"Noi sosteniamo non la superiorità di una razza sull'altra, ma il rispetto che ciascuna razza deve avere di sè, della propria forma razziale - ossia della propria 'identità', intendendo con questo la propria cultura, le proprie tradizioni, i propri costumi, la propria religiosità. Gli unici che, semanticamente, rispettano la società multirazziale siamo noi, rispettosi dell'identità di ogni razza. Noi avversiamo il dissolvimento delle razze, il disfacimento dei popoli e la deformazione delle culture nel meticciato universale. Una comunità interrazziale può rivelarsi naturale solo a patto che ciascuna razza viva in autonomia dalle altre, sulla propria terra, sviluppando entro questo perimetro una cultura che, come proiezione della propria entità razziale, differisce dalle altre culture. In questo senso, condannata ogni ipotesi di assimilazione e integrazione, la coesistenza armoniosa tra gruppi etnici differenti viene concepita come il frutto di rapporti in cui alla separatezza e distanza delle rispettive comunità venga associata una equa cooperazione tra le stesse, affinchè ognuna di esse abbia garantite dignitose condizioni di vita sul territorio a cui è legata da disegni divini."

La storia d’Italia fu fermata nel 1943 per essere sostituita da quella delle turlupinature più abiette, da quella delle menzogne più efferate, delle falsità più luride, secondo un piano ben preciso che prevedeva la sepoltura della nostra grande Nazione, nelle loro cloache do viziosamente definite “liberatrici”.
mercoledì 4 febbraio 2015
IL RISPETTO DELLE RAZZE!
"Noi sosteniamo non la superiorità di una razza sull'altra, ma il rispetto che ciascuna razza deve avere di sè, della propria forma razziale - ossia della propria 'identità', intendendo con questo la propria cultura, le proprie tradizioni, i propri costumi, la propria religiosità. Gli unici che, semanticamente, rispettano la società multirazziale siamo noi, rispettosi dell'identità di ogni razza. Noi avversiamo il dissolvimento delle razze, il disfacimento dei popoli e la deformazione delle culture nel meticciato universale. Una comunità interrazziale può rivelarsi naturale solo a patto che ciascuna razza viva in autonomia dalle altre, sulla propria terra, sviluppando entro questo perimetro una cultura che, come proiezione della propria entità razziale, differisce dalle altre culture. In questo senso, condannata ogni ipotesi di assimilazione e integrazione, la coesistenza armoniosa tra gruppi etnici differenti viene concepita come il frutto di rapporti in cui alla separatezza e distanza delle rispettive comunità venga associata una equa cooperazione tra le stesse, affinchè ognuna di esse abbia garantite dignitose condizioni di vita sul territorio a cui è legata da disegni divini."
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