mercoledì 11 gennaio 2017

IMMIGRAZIONE, la svolta c’è, ma Grillo si oppone

Immigrazione, la svolta c’è, ma Grillo si oppone
 
di Claudio Moffa
 
Immigrazione, finalmente si intravede una svolta dopo quella disastrosa della guerra del 2011 voluta da Sarkozy e condivisa da Berlusconi. La doppia decisione di Minniti è importante: necessario il progetto di un viaggio in Libia per stringere accordi per un rapido accoglimento degli stranieri irregolari da espellere. Certo, ci sarà il problema di non escludere dalle trattative chi ha vera capacità di controllo sul territorio: il generale Haftar, sicuramente; quanto a Serraj, il presidente tripolino inventato da Ban Ki Moon, potrebbe avere un ruolo soprattutto simbolico, perché il rischio per lui stesso è dover a sua volta gestire una massa di migranti che potrebbero indebolire ulteriormente il suo claudicante governo. Vedremo cosa succederà.

Quanto al rilancio dei CIE istituiti dalla legge Turco-Napolitano del 1998 è una decisione ottima, assolutamente necessaria. Le critiche di Grillo sono senza senso, o per meglio dire nascondono la sua intenzione di tenere more solito il piede in due staffe: urlare contro il governo di turno a soddisfazione della pancia di quelli del NO sempre e comunque, e nello stesso tempo rubare voti sia al centro destra che da sempre persegue una politica sensata sull immigrazione (guerra di Libia a parte), sia al PD del "Renzi bis". 

Il Grillo double face vuole in particolare sfruttare l odio insensato contro la Turco.Napolitano e la Bossi Fini - leggi finalizzate entrambe al correttissimo principio di rivendicare un controllo della Politica sul fenomeno dell immigrazione: fenomeno tutto, ma proprio tutto, POLITICO (si ricordino le idiozie pseudo-sociologiche e pesudo-cristiane sul carattere "naturale" e inarrestabile delle migrazioni) - e chiede la chiusura dei CIE per favorire una "immediata" espulsione dei clandestini. 

Doppia follia: innanzitutto ll leader informatico di Cinque stelle dovrebbe spiegare COME E DOVE verranno espulsi immediatamente gli irregolari. Si prendono e si portano all aeroporto ad uno ad uno per venire imbarcati sul primo aereo disponibile, a ciascun espulso il suo? Un centro di raccolta ci vuole, e dunque benvenuti i CIE. 

In secondo luogo, la scelta di CIE in ogni Regione, ma di dimensioni e capienza ridotte è una scelta oculata e opportuna. Dopo Cona, è infatti necessario gestire le espulsioni in modo che non ci siano altre rivolte, visto che peraltro a soffiare sul fuoco di altri episodi del genere non ci sono solo i black block o Speranza o Vendola, ma c è l intero apparato mediatico "progressista" (Gulenista? Esiste un gulenismo italiano, in TV e nella carta stampata?) e i suoi corifei, vedi in questi giorni Antonio Ferrari. Dunque dividere la massa di migranti da espellere è assolutamente necessario. 

Il che ovviamente non vuol dire ledere i diritti dei clandestini - come pretende di accusare il solito Grillo. La linea Minniti prevede la figura di un "garante dei diritti" dei migranti. C è da credere che la linea del governo sarà da questo punto di vista molto rigorosa: sia perché il precedente del garante Cantone ha sin qui ben funzionato, e sia perché gli stessi equilibri nel governo e nella sua maggioranza, richiedono appunto, il rispetto del diritto del migrante clandestino a un rimpatrio non solo finalmente doveroso e ineluttabile, ma anche "umanitario".
 
   DA ITALIA SOCIALE
                                                                                                               

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