,
raggiunsero il doppio della velocità di un uragano superando le 150 miglia
all’ora. Alberi con un diametro di 3 piedi (circa 90 centimetri) nelle periferie
cittadine furono risucchiati dalla terra dall’innaturale forza di questi venti e
scaraventati lontano nell’inferno urbano, e così anche veicoli, uomini, donne….e
bambini.
Le fiamme
vulcaniche furono scagliate in cielo a 5.000 piedi (circa 1.500 metri), quattro
volte l’altezza dell’Empire State Building. I gas che si sprigionarono a
quell’altezza causarono reazioni meteorologiche fin nella stratosfera.
Fra il 1940
ed il 1945, 61 città tedesche, con una popolazione totale di 25 milioni di
anime, furono distrutte o devastate in una campagna di bombardamento iniziata
dal governo inglese.
Una
distruzione su tale scala non aveva altro scopo se non quello di uccidere in
massa indiscriminatamente quanti più tedeschi era possibile, indipendentemente
dal fatto che erano civili. Ciò portò ad un bombardamento di rappresaglia che
fece 60.000 inglesi morti e 86.000 feriti.
Il celebre
storico e stratega di guerra britannico, Capitano Sir Basil Liddell Hart,
dichiarò che con questa strategia si arrivò alla vittoria "mettendo in atto i
mezzi bellici più incivili che il mondo conobbe dopo le invasioni dei Mongoli" –
The Evolution of Warfare (l’evoluzione della guerra, ndt), Baber & Faber,
1946, pag. 75.
"Fu
assolutamente contrario al diritto internazionale" – Primo Ministro Neville
Chamberlain.
LA GRAN BRETAGNA PRESE DI
MIRA I CIVILI, E NON LA GERMANIA
"Hitler
intraprese il bombardamento di obiettivi civili britannici solo con riluttanza,
tre mesi dopo che la RAF aveva iniziato a colpire obiettivi civili tedeschi.
Hitler sarebbe stato disposto a fermare il massacro in qualsiasi momento. Hitler
era veramente ansioso di raggiungere un accordo con la Gran Bretagna mirante a
limitare l’azione aerea alle zone di guerra" – J.M. Spaight., CB. CBE.
Bombing Vindicated, pag. 47. Segretario Responsabile al Ministero
dell’Aviazione.
"Churchill
era ossessionato nel fare intervenire in guerra l’America. Cercò di spaventare
Roosevelt con la prospettiva di una veloce vittoria tedesca. Cercò la
provocazione, come l’affondamento della nave LUSITANIA nella Prima Guerra
Mondiale per provocare l’opinione pubblica americana. Il bombardamento tedesco
di civili inglesi poteva portare allo stesso scopo. Ma per settimane tutto era
come se i tedeschi non avessero l’intenzione di essere così compiacenti". –
The First Casualty, Philip Knightley, Andre Deutsch
I PRIMI ATTACCHI FURONO
BRITANNICI
Il primo
attacco aereo "di zona" durante la guerra fu effettuato da 134 bombardieri
britannici sulla città tedesca di Mannheim, il 16 Dicembre 1940.( Nota del
traduttore: l’autore ha dimenticato, per una ignota ragione, che il primo
attacco fu effettuato dagli inglesi nel Maggio del 1940 sulla città di Friburgo,
provocando morti e danni ma non rilevanti). Lo scopo di questo attacco, come
spiegò in seguito il Capo dell’Aviazione Marshall Peirse, era di "concentrare
il massimo danno possibile nel centro della città" – The Strategic Air
Offensive Against Germany. (H.M. Stationery Office, London, 1961).
L’AMMISSIONE DELL’ALTO
COMANDO BRITANNICO
"Poiché
avevamo dei dubbi circa l’effetto psicologico della distorsione propagandistica
della verità e cioè che eravamo noi che iniziammo l’offensiva del bombardamento
strategico (civile), ci siamo astenuti dal dare alla nostra grande decisione
dell’11 Maggio 1940 la pubblicità che meritava" – Bombing Vindicated. J.M.
Spaight, CB. CBE. Segretario Responsabile al Ministero dell’Aviazione.
"Lo scopo
primario di queste incursioni era di pungolare i tedeschi ad intraprendere raid
aerei di ritorsione della stessa entità sulla Gran Bretagna. Questi raids
avrebbero svegliato una intensa indignazione negli inglesi nei confronti della
Germania e creare così una psicosi di guerra senza la quale sarebbe stato
impossibile intraprendere una guerra moderna" – Dennis Richards, the Royal
Air Force 1939/1945; The Fight at Odds. H.M. Stationery Office.
LA CLASSE DEI LAVORATORI
NELL’OBIETTIVO DI UNO STERMINIO DI MASSA
"Condivido
in pieno (il bombardamento terroristico). Sono per il bombardamento delle aree
industriali delle città tedesche. Sono un sostenitore di Cromwell – credo nello
"sterminare in nome di Dio!" – Sir Archibald Sinclair, Segretario
d’Aviazione.
LA BANALITÁ DEL MALE
SATANICO
"Loro (i
Capi dell’Aviazione Britannica) sostenevano che il risultato desiderato, di
ridurre la produzione industriale tedesca, verrebbe più prontamente raggiunto se
le case degli operai delle fabbriche venissero distrutte. Se gli operai fossero
impegnati a seppellire le loro mogli e i loro bambini, possiamo ragionevolmente
aspettarci che la produzione scenda" – Advance to Barbarism, F.J.P. Veale;
emerito giurista britannico.
DRESDA
"La
storia a lungo occultata del peggior massacro della storia del mondo. La
devastazione di Dresda nel Febbraio 1945 fu uno di quei crimini contro l’umanità
i cui autori sarebbero dovuti essere chiamati in giudizio a Norimberga se quel
tribunale non fosse stato snaturato".
–
Richard. H.S. Crosman, Ministro del Governo Laburista.
"Ho letto
le recensioni delle biografie di Sir Arthur Harris con sentimenti contrastanti
ed anche la lettera di Robert Kee (8 Luglio). Il 13 Febbraio 1945 ero
ufficiale di rotta su uno dei bombardieri Lancaster che devastarono Dresda.
Ricordo bene la riunione informativa del Capitano del nostro gruppo. Ci fu detto
che l’Armata Rossa stava spingendosi verso Dresda e che la città sarebbe stata
piena di rifugiati e che il centro cittadino sarebbe stato pieno di donne e
bambini.
Il nostro
obiettivo era la piazza del mercato.
Ricordo che
eravamo in un qualche modo turbati ma facemmo come ci fu detto. Bombardammo
l’obiettivo come ci era stato ordinato e sulla via del ritorno il nostro
radio-marconista intercettò una trasmissione tedesca che accusava la RAF di
tattiche terroristiche e che 65.000 civili morirono. Liquidammo ciò come
propaganda tedesca.
Non avevamo
ancora capito, finché alcune settimane dopo il mio squadrone ricevette una
visita dall’Unità Cinematografica Crown che trasmetteva i film della propaganda
bellica. Ci fu una riunione informativa beffarda, con una distinta differenza.
Lo stesso Capitano del gruppo diceva: "siccome la piazza del mercato sarebbe
stata piena di donne e bambini, non avremmo bombardato il centro cittadino per
nessuna ragione. L’obiettivo sarebbe stato invece uno snodo ferroviario che
portava ad Est di vitale importanza.
Posso
categoricamente confermare che l’incursione su Dresda fu una macchia nera nella
storia di guerra britannica. Gli avieri del mio squadrone erano convinti che
quest’azione malvagia non fu istigata dal nostro rispettabile capo "Butch"
Harris (Butch sta per: macellaio, ndt.), ma da Churchill. Ho aspettato 29 anni a
dire ciò, e ancora mi tormenta" – A. Williams, Nottingham, the Observer, 8
Agosto 1984.
BAMBINI
MITRAGLIATI
Il
mitragliamento a bassa quota delle colonne di rifugiati da parte della caccia
americana e inglese era cosa di ordinaria amministrazione: "Si dice che gli
animali dello zoo e i gruppi di rifugiati terrorizzati furono mitragliati mentre
tentavano di scappare attraverso il Grossen Garten da aerei che volavano a bassa
quota e che molti corpi crivellati di colpi vennero ritrovati in seguito in
questo parco" – Der Tod von Dresden (la morte di Dresda), Axel Rodenberg, 25
Febbraio 1951.
A Dresda
"perfino i resti ammucchiati di una corale di bambini furono mitragliati in una
strada che costeggiava un parco" – David Irving, Destruction of Dresden.
Fu usato il
fosforo "per via della sua dimostrata capacità di deprimere il morale dei
tedeschi" – fonte ufficiale britannica.
CITAZIONI
DELL’EPOCA
"Posso dirvi
che la Germania è stata completamente distrutta" – Generale Americano
Bradley, Associated Press, Londra, 11 Giugno 1945.
L’offensiva
dei bombardamenti terroristici costò la vita di oltre 2 milioni di civili
tedeschi. Ne conseguì la totale distruzione di molte fra le più belle e storiche
città d’Europa. Costò la vita a 58.888 aviatori della RAF, all’incirca lo stesso
numero di ufficiali subalterni britannici durante la Prima Guerra Mondiale.
"Anche gli
atti terroristici deliberati e senza senso, contro, ad esempio, Lubecca e
Dresda, effettuati dai piloti Alleati, avrebbero dovuto essere soggetti ad
indagine e portati davanti ad una corte di giustizia competente" – Generale
di Divisione H. Bratt, Esercito Reale Svedese.
"Una nazione
che cosparge un’altra di un manto di gas inevitabilmente letali oppure sradica
intere città dal pianeta facendo esplodere bombe atomiche, non ha il diritto di
giudicare nessuno per crimini di guerra; essa stessa ha già commesso la più
grande atrocità, non paragonabile a qualsiasi altra atrocità; ha ucciso, fra
indicibili sofferenze, centinaia di migliaia di persone" – Lydio Machado
Bandeira de Mello, Dott. Giurista Professore brasiliano di Criminologia; autore
di oltre 40 opere di legge/filosofia.
"Per quanto
riguarda i crimini contro l’umanità, quei governi che ordinarono la distruzione
delle città tedesche, annientando così valori culturali insostituibili e
trasformando in torce umane donne e bambini, dovrebbero anch’essi essere
trascinati in giudizio" – Hon Jaan Lattik. Statista estone, diplomatico e
storico.
ONORE
POSTUMO PER I CIVILI TEDESCHI
"In
conclusione, si deve ammettere, non senza un certo disagio, che i veri eroi
della storia non sono né i comandanti dell’aviazione e nemmeno i 58.888
ufficiali e avieri del Comando Bombardieri uccisi in battaglia.
Gli eroi
furono gli abitanti delle città tedesche sotto attacco; gli uomini, le donne e i
bambini che soffrirono stoicamente e continuarono a lavorare fra le rovine in
fiamme delle loro case e fabbriche, fintanto che non furono invasi dagli
eserciti alleati" – Recensore del London Times sulla Storia Ufficiale Britannica
dell’Offensiva Aerea Strategica.
"Non ci sono
numeri definitivi sul numero di civili uccisi come conseguenza del bombardamento
massiccio, ma 2 milioni dovrebbe essere una cifra attendibile (stima)" –
Professor Harry Elmer Barnes, Dottorato in storia americana.
"La città di
Kassel subì oltre 300 incursioni aeree, alcune con ondate di 1.000 bombardieri;
inglesi di notte e americani di giorno. Quando il 4 Aprile 1945 Kassel si
arrese, su una popolazione di 250.000 abitanti, solo 15.000 restarono vivi" –
Jack Bell, Chicago Daily News Servizio Estero, Kassel 15 Maggio 1946
"Innumerevoli
cittadine e paesi furono rasi al suolo o trasformati in città-fantasma come
Wiener Neustadt in Austria. Di quella città, dopo le incursioni aeree, rimasero
in piedi solo diciotto case e la sua popolazione fu ridotta DA 45.000 A SOLI
860" – In the Ruins of the Reich, Douglas Botting. George, Allen & Unwin,
Londra, 1985
LE ALTRE
CITTÁ
Berlino,
Amburgo, Dortmund, Essen, Dresda, Francoforte, Norimberga, Dusseldorf, Hannover,
Brema, Wuppertal, Vienna, Duisburg, Monaco, Magdeburgo, Lipsia, Mannheim,
Stoccarda, Kiel, Gelsenkirchen, Bochum, Aachen, Wuerzburg, Darmstadt, Krefeld,
Munster, Moenchen-Gladbach, Braunschweig, Ludwigshafen, Remscheid, Pforzheim,
Osnabruck, Magonza, Bielefeld, Giessen, Duren, Solingen, Wilhelmshafen,
Karlsruhe, Oberhausen, Heilbronn, Augsburg, Hamm, Knittelfeld, Luneburg,
Cuxhaven, Kulmbach, Hagen, Saarbrucken, Friburgo, Graz, Coblenza, Ulm, Bonn,
Bremerhaven, Wanne-Eickel, Worms, Lubecca, Schweinfurt, Kleve, Wiener-Neustadt,
Wiesbaden, Paderborn, Bocholt, Hanau, Hildesheim, Emden, Siegen, Primasens,
Halle, Bayreuth, Kreuznach, Witten, Aschaffenburg, Kaiserlautern, Gladbeck,
Dorsten, Innsbruck, Neumunster, Linz, Klagenfurt, Reutlingen, Recklinghausen,
Reuel, Regensburg, Homberg, Elmshorn, Wetzler, Villach, Hameln, Konigsburg,
Moers, Passau, Solbad Hall i.T., Coburg, Attnang-Puchheim, Friedrichshafen,
Francoforte sull’Oder, Danzica, Chemnitz, Rostock, Schwerte, Plauen, Bad
Kreuznach.
A queste vanno
aggiunte importanti città italiane come Roma, Milano, Genova, Torino, Napoli,
Bolzano.
Traduzione a
cura di: Gian Franco SPOTTI
__________________
CRIMINI
ALLEATI IMPUNITI
Poco tempo fa
mi è capitato fra le mani un mio vecchio libro di lettura di lingua tedesca dal
titolo DEUTSCH FUER AUSLAENDER (tedesco per stranieri) scritto da
Hermann Kessler edito nel 1970. Rileggendo alcuni brani, a pag.137 e 138 mi
sono imbattuto in un racconto che parla della città di Dresda, della sua
bellezza e della sua distruzione da parte dell'aviazione "Alleata".
Rileggendolo
mi ha colpito e vorrei farlo circolare sia in lingua originale, ossia in
tedesco, che con la relativa traduzione in italiano.
DER TOD VON
DRESDEN
====================
Die
weltberuehmten Schoenheit Dresdens kenne ich nur aus der Kunstgeschichte. Vom
Untergang der Stadt haben mit die Ueberlebenden erzaehlt. Ihren Wiederaufbau
habe ich mit eigenen Augen gesehen und die Bewohner bewundert, die in der Stadt
des Todes mutiger gearbeitet haben als ihre Vorvaeter in der Wildnis des
Erzgebirges.
Der Reiz
Dresdens ist seine Lage. Die mittelalterliche Stadt war eine natuerliche
Festung. Sie wurde um 1500 die Hauptstadt Sachsens. August der Starke,
saechsischer Kurfuerst und Koenig von Polen, hat Dresden zu einer der schoensten
Staedte Europas gemacht. Die beruehmtesten Baumeister der Zeit arbeiteten in der
Stadt. Sie schufen den zierlichen Wunderbau des Zwingers, der einen bezaubernden
Festsaal im Freien darstellt und die beruehmten Bruehlschen Terrassen an der
Elbe, die man den Balkon Europas nannte.
Der Reichtum
der Fuersten fuellte die Schatzkammern des Gruenen Gewoelbes und machte die
Gemaeldegalerie der Stadt zu einer der ersten Kunstsammlungen der Welt.
All die Pracht
wurde an einem Tag vernichtet.
Der Krieg ging
seinem Ende zu. Stroeme von Menschen,Tieren und Wagen flohen aus den deutschen
Ostgebieten. Dresden nahm die Fluechtlinge aus Schlesien und dem Suedetenland
auf. Jeder freie Raum der Stadt war mit Menschen ueberfuellt. Die Fuhrwerke
verstopften Strassen und Plaetze. Alle Gruenflaechen und Parks waren riesige
Lager geworden. Die Einwohnerzahl der Stadt hatte sich
verdoppelt.
1.130.000 Menschen draengten sich in der Stadt, als ihr Untergang kam.
Dresden war
ohne Verteidigung, die Einwohner ohne Schutz. Der Tod hatte leichtes Spiel.
Dreimal schlug er in die hilflose Menge. Der erste Schlag verwandelte die Stadt
in ein Feuermeer. Auf zwanzig Millionen Quadratmeter brannte ein Hoellenfeuer.
Der Asphalt der Strassen gluehte. Als lebende Fackeln rannten die Menschen durch
den Flammensturm, schrien, stuerzten und starben.
Zehntausende
retteten sich auf die Gruenflaeche, die wie zwei riesige Inseln im Flammenmeer
lagen.
Diese Stellen
traf der zweite Angriff. Jede Bombe war ein Volltreffer auf wehrlose Menschen
und Tiere.
Der dritte
Schlag richtete sich gegen die Fluechtenden auf den Landstrassen. Er war der
blutigste. Ueber 250.000 Tote kostete der Tag, viel mehr als die Atombombe auf
Japan.
Wochenlang
sammelte man die Toten in der Stadt. Als sie zu einer Gefahr fuer die Lebenden
wurden, musste man sie zu Tausenden auf dem Markt verbrennen. Ein kleiner Huegel
bedeckt die Asche von 10.000 Menschen.
"wer das
Weinen verlernt hat, lernt es beim Tode Dresdens" sagte der Dichter Gerhart
Hauptmann.
Einer der
Ueberlebenden, Axel Rodenberger, schrieb ein erschuetterndes Buch "Der Tod
von Dresden".
Er schrieb es
ohne Hass und klagt niemand an. Er malt das Bild dieses blutigsten Kriegstages,
um die Menschheit und ihre Staatsmaenner vor neuen Kriegen und groesseren Leiden
in der Zukunft zu warnen.
T R A D U Z
I O N E
LA MORTE DI
DRESDA
Le celeberrime
bellezze di Dresda le ho apprese dalla storia dell'arte. I sopravvissuti mi
hanno raccontato lo sfacelo della città.
Ho visto con i
miei occhi la sua ricostruzione e ho ammirato i suoi abitanti che, nella città
della morte, hanno lavorato più alacramente di quanto fecero i loro antenati nei
selvaggi Monti Metalliferi.
L'incanto di
Dresda è tutto suo. La città medioevale era una fortezza naturale. Attorno al
1500 fu la capitale della Sassonia. Augusto Il Forte, principe sassone e re di
Polonia, trasformò Dresda in una delle città più belle d'Europa.
I più famosi
costruttori edili del tempo lavoravano in città.
Essi crearono
la meravigliosa costruzione dello Zwinger,che rappresenta un incantevole salone
all'aperto e le famose terrazze di Bruehl sull'Elba, denominate balcone
d'Europa.
La ricchezza
del principe riempì le sale del tesoro della Volta Verde e rese la galleria dei
dipinti della città una delle prime raccolte d'arte del mondo. Tutto questo
splendore fu distrutto in un sol giorno.
La guerra
volgeva al termine. Fiumi di persone, animali ed automezzi fuggivano dai
territori tedeschi orientali. Dresda riceveva i rifugiati dalla Slesia e dai
Sudeti.
Ogni spazio
libero della città era stracolmo di persone.
I mezzi di
trasporto intasavano strade e piazze. Tutti gli spazi verdi ed i parchi erano
diventati giganteschi accampamenti. Il numero degli abitanti era
raddoppiato,1.130.000 persone si accalcavano in città mentre ne arrivava il
tramonto.
Dresda era
senza difese ed i suoi abitanti senza protezione.
La morte ebbe
gioco facile. Per ben tre volte essa colpì nel mezzo della gente indifesa.
Il primo
attacco trasformò la città in un mare di fuoco.
In venti
milioni di metri quadrati bruciava un fuoco infernale.
L'asfalto
delle strade si sciolse. Le persone, trasformate in torce umane, correvano
attraverso la tempesta di fiamme,urlavano, cadevano e morivano.
Decine di
migliaia si salvarono negli spazi verdi che fungevano da grosse isole nel mare
di fiamme.
Queste isole
furono raggiunte dal secondo attacco.
Ogni bomba era
un preciso centro su gente ed animali inermi. Il terzo attacco venne indirizzato
sui fuggitivi sulle strade di campagna. Fu il più sanguinoso. Quel giorno costò
più di 250.000 morti, molti di più della bomba atomica sul Giappone.
Per settimane
si raccolsero i morti nella città e quando questi rappresentarono una minaccia
di malattie per i sopravvissuti, si dovette bruciarli a migliaia sulla piazza
del mercato. Una collinetta ricopre le ceneri di 10.000 persone.
"chi ha
dimenticato il pianto, lo impara nella Morte di Dresda", disse il poeta
Gerhart Hauptmann.
Uno dei
sopravvissuti, Axel Rodenberger, scrisse un libro scioccante dal titolo "la
Morte di Dresda".
Gian Franco
SPOTTI
Soragna
(Parma)
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