Il comunista DARIO FO
Il comunista Dario Fo è morto, a testimonianza del
fatto che anche i comunisti alla fine muoiono.
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Forse non tutti sanno che Dario Fo non era semplicemente
il giullare noto ai più.
Non era l’istrione per il quale tentava di spacciarsi col
sorriso sulle labbra, o che recitando Pirandello pretendeva di accattivarsi le
simpatie del pubblico, ma era anche un personaggio accompagnato da un lato
oscuro, nascosto, che però emerge prepotente dalla sua biografia.
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La Rai, serva della disinformazione istituzionale, legata
alla sinistra e ai dictat di Matteo Renzi, si è ben guardata dal raccontare la
verità sulla vita di Fo.
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Lo ha dipinto come esempio di cultura, titolato da un
Premio Nobel che lo erge agli onori del mondo intellettuale.
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Mamma Rai, ha però omesso di dire quanto segue :
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Nel dopoguerra operavano in Italia alcune organizzazioni
estremiste comuniste, che agivano compiendo atti di terrorismo e di violenza,
spesso impuniti a causa delle forti protezioni che venivano da personaggi
istituzionali, ma non solo.
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Nonostante la ferocia di atti criminosi e di sangue
compiuti dai partigiani comunisti a guerra finita, non arrivò mai la condanna
per tali episodi, nè da parte del Partito Comunista Italiano nè dai suoi
sostenitori.
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Venne anzi istituito un vero e proprio Soccorso Rosso,
militante e attivo, per fornire l’assistenza economica e legale ai delinquenti
comunisti che si erano macchiati di crimini.
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La coppia Franca Rame e Dario Fo erano due colonne
portanti di questa organizzazione.
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La loro fattiva collusione con i criminali fa parte della
Storia italiana, documentata da uno stillicidio di nefandezze che ora vado ad elencare :
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1969 : L’anarchico Pietro Valpreda è sospettato di essere
l’autore della strage di Piazza Fontana.
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Franza Rame inizia un lungo rapporto epistolare con
l’imputato e gli altri carcerati anarchici, dichiarando la propria solidarietà.
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1973 : Alcuni feroci assassini comunisti compiono la strage conosciuta
con il nome di Rogo di Primavalle in cui muoiono Virgilio e Stefano Mattei.
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Franca Rame e Dario Fo iniziano una campagna innocentista
in favore dei criminali assassini comunisti, influenzando il verdetto del
Tribunale, che assolve gli imputati in Primo Grado.
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In secondo grado verranno poi condannati, quando però
erano già rifugiati all’estero con l’aiuto della coppia Rame-Fo.
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In una lettera del
28/04/1973 Franca Rame scrive a Lollo (uno degli imputati) dichiarando :
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“Ti ho inserito nel Soccorso Rosso militante. Riceverai
denaro dai compagni, e lettere, così ti sentirai meno solo”.
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Non una parola pietosa verso le vittime dell’odio
comunista fu mai espressa dal Nobel Dario Fo o da Franca Rame.
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1974 : Il militante del Fuan Carlo Falvella viene
assassinato dall’anarchico Giovanni Marini, per il quale Dario Fo si prodiga subito in
una campagna innocentista.
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Gli esponenti di Soccorso Rosso (tra cui appunto la coppia
Rame-Fo) si dedica anche ad aiutare i
ricercati comunisti in fuga all’estero.
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La forsennata smania di protagonismo come patrocinatore
del radicalismo comunista estremo e violento servono forse a Dario Fo per
celare, nascondere e dissimulare le sue origini politiche, che in gioventù lo
vedono indossare la camicia nera, come fervente fascista appartenente alla
Repubblica Sociale.
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Fino al 1975 Fo negava a colpi di querela di essere stato
fascista, poi nel 1977 venne accusato di essere stato addirittura un
“rastrellatore”.
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In Tribunale la sentenza impietosa dirà :
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“E´ certo che Dario Fo ha vestito la divisa del
paracadutista repubblichino nelle file del Battaglione Azzurro di Tradate.
Lo
ha riconosciuto lui stesso – e non poteva non farlo, trattandosi di circostanza
confortata da numerosi riscontri probatori documentali e testimoniali – anche
se ha cercato di edulcorare il suo arruolamento volontario sostenendo di avere
svolto la parte dell´infiltrato pronto al doppio gioco.
Ma le sue riserve
mentali lasciano il tempo che trovano“.
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Ma la sentenza conclude :
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“Non è certo, o meglio è
discutibile, ma la milizia repubblichina di Fo in un battaglione che di sicuro
ha effettuato qualche rastrellamento, lo rende in certo qual modo moralmente
corresponsabile“.
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Non c’è che dire : un bel voltafaccia !
Da Repubblichino a
comunista !
Franca Rame |
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Ma si sa, molti seguono il vento che tira…
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Ora, insieme a Franca Rame, finalmente riuniti, cosa canteranno insieme,
“Faccetta nera” o l’”Internazionale comunista” ?
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Certo è che ora tutta la sinistra si prostra ignobilmente
a declamare le lodi di questo personaggio, che ha vissuto immerso nella
violenza e nell’essenza stessa che la contraddistingue, senza mai chiedere
scusa alle vittime dell’odio che lui per primo ha contribuito a rinfocolare,
correo del nichilismo marxista, e pernicioso come pochi, nonostante l’assurdità
del fatto che gli intellettualoidi della sinistra gli abbiano conferito un
premio Nobel.
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Salta inoltre prepotentemente all’occhio la grande disinformazione
che la Rai mette in onda.
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Neanche una parola su quanto realmente avvenuto.
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Solo cordoglio e palese asservimento ad una
disinformazione cui oramai la sinistra ci ha abituati dal dopo guerra ad oggi.
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Il lupo perde il pelo ma non il vizio, come a dire che la
metamorfosi che da Togliatti ha proseguito il suo percorso, passando attraverso
Berlinguer, e arrivando ai giorni nostri ha mantenuto inalterate le prerogative
principali : dire solo ciò che fa comodo.
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Ed ecco che il servilismo giornalettistico dei relatori
televisivi (non si possono definire giornalisti) si prostra palesemente a proporci una
pseudo verità, dissimulata, omessa, e quindi falsa.
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Da parte mia, pur convenendo che da un lato sia comunque venuto a
mancato un essere umano, per il quale esprimo il mio cordoglio, dall’altro non
verserò certo neppure una lacrima o non emetterò sospiri di malinconica
insofferenza, dato che sono certo, il mondo ora sarà migliore.
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Dissenso
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