QUANDO DRAGHI DA' RAGIONE AD AURITI....
AVV. E. LONGO
di: Anonimo Pontino.
Nel processo di
creazione dei simboli monetari, si è erroneamente indotti a credere che viene a
crearsi anche un valore.
La propaganda culturale
al servizio dell’elite finanziaria diffonde dogmi economici che, pur privi del
minimo fondamento scientifico, difendono nell'immaginario collettivo l’idea
della moneta come merce. L'illusione
che la moneta
sia una "fede di
deposito".
L’idea che il valore sia una proprietà della
materia.
A volte però l’elite si
lascia sfuggire alcune verità (che loro sanno da sempre), consapevoli del fatto
che ormai abbiamo perso ogni riferimento, consapevoli che il sistema di potere
che loro hanno creato è così efficace da
dirigere il nostro ragionamento a credere quello che loro vogliono.
Nell'aprile del 2011
l'allora governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, partecipò
all'inaugurazione della mostra “ La moneta dell'Italia Unita: dalla Lira
all'Euro” in occasione del 150° anniversario dell'unità d'Italia. In questa
occasione fece un intervento che diede implicitamente ragione ad Auriti parlando di “valore della moneta per
fiducia”. Ovviamente ne parlava come banchiere, cioè come proprietario della
moneta.
Vediamo le sue
dichiarazioni:
<Tra
l’Ottocento e il Novecento anche l’Italia passa da un sistema in cui la moneta
è di metallo prezioso, o in esso convertibile, a uno di moneta puramente
fiduciaria. Nel primo, la stabilità monetaria è sancita dal mantenimento della
convertibilità della valuta in oro alla parità prefissata.(...)Con il prevalere
della moneta cartacea l’innovazione istituzionale in campo monetario è
radicale. Si affermano le moderne banche centrali, si definiscono norme,
regole, organizzazioni, necessarie per il governo di una moneta il cui valore
non è più ancorato a quello di un metallo, ma è completamente basato sulla
fiducia.>
Avete capito!
“governo
di una moneta il cui valore è completamente basato sulla fiducia”.
Ovviamente si parla
della NOSTRA
fiducia.
Anche i banchieri
sfiduciano monete non accettandole come pagamento nelle transazioni.
Il fatto che la gente
possa rifiutarsi di dare FIDUCIA ad una moneta emessa in prestito da BANCHE
PRIVATE alla collettività, non è accettabile dai banchieri. Ecco perché la
Legge impone la sua circolazione come unica moneta valida, cioè il corso
“forzoso”.
Ancora un’altra
affermazione di Draghi:
<Oggi
si ha ragione di ritenere che la stabilità della moneta e dei prezzi sia legata
alle aspettative degli operatori. Queste si formano sulla base di elementi
come: la chiarezza e la certezza delle regole di creazione della moneta;
l’affidabilità e la credibilità delle istituzioni che la governano.>
Le aspettative di cui
parla Draghi non si basano su algoritmi matematici o statistici applicati
all’economia, ma sull’ “affidabilità e la credibilità delle istituzioni che
governano la creazione della moneta”…
Si basano cioè sul
Diritto, sulla Legge e NON sull'economia.
Esattamente quello che
diceva Auriti.
Quindi…che cos’è una
rapina in banca a confronto con la fondazione di una banca?
Sam Bronfman (suo
figlio fu presidente del Congresso Mondiale Ebraico) era un boss mafioso che durante il Proibizionismo
aveva costruito la sua fortuna con il traffico illegale degli alcolici.
Successivamente fece ancora più quattrini con il prestito ad interesse. Poco
prima che morisse, un giornalista gli
chiese quale fosse la più grande invenzione dell’umanità. “Il prestito ad interesse”,
fu la sua risposta… (www.israelshamir.net )
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