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Clandestini, Prefetti e Governo alleati contro la Nazione italiana
di Federico Dal Cortivo
Li
abbiamo sentiti lamentarsi con il governo del duo Renzi-Alfano”, i poveri
Prefetti, anime belle, che “non ci stanno “ e si “sentono soli” contro la
marea montante di proteste, che sia pur nella censura dei media di regime si
sta levando in varie parti d’Italia, eppure fino ad oggi si sono dimostrati
solo zelanti servitori di uno dei peggiori governi del secondo dopoguerra,
un esecutivo che sta letteralmente consegnando l’Italia oltre che alla
finanza internazionale e alle multinazionali, a torme di clandestini
provenienti da ogni dove.
Questi ultimi, basterebbe dare un’occhiata un po’ più attenta alla cronaca
quotidiana edulcorata dai media mainstream del politicamente corretto, dopo
essere stati accolti, poveri bamboccioni, con i guanti bianchi, coccolati,
viziati e dotati di ogni confort…, alla fine spesso e volentieri delinquono,
protagonisti indiscussi di quella microcriminalità predatoria che oramai fa
parte del quotidiano di molte città italiane.
E qui i signori Prefetti si stanno distinguendo in un lassismo indegno verso
costoro, usando invece il pugno di ferro contro gli italiani che osano
alzare la testa, in questo zelanti servitori di un governo di burattini
spocchiosi, non eletto da nessuno e screditato in ogni consesso, ma
direttamente funzionale a quei centri di potere economico finanziario che
hanno decretato che l’Italia debba scomparire come Nazione.
Fino a ieri, quando non c’era la minima reazione popolare, si sono limitati
a fare i passacarte, ora che qualcuno inizia ad alzare la voce chiedendo
finalmente sicurezza e tutela dalla Stato, che cosa fanno? Semplice, si
ergono a vittime del governo che avrebbe la colpa di mandarli al “massacro”,
dimenticando di essere complici di tutto questo sfascio insieme al sedicente
ministro dell’Interno Alfano, che di sicurezza non sa nemmeno l’abc, e che
non saprebbe garantirla nemmeno a un pollaio tanta è la pochezza del
soggetto.
Non hanno esitato a imporre agli abitanti dei comuni italiani la
coabitazione forzata con i clandestini, perché di questo si tratta e non di
persone in cerca di vera occupazione, che in Italia del resto non esiste
nemmeno per noi, figurarsi per chi arriva senza alcun titolo…, facendo
vergognosamente manganellare dalla Polizia i propri connazionali per far
posto a degli stranieri, cosa mai vista nemmeno nelle nazioni più arretrate
del Terzo Mondo!
Chissà che alla fine non ci scappa una bella denuncia per “Alto Tradimento”
per questi intoccabili e per chi sopra di loro gli da gli ordini, cose del
genere non hanno giustificazione alcuna se non “nella scomparsa in questi
soggetti, ma forse non l’hanno mai avuta, del senso di appartenenza a un
Popolo e ad una Nazione”, unita al totale disprezzo per quelli che sono gli
interessi nazionali.
Ora,
avessero almeno la dignità di dare le dimissioni se si sentono abbandonati,
anche se sarebbe meglio farlo per una giusta causa come il non essere più in
linea con i programmi antinazionali di questo bolso governo di camerieri
dell’alta finanza, altrimenti dall’alto dei loro privilegi e stipendi stiano
zitti e continuino a fare i “servitori dello ”Stato”(?) così come si è
presentato retoricamente non appena arrivato a Verona il neo Prefetto Mulas,
il “cui primo interesse è stato quello di sistemare i clandestini nel
miglior modo possibile”, poi forse per gli italiani di Verona e i loro
problemi ci sarà tempo…forse…Del resto per ricoprire certi incarichi in
Italia non bisogna necessariamente essere i migliori, i tempi del Prefetto
Mori sono lontani, oggi prevale il “tengo carriera e famiglia”.
Sul governo bastano i fatti cui ogni giorno come italiani assistiamo, con
le navi della Marina Militare, in puro stile otto settembre, che invece di
salvaguardare le frontiere marittime svolgono compiti da provati scafisti
d’altura, trasportando in Italia centinaia di clandestini, prelevati fin
quasi sotto le coste africane in operazioni dai nomi reboanti, quanto vuoti,
come Mare Nostrum e Triton, immagini che facendo il giro del mondo ci
coprono quotidianamente di ridicolo, con le navi da guerra trasformate in
tante ONLUS galleggianti portatrici di scabbia, malaria e tubercolosi.
Di
fronte a tanto sfacelo è necessario ribadire con fermezza e senza tanti
timori quello che tanti italiani pensano, ma che non hanno il coraggio di
dire, pena la bolla di razzismo, l’odierna scomunica, che colpisce chi non
accetta il dogma capitalista multirazziale.
L’immigrazione è solo una iattura per quella nazione che la subisce come
l’Italia di oggi, non porta alcuna ricchezza se non per chi si arricchisce
sui clandestini, dal clero alle ONLUS, che molti di questi soggetti che
accampano diritti che non hanno sulla nostra terra, andranno solo a
ingrossare le fila della malavita nazionale, che le nostre periferie stanno
in molti casi già assomigliando a quelle squallide e degradate di molte
città statunitensi, francesi e britanniche, che il nostro sistema sanitario
nazionale sta collassando anche grazie a questi derelitti che pretendono
cure gratis senza versare alcun contributo (poi si invocheranno
strumentalmente le privatizzazioni per ovviare all’inefficienza del
pubblico), che le nostre scuole statali dove si dovrebbero formare gli
italiani del futuro, oltre a cadere spesso a pezzi e in perenne carenza di
fondi, hanno i programmi rallentati per la presenza dei loro figli (che però
non entrano nelle scuole religiose private e laiche dove studiano invece i
figli dei buonisti della sinistra al caviale) che non capiscono l’italiano e
non si vogliono integrare, distanti anni luce dalla nostra cultura, che i
nostri lavoratori sempre meno tutelati dagli attacchi portati dai governi di
centrosinistra e centrodestra e dalla resa del sindacato concertativo, si
trovano in concorrenza oramai diretta con gli stranieri che accettano
qualsiasi lavoro anche sottopagato e insicuro (ma qui la colpa è anche di
chi l’ impiega per proprio tornaconto incurante dei danni sociali che arreca
alla nostra comunità e tra questi imprenditori vi sono anche i famosi padani
di Salvini), e si potrebbe continuare ancora con i perché questi invasori,
portatori di alcun valore, non serviranno proprio a nulla se non a farci
diventare ancora più poveri, meno italiani, meno europei, più terzo
mondiali, e quindi anche più disponibili ad accettare passivamente una nuova
società multirazziale dominata dal libero mercato, dalla globalizzazione e
terra di conquista per il capitale straniero.
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