NECESSITÀ
DELLA PENA DI
MORTE
Difendendo la tesi della necessità`della pena di morte,
sappiamo di suscitare le proteste scandalizzate di tante anime belle che
considerano la sacralità della vita superiore a qualsiasi ragione sociale, etica
e di giustizia e che considerano un comandamento ineludibile quello di “Salvare
Caino”.
Ciononostante vogliamo spendere qualche parola portando
nel nostro ragionamento elementi concreti e fatti incontrovertibili a favore
della nostra tesi.
Naturalmente la pena di morte non è applicabile sempre e
per tutti, ma esistono casi nei quali essa è giustificata sia sul piano della opportunità che su quello
etico.
Ci spiegheremo meglio con alcuni esempi pratici che,
meglio di tanti ragionamenti astratti, possono dimostrare la giustezza delle
nostre tesi.
Totò Riina è stato giudicato colpevole di centinaia di
omicidi di mafia.
Se in base a quei giudizi fosse stato impiccato, non
avremmo dovuto vedere gli attentati mortali a Falcone ed a Borsellino e lui non
avrebbe potuto, come ha recentemente fatto dalla galera, programmare altri
attentati tra cui quello al pm di Palermo Nino Di
Matteo.
Le vite di Falcone, di Borsellino e di Di Matteo valgono certamente di più di quella di Totò Riina
..!!
Quella coppia di “fidanzatini” che uccisero senza alcuna
pietà padre, madre e fratellino e che oggi sono nuovamente in libertà,
avrebbero, secondo noi, meritato la pena di morte perché a tanta crudele
efferatezza non può corrispondere nessun perdono!
Non citiamo altri esempi, ma chi ci legge sa che ce sarebbero a centinaia …
Potremmo citare qui i casi di tanti omicidi condannati e
poi liberati che hanno reiterato diversi altri omicidi e che non lo avrebbero potuto
fare se fossero stati impiccati la prima volta salvando così altre persone
innocenti.
Vorremmo anche aggiungere che quando l’efferatezza dei
delitti raggiunge certi livelli di bestialità, di crudeltà e di ferocia
gratuite, chi compie tali delitti perde la dignità di essere umano e con essa il
diritto al rispetto della propria vita e che l’unico castigo adeguato che merita
è la morte.
Pur non essendo credenti, ricordiamo a coloro che lo
sono che anche la bibbia prevede che “sangue chiama sangue” ed anche “ occhio
per occhio, dente per dente e vita per vita”.
Quanto poi al potere deterrente della pena di morte,
siamo convinti che le statistiche citate da chi la condanna siano false e che
invece gli omicidi a sangue freddo ( quelli commessi in un impeto di collera non
sono punibili con la pena di morte da nessun codice ) ci penserebbero su due
volte se sapessero di rischiare a loro volta la propria vita
!
Una volta tanto vorremmo che il giudizio della società
fosse a favore delle vittime e dei loro diritti
anziché sempre a favore dei delinquenti..!!
Alessandro
Mezzano
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