EDITORIALI
L'antropofago
di Ida Magli
ItalianiLIberi | 11.02.2015
ItalianiLIberi | 11.02.2015
L’Italia vive ormai da anni fuori da qualsiasi norma democratica. Siamo giunti perfino all’assurdo che il Presidente della Repubblica è stato eletto da un Parlamento da lui stesso dichiarato illegittimo. Ma la responsabilità maggiore della situazione attuale è da attribuirsi alla politica fallimentare di Berlusconi, fallimentare per il suo partito che è praticamente diventato la ruota di scorta di Renzi, ma soprattutto per l’Italia dato che una democrazia dove non esiste opposizione diventa dittatura.
L’ormai famoso “patto del Nazareno”, invenzione berlusconiana sotto la quale poteva passare qualsiasi cosa dato che non era pubblica, è diventato immediatamente, appena proposto, la maggiore leccornia per scatenare l’istinto antropofago che, come spiega Jonathan Swift nelle sue satire, sonnecchia in ogni essere umano, ma che nella lotta politica assume le vesti visibili del principio su cui è basata la società del profitto e del diritto di appropriazione: il più bravo è colui che mangia di più. Per ogni consenso espresso da Berlusconi alle mosse di Renzi nel nome del fantomatico patto del Nazareno, l’antropofago Renzi si è mangiato un pezzetto di Berlusconi, fino a quando, con l’elezione di Mattarella, non è rimasto più nulla da mangiare. Sembra incredibile che Berlusconi non se ne sia ancora accorto e che Forza Italia, pur consapevole, almeno nella maggioranza dei suoi membri, degli errori della politica berlusconiana, non abbia avuto la forza per imporre un cambiamento, una strategia di vera opposizione. Oggi però questo cambiamento è indispensabile. Prima di tutto per cercare di riequilibrare la “dittatura Renzi”, della quale è inutile accusare Renzi: nell’astenia politica creata dal consenso berlusconiano e dalla passività dei cittadini, totalmente esclusi, con il termine “riforme”, perfino dall’informazione su ciò che viene deciso, la sicurezza autoritaria di Renzi ha assunto un particolare fascino: il fascino trasmesso dalla deviazione dal codice della normalità e della morale comune, quella che non permetterebbe di affermare: “Chiacchierate pure tanto io faccio quello che voglio”. È successo quindi che quanto più Renzi si rivela antropofago, tanto più piace alla massa dei cittadini, antropofagi repressi.
I mezzi consensi offerti da Berlusconi sono quanto di peggio si possa immaginare per un partito come Forza Italia ormai privo di identità e di scopi. Senza aggressività, senza combattere contro qualcuno o qualcosa, non si può vincere nessuna battaglia. Se Berlusconi è un uomo ormai domato, sono i politici all’interno di Forza Italia a dover imporre una linea di assoluta determinazione: contro la politica di Renzi che ha comportato la perdita della democrazia (il ricorso alle elezioni viene presentato come uno spauracchio); contro la politica dell’Ue che, attraverso la moneta unica e il peso del debito ha fatto perdere agli Stati la sovranità e l’autonomia di governo. Il ricatto della Bce nei confronti della Grecia ha parlato chiaro; spetta all’Italia, se è ancora una nazione, condannarlo.
Ida Magli
09 febbraio 2015
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