Satira
UN ESSERE
MEDIOCRE CHE SI CREDE UN DIO: VITTORIO
SGARBI
Voleva
pubblicità, voleva eccellere su tutti,
voleva essere il più intelligente e
colto d’Italia ma ha ottenuto tutto il
contrario.
Pubblicità
ne ha ottenuto a
iosa, ma pubblicità spazzatura.
Povero
Vittorio, non sei più il giovincello che
un lontano giorno abbandonò la sua città
alla ricerca della notorietà, ora sei
più che adulto, incanutito, non più
attraente e rubacuori come credevi di
essere a torto,
risaltavi solo per il tuo
carattere, non certo dolce ma molto
amaro.
Ora sei
riuscito ad essere sulla cresta
dell’onda, ma in segno negativo.
Ti appaga,
forse, apparire alla televisione e sui
giornali quando esplodi con parole da
scaricatore di porto? Ti senti un essere
superiore quando dai in escandescenze in
pubblico?
Hai mai
pensato che i tuoi scatti d’ira ti
fanno
apparire come un invasato, perché è così
che ti vede il pubblico?
Hai voluto darti
alla politica, pur non avendo giuste
cognizioni, forse speravi
arrivare ad alte cariche.
Pure
illusioni. Non si nasce politici,
lo si diventa
per passione, occorre avere un ideale,
altrimenti si cerca solo un lauto
stipendio e il titolo di onorevole per
sentirsi qualcuno e uscire
dall’anonimato. E
questo è quello che tu hai voluto e
fatto.
Ma
non l’hai azzeccata, caro Vittorio, ti è
andata male in tutti i sensi.
La tua
vasta cultura in arte che sbandieri ai
quattro venti
ci potrebbe pure essere ma, un vero
critico con conoscenze approfondite, non
fa sfoggio delle proprie doti, lascia
che siano gli altri a giudicarlo.
Cosa che tu non fai.
“ Voglio, posso e comando” questo deve
essere il tuo motto.
No, caro
Vittorio, così non va proprio, continui
sbagliare, passo dopo passo.
Quando ti
fermerai? Se fossi ipocrita direi che
sei simpatico ma, dato che
sono molto
onesta, devo ammettere che tu sei
considerato un uomo antipatico per
eccellenza, ma perché lo vuoi tu, forse
perché credi di essere un diverso e
diverso lo sei veramente. Sono rarissimi
i casi, per la
verità mai visti, di una persona
di una certa età che, al parossismo
delle sue crisi isteriche, lo si vede
con la bava alla bocca. Bello
spettacolo! Ma
non ti vergogni?
Lasciamo
perdere le sceneggiate con Alessandra
Mussolini
alla TV, notorie
a tutti. La Rai
ti ringrazia sentitamente per il
successo ottenuto nella sua
trasmissione.
Sei stato
forte quando hai detto alla
Mussolini:
fascista, ripetuto più volte, ma il
pubblico che ha fatto? E’ scoppiato a
ridere perché ha capito che eri rimasto
a corto di
epiteti e tu hai fatto la figura di
bamba,
mentre la Mussolini
è stata applaudita.
Ora devi
essere all’estremo delle tue facoltà
mentali se hai avuto l’ardire di dire
che i leoncavallini,
ovvero i centri sociali, la teppa più
turpe che esista in una nazione, sono
dei veri artisti e i loro graffiti opere
d’arte.
Ecco, con
queste parole ti sei fregato da solo, ti
sei messo al loro livello e sono certa
diverrai un
frequentatore del
Leonka, stessa cultura, stessi
metodi di vita.
Il sindaco
Moratti che
ti ha scelto
come assessore alla Cultura credo
rimpianga quella nomina che ti ha dato.
Ma proprio a
Milano dovevi venire a rompere?
D’accordo che alla Camera sei mal
sopportato e Fini
vuole le tue dimissioni per il
tuo poco ortodosso comportamento che hai
in ogni luogo ed in questo mi associo a
Fini.
Povero
Sgarbi,
potevi avere un futuro migliore solo se
avessi un carattere diverso. Ricorda che
solo se servi sei accettato, però subito
escluso quando non
necessiti più.
Purtroppo
con il passare degli
anni il carattere peggiora sempre
più, si diventa veri nevrotici, mal
sopportati dai giovani perché
brontoloni, nulla che vada mai bene e la
convinzione che tutti ci odiano o sono
invidiosi. Fermati,
finchè sei in tempo.
ERCOLINA
MILANESI
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