Immigrazione, la svolta c’è, ma Grillo si oppone
di Claudio Moffa
Quanto al rilancio dei CIE istituiti dalla legge Turco-Napolitano del 1998 è una
decisione ottima, assolutamente necessaria. Le critiche di Grillo sono senza
senso, o per meglio dire nascondono la sua intenzione di tenere more solito il
piede in due staffe: urlare contro il governo di turno a soddisfazione della
pancia di quelli del NO sempre e comunque, e nello stesso tempo rubare voti sia
al centro destra che da sempre persegue una politica sensata sull immigrazione
(guerra di Libia a parte), sia al PD del "Renzi bis".
Il Grillo double face vuole in particolare sfruttare l odio insensato contro la
Turco.Napolitano e la Bossi Fini - leggi finalizzate entrambe al correttissimo
principio di rivendicare un controllo della Politica sul fenomeno dell
immigrazione: fenomeno tutto, ma proprio tutto, POLITICO (si ricordino le
idiozie pseudo-sociologiche e pesudo-cristiane sul carattere "naturale" e
inarrestabile delle migrazioni) - e chiede la chiusura dei CIE per favorire una
"immediata" espulsione dei clandestini.
Doppia follia: innanzitutto ll leader informatico di Cinque stelle dovrebbe
spiegare COME E DOVE verranno espulsi immediatamente gli irregolari. Si prendono
e si portano all aeroporto ad uno ad uno per venire imbarcati sul primo aereo
disponibile, a ciascun espulso il suo? Un centro di raccolta ci vuole, e dunque
benvenuti i CIE.
In secondo luogo, la scelta di CIE in ogni Regione, ma di dimensioni e capienza
ridotte è una scelta oculata e opportuna. Dopo Cona, è infatti necessario
gestire le espulsioni in modo che non ci siano altre rivolte, visto che peraltro
a soffiare sul fuoco di altri episodi del genere non ci sono solo i black block
o Speranza o Vendola, ma c è l intero apparato mediatico "progressista" (Gulenista?
Esiste un gulenismo italiano, in TV e nella carta stampata?) e i suoi corifei,
vedi in questi giorni Antonio Ferrari. Dunque dividere la massa di migranti da
espellere è assolutamente necessario.
Il che ovviamente non vuol dire ledere i diritti dei clandestini - come pretende
di accusare il solito Grillo. La linea Minniti prevede la figura di un "garante
dei diritti" dei migranti. C è da credere che la linea del governo sarà da
questo punto di vista molto rigorosa: sia perché il precedente del garante
Cantone ha sin qui ben funzionato, e sia perché gli stessi equilibri nel governo
e nella sua maggioranza, richiedono appunto, il rispetto del diritto del
migrante clandestino a un rimpatrio non solo finalmente doveroso e ineluttabile,
ma anche "umanitario".
DA ITALIA SOCIALE
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