IL NEMICO
Lo Stato non è
una entità astratta a cui guardare come ad un riferimento mistico,
evanescente, e impalpabile, bensì è un organismo reale, concreto, composto da
un insieme di strutture, come una sindrome, che ne definiscono l’essenza.
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Gli apparati dello Stato sono noti a tutti, nelle sue più
svariate componenti, e rappresentano ognuno un anello di quella catena che ne
costituisce l’ossatura stessa.
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La conduzione dell’intero organismo pulsante dipende
dall’apparato politico, cioè da un insieme di partiti eletti dal popolo che
vengono rappresentati in Parlamento.
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I partiti politici sono quindi, in ultima analisi,
coloro che sono deputati a reggere il governo dello Stato, legiferando e
compiendo azioni in nome del Popolo italiano.
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I politici che quindi occupano le posizioni di
comando in Parlamento lo fanno in nostra vece, in quanto votati da noi ed
eletti a tale scopo.
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Va da sé che lo Stato si identifichi con i politici
di turno, simbioticamente, poiché tutto ciò che anima la vita politica stessa
viene considerato come un evento sviluppatosi in nome del Popolo italiano.
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Questo vale per la Magistratura, per la Guardia di
Finanza, per il Parlamento, per i legislatori, e per ogni altro anello della
catena Stato.
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A questo punto viene spontaneo porsi una serie di
interrogativi.
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Come può accadere che due Giudici dello Stato, tali
Lucio di Pietro e Felice di Persia inquisiscano un cittadino modello di nome
Enzo Tortora, dando credito alle dichiarazioni di tre personaggi appartenenti
alla schiera dei “pentiti”, dalle seguenti caratteristiche ?
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1 ) Gianni Melluso, detto “il bello”, un mitomane
denominato anche “bum bum” per quanto le sparava grosse.
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2 ) Giovanni Panico, il segretario del camorrista
Tutolo, descritto dagli psichiatri come uno psicopatico abnorme, affetto da
schizofrenia paranoide.
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3 ) Pasquale Barra, definito “o animale” per la
crudeltà con cui uccide le sue vittime.
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Il killer, ha attentato in carcere alla vita di un
malavitoso, e gli ha mangiato un pezzo di intestino.
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Le dichiarazioni di questi tre “pentiti” hanno
avuto, per i Giudici, maggior peso di una vita intera condotta con linearità
integerrima, quale quella di Enzo Tortora.
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Risultato : lo Stato è diventato acerrimo nemico di un
cittadino onesto e stimato.
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Gli interrogativi proseguono, nella aumentata mole
di perplessità in cui sprofonda il Popolo italiano.
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Ci si chiede come mai, ad esempio, perché moltissimi
politici, costituenti l’apparato dello Stato, percepiscano stipendi da 20.000 o
più euro al mese, mentre i lavoratori stentano a sopravvivere con 1.000 euro al
mese.
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Questi parassiti “guadagnano” in un mese quanto il
salario di due anni di un operaio, senza contare i benefici aggiuntivi, le auto
blu, i rimborsi spese, i vitalizi.
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Non sono forse parassiti che andrebbero schiacciati
senza pietà ?
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Lo Stato, che permette tutto ciò, ed è anzi
rappresentato proprio da questa schiera di personaggi , non è forse nemico ?
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Ministri, onorevoli, deputati, segretari,
sottosegretari, manager, supermanager, assessori, direttori, sono accomunati a
costituire una grande associazione a delinquere sulla pelle degli italiani.
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Le propaggini che lo Stato allunga sui cittadini
sono lunghi tentacoli con cui afferma, a volte, una dispotica autorità cieca e
ottusa, che non di rado ha condotto al suicidio dei malcapitati finiti sotto la
sua ferrea morsa.
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E’ il caso, ad esempio dei numerosi suicidi di quei
lavoratori che, stritolati nel perverso meccanismo di “Equitalia”, si sono
trovati dopo una vita di sacrifici davanti ad un bivio : fallire miseramente, o
pagare le esorbitanti richieste dello Stato sotto forma di tributi, che come
gabelle medioevali pesano sui contribuenti italiani.
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La pressione fiscale è infatti altissima, nel nostro
paese, così come gli stipendi di coloro che ci impongono sacrifici e
privazioni.
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Lo Stato, oggi, in Italia è tutto ciò, e sfido
chiunque a controbattere le mie affermazioni.
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Sfido chiunque a negare il fatto che mentre ogni
lavoratore può andare in pensione per riposarsi solamente dopo una vita di duro
lavoro, percependo una misera cifra dopo decenni di versamenti, per contro, i
parassiti politici possono godere di un vitalizio anche solo dopo una
legislatura.
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Più aumenta il periodo di tempo durante il quale costoro
ricoprono cariche politiche, “naturalmente” ultra retribuite anch’esse, e
maggiore è l’incremento del vitalizio che riceveranno dopo il compimento del
66° anno di età.
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La disoccupazione in Italia oggi è drammaticamente
al 1° posto, rispetto agli altri Paesi europei, ma inspiegabilmente Mario Monti
afferma di “vedere la luce” alla fine del tunnel della crisi.
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Chissà cosa ne pensano tutti coloro che non hanno
più una occupazione e che non vedono sbocchi e alternative per il loro futuro.
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Chissà cosa ne pensano le persone che, ridotte in
stato di povertà, ingrossano le file di coloro che si recano alla Caritas per
poter dare da mangiare ai propri figli.
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Lo Stato cosa fa ?
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Continua a nutrire quelle schiere di politici che si
ingozzano alla tavola sempre riccamente imbandita del suo stesso apparato.
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Parallelamente all’opulenza dei servitori dello
Stato assistiamo all’incedere di situazioni disastrose e allo sfacelo
dell’intera società italiana.
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L’ultima trovata di quell’accozzaglia di delinquenti che
si arroga il diritto di ergersi a “deus ex machina” sulla nostra pelle è quella
di diminuire di 18.000 unità i posti letto della sanità, mentre parallelamente
da pochi mesi è stato approvato l’acquisto di 131 caccia F35 Joint Strike
Fighter, per una spesa di ben 16 miliardi di euro.
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La stangata per la sanità è stata decisa nell’ottica
perversa ideata da chi regge attualmente le sorti di questo Stato, con una
manovra denominata “spending review”, e che prevede di recuperare ogni singolo
euro possibile dalle nostre tasche, pur di non toccare quelle dei politici.
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Ecco che allora, mentre ogni italiano si reca al
lavoro (chi ancora ce l’ha) con mezzi propri, i politici sfruttano i privilegi loro concessi dallo Stato, percorrendo i loro itinerari su auto blu in
modalità totalmente gratuita (per loro, ma in realtà pagate da noi).
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Lo Stato come nemico si erge oggi in tutta la sua
prepotenza, e assomiglia sempre di più ad una struttura di tipo feudale, in cui
la nobiltà si spartiva il potere ricorrendo all’uso della violenza e della
“santa inquisizione”.
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Le similitudini sono molteplici, dalle vessazioni
subite dai cittadini che assumono sempre di più le sembianze di “servi della
gleba”, alle imposizioni fiscali assurde e vergognose che ricordano da vicino
le gabelle imposte dai vari signorotti locali con l’uso della forza,
l’esclusione del popolo dalla conduzione del potere, lo strapotere di una
magistratura che si sovrappone, a volte, allo stesso Stato, e infine ma non
ultima, l’annichilimento di ogni strato sociale che non sia quello politico.
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L’informazione e la cultura sono strettamente
manipolate dallo Stato, che in questo modo fagocita le coscienze e favorisce
una interdipendenza con i partiti responsabili della disinformazione
pianificata.
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Tutto ciò è ampiamente dimostrabile, e si evince
anche dalle mistificazioni che, sotto forma di insegnamento, vengono instillate
negli studenti durante il processo di condizionamento culturale.
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Accade così anche se in maniera più radicale in
molti dei Paesi meno democratici del mondo, come in Iran, in Palestina, nella
Corea del Nord, e nei Paesi comunisti in genere.
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Lo Stato così facendo, indottrinando e facendo
metabolizzare agli studenti ogni insegnamento subdolamente politico loro
impartito, si pone nelle condizioni di non dover temere eventuali e improbabili
espressioni di dissenso.
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Il menefreghismo della classe politica ha raggiunto
livelli veramente disgustosi e l’intera Italia è disseminata di “cattedrali nel
deserto” erette a testimoniarlo :
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tratti di autostrada e viadotti che finiscono nel
vuoto, nel nulla, senza che si possa ipotizzare, neanche lontanamente, che un
giorno saranno terminati ;
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ospedali completati e mai inaugurati, scuole che non
sono mai state rese operative e che stanno lentamente ma inesorabilmente
diventando rovine, costituiscono una triste e diffusa realtà ;
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E l’autostrada Salerno Reggio-Calabria ?
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Quante centinaia di rappresentanti dello Stato sono
stati indagati, inquisiti, e condannati ?
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Duilio Poggiolini fu incarcerato per aver permesso
la commercializzazione di sangue infetto, e per questa nefandezza che causò la
morte di un numero imprecisato di persone, fu lautamente strapagato e protetto.
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Ogni apparato dello Stato italiano ha i suoi scheletri nell’armadio, che
costituiscono oramai non l’eccezione, ma la regola.
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La differenza tra i delinquenti comuni e i politici
corrotti è solo che questi ultimi difficilmente vengono messi dietro le sbarre.
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Personalmente io non riconosco più l’autorità di
questo Stato, nemico e pericoloso per il futuro dei nostri figli e nipoti.
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Personalmente auspico un rinnovamento totale
dell’intero sistema politico, la messa al bando dei partiti, che ritengo in
toto coinvolti nella corsa all’arraffo, l’uscita dall’Europa e dall’euro.
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Occorre ripristinare lo strumento del “confino”, di
mussoliniana memoria, per isolare gli elementi nocivi che parassitano la nostra
società.
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Il sistema attuale, e lo Stato italiano, oggi non
permettono di fare alcuna ipotesi sul futuro, che appare nebuloso e
condizionato esclusivamente dalla voracità di coloro che sono al comando.
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Siamo ostaggio delle Banche, e dei poteri forti
rappresentati da quel Club Bilderberg cui appartiene il Presidente del
Consiglio Mario Monti.
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La spersonalizzazione dell’individuo e la metodicità
con cui si tenta di universalizzare le singole identità nazionali, appaiono
come aspetti costituenti di un modello operativo tipico del fabianismo,
adottato da chi vuole rivoluzionare il mondo esistente, non con la forza, ma
con la sottomissione economica, la quiescenza forzata, l’indottrinamento
subdolo e coatto.
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Poco importano, quindi, le battaglie di civiltà, o i
tentativi di uscire da emarginazioni non solo culturali, oppure le diversificazioni
ideologiche che traggono linfa vitale dai retaggi filosofici del passato,
poiché tutto è già finalizzato e destinato ad uno scopo preciso :
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l’asservimento totale che i potenti gruppi economici
vogliono esercitare sull’umanità intera.
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Lo Stato, in questo preciso momento storico è
complice di tutto ciò, poiché si identifica con l’intero apparato politico che
sta devastando il Paese, e che è diventato un'unica gigantesca metastasi.
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Lo Stato come nemico … potrei continuare a scriverne
il perché, e avrei sufficienti esempi da addurre, riempiendo intere pagine, ma
tutto ciò non sarebbe sufficiente a sfogare la tristezza che provo, per le
sorti dell’Italia e degli italiani.
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Penso spesso che noi potremmo essere la Nazione
numero UNO al mondo, se solo fossimo stati gestiti con un minimo di onestà.
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Invece eccoci qua … in balia degli eventi, a
guardare il fluttuare dello spread nei notiziari televisivi …
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Chissà, forse reagiremo a tutto ciò ...
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Oppure, chissà, forse i nostri figli, un domani, ci
chiederanno perché non ci siamo ribellati…
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Dissenso
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