venerdì 15 maggio 2015

QUANDO DRAGHI DA' RAGIONE AD AURITI....

QUANDO DRAGHI DA' RAGIONE AD AURITI....

                                     AVV. E. LONGO


 di: Anonimo Pontino.
Nel processo di creazione dei simboli monetari, si è erroneamente indotti a credere che viene a crearsi anche un valore.

La propaganda culturale al servizio dell’elite finanziaria diffonde dogmi economici che, pur privi del minimo fondamento scientifico, difendono nell'immaginario collettivo l’idea della moneta come merce. L'illusione   che   la   moneta   sia   una "fede   di   deposito".

 L’idea che il valore sia una proprietà della materia.

A volte però l’elite si lascia sfuggire alcune verità (che loro sanno da sempre), consapevoli del fatto che ormai abbiamo perso ogni riferimento, consapevoli che il sistema di potere che loro hanno creato  è così efficace da dirigere il nostro ragionamento a credere quello che loro vogliono.

Nell'aprile del 2011 l'allora governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, partecipò all'inaugurazione della mostra “ La moneta dell'Italia Unita: dalla Lira all'Euro” in occasione del 150° anniversario dell'unità d'Italia. In questa occasione fece un intervento che diede implicitamente ragione ad Auriti  parlando di “valore della moneta per fiducia”. Ovviamente ne parlava come banchiere, cioè come proprietario della moneta.

Vediamo le sue dichiarazioni:

<Tra l’Ottocento e il Novecento anche l’Italia passa da un sistema in cui la moneta è di metallo prezioso, o in esso convertibile, a uno di moneta puramente fiduciaria. Nel primo, la stabilità monetaria è sancita dal mantenimento della convertibilità della valuta in oro alla parità prefissata.(...)Con il prevalere della moneta cartacea l’innovazione istituzionale in campo monetario è radicale. Si affermano le moderne banche centrali, si definiscono norme, regole, organizzazioni, necessarie per il governo di una moneta il cui valore non è più ancorato a quello di un metallo, ma è completamente basato sulla fiducia.>

Avete capito!

“governo di una moneta il cui valore è completamente basato sulla fiducia”.

Ovviamente si parla della NOSTRA fiducia.

Anche i banchieri sfiduciano monete non accettandole come pagamento nelle transazioni.

Il fatto che la gente possa rifiutarsi di dare FIDUCIA ad una moneta emessa in prestito da BANCHE PRIVATE alla collettività, non è accettabile dai banchieri. Ecco perché la Legge impone la sua circolazione come unica moneta valida, cioè il corso “forzoso”.

Ancora un’altra affermazione di Draghi:

<Oggi si ha ragione di ritenere che la stabilità della moneta e dei prezzi sia legata alle aspettative degli operatori. Queste si formano sulla base di elementi come: la chiarezza e la certezza delle regole di creazione della moneta; l’affidabilità e la credibilità delle istituzioni che la governano.>

Le aspettative di cui parla Draghi non si basano su algoritmi matematici o statistici applicati all’economia, ma sull’ “affidabilità e la credibilità delle istituzioni che governano la creazione della moneta”…

Si basano cioè sul Diritto, sulla Legge e NON sull'economia.

Esattamente quello che diceva Auriti.

Quindi…che cos’è una rapina in banca a confronto con la fondazione di una banca?

Sam Bronfman (suo figlio fu presidente del Congresso Mondiale Ebraico) era  un boss mafioso che durante il Proibizionismo aveva costruito la sua fortuna con il traffico illegale degli alcolici. 

Successivamente fece ancora più quattrini con il prestito ad interesse. Poco prima  che morisse, un giornalista gli chiese quale fosse la più grande invenzione dell’umanità. “Il prestito ad interesse”, fu la sua risposta… (www.israelshamir.net )





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